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Scambismo, gioie e dolori: 4 chiacchiere con la Sessuologa


Scambismo 23.02.2024 36   |   Canali: scambismo scambio di coppia coppia interviste sessualità

Scambismo, gioie e dolori: 4 chiacchiere con la Sessuologa

Lo scambismo, e più in generale tutte le modalità di relazioni non monogame consensuali, sono praticate attivamente da una percentuale vicina al 5% delle coppie italiane (in alcuni paesi esteri la percentuale sale anche di molto) e fantasticate da una percentuale decisamente più alta.

Il fenomeno si è amplificato negli ultimi anni, apprezzato moltissimo anche dalle donne per questioni legate alla consapevolezza del proprio ruolo attivo nella coppia e del proprio piacere sessuale, all'interno di dinamiche di emancipazione e parità. Aprire una coppia monogama è un'esperienza di forte complicità, ma può anche costituire un rischio. 

Esistono quindi delle modalità più funzionali, e delle strategie da adottare, dei suggerimenti per chi sta accarezzando il pensiero di inserire un terzo, una terza, oppure una coppia all'interno dei giochi fino a quel momento "a due"?

Ne abbiamo parlato direttamente con Francesca Romana Tiberi, psicosessuologa clinica e psicoterapeuta, attiva anche su Instagram e Tik Tok nell'educazione sessuale, affettiva e relazionale dei ragazzi, degli adulti e della coppia.

Dottoressa, qual è secondo lei il principio cardine di uno "scambismo che funziona"?

Il principio base è che all'interno della coppia ci deve essere l'entusiastica condivisione al 100% - non "in parte", non in maniera incerta - degli intenti tra i due partner.

Il gioco deve essere agito da tutti e due i partner consapevolmente, e l'apertura della coppia a terzi può essere fatta senza "danni" solo se la coppia è veramente unita.

L'errore che si verifica più spesso è che uno dei due partner agisca all'interno di una dinamica di non monogamia per "accontentare" il partner. Per essere un elemento di unione e non di rottura, lo scambismo deve essere agito all'interno di una coppia ben coesa, ben unita, che anche all'interno di una dinamica a tre, a quattro o più, continua a fare sesso "in due" : in sostanza è come andare a ballare in due in una balera, si rimane coppia anche se quella sera si balla con altri. L'agito sessuale rimane un gioco complice interno alla coppia anche quando si apre ad altri o ad altre, in un vissuto di coesione a due.

Quali sono secondo lei i benefici, per la coppia, di un'apertura a terzi?

Sicuramente una complicità più forte all'interno di un gioco (la mancanza di complicità è qualcosa che molte coppie, soprattutto di lunga data, lamentano: questo nelle coppie scambiste non è generalmente un problema); il fatto di avere dei confini ben definiti ma flessibili, ovvero di essere contemporaneamente "aperti" e "chiusi"; l'avere confini più flessibili consente alla coppia di non vedere gli altri come una minaccia alla coppia stessa e la coppia può essere in questo senso più coesa; il senso di accettazione da parte del partner rispetto alle nostre "zone d'ombra" e quindi una sostanziale percezione di essere molto più amati "nonostante" (oppure "proprio per") queste.

Il sentire accolte tutte quelle parti di noi che apparentemente, per ciò che la società mononormativa ci comunicherebbe, non sembrerebbero compatibili con una relazione (sempre perché la nostra società scoraggia tutte le forme di relazione diverse dalla monogamia, di fatto in questo modo spesso incentivando tradimenti finalizzati al "liberare" desideri repressi) è la sensazione che più viene percepita dalle coppie che praticano le non monogamie consensuali su una base di coppia solida.

Anche la bisessualità e l'espressione di essa, sia dell'uomo che della donna, può far parte di queste dinamiche, rendendo (sembra un paradosso, ma non lo è) più solida la relazione.


Quali invece, per la sua esperienza, i rischi di un'apertura della coppia quando non vi sono presupposti solidi?

