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Gay & Bisex

...Vodka...


di Bsx_930
28.07.2014    |    12.202    |    3 8.9
"Trovai la fonte del piacere che avevo in mente, puntai la cappella e lui mi fermò subito..."
La vodka, quella sera, non doveva cadere nei nostri bicchieri.
Eravamo io ed il mio amico Giulio.
Eravamo a casa di mia sorella, lei era partita e aveva lasciato da badare il cane per il fine settimana.
Quel pomeriggio io e G eravamo andati a comprare vodka e limoncello.
Arrivati a casa, ci buttammo sul divano e ci guardammo un film.
Arrivata l'ora di cena, ci preparammo un piatto di pasta e una cotoletta.
Dopo aver scolato due bottiglie di vino trovate in casa, passammo al limoncello.
“Ti sfido a bere due bicchieri senza prendere fiato”. Mi disse G.
Accettai.
Le sfide alcoliche sono spettacolari.
Presi due bicchierini da shot e li riempì di limoncello.
Li mandai giù come fossero stati acqua.
“Ti sfido a fare lo stesso”. Dissi battendo sul tavolo il secondo bicchiere.
“Accetto”. Disse porgendomi la mano.
La strinsi e gli riempì due bicchieri.
Li buttò giù tranquillamente come se nulla fosse.
Guardai l'ora, erano le undici, e non portavamo fuori il cane dal pomeriggio.
Ci rimettemmo le scarpe, presi il guinzaglio e uscimmo di casa.
Andammo al giardino dietro casa, dove c'era l'area per cani.
Ci sedemmo sulla panchina a cazzeggiare con il cellulare e a sparare cazzate una dietro l'altra.
Passata la mezz'ora decidemmo di tornare in casa, richiamai la bestia di pastore tedesco e rientrammo.
Ci rimettemmo al tavolo e finimmo il limoncello.
Le nostre sedi si stavano avvicinando sempre più.
“Senti, ma se ci guardiamo un porno?”. Chiese Giulio.
Non rifiutai, accesi il computer, aprì una pagina di navigazione in incognito, così che mia sorella non si accorgesse di nulla, e andai su red tube.
Feci scegliere a lui il video.
Una troia bionda scopata da due ragazzi niente male.
Presi la vodka e ne versai due bicchierini.
Li buttammo giù di colpo, e un brivido ci salì lungo la schiena.
“Wow, fortina”. Dissi.
Il porno partì e i cazzi cominciarono a salire.
Non era la prima sega che ci facevamo insieme, ma questa volta stranamente ci faceva leggermente caldo, effettivamente, era pieno luglio, e decidemmo di metterci in mutande.
Lui era in slip bianchi, io in box blu elettro.
“Slip bianchi? Vuoi far sembrare qualcosa più grande eh?”. Dissi tirandogli una gomitata.
“Be' mi sembra tu l'abbia notato no?”. Disse aprendo le gambe e indicandolo con le mani.
“Mmm è appena iniziato e hai già il cazzo duro, manco l'ha preso ancora in bocca!”.
“Eh vabbe' le tette si notano”. Disse strusciandosi il palmo sul cazzo.
“Di la verità ti è diventato duro vedendo il culo del moro”. Dissi guardandolo trattenendo una risata.
“Senti qui quello che è andato con uno non sono io, ma ben te”. Disse avvicinandosi al mio volto.
“Be' le trasgressioni ogni tanto ci vogliono”. Disse cominciando a toccarmi il cazzo.
Mi guardò negli occhi. “Ti sfido”. Disse versando un altro bicchiere di vodka.
“Ti sfido a bere questa vodka d'un fiato senza tremare”.
“Sennò?”. Chiesi prendendo il bicchiere.
“Sennò, be' dovrai cominciarmi una sega”. Disse tirando il cazzo fuori dagli slip.
“Bella sfida dissi, e se la vinco?”.
Alzò le braccia. “Decidi tu”. Disse sorridendo.
“Be' allora se non mi vengono i brividi, ti siedi sopra di me nudo e ti strusci con il tuo culetto sul mio cazzo”.
Esitò qualche istante poi mi porse la mano.
“Accetto, tanto so che perdi”.
Ed effettivamente era così.
Mi vennero i brividi.
“Uuuuu forza, metti quella manina sulla mia bell'asta!”. Disse sorridendo.
“Bell'asta? Diciotto centimetri secchi vorrai dire!”. Dissi prendendolo in mano.
Cominciai a tirargli una sega, il suo cazzo circonciso era difficile da segare.
“Fermati, ti ho detto di cominciarla, no di farmi sborrare”. Disse togliendomi la mano.
Presi la bottiglia di vodka e versai un bicchierino al mio amico.
“Ti sfido ad non avere brividi, la posta in gioco è sempre quella di prima”. Dissi porgendo la mano.
La prese senza esitare.
“Accetto”.
