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Gay & Bisex

weekend - parte 1


di gayms79
23.08.2012    |    10.544    |    0 9.4
"I due invece ricambiarono il favore succhiandomi il cazzo insieme..."
Weekend
Modificato

Era un lunedì.
Avevo percorso molti chilometri in auto rientrando da un weekend al mare, in compagnia della mia famiglia. 200km ad andare il sabato. La domenica, dopo aver passato la mattina con la mia famiglia, ero andato alla spiaggia nudista di una località balneare vicina, per vedere di soddisfare le mie voglie.
Appena arrivato, avevo vagato nella pinetina adiacente, risaputo luogo di batuage omosessuale. Avevo già camminato per circa una mezz’ora, in lungo e in largo, ma senza risultato. C’era solo qualche vecchio non interessante, qualche giovane non interessato. Allora mi ero messo steso sull’arenile a prendere un po’ di sole. Passai un’oretta ad osservare in gruppo di ragazzi vicini, che si scambiavano teneri abbracci, che si strofinavano in cerca di una eccitazione in piena spiaggia. Attirò l’attenzione uno di loro, aveva veramente un bel martello tra le gambe, in pieno tiro, e lo esibiva in bella mostra e tutti coloro che erano nei paraggi. Ed io non ero certo immune da quel fascino. Ma era solo una esibizione. Era di sicuro fidanzato con il ragazzo che gli stava accanto, anche lui felice di mostrare il suo bell’arnese, di almeno 20cm, e un culo bello sodo.
Dopo essermi rifatto gli occhi, dovevo rientrare a casa che si era fatta quasi l’ora di cena. Decido di passare per la pinetina, sia per fare prima, sia per vedere di dare un’ultima occhiata. Appena entrato nel sottobosco, incrocio lo sguardo di un ragazzo sudamericano, forse colombiano. Lo sguardo è furtivo ma pieno di significato. Faccio qualche altro passo, e lui lo stesso. Poi ci giriamo nel solito momento e i nostri sguardi tornano a incrociarsi nuovamente. Allora il ragazzo, che avrà avuto circa 25 anni o poco più, si tocca il pacco, mettendo in evidenza una grossa merce, non molto ben nascosta sotto il costume. Io rispondo con un identico gesto. Mi fa un cenno con la testa, facendomi intendere di addentrarci un po’ più all’interno del boschetto per non essere alle mercé di tutti. Lo seguo con mia soddisfazione. Iniziamo a baciarci, a toccarci, a sfiorare l’uno il membro dell’altro. Lui insinua la sua mano all’interno dei miei pantaloncini, lambendo la mia carne viva, che si stava inturgidendo. Io accarezzo la sua da fuori il tessuto. E sento una belva muoversi e crescere. La mia voglia sale, e anche la sua. Lo capisco perché con difficoltà quel grosso affare rimane represso all’interno nel costume. Allora dono la libertà alla bestia, che con un balzo esce fuori nella sua magnificenza. Sono esterrefatto da cotanta “salute” e mi congratulo con il mio amico sudamericano, che si sente gratificato dalle mie parole.
Non rimane altro che iniziare a soddisfare le sue voglie. Mi abbasso e adagio nelle mie fauci il cazzo latino, e inizio a esercitare movimenti di lingua e di bocca che portano estrema beatitudine al mio aguzzino. Mi guardo intorno; il tentativo di rimanere lontano da occhi indiscreti era rimasto vano, uomini più o meno giovani si erano avvicinati a guardare lo spettacolo che offrivamo loro.
Il ragazzo inizia quindi a muovere il suo bacino avanti e indietro scopando la mia bocca e tenendo ferma la mia testa con le mani provocandomi dei conati tanto entra in profondità. Non mi scanso, la cosa mi piace. Il mio uccello adesso svetta fiero ed è tutto completamente bagnato, molto, tanto che alcune gocce di presperma colano in terra. Lui è solo intento a soddisfare le sue voglie e mi chiede se voglio essere posseduto anche dietro. Non aspettavo altro. Gli do un preservativo e agilmente lo indossa.