I rischi, quando non c'è condivisione massima degli intenti e delle aspettative, dei desideri e dei bisogni, o quando uno dei due partner cerca di assecondare l'altro senza eccessiva convinzione, sono diversi. Uno dei rischi è quello che l'esperienza venga rinfacciata, sia in maniera attiva con un "guarda cosa mi hai portato a fare, mentre tu non eri geloso o gelosa", che in maniera più subdola: capita che arrivino in terapia coppie in cui uno dei due partner rinfacci all'altro di avergli o averle fatto conoscere una parte di sé che non avrebbe voluto conoscere. Un po' come se si trattasse di uno spacciatore che fa conoscere una droga a qualcuno che poi ne diventa dipendente: la colpa è dello spacciatore.

Altro rischio è quello di osservare nel gioco, aspetti della partner o del partner che non ci aspettiamo o che non avremmo voluto vedere: bisessualità di cui non eravamo a conoscenza, "eccessivo piacere" nell'atto sessuale con altri o con altre partner, di cui si diventa gelosi. Altre volte, se non si scelgono accuratamente i partner di gioco, è possibile che qualcuno provi o voglia sabotare la coppia, oppure è possibile che ci si innamori di qualcun altro.

Questi sono aspetti che possono andare a creare fratture all'interno della coppia, per questo è necessario affrontare fantasie che vanno a toccare aspetti emotivi profondi e reazioni emotive come gelosia, senso di possesso, intimità, esclusività, e che scardinano costrutti sociali profondamente radicati (viviamo in una società sostanzialmente monogamia, dove ogni forma di apertura viene socialmente scoraggiata) con estrema consapevolezza, con un dialogo aperto tra i partner ed una grande capacità di ascolto dei bisogni propri e dell'altro, il tutto condito con un'ottima capacità di mediazione da parte di entrambi.

Quali suggerimenti può dare a chi voglia provare ad inserire questo tipo di giochi all'interno di un coppia già ben rodata?

Intanto cominciare per gradi ed inserire la fantasia prima nell'intimità della coppia, giocare a immaginare, a fantasticare. Un buon "vecchio trucco" per sondare il terreno con il partner o la partner è sempre provare a dire "sai, ho sognato che...": questo permette intanto di verificare la disponibilità e l'atteggiamento dell'altro, e poi permette all'altro di cominciare a visualizzarci e visualizzarsi all'interno di situazioni nuove, ed in ruoli in cui, magari, non si è o non ci ha mai immaginato.

Inoltre presentare qualcosa come una fantasia fa sì che riusciamo a capire dall'altra parte quale sia il modo in cui questa fantasia viene affrontata: c'è chi vivrebbe dichiaratamente come "tradimento" un'apertura di coppia e chi invece... Potrebbe pensarci.

Successivamente la ricerca della coppia o del terzo o terza non deve essere frettolosa: è sempre meglio un passo in meno che un passo in più, all'inizio. Costruire una fantasia sulle persone che vorremmo conoscere, uscire ed incontrare costruendo un rapporto affinché QUELLA COPPIA oppure QUELLA PERSONA diventi a tutti gli effetti una selezione, una scelta. Una possibilità può essere inizialmente quella di andare in un Club ad osservare, senza necessariamente dover agire la fantasia in modo fattivo. Soltanto in ultima battuta, incontrare per fare sesso.

L'assoluta gradualità è tutto, e le forzature sono sempre e comunque dei fallimenti: ascoltare quindi i bisogni ed i limiti, soprattutto emotivi, del partner e rispettarli sono le regole base per qualsiasi relazione di coppia che davvero funziona.

Grazie alla Dottoressa Tiberi, ora la parola a voi: come avete vissuto l'inizio del vostro scambismo? Come ha modificato gli equilibri emotivi della coppia? Fatecelo sapere nei commenti, vi aspettiamo!


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