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Dall inferno al Paradiso..


di Membro VIP di Annunci69.it Mark16584
18.07.2023    |    1.223    |    0 9.0
"Mi avvicino alle Tue gambe e mi struscio, te lo faccio sentire e i tuoi sospiri di piacere mentre inarchi la schiena, sono uno spettacolo come quei capezzoli..."


E fu cosi qualche messaggio, un aperitivo e poi te che con quegli occhi verdi mi guardi e mi dici “se vuoi sono pronta, andiamo da te…”
Entriamo in casa e accendo un po' di musica, sorridendo le dico “ Cosi coprira le tue suppliche”
Lo vedo nei tuoi occhi quel fremito, quel sorriso nervoso a nulla serve sentirmi dire
“Non ti darò questa soddisfazione”
È inutile quella linguaccia prima di andare a cambiarti, lo sento lo percepisco sai quello che ho in serbo per te e sai che ogni volta vinco io.

Qualche minuto dopo esci dal bagno nuda, già sai e ti inginocchi porgendomi i polsi che con dolcezza rinchiudo nelle polsiere, sospiri chiudi gli occhi e un fremito ti scorre lungo la schiena quando lascio scivolare le mie dita lungo i fianchi in una carezza, in un avviso che di li a poco questa dolcezza avrebbe avuto fine, ti infilo le cavigliere ora sei pronta.
Ti bacio e poi ti ordino di andare a sdraiarsi sul letto tu titubante obbedisci
Inizio ad accarezzarte la pancia poi con le dita sfioro i tuoi fianchi, so che questa è la peggior tortura, so bene che ogni parte del tuo corpo è sensibile.
Inizi a gemere, la tua schiena s'inarca, cerchi di stare ferma mordendoti le labbra, ma è difficile.
TI ordino di alzare le braccia e TI fisso i polsi alla testiera del letto, poi scivolo lentamente verso i tuoi piedi li tengo bloccati nelle mie mani e inizio a solleticarli, te scalci ti contorci e ti dimeni
“Piano piano ho giusto appena iniziato”
Fisso anche quelli al letto ora si che il tuo respiro si fa piu affannoso e i tuoi occhi iniziano a perdere la fierezza di prima…
Le mie mani accarezzano piano e delicatamente le tue ascelle, poi si abbassano e scivolano sui fianchi, ti inizi a contorcere le risate prima sommesse ora innondano la stanza
Ma non è abbastanza forse lo spazzolino elettrico sotto quei piedi ti fara sussultare e ancora e ancora…
“ Ti prego basta basta”
“ Gia supplichi? No, te l ho detto che avresti urlato stasera”

Deve restare lì, in quella posizione e, sentire la sua sofferenza, questa dolce e tremenda tortura che Tu adori tanto.

Mi struscio tra le Tue gambe e, inizio a leccare e baciare il Tuo piede, sento però che pero ora quella risata è alternata a dei gemiti, la mia lingua sul tuo piede ti eccita lo so, porto una mano sulla tua figa la sfioro appena e lo sento, ti guardo soddisfatto sei sempre stata una gran porca
Sei già bagnata, spingo dentro un dito e, dopo averlo tolto, ti ordini di leccarlo.
Lo lecchi e lo pulisci tutto, da brava micetta, cercando di fare e fusa.

Ti osservo, so che mi stai osservando mentre nei miei boxer inizia a gonfiarsi il mio piacere, mentre continuo a giocare e darti piacere penetrandoti con le dita.
Mi avvicino alle Tue gambe e mi struscio, te lo faccio sentire e i tuoi sospiri di piacere mentre inarchi la schiena, sono uno spettacolo come quei capezzoli turgidi a cui nn riesco a resistere e che prima bacio facendoti gemere ulteriormente ma poi no nn è ora di paradiso. Non ancora è troppo presto
Un bruciore attraversa il tuo corpo, mentre con la mano colpisco il tuo seno una volta due tre, dicendoti di non venire e di fermarti che, se l'avessi fatto, ti avrei ulteriormentre punito.
Dopo vari colpi e piccole pressioni sui tuoi capezzoli finalmente ti calmi
Le tue guance cosi rosse i tuoi occhi che mi fissano il tuo corpo che ancora tremante a fatica ti sostiene la visione di te cosi è sempre un incanto.

“ Inutile che mi guardi cosi...”
Lei sorride lanciando uno sguardo amcor piu sexy.
“ Va bene vuoi giocare? Giochiamo ma con le mie regole” sorridendole di rimando mi allontano di pochi passi prendendo una benda e coprendole gli occhi lasciandola cosi al buio con i suoi pensieri.

