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Galeotto fu il video - 6


di bird2012
16.10.2020    |    13.347    |    7 8.8
"Su e giù!!! Cazzo che gusto!” gemeva mamma! Io ero fuori di me dalla eccitazione: volevo vederli abbracciati, bocca a bocca, a godere come due maiali, ..."
GALEOTTO FU IL VIDEO
Cap.6


Arrivò sabato e per tutto il giorno io e mamma non facemmo altro che accarezzarci e baciarci: eravamo eccitatissime e non vedevamo l’ora arrivasse la sera!
Dopo cena ci preparammo in maniera particolarmente provocate, proprio come prevedeva un incontro di sesso: gonne cortissime, magliettine scollate, senza reggiseno né mutandine… spudoratamente pronte per farci chiavare!

Mentre aspettavamo Marco ci mettemmo sedute sul divano: bastò uno sguardo e ci abbracciammo!
Cominciammo a baciarci con dolcezza, ma i fremiti dei nostri corpi non riuscivano a nascondere la nostra eccitazione!

“Sonia, ti rendi conto che tra poco mi vedrai tra le braccia del tuo ragazzo? Quanto vorrei ci fosse anche tuo padre per prendersi cura di te, come aveva sempre desiderato!” sussurrò mamma!

“Mamma, non vedo l’ora di vedervi fare l’amore: mentre è dentro di te immagina ci sia anche papà che mi sta chiavando vicino a voi, sarà molto più eccitante!
Comunque ho lasciato la porta di casa accostata: ho detto a Marco di entrare direttamente senza suonare, voglio che ci trovi abbracciate a limonare, voglio fargli vedere quanto ci amiamo!”

Mamma accolse il mio invito con entusiasmo!

“Sì... sì... dai... facciamoci trovare che stiamo lesbicando!” esclamò e, oltre a baciarmi, cominciò ad accarezzarmi le cosce!
Inutile dire che ricambiai immediatamente l’eccitante carezza!
Dopo un pò sentii dei rumori provenire dall’ingresso!

“Mamma, credo sia arrivato!” le sussurrai!

“Dio mio! Aamore allarga le cosce: voglio fargli vedere che te la sto accarezzando!”

Spalancai le cosce come una troia, mentre riprendevamo a baciarci con passione: la tenevo stretta a me... in attesa!
Finalmente! Sentii la voce di Marco!

“Madonna, che meraviglia: madre e figlia abbracciate, una più bella dell’altra!”

Girammo il viso verso la porta, ma io sapevo cosa aspettarmi: avevo organizzato una intrigante sorpresina per mamma!
Marco e suo padre, completamente nudi, con in mano i loro cazzi, già sufficientemente in tiro, ci guadavano sorridenti!
L’espressione di mamma era tutto un poema: sbalordita!

“Sonia, che significa?” esclamò, ma poi immediatamente comprese e mi sorrise!

“È veramente un piacere sapere che mia figlia è troia come sua madre!
Brava! Hai capito che un solo cazzo sarebbe stato veramente troppo poco per soddisfare due porche come noi!”

“Mamma, spero vivamente tu possa apprezzare la sorpresa che ti ho fatto!
Da quello che mi hai detto ho capito quanto avresti desiderato la presenza di papà durante i nostri incontri peccaminosi ed ho pensato, se sei d’accordo, che mio suocero sia la persona giusta per prendere il posto di papà!
Inoltre, sono certa un quadrilatero, due femminucce porche come noi con due maschi ben dotati, sia molto più eccitante e soddisfacente di un triangolo!”

Mamma mi guardava con una espressione colma di lussuria!

“Sonia, sono veramente felice di avere una figlia così premurosa: tesoro mio, hai capito perfettamente quali siano le impellenti necessità di tua madre!
Dio mio, già mi sembra di sentirmeli dentro quei due splendidi esemplari di maschi che mi hai portato a casa: vieni, accompagnami, che vado a fare gli onori di casa!” mi sussurrò, mentre si alzava e si dirigeva, sculettando come una zoccola, verso Marco e suo padre!

Appena fu vicino a loro la vidi afferrare i loro cazzi, uno con la destra e uno con la sinistra, e stringerli con gusto!

“Ormai sapete tutto di me e dei giochi che facevo con mio marito, con nostro reciproco piacere! Sinceramente mi mancava molto un incontro a quattro, ma non avrei mai immaginato fosse una riunione di famiglia: con mia figlia, mio genero e il mio consuocero… però… meglio di così!
Riprendere la mia attività sessuale lesbicando con mia figlia mentre mi concedo nuovamente, dopo tanto tempo, a due maschi è il massimo piacere poteva riservarmi la vita!”

