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Io lui e la moglie


di Membro VIP di Annunci69.it ANDROMEDA1965
08.03.2023    |    367    |    3 9.0
"Passammo così circa una oretta poi giunta quasi ora di pranzo mi invitarono, ancora una volta per me inaspettatamente, a mangiare qualcosa tutti insieme, li..."
Un saluto a voi tutti, riprendo dai precedenti RACCONTI (1 – 11)
Una esperienza particolare avvenuta recentemente su questo sito d’incontri e che la chiamerei il terzo incomodo. Navigando tra i vari annunci di coppie mi soffermo su una matura dove lei una bella donna sulla sessantina portati molto bene come del resto anche il suo lui, leggermente più grande di età ma che dalle foto appariva molto ben dotato. Mi propongo scrivendo due righe di convenevoli ed inaspettatamente ricevo una immediata risposta al saluto, iniziamo una massiccia corrispondenza dalla quale ognuno di noi confessa le proprie voglie e fantasie, fino al momento fatidico dell’incontro. Per una questione di privacy decidono di incontrarmi in una piazza centrale della città per bere un caffe e chiacchierare, al fine di valutare le nostre aspettative ed eventualmente dare un seguito all’incontro. Unica condizione imposta era che il sottoscritto doveva avere un segno distintivo di riconoscimento in modo che loro non osservati ed a debita distanza potessero decidere sul da farsi, così visto anche il periodo invernale decisi di indossare una sciarpa rossa. Loro mi videro e decisero che si potevano mostrare in tutta la loro bellezza e sensualità, ci rifugiammo visto il freddo intenso in un bar adiacente alla piazza, era un piacere chiacchierare con loro di argomenti che non avevano nulla a che vedere con il sesso. Passammo così circa una oretta poi giunta quasi ora di pranzo mi invitarono, ancora una volta per me inaspettatamente, a mangiare qualcosa tutti insieme, li seguii con la mia auto fino alla periferia dove era situato un localino alquanto riservato. Riprendemmo la chiacchierata davanti ad un bicchiere di vinello e finalmente si iniziò a parlare di sesso e delle nostre fantasie che in parte già conoscevamo dal precedente scambio di messaggistica. Lui ci disse che il suo sogno era quello di indossare della lingerie femminile mentre faceva sesso con entrambi ma aveva una certa vergogna non essendosi mai immedesimato nella parte e poi innanzi alla sua lei, la quale a sua volta voleva sentirsi corteggiata e stimolata da un altro uomo per provare nuove sensazioni. Io per loro ero sicuramente un giocattolo della passione, la macchina perfetta ed ormai accecati dall’eccitazione e con tanta voglia si misero a disposizione, spiegai che era il primo incontro e pertanto magari sarebbe stato opportuno averne altri prima di compiere il grande passo. Loro invece, molto sicuri, mi risposero che avevano già avuto precedenti esperienze ma che il feeling creatosi in quelle poche ore tra di noi non lo avevano mai provato, pertanto presi le redini della situazione e con il loro consenso divenni il loro “padrone” e così iniziò l’avventura. Prendemmo la loro macchina e ci recammo in un grosso centro commerciale della zona, mentre camminavano abbracciati come una comunissima coppia affiatata io li seguivo, entrarono in un negozio di intimo ed iniziarono a guardare gli indumenti, la moglie facendo finta che fossero per lei sceglieva il modello ma ovviamente di taglia consona al consorte, io dalla vetrina annuivo quando loro chiedevano consiglio sul mio piacimento. Acquistarono calze e perizoma, uscirono ridendo come dei ragazzini, si notava un miglio che erano molto innamorati e consenzienti, poi andammo presso un altro centro commerciale specializzato in calzature ed abbigliamento. Li la situazione fu ancora più intrigante in quanto io, passeggiando tra gli scaffali, sceglievo il modello che più mi eccitava e loro seguendomi cercavano il numero che potesse calzare al maritino, poi entrati nel camerino di prova, calzava la scarpa, ovviamente il sottoscritto sempre a debita distanza intravedeva da sotto il tendone come si presentasse dando poi, con aria indifferente, dei cenni di riscontro sul mio piacimento. Effettuati gli acquisti devo dire anche abbastanza rapidamente passammo in parafarmacia per comprare del gel lubrificante e dell’olio per massaggi. Finalmente giungemmo nel loro appartamento situato al secondo piano di un condominio molto distinto, questa volta fu la signora a