Vado a prendere il flogger e mi riavvicino a piccoli passi verso di te, ti accarezzo i seni, prendo tra le dita i capezzoli e li tiro, gemiti e urla insieme, sei un sinuoso serpente una meraviglia .

Parte il primo colpo, non troppo forte, e neppure il secondo fa così male, ma poi, piano piano aumento la forza e inizio a sentirti urlare, è un dolore che parte dalla pelle e arriva nel profondo, brucia, scotta.
Urli ma la musica alta nasconde tutto.
Quante frustate? Quaranta? Cinquanta?
Senti che tutto il corpo brucia, fa male, ma resisti
Non mi chiedi di smettere, non mi dici basta, gemiti e lamenti soltanto.
Ogni tanto mi fermo, ti accarezzo e, vedo
sento solo il tuo corpo reagire con piacere a questo dolore, sei completamente bagnata tra le gambe e, piccole gocce di piacere colano tra le tue cosce.
Mi fermo un'attimo, ti osservo ancora, ti accarezzo e, do gli ultimi colpi prima di slegarti metto una mano tra le sue gambe è un lago.. "Sei bagnata per il tuo Padrone, ti eccita il dolore che ti crea, schiava?"
La sua risposta è un flebile: "Si Padrone."
"Molto bene schiava, allora, continuiamo!"
La candela e li al mio fianco accesa e pronta piccole goccioline rosse iniziano a cadere sul tuo corpo gemiti di dolore e piacere accompagnano quella pioggerellina rossa su di te, la tua pelle che brucia piccole fitte che ti attrraversano i nervi e ti fan sussultare, il tuo morderti il labbro la tua bocca socchiusa e cosi eccitante..

Quando tutto finisce, mi avvicino al tuo orecchio mentre, una mano è tra le tue gambe, lti sussurro "Ora vediamo se la cera ti è piaciuta. Direi proprio di sì, solo che ora, dobbiamo toglierla."
E, colpendoti nuovamente con il flogger, tolgo tutta la cera mentre con le mie dita ti penetro
Urla, gemiti, voglia di godere, sento che l'orgasmo arrivare, forte, è impossibile da trattenere.
Mi fermo , richiudo i tuoi polsi con forza in quelle polsiere
“ No ti prego voglio venire non ti fermare ti prego “
“Vediamo se ne sei in grado cosi”
Con una mano solletico le tue ascelle le corde si tirano le tue labbra scoppiano in una risata incontrollata mentre con l altra mano continuo a giocare con il tuo piacere, sei così tanto bagnata e eccitata che, la tua figa gocciola i tuoi umori, e più la solletichi più lei gocciola.
Potrei darti cento frustate ma, questa tortura per te, è la peggiore che ci sia.
Per quanto tempo ti faro impazzire?
Ridi, Ti piace, e più nella tua immobilità cerchi di divincolarti, più mi diverto.
"Se vuoi che smetta, devi supplicarmi, e forse smetterò! “
Non mi supplichi piu, urli, quello sì, mi sento che nn hai piu le forze per ribellarti nemmeno una parola esce dalla tua bocca solo gemiti di piacere e risate, sento che non ne hai piu le forze mentre il mio membro nei boxer è duro come una roccia.
“Faro ogni cosa tu voglia, ma ti prego basta… “
“Ogni cosa?”
“Mettimelo in bocca ti prego lo voglio”
Ti solletico ancora qualche minuto, poi ti do tregua avvicino il mio cazzo alla tua bocca semiaperta e mi perdo in quel caldo bacio…
Sei sempre stata brava con la bocca e te lo filo tutto in gola fino quasi a soffocartici… Lo succhi li baci lo prendi tutto riempiendomi di piacere… e solo quando il mio piacere ti riempie quella bocca smetti… ingoiandolo da brava schiava golosa e leccandoti le labbra soddisfatta.
“ L hai meritato…”

Prendo il vibratore dal comodino e, a un tratto, questo vibratore è tra le tue gambe, nella tua figa, dentro di te.
Non capisci più nulla, nel momento in cui te l ho messo dentro, in te c'è stata una confusione, un miscuglio di tutto: dolore, piacere, eccitazione, intimità, eros, sesso.

Non capisci più nulla, solo senti un fuoco che ti bruciava da dentro e, se non fosse uscito saresti morta.
A fatica, con tanta fatica e con voce debole, appena udibile, “Posso venire ora?”
Muovendo questo vibratore nella sua figa, le do il permesso.
Un'orgasmo forte, unico, nuovo, è esploso e il suo piacere come una fonte bagna tutte lenzuola tremante e come in trance.
Era felice ma completamente ricoperta di segni rossi, il suo corpo era un fuoco.
L ho slegata tolto quella benda e rimasto sdraiato accanto a lei in quel letto a osservarla compiaciuto
"Sono orgoglioso di te schiava”
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