Prese il bicchiere e lo fissò per un paio di secondi.
Alzò le spalle e disse “Hakuna Matata”, e buttò giù tutto d'un fiato.
Dal brivido si alzò persino in piedi.
“AA! Susu via gli slip!”. Dissi tirandoli giù.
Mi tolsi i box e mi misi a gambe aperte sulla sedia.
G si avvicinò e si sedette su di me con il volto riverso verso il mio.
“Be' ora che devo fare?”. Disse strusciando una mano sul mio petto.
“Be' muoviti un po'”. Dissi prendendolo per i fianchi e cominciando a muoverlo.
Prese la bottiglia di vodka e l'aprì tirando una rosata enorme.
Mi porse la bottiglia e anche io sorseggiai.
“Bene, cominciamo”. Mi mise le mani sulle sue spalle e cominciò a muoversi in senso orario con il suo culetto.
“Mi sembrava più piccolo” disse facendolo sbattere sulla sua schiena.
“Non l'hai ancora sentito per bene”. Dissi cercando di avvicinarmi al suo volto, ma lui riprese la vodka e tirò un altro sorso.
Non disse nulla e lo prese in mano.
“Senti G, se non la pianti io e ti scopo”. Dissi prendendolo per le spalle.
“Be' anche io ho voglia”. Disse.
“E allora che stiamo aspettando?”. Dissi avvicinandomi al suo orecchio.
“Be' una bella bionda?”. Disse indicando il video.
La tizia era a gambe aperte con un cazzo in culo e uno nella fica.
“Però ad averla una troia in quel modo”. Dissi accarezzando il suo culo.
“Mi sembra che il tuo sia più sodo di quello della tipa”. Dissi tirandogli un piccolo sculaccione.
Non rispose. Mi guardò dritto negli occhi e si lanciò sulle mie labbra.
Presi la sua testa tra le mani e lo attirai a me ancor di più.
La sua lingua si strusciava con la mia, sensuale e lui giocava con il mio piercing.
Ci staccammo e stavamo già ansimando.
Misi la mano sul suo petto, il suo cuore era impazzito.
“Senti, io non so cosa mi sia preso, ma ho bisogno di averti”. Mi disse baciandomi a stampo.
“Immagino che in questo momento anche tu mi voglia”. Disse e io annuì con la testa.
“Andiamo su in camera”. Dissi.
Ci alzammo e nel tragitto dalla sala in camera, mai un attimo le nostre lingue si separarono.
Ci buttammo sul letto. Lui sotto io sopra.
Cominciai ad accarezzargli le gambe, cercando di arrivare al buchetto. Volevo scoparlo.
Trovai la fonte del piacere che avevo in mente, puntai la cappella e lui mi fermò subito.
“Senti, è la prima volta che provo una cosa del genere, e be' non so se tu l'hai mai fatto, ma non voglio essere sverginato così su due piedi, cioè mi fido di te, ma vorrei aspettare”. Disse.
“Be' di culo sono vergine anche io”. Dissi.
“Poi non abbiamo i preservativi”. Aggiunse lui.
“Ci ha mai fermato da scoparci una bionda?”. Dissi guardandolo.
Scosse i capo sorridendo.
Mi girai verso il comodino.
“Dov'è la vodka?”. Dissi.
“È rimasta di la”. Disse guardando la porta.
Mi alzai e andai a prendere la bottiglia.
“Scopiamo e beviamo?”. Dissi guardandolo.
“Accetto”. Disse, “ma per questa volta, solo pompe ti va bene?”. Chiese.
“Accetto”. Dissi.
Sorseggiai la vodka e la passai a G.
Cominciai a leccargli i capezzoli, scendendo piano piano verso il cazzo.
Arrivai all'ombelico, e lo guardai.
“Senti è la seconda pompa che faccio, dimmi se ti faccio male”. Dissi.
Lo presi in bocca cominciai a gustarlo.
Andavo lento su e giù prendendo fiato ogni tanto.
“Smetti, smetti sennò vengo!”. Disse cercando di togliermi dal suo cazzo.
Io più succhiai più forte fino a che un ondata calda mi riempì la bocca. Ingoiai tutto, ed era molto.
Lui ansimava e gemeva completamente sudato.
“Cazzo, meno male è la seconda pompa!”. Disse.
Mi distesi accanto a lui e lo baciai.
“Be' ora tocca a te fare la prima”.
Lui si buttò diretto sul cazzo e cominciò a succhiare.
“Gabri, apri un po' di più la bocca, mi fai male”. Dissi.
“Non è colpa mia se hai una biga!”. Disse tornando a succhiare.
Dopo poco venni anche io, e lui volle ingoiare tutto.
“Ha un sapore strano, ma non male”. Disse baciandomi.
Andammo avanti per tutta la notte, e la mattina, finalmente ci decidemmo a sverginarci.
I nostri culi furono violati, e mai violazione fu più appagante.
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