prendere in mano le redini della situazione. Fui il primo ad andare sotto la doccia, seguito poi da lei ed in ultimo dal marito, ci asciugammo in camera da letto ed iniziò la vestizione, la signora come me rimase nuda e iniziammo a dedicarci al consorte. Da un cassetto prese dello smalto per unghie rosso fuoco e con grande maestria colorò mani e piedi dell’uomo, era molto brava ed esperta, attendemmo qualche minuto affinché lo smalto si asciugasse, per poi passare alla vera vestizione o travestimento. Sempre con la sua maestria aiutò il marito ad indossare il perizoma e poi le calze a rete molto sexy, lui non aveva più alcun imbarazzo e si divertiva tantissimo, momento sublime fu quando calzò le scarpe da sera con dei tacchi a spillo vertiginosi, la moglie chiese di mostrarsi facendo un giro per la stanza sculettando, lui obbedì riuscendo a mala pena a compiere qualche passo, ma era veramente una visione celestiale per tutti quanti. A dimostrazione ne fu la verga dell’uomo bella e lunga che non riusciva ad essere contenuta dall’indumento intimo, ormai si respirava aria di eccitazione, facemmo accomodare l’uomo su una poltroncina ed iniziammo a segarlo, lentamente e con molta delicatezza, aveva una nerchia nodosa e poderosa, fino a fargli un pompino in tandem, lo scambiavamo tra le nostre labbra e bocche. Sembrava pronto a scoppiare, mentre la signora continuava il lavoro di bocca io mi preoccupavo di legare con una funicella che avevo prontamente al seguito, mani e piedi del marito ai braccioli e gambe della poltroncina, in modo che non si potesse spostare ma più che altro non potesse toccarsi e masturbarsi. Presi il posto della signora e posizionai un anello elastico alla base del suo pene ed un altro a stringere i testicoli che ormai erano gonfi e pronti a scoppiare, lui gradiva i tocchi emettendo dal glande totalmente scoperto notevole liquido trasparente. Ci posizionammo sul letto fronte al marito ed iniziai con l’aiuto dell’olio un lungo ed eccitante massaggio sulla signora, non sfiorai mai né le parti intime che il seno, notai che iniziava a gradire il trattamento e quindi potevo osare di più. Mi fermai e tornai dall’uomo, toccai con delicatezza alcuni punti del suo pene ormai totalmente eretto e sofferente contempo con l’altra mano alternavo schiaffetti o strette ai suoi testicoli, lo portai nuovamente quasi a godere per poi sospendere di colpo e ritornare sul letto. Ripresi il massaggio ma questa volta con la tecnica YONI, accarezzavo la sua pulsante vulva fino a risalire la pancia, l’ombelico, il torace e lambendo i seni, con movimenti constanti e lenti che non andavano mai a forzare le sue parti intime, appena sentiti i suoi gemiti e movimenti del bacino la lasciai tornando dal sofferente marito. Continuai a dare colpetti e carezze sotto il glande ed ai testicoli dopo brevissimi minuti lo sentii pulsare e lasciai la presa, venne con un orgasmo denso e molto lento, soffriva perché voleva essere masturbato ma era la sua tortura, oggi ero io il loro padrone. Non appena terminata la sborrata ed ancora ansimante, continuai la tortura di tocchi e schiaffetti avendo quasi immediatamente un altro lento orgasmo ma ancora più sofferente rispetto al precedente. La moglie eccitatissima mi incitava a proseguire ancora sul marito e fu così che tra tanta sofferenza del malcapitato e con sapienti tocchi lungo tutto il pene, il filetto ed intorno al glande sul quale spalmavo le precedenti godute, ebbe gli spasmi del terzo orgasmo sequenziale che avvenne da solo senza più il mio ausilio, ma contorcendosi per il dolore e per la voglia ti toccarsi il cazzo che era sempre marmoreo a causa degli anelli elastici. Finalmente ripresi il massaggio YONI sulla signora che ormai aveva perso ogni freno inibitorio, toccai con movimenti circolari la parte esterna della vagina, fino a restringere i cerchi per arrivare alla sua apertura ed al clitoride, con l’altra mano e sempre con movimenti circolari mi occupavo dei seni per poi strizzare leggermente i capezzoli ormai turgidi. Non ci volle molto per il suo primo orgasmo, percepivo solo dei gemiti soffusi e dei leggeri movimenti del bacino, non la toccai più fino al termine degli spasmi, poi come per il consorte ripresi il trattamento, venne nuovamente quasi subito, ma questa volta in maniera più accentuata. Attesi il suo rilassamento e continuai solo che questa volta volevo divertirmi anche io, non appena intuii