Sempre tenendo i due uccelli in mano avvicinò il viso a quello di Marco e lo baciò in bocca: quando vidi le loro lingue incontrarsi e attorcigliarsi sentii un brivido di piacere!
Iniziarono un eccitante lingua in bocca, mentre mi accorsi che le mani di mamma non erano più strette intorno alle due verghe, ma si stavano muovendo con libidine per tutta la loro lunghezza: la porca aveva iniziato a masturbarli!
Dopo essersi gustata le labbra e la lingua di Marco si staccò e lo guardò!

“Sonia ti avrà certamente detto dei desideri miei e di mio marito: se il destino non ci avesse messo un maledetto zampino tu avresti potuto scoparmi già da quando avevi 18 anni!
Ti rendi conto che goduria: a soli 18 anni dentro la fica della madre della tua ragazza, mentre lei, sullo stesso letto accanto a noi, si concedeva, con tutta sé stessa, all’uccello di suo padre!

Sonia mi ha detto della vostra depravazione, che ha fatto sesso con tuo padre, che siete tre maiali, ma io non sono certamente da meno!
Non è mai troppo tardi per infilarmi questo delizioso cazzo che ho in mano nella fica: non ti eccita l’idea di chiavarti tua suocera? Da quando Sonia mi ha proposto di fare l’amore con te non ho fatto altro che pensare a questo momento: sappi che da quando sono rimasta vedova nella mia fica ci sono entrate solo le mie dita per darmi un pò di piacere!
Tesoro mio, sarà una delizia sentirti dentro di me: sarai il primo ad infilarmelo dentro!”

Poi si avvicinò a mio suocero.

“Benvenuto tra noi, Franco: da quello che mi ha riferito mia figlia, e da quello che sto sentendo in mano, la tua presenza è più che gradita!
Senza nulla togliere all’amore che c’è tra Marco e Sonia, mia figlia mi ha confidato sinceramente di essere fortemente attratta da te, tanto da voler essere la tua amante!
Non posso certo biasimarla: ho una certa esperienza in merito, per cui ritengo che questo massiccio paletto di carne che mi vibra in mano abbia tutte le qualità per far impazzire una donna e ti assicuro che Sonia, da grande porcellina, ha pienamente gradito il servizio che le hai offerto!
Mi ha confidato che l’hai chiavata e inculata in maniera egregia: non avrebbe mai voluto uscissi dal suo corpo!

Dopo queste premesse, spero che dopo essermi concessa a tuo figlio troverai un po' di tempo per fare provare anche a me ciò che ha provato mia figlia!
Tornando al vostro rapporto intimo, tra suocero e nuora, la cosa meravigliosa è che non vi è tradimento nei confronti di Marco: non solo lui è consapevole, ma approva e condivide pienamente che la sua donna si conceda a suo padre, lui la ama e vuole il suo piacere!

Conosco bene questi sentimenti, anche in questo caso ho una grande esperienza in merito: io e mio marito ci siamo amati sempre alla follia, eppure impazzivamo quando vedevamo il piacere che provavamo nel fare sesso con gli altri!

Franco, dopo voglio vedere quanto la fai godere: mentre mi concedo a tuo figlio voglio vedervi fare l’amore accanto a noi!
Mentre sento l’uccello di Marco che mi entra dentro voglio vederti penetrare Sonia, viglio vedere il tuo enorme cazzo divaricarle le labbra della fica ed entrarle dentro, come avrebbe fatto suo padre!

Mentre tuo figlio mi fa godere ti prego: scopa Sonia come se fossi suo padre, fottila e falla urlare come l’avrebbe fatta urlare lui di piacere!
Franco, ti prego, voglio vederti possederla completamente, farla tua... come solo un padre può possedere la propria figlia!
Franco, perdonami, ma vorrei vivere la situazione che avevamo tanto desiderato io e mio marito: io con Marco e lui con Sonia!”

