Un'inaspettata notte di passione. (Passione lui&lui - prima parte)

È notte fonda e il silenzio è interrotto solo da qualche auto che sfreccia sull'autostrada. Sto uscendo dai bagni pubblici di una piazzola di sosta, dopo aver fatto godere un uomo di cui non ricordo assolutamente niente. Questi incontri anonimi e fugaci, che ogni tanto caratterizzano le mie notti insonni, si concludono spesso in un piacere a senso unico donato a un volto senza un nome. Sono comunque situazioni che cerco quando sono eccitato e in un certo senso mi intrigano molto.
Sulla piazzola sono posteggiati solo due camion con le tende oscuranti tirate e tre auto di cui non vedo l'interno oltre alla mia. Camminando spedito verso l’auto con le chiavi in mano, spinto dall'imbarazzo della situazione e dalla fretta di voler ripartire, incrocio un ragazzo più o meno coetaneo, alto, moro e con un fisico prestante, che si dirige verso i bagni. I nostri sguardi s’incontrano per pochi secondi, prima che ognuno continui nella propria direzione.
In queste circostanze hai pochissimo tempo per decidere cosa fare: due sconosciuti con gli sguardi "colpevoli" che si incrociano per un breve istante in un posto così ambiguo. Le mie intenzioni mi sono chiarissime: lo voglio! Ma il fatto di non avere nessun’idea dei suoi pensieri mi blocca. Un vortice di riflessioni confuse si fa strada nella mia testa: forse non sono il suo tipo, è decisamente troppo bello per me, mai visto prima, sicuramente è un turista, magari si è fermato solo a fare pipì, ha probabilmente moglie e figli che lo aspettano in auto. Inoltre, mi sento una puttana, ho appena finito di succhiare avidamente uno sconosciuto e sto già pensando al prossimo. Mille pensieri, pochi secondi per pensare ma… quello sguardo furtivo di un attimo fa!
Dopo aver percorso pochi metri, ci giriamo contemporaneamente l'uno verso l'altro e ci lanciamo un’altra occhiata. Questa volta nei suoi occhi si intravede quella classica voglia e quel bisogno impellente di soddisfare i propri istinti. Stavolta il messaggio è inequivocabile, mi toglie la maggior parte dei dubbi e abbatte le mie stupide inibizioni. Interrompo all'istante la mia “fuga” verso l'auto. Lui fa altrettanto, rinunciando alla sua visita in toilette. Mi giro verso di lui, rimango fermo, immobile con lo sguardo fisso su quella figura nella notte. Illuminati dalla luce dello stesso lampione, ci guardiamo, ci studiamo e timidamente ci sorridiamo. Ha un bellissimo viso, capelli scuri che spettinati gli coprono un po' di fronte, barba di due giorni, occhi molto espressivi color nocciola e labbra carnose. Indossa una t-shirt blu scura che mette in risalto un fisico sportivo con spalle molto larghe, jeans strappati all'altezza delle cosce e un paio di Adidas Stan Smith consumate. Tiene entrambe le mani in tasca e in maniera molto naturale si sistema il pacco, una notevole protuberanza che quei jeans attillati al punto giusto mettono in evidenza.
Molto lentamente, a piccoli passi, soppesando ogni movimento, ci avviciniamo l'uno verso l'altro. Trasportati dalla voglia che evidentemente sta prendendo il sopravvento, ci avviciniamo sempre di più con movimenti quasi magnetici. Mi sembra di impiegare un’eternità per percorrere i pochi passi che ci separano. Eternità che mi permette di godere ulteriormente della sua perfezione. Adesso ci troviamo a meno di mezzo metro di distanza, la sua aria sornione ha lasciato il posto ad un sorriso sincero con un'espressione di complicità. Dopo un sussurrato “ciao” corrisposto, le nostre bocche si uniscono in un lungo bacio appassionato.
Le lingue si intrecciano e con movimenti delicati ma decisi esplorano le rispettive bocche. Per me in un rapporto il bacio rappresenta la massima intimità, la completezza, la vera passione tra due persone. È raro che durante incontri anonimi con sconosciuti io mi lasci andare in momenti così intimi e passionali come questo. Ma in questa occasione è diverso, non so spiegarmelo, lo sento come il primo di una lunga serie di baci.
Restiamo lì, avvinghiati in un forte abbraccio tra maschi, illuminati dalla tenue luce del lampione e dai fari delle auto che occasionalmente passano sulla vicina autostrada. Incuranti di tutto ciò che ci circonda, non ci spostiamo. Dentro di me so benissimo che negli abitacoli delle vetture posteggiate poco lontane da noi ci sono turisti e camionisti che dormono per recuperare le energie prima di riprendere il viaggio, ma non m'importa, sono totalmente catturato da questo uomo. I nostri corpi si toccano attraverso i vestiti, si sente il contatto della pelle nuda nei punti esposti. Le nostre erezioni sono oramai evidenti e palpabili e le nostre bocche non si staccano neanche per riprendere fiato. La passione si sta accendendo e la situazione si fa sempre più calda, ma nessuno dei due, nonostante possano esserci occhi indiscreti, ha intenzione di interrompere questo momento. Pazzi! Incoscienti! Eccitati! In estasi!