Ci scambiamo un bacio infiammante, che non divampa solo grazie al nostro scambio di saliva.
Intanto il pubblico aumenta e lentamente si avvicina, aumentando in me la lussuria per essere al centro dell’attenzione di molte persone.
Nel frattempo mi sfilo completamente i pantaloncini e mi giro di schiena appoggiandomi ad un piccolo pino. Lui sputa sul mio culo per inumidirlo. Si fa leccare ancora un po’ il cazzo per lubrificarlo meglio e senza indugi inizia a penetrarmi, deciso e delicato al solito momento. Il dolore iniziale si trasforma velocemente in lussuria. Dopo ave soffocato un grido per la sofferenza iniziale, adesso devo reprimere l’ansimare di godimento per non attirare l’attenzione di chi ignaro sulla spiaggia, prende il sole.
Le spinte si fanno ritmate e potenti. Il ragazzo ha molta energia in se, preme e spreme con vigore. A me rimane sempre più difficile trattenere il mio appagamento. Il vigore è molto, ma la resistenza è poca, probabilmente dovuto alla molta eccitazione. Dopo pochi minuti esce da me. Mi fa voltare. Mi fa distendere in terra. Prende a masturbarsi. Dura poco. Dalla sua cappella escono violenti schizzi di sborra che lambiscono il mio corpo, e cadono di fianco a me, mentre ancora si masturba, si accascia in ginocchio di fianco e inizia a leccare il proprio sperma che si trovava sul mio corpo. Dopo un bacio si rivestì e se ne andò per la sua strada, lasciandomi li, come una vacca in calore. Alcuni spettatori vedendo la scena, e presi dalla foga mi si avvicinarono, e vollero che iniziassi loro un soddisfacente servizio di bocca. E così iniziai a lavorare quei tre cazzi giovani che avevo davanti. Ad un certo punto mi sentii sollevare da dietro e venni messo a pecorina. Un uomo sulla sessantina iniziò a leccarmi il buco del culo con molta sapienza. Non avevo mai provato tanta eccitazione per tale manovra.
Voleva scoparmi e io intuii le sue intenzioni anticipandolo e dicendogli che se voleva avrebbe dovuto indossare un goldone. E così il porco schifoso fece. Nel frattempo continuavo a succhiare i cazzi dei tre ragazzi di fronte a me. Solo adesso riconobbi che quelli che avevo di fronte erano dei due ragazzi che avevo visto in spiaggia. E così la mia voglia aumentò. E presi a succhiare avidamente quelle magnificenze. Il vecchio non fu molto delicato nel penetrarmi, ma io avevo le mie caramelle in bocca e soffocai il dolore infilandomi uno di quei cazzoni in gola. Sentirmi usato in questo modo mi fece troppo eccitare. Scopato dietro da un cazzo vecchio ma di tutto rispetto e in bocca tre piselli giovani era troppo per me. E dopo pochi minuti venni senza toccarmi, abbondanti schizzi bagnarono la terra. Eccitati anche i miei aguzzini svuotarono il loro coglioni su di me.
Il vecchio mi riempì il culo di sperma e i ragazzi mi fecero una bella maschera facciale.
Per ringraziare del servizio, ripulii le cappelle a tutti e quattro, provocando una nuova erezione ai due che mi avevano fatto eccitare in spiaggia.
Il vecchio e l’altro ragazzo andarono via. I due invece ricambiarono il favore succhiandomi il cazzo insieme. Ero eccitatissimo, e non ci volle molto per farmi eruttare ancora. Dopo avermi ripulito la cappella i due tornarono allegramente in spiaggia. Li seguii subito dopo per farmi un bagno, non potevo certo tornare a casa ricoperto di sborra!

Soddisfatto di quel fine giornata, tornai a casa felice e appagato.

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