Mamma non aggiunse altro: si inginocchiò davanti ai due maschi e cominciò a prendere confidenza con i due bastoni di carne!
Era uno spettacolo vederla alle prese con i due membri: si poteva ammirare come fosse totalmente innamorata persa nel giocare con quei due splendidi esemplari di cazzi!
Sembrava impazzita e le sue frasi non facevano che avvalorare quanto lei amasse il sesso!
Li teneva in mano, vicino al suo viso, li guardava, li annusava, li accarezzava a lungo, li baciava, li leccava, soppesava anche i rigogliosi coglioni gonfi di sborra: sembrava rapita e in trance mentre non faceva che ripetere.

“Quanto mi siete mancati... quanto mi siete mancati! Questa sera mi farete godere, vero amori miei?”

Piano piano, unì i due cazzi tra loro e se li mise in bocca cominciando a leccare e succhiare le due cappelle insieme, poi ne imboccò uno completamente fino alle palle e cominciò a pomparlo, mentre masturbava l’altro!
Dopo averlo pompato lo sfilò dalla bocca, lo baciò sensualmente sulla cappella e fece il cambio ingoiando e pompando l’altro!
Per un po' si alternò tra i due uccelli: pompava uno, mentre masturbava l’altro!

Poi cambiò l’operazione!
Riempiva le cappelle di saliva e se le strusciava addosso, come fossero due pennelli con cui si spalmava la saliva sulle guance, sugli occhi, sulla fronte, sulle labbra!
Poi passava al seno: appuntava le cappelle unte di saliva contro i capezzoli e ce le strofinava sopra freneticamente, mentre seguitava a gemere!

“Uhmmm! Che belle cappelle dure, è un piacere strofinarmele addosso: già penso a quando mi entreranno dentro!”

Io l’ammiravo estasiata e lei si accorse che la guardavo eccitata!

“Vedo che ti piace vedere la tua mammina comportarsi da troia: sappi che eccita molto anche me fare la porca davanti agli occhi di mia figlia! Vieni, tesoro, collabora anche tu a far godere questi due porcellini: pensa che situazione eccitante, madre e figlia che danno piacere a padre e figlio!
Dai, dividiamoci i compiti, io seguito a dedicarmi ai loro uccelli, mentre tu pensa ai loro buchetti: so per esperienza quanto piaccia ai maschietti farsi leccare il buchetto del culo mentre vengono sbocchinati!

Sinceramente ho avuto sempre una predilezione per il buchetto maschile, mi piace molto dedicargli profondi lavori di bocca!
Quando gli spingo la lingua dentro e lo sento contrarsi come volesse imprigionarmi la lingua dentro il culo mi eccito da morire!
Dai, Sonia, offri ai nostri porcellini una deliziosa leccata di culo!”

Mentre lei riprendeva a deliziare le due verghe mi rivolsi a Marco e a suo padre.

“Avete sentito mamma? Su, da bravi, allargatevi per bene le chiappe, che al resto ci penso io!”

Mentre mamma li spompinava i due maiali si allargarono le chiappe e si piegarono in avanti per offrirmi i due deliziosi buchetti del culo da leccare: mi misi in ginocchio dietro di loro e cominciai a dare sfoggio della mia depravazione... non volevo certo deludere mamma!
Tuffai il viso tra le loro chiappe aperte, incollai le labbra sopra i due sfinteri che pulsavano di piacere e cominciai a leccare e succhiare quei deliziosi buchetti che, ad ogni tocco di lingua, si aprivano sempre di più, permettendo, alla stessa lingua, di poterli penetrare a fondo!

Passavo da un buchetto all’altro, succhiandolo, leccandolo e spingendogli la lingua più dentro possibile!
Io e mamma stavamo facendo veramente un servizio super ai nostri maschietti, ma improvvisamente realizzai che avrei potuto fare anche meglio!
Mentre seguitavo a deliziare i loro due buchetti intrufolai le mani tra le loro cosce e mi impossessai delle loro palle: strinsi i due scroti tra le mie mani e li sentii grossi, duri, gonfi in attesa di svuotarsi completamente dentro di noi!

Cominciai ad accarezzarli con libidine, unendo in questo modo la leccata del buchetto al massaggio delle palle!
Mamma, dalla posizione in cui stava, si accorse che stavo massaggiando i coglioni dei nostri amanti e si congratulò per la mia iniziativa!

“Brava la mia porcellina, prometti proprio bene, hai ripreso tutta dalla tua mammina: li farai godere proprio bene tutti i maschietti che Marco ti permetterà di chiavarti!
Lo sai tesoro che siamo proprio una bella coppia di porche per far godere i maschi? Sembra che abbiamo sempre lavorato insieme! Dai, stringi bene le palle: più le stringi più mi sento i cazzi ingrossarsi nella mia bocca!”