Le nostre mani, sempre più intraprendenti, sono vogliose di palpare e di scoprire parti di pelle inesplorate, sotto le magliette e nei pantaloni. Lo sfioramento del suo petto un po’ peloso e della sua schiena liscia e forte aumenta ancora di più la mia eccitazione. Sto perdendo il controllo. Questo ragazzo mi sta veramente trasportando in un’altra dimensione. Con una mano, senza esitazione, gli apro la patta dei pantaloni e tasto il suo sesso che si presenta in un’erezione perfetta. Ho tra le mani un cazzo dalle dimensioni e spessore notevoli, leggermente curvo all'insù e durissimo. Abbasso l'elastico dei boxer e gli libero la mazza su cui si distinguono due vene belle gonfie sul lato e una sopra. La sua erezione ha già svestito quasi completamente e messo in luce una bella cappella lucidissima proporzionata alle generose dimensioni del manico. Lui geme! Gli piace il tocco della mia mano. Si sta bagnando e il mio movimento regolare e delicato del “cinque contro uno” si fa sempre più deciso e incalzante.
Dopo qualche minuto, anche se in questa situazione di estasi sembrano ore, la voglia di godere da parte di entrambi si fa sempre più insistente. Mi stacco dalle sue labbra, lo fisso negli occhi e con uno sguardo complice e un accenno di sorriso, gli faccio capire le mie intenzioni. Annuisce senza dire una parola. Con naturalezza e movenze da vero uomo si abbassa i jeans fino a sopra le ginocchia, mentre io mi chino per gustarmi gli ultimi attimi di piacere. Prima saluto quello splendore con un bacio innocente sulla cappella, poi lo accarezzo con la lingua dal basso verso l’alto in tutta la sua lunghezza. Aumento visibilmente la sua eccitazione con una leccata ai testicoli e qualche colpo di lingua sulla cappella, poi la mia bocca vogliosa si avvolge sul suo cazzo. Inizio con brevi movimenti lenti per prendere le misure e trovare il ritmo, poi i movimenti si fanno sempre più decisi e profondi. Le mie labbra abbracciano perfettamente quel pene, che inizio sentire pulsare in bocca. Con l'uso esperto della lingua gli stimolo i punti giusti e con una buona dose di saliva gli lubrifico il cazzo e mi bagno le labbra. L'uso delle mani è superfluo per sostenere questa erezione di marmo, così posso usare entrambe le mani per slacciarmi i pantaloni. Sono eccitatissimo, mi tocco, mi masturbo, continuando a lavorare di bocca nell'intento di provocare un immenso e assoluto piacere a questo adone della notte.
Sento le sue mani appoggiarsi sulla mia testa e accompagnarla nei movimenti di affondo. Lo voglio tutto. Me lo faccio spingere dentro fino a sentire il suo glande in gola. Lo sento fremere, alza la testa al cielo. Non cedo di mezzo centimetro, resto immobile con il naso attaccato ai suoi peli pubici che hanno quell'inconfondibile odore di maschio. Gli occhi iniziano a lacrimarmi. A me piace chiamarle "lacrime di gioia", perché se un cazzo in bocca ti fa piangere vuol dire che è un cazzo per cui si può essere veramente contenti. Dopo un attimo di esitazione, con un movimento delicato sfila il cazzo dalla mia gola senza però uscire completamente dalla bocca. Mi lancia uno sguardo compiaciuto che contraccambio con gli occhi ancora lucidi.
Adesso è lui ad avere il controllo. Con le mani che tengono salda la mia testa, mi scopa energicamente la bocca, colpo dopo colpo non ho più il controllo dei movimenti. Lo sento entrare come se mi possedesse. La saliva mischiata al suo liquido mi esce dalla bocca ormai indolenzita e cade a terra formando una piccola pozzanghera sull'asfalto. Manca poco, lo percepisco. Le pulsazioni si fanno sempre più intense e non riesce più a trattenere i gemiti che ormai spezzano il silenzio della notte. Sento aumentare la pressione delle sue mani sulla testa, i muscoli di tutto il corpo gli si contraggono, fa dei versi che cerca di soffocare in ogni modo e alla fine esplode in un'eruzione di piacere. Sento quattro o cinque potenti schizzi che mi riempiono la bocca. Trascinato dalla foga del suo orgasmo e dal gusto del suo seme, ci metto pochi secondi a raggiungere il piacere. Il mio orgasmo è soffocato dal suo cazzo ancora duro nella mia bocca. Arrivare all’apice del piacere quasi contemporaneamente in un possente orgasmo soffocato per non svegliare i presenti, spettatori involontari di una notte di passione, è un'esperienza eccezionale.
Con un gesto deciso mi aiuta ad alzarmi. Guardandomi negli occhi, con la lingua mi pulisce le dita ancora sporche del mio sperma per poi abbandonarci in un ultimo (per stanotte) avvolgente bacio.
“Grazie” mi sussurra ricomponendosi, io facendo altrettanto gli rispondo "Ma di che? Questa è solo stata una prima esperienza. Abbiamo ancora molto da condividere noi due". Da stanotte ho il numero di cellulare di Guido nella mia rubrica e i presupposti per usarlo per un'altra notte di passione ci sono tutti.