che era prossima al terzo orgasmo di fila, mi fiondai con la mia bocca e lingua che giocavano tra penetrazione della figa e sapienti leccate sul turgido clitoride. Ormai pronta a scoppiare la penetrai con indice e medio mentre con il pollice giocavo sul suo clitoride, esplodendo in un orgasmo animalesco, strillando, ansimando ed aggrovigliandosi su di me in modo che le dita penetrassero più in dentro possibile. Mi bacio in modo profondo ed intenso in segno di ringraziamento per quella serie di orgasmi mai provati prima sia per la loro sequenzialità ma più che altro senza alcuna penetrazione. Volli ringraziare il consorte, era lì seduto con il cazzo di granito in completa erezione che voleva godere, gli dedicai un fellatio leccando tutta l’asta e poi il glande ormai paonazzo, iniziarono le ennesime contorsioni e spasmi questa volta lo assecondai nei movimenti con la mia mano, che scivolando sul suo splendido pene finalmente lo portò al quarto e vero orgasmo, gli tirai giù tutta la pelle fino alle palle, mentre con l’altra mano gli accarezzavo dolcemente le palle piene di nettare. Emise un urlo e con movimenti violenti del bacino emise lunghi fiotti di sborra che schizzavano dappertutto supplicandomi di non fermarmi, aveva goduto fino al midollo, spossato rimase ancora ansimando immobile sulla poltroncina, mentre io iniziavo a slegarlo. Pensavano che l’incontro volgesse al termine, ma non era così, volevo ancora ringraziarli per la loro cortesia ed ospitalità, feci posizionare la donna sul letto nella posizione tipica di 90 gradi o pecorina e continuai a leccare la figa ancora pregna di umori, poi passai al buchino bellissimo a forma di stella e con l’aiuto della mia mano sinistra giocavo a penetrarla in quello stretto orifizio mentre il marito accomodatosi al mio fianco lo segavo con l’altra mano. Quando la moglie ed il marito furono pronti per la cavalcata, spalmai del gel sul buchino e penetrandola con il medio, inumidii la parte interna del suo ano contestualmente eseguivo un pompino al suo lui che era tornato molto vigoroso quasi come nulla fosse già accaduto prima. Dopo gli ultimi tocchi di lingua ed aver copiosamente insalivato quella splendida nerchia nodosa, lo aiutai e guidai con le mie mani alla penetrazione anale, riuscendo quasi subito ad inserire il suo grosso glande. Mentre la penetrava solo con il glande ed aver toccato con mani sapienti la turgida asta, posizionandomi a cavalcioni sopra la signora e di faccia al consorte, lo accarezzai per i fianchi fino al bacino per poi stringere tra le mie mani le sue chiappe, lo guardai in faccia per un cenno di consenso, non appena annuì spinsi con tutta la mia forza il suo bacino verso la signora, l’effetto fu una violenta e profonda penetrazione anale in unica soluzione. La signora urlava prima per il dolore ma poi per il godimento dato anche dalla mia abbondante salivazione sulla nerchia del marito nonché il notevole gel spalmato e presente sull’orifizio, che ne consentì il totale affondo. A quel punto scivolai sotto la donna nel tipico 69 e mentre lei con maestria mi spompinava io le leccavo la figa, grondando ormai di umori e con la visione di quel cazzone che uscendo da un lato del perizoma indossato dall’uomo le sfondava letteralmente il culo. Lui senza più freni inibitori, tirò il cazzo fuori dal culo e me lo conficcò come fosse un palo tutto in gola, stava scopando in tandem culo e bocca, il gioco a causa dell’estrema eccitazione non durò molto. Mentre io sborravo nella bocca della moglie che sapientemente beveva tutto il nettare senza perdersi una sola goccia, lei veniva con caldi getti sul mio volto, il marito iniziava una violenta sborrata tra le chiappe di lei e la mia faccia fino a violentarmi la bocca per essere ripulito da tutto quel liquido seminale. Eravamo stremati ma felici ed appagati, ci volle un pochino di tempo per riprenderci, poi finimmo con un ultima doccia rigenerante, la moglie mi salutò con un bellissimo bacio ed intreccio di lingue, quasi a voler iniziare tutto da capo mentre il marito mi accompagnò a riprendermi la macchina. Lungo il tragitto ebbe parole molto lusinghiere nei miei confronti, in particolare mai avevano goduto così tanto e di fila, poi con un solo uomo e senza la mia penetrazione, lo ringraziai con la promessa di ritrovarsi in chat e rivivere analoga esperienza.
Segue nel prossimo racconto.
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