I complimenti di mamma erano un fortissimo afrodisiaco: seguitai ad affondare la lingua dentro i buchetti del culo e nel contempo stringevo ritmicamente i due scroti, come mi aveva suggerito mamma!
Per Marco e suo padre era troppo e cominciarono a smaniare!

“Dio mio, mi state facendo morire, non ho mai provato una cosa del genere: la madre mi succhia il cazzo, mentre sua figlia, la mia dolce nuora, mi lecca il culo e mi accarezza le palle!!! Vi avverto che se non vi fermate mi fate sborrare: non volete essere chiavate?” gemeva Franco!

“Brava! Brava amore... inculami con la lingua... mentre tua madre mi sta facendo impazzire con la sua bocca! Anche io non so quanto potrò resistere!” gli faceva eco suo figlio!

Mamma capì che non dovevamo esagerare se volevamo goderci quei due meravigliosi pali di carne!

“Sonia, amore, credo sia meglio fermarci: non ho nessuna intenzione di far schizzare queste due meraviglie della natura solo con le mani, considerando che le nostre fiche stanno smaniando dalla voglia di essere chiavate!
Venite, vi ospito nella mia stanza da letto, per approfondire la nostra conoscenza!”

Così dicendo mi prese per mano e ci condusse nella sua stanza.
Appena entrati io e lei ci spogliammo completamente nude e ci venne spontaneo formare subito le due coppie: io abbracciai mio suocero, mentre mamma si gettò tra le braccia di suo genero!

Appena Franco mi abbracciò sentii un fremito di piacere: è proprio vero che quando ti senti attratta da una persona basta anche solo uno sguardo, un bacio ed una carezza per sentirti in paradiso!
Glielo confessai apertamente!

“Franco, appena mi guardi e mi stringi a te mi fai venire una gran voglia di aprire le gambe per farmi prendere!” gli sussurrai!

“Amore mio, anche a me succede la stessa cosa: me lo fai addrizzare da morire, mi sei entrata nel sangue!” mi rispose!

Ancora! Cazzo, ogni volta che mi chiamava “amore” aumentavano i battiti del cuore!
Mi attaccai alle sue labbra e cominciammo a baciarci!

Mentre mi godevo un libidinoso lingua in bocca con mio suocero sentii mamma gemere!

“Marco, tesoro mio, mi piaci da morire: non avrei mai immaginato la realtà fosse molto più piacevole dell’immaginazione! Stringimi forte, amore, stringimi forte!”

Volsi lo sguardo verso di lei: la porca, avvinghiata al mio ragazzo, gli aveva imprigionato il cazzo tra le cosce e se lo stava mangiando di baci!
Ero felice che tra le braccia di Marco mamma avesse ritrovato la voglia di vivere!

Dopo aver limonato con Marco mamma venne verso di me e mi abbracciò!

“Sonia, amore, non puoi neanche lontanamente immaginare quanti maschi mi abbiano posseduto sopra questo letto, condividendo con tuo padre il piacere di concedermi senza limiti!
Mancavate solo tu e Marco: è arrivato finalmente il momento di supplire a questa mancanza, ovviamente estendendo l’invito al mio futuro consuocero!
Sono certa la sua presenza sarà ben accetta da tutti e tre: il suo poderoso uccello sarà il benvenuto tra di noi!

Oggi sopra questo letto voglio condividere con te, mia figlia, il piacere che sapranno procurarci i nostri amanti!
Vieni, tesoro, preparami per bene la fica per accogliere il cazzo di mio genero come merita: dai, amore, fa vedere a questi due porcellini quanto ti piace leccare la fica della tua mammina!!
Franco, tu intanto pensa all’uccello di tuo figlio: mi eccita da morire vedere due uomini che si spompinano, ma non ho mai avuto il piacere di vedere un padre che succhia il cazzo del figlio!
Forza, che inizino i giochi!“

Mamma si sdraiò sul letto ed allargò le cosce: ormai conoscevo la sua fica, ma vederla a gambe aperte, con la fica gonfia e oscenamente dilatata in attesa di essere penetrata dall’uccello del suo futuro genero era uno spettacolo di una eccitazione incredibile!

Mi tuffai tra le sue cosce e cominciai a leccarla con passione: da lì a poco dentro quella fica avrebbe trovato posto il cazzo del mio uomo e la cosa mi elettrizzava!
A mