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Prime Esperienze

Prime esperienze sessuali


di elenamassimo
14.07.2014    |    25.611    |    11 9.1
"Ora lo scherzo era diventato interesse, curiosità, più di uno di loro, con la mano impacciata volle tastare la consistente durezza del mio cazzo, sentire..."



Fu la prima volta che feci la doccia insieme ai miei compagni della squadra di calcio della mia piccola città, che notai come il mio corpo aveva già quasi ultimato lo sviluppo.Non nascondo il sottile piacere di sentirmi gli occhi addosso dei miei compagni che lasciavano intravedere una profonda invidia nel vedere le dimensioni del mio membro, veramente imponente rispetto ai quei peni ancora minuscoli . Inevitabile fu il capannello che ne seguì, li avevo tutti intorno, cominciarono scherzando, a cercare di toccarmi, chi me lo tirava, chi lo schiaffeggiava, di certo tutte le attenzioni che ricevevo mi regalavano una piacevole sensazione. In pochi secondi vidi le vene ingrossarsi percorse dal sangue che il mio cuore iniettava dentro il mio fallo, in un attimo ecco comparire la mia prima erezione provocata da altri. Ricordo quel minuto di silenzio che ne seguì , li avevo tutti davanti , gli occhi bassi, non per la vergogna ,ma ad ammirare quel muscolo che si ergeva verso di loro. Ora lo scherzo era diventato interesse, curiosità, più di uno di loro,con la mano impacciata volle tastare la consistente durezza del mio cazzo, sentire quelle manine che a fatica lo cingevano, mi inebriava, ma tant'è anche se mi fingevo esperto, all'ennesimo tocco , d'istinto imprigionai quella mano nelle mie, iniziando una masturbazione congiunta, quattro ,cinque colpi bastarono per far uscire quel piccolo rivolo di liquido seminale, davvero poco denso per essere chiamato sperma.Un attimo di imbarazzo.......e poi tutti in una fragorosa risata.Il mio primo "rapporto" sessuale era compiuto.Non era certo la prima volta che provavo l'orgasmo, da circa sei mesi mi masturbavo quotidianamente, e più volte al giorno, l'attività veniva frenetica nelle ore notturne, quando alle televisioni private trasmettevano i filmetti anni 70, e chi non ha dedicato una sega alla Fenech, a Gloria Guida , a Nadia Cassini. Un ricordo indelebile nella mia mente, quando mia madre, insospettita dalle eccessive macchie nelle lenzuola, una sera con passo felpato mi venne a spiare , fu il primo grande spavento della mia vita , un colpo al cuore, quell'urlo improvviso ancora ora risuona nelle mie orecchie, colto sul fatto, e non avrei neanche potuto negare , la mia mano destra era intrisa di liquido seminale, lei molto religiosa, mi disse di tutto, ci mancava giusto che mi dicesse che sarei divenuto cieco e tutto il repertorio cattolico sulla perversione della masturbazione me lo aveva inveito contro.E si, arrivo da una famiglia religiosa, tutta lavoro e chiesa, e come non si fa a non essere un bravo chierichetto con questi presupposti.Bravo si fa per dire, perchè l'esperienza della doccia collettiva coi miei compagni, e quello che è accaduto, avevano innescato in me la sensazione piacevole che provavo quando qualcun'altro vedeva le mie nudità. Le opere parrocchiali erano l'ambiente ideale per provare quelle sensazioni.L'occasione giusta non tardò ad arrivare , un pomeriggio, rimasto solo con un amichetto e sua cugina a giocare a calciobalilla nel cortile parrocchiale dove proprio di fronte si trovavano i servizi igienici mi venne l'idea, visto il successo avuto coi maschietti , perchè non provare con una femmina.
Appena l'amichetta si ritrovò a giocare dalla parte che vedeva l'ingresso dei bagni, mi ci recai per fare pipì,
non chiusi la porta ben sapendo che la stessa, se non fissata tendeva a spalancarsi, appena vidi Angela che sbirciava nella mia direzione, mi calai completamente i pantaloni , appena lo vide scoppiò a ridere e disse a suo cugino di voltarsi nella mia direzione, ridevano tutte e due e mi dissero quanto ero scemo, visto la reazione benevola, presi coraggio , e comincia ad accarezzarmi facendolo indurire, non erano scandalizzati, la loro preoccupazione era se in quel momento fosse arrivato qualcuno, li tranquillizzai, sapevo che il parroco era a dare una comunione ad un malato, li invitai ad entrare nel bagno, cosa che fecero con molta titubanza, ma tant'è li avevo di fianco, presi la mano di lei , e la appoggiai sul mio membro, con un cenno feci capire a Michele di tirare fuori il suo, presi l'altra mano di Angela e la portai sul pene di suo cugino, le chiesi di cominciare a muovere le mani, non sapeva bene come fare, ma dopo alcuni secondi ci masturbava con molta naturalezza.Aveva una maglietta leggera, si intravedevano i capezzoli sulla sommità di due seni appena pronunciati, non resistetti alla tentazione di accarezzarli, prima sopra la maglietta, poi visto il suo sguardo compiaciuto, feci scivolare la mia mano sotto, evvai , anche la prima tetta della mia vita l 'avevo toccata.
Intanto Angela continuava a masturbarci, mi cadde l'occhio sul cazzo di Michele, però ,anche se non raggiungeva le mie dimensioni era ben messo anche lui, mi inginocchiai e di impeto glielo presi in mano, era durissimo, capii che era sul'orlo di scoppiare, bastarono pochi secondi ,un fiotto di sperma di inaspettata potenza, mi colpì il viso intorno alla bocca, trovai sia l'odore, che il gusto incredibilmente piacevoli e ne rimasi devo ammetterlo un poco turbato.Nel frattempo chiesi ad Angela se si sentiva di prendere il mio pene in bocca, al suo diniego mi procurai l'orgasmo e la cosi terminò cosi.Nei giorni a seguire, ripensai all'accaduto, felice di avere avuto tra le mie mani una tetta,anche se appena sbocciata, però la cosa che la mia mente continuava a soffermarsi era quello strano ma gradevole sapore che la mia bocca aveva provato l'altra sera.Fu cosi che con la scusa di sistemare alcune cose nel teatro dell'oratorio, chiesi a Michele di venire con me, per quello che avevo in mente ci voleva un posto tranquillo e nascosto, decisi che sotto il palco del teatro era il posto migliore.Michele aveva capito che le mie intenzioni erano di riprovare le cose fatte la sera prima, ma certo non immaginava fino a che punto mi sarei spinto.Lo feci sdraiare per terra, sopra un tappeto che sembrava messo li apposta, gli sbottonai i pantaloni e liberai il suo cazzo dagli slip, era già pronto,duro come la volta scorsa, quando glielo presi in bocca ,Michele fece un sussulto ,quasi di ribellione, ma il piacere che gli provocavo presto prese il sopravvento, glielo succhiai con avidità, non vedevo l'ora di sentire di nuovo quel gusto che avevo appena percepito, quando mi sborrò in bocca tenni qualche secondo quel gustoso liquido che girava tra la mia lingua, poi pensai perchè sputarlo, è buono non mi farà certo male, lo deglutii senza troppa fatica,davanti ad un incredulo Michele ma con la faccia di chi ha ricevuto una cosa meravigliosa.
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