Esperienze giovanili - la sfida

Dopo l'episodio della terrazza, le giornate passarono tra partite di pallone, compiti e videogiochi...e le solite seghe con i giornalini che avevamo nascosto in una vecchia botola dell'autorimessa del palazzo.
L'esperienza del fare una sega a Lorenzo mi era piaciuta molto e nei giorni seguenti ci ripensai spesso, ma non ne parlammo più.

Un giorno, tornando da scuola dopo solo 2 ore per un'assemblea scolastica, Lorenzo mi disse che aveva casa libera e che aveva voglia di un nuovo giornalino.
La nostra vittima designata era un povero anziano edicolante vicino a casa nostra che al contrario di altri, li teneva in un'anta esterna, con delle paratie più alte che nascondevano le immagini più spinte delle copertine.
La tattica era semplice: io distraevo chiedendo qualche rivista dietro di lui e lollo prelevava il giornalino avendo cura di richiudere lo spazio per non far notare il vuoto. Lo faceva stando di spalle ai giornalini, quindi il prelievo era pressoché casuale...tanto uno valeva l'altro.
E così fu.
Messo a segno il colpo, corremmo a casa sua.
Con stupore ci rendemmo conto che lollo aveva "pescato" un giornalino gay!
"Questo non possiamo tenerlo!" Disse subito.
"Perche?!"
"Perche se ce lo trovano penseranno che siamo froci"
"Giusto"
"Che cazzo...di tanti proprio questo...che schifo!"
"Infatti"
Mentre scocciato sfogliava le pagine, si soffermò su una pagina dove un ragazzo muscoloso prendeva in bocca un cazzo enorme e mi disse
"ma secondo te...un bocchino da un uomo e' come da una donna?"
"Boh...non credo"
"Perche?!"
"Non lo so"
"La sega che mi hai fatto era come quella che mi fece Luana in campeggio...anzi..pure meglio"
"Davvero?!"
"Si. Penso che mani e bocca non cambia niente"
Discorsi assurdi di adolescenti...ma intanto ci stavamo comunque eccitando ed appassionando alla lettura di quel giornalino gay.
"Il mio è come questo secondo te?" Mi disse indicando un cazzo curvo sul giornale.
"Si, più o meno"
"Cosi grande?"
Lollo era un narcisista...sapeva che il suo era un cazzo xl ma gli piaceva sentirselo dire...
"Boh...forse più piccolo, questo non riesce neppure a prenderlo con la bocca" mi divertivo a non dargli soddisfazione quando cercava di essere lodato.
"Dici?" Si tirò fuori il cazzo. Era già duro.
"Si. Penso che il tuo sia più piccolo di questo"
Inizio a segarsi guardando la sequenza delle immagini di quel bocchino fatto da un uomo ad un antro uomo.
Mi tirai giù i pantaloni anche io e lo seguii.
Eravamo uno accanto all'altro e il giornale nel mezzo, commentando qualche immagine. Poi d'un tratto lollo chiese:
"Avresti il coraggio di prenderlo in bocca?"
La stessa vertigine della volta precedente: "ma no!!" Dissi mentendo a me stesso, perché in realtà avrei voluto dire di sì...
"...e dai, prova"
Lo guardai..."ma dici davvero?"
"Dai, poi te lo prendo io a te"
"Si come la sega che non mi hai fatto!"
"Tu non hai voluto"
Pensai un attimo...poi, senza dire nulla, mi chinai su di lui, gli tolsi la mano dal suo cazzo, lo presi con la mia e iniziai a leccare, all'inizio piano, poi sempre più avidamente.
Sentii lollo ansimare, mi teneva le mani sulla testa, seguendo il movimento senza forzare ad andare giù.
Sentii il sapore salato del precun...mi staccai
"ma che stai venendo?!"
Gli chiesi facendogli notare la sua cappella che colava un po di liquido trasparente.
"Si" disse, riprendendo il suo cazzo in mano e ricominciando a segarsi.
Senza dire altro si piegò su di me e iniziò lui a succhiarmelo.
Si segava e mi succhiava...io lo osservavo, ero eccitatissimo.
Trovai il suo modo di pompare più esperto e valido del mio...sembrava quasi non fosse la prima volta.
I pensieri mi si affollavano nella mente, sentivo per la prima volta piacere senza toccarmi (non avevo avuto ancora esperienze sessuali con le mie ex fidanzatine, mentre lollo in quel famigerato campeggio estivo, di cui aveva accennato prima, raccontava di una sega ricevuta da una ragazza di 18 anni), guardavo il cazzo di lollo menato con vigore dalla sua mano, il giornalino aperto sul tavolo...lollo aumento' il ritmo, il suo cazzo inizio' a schizzare copiosamente sborra sul pavimento, mentre la sua bocca divenne piu avidami: non mi tenni, feci per avvisarlo, ma fu un attimo e sborrai anche io con un orgasmo intenso proprio mentre lollo era tornato ad affondare la sua bocca sulla cappella.
Si staccò immediatamente e corse al bagno a sputare tutto.
Sentii aprire il rubinetto e lui che si sciacquava la bocca.
"Ma mi sei venuto in bocca!"
"Si scusa, ma non ti sei staccato quando ti ho tirato la spalla!"
"Che schifo però!"
"E vabbe scusa!....vabbe mo stiamo pari con la sega!" Gli dissi ridendo.
"Si certo, come no!"
Sapevo che Lorenzo prima o poi avrebbe pareggiato il conto...lui era il tipo che doveva sempre pareggiare i conti...e sopratutto questa cosa di aver ricevuto una sborrata in bocca lo metteva in una posizione di sudditanza che poco gli apparteneva.
E infatti quella mattina in cui varcammo un nuovo limite nella nostra amicizia, fu solo la prima di una serie di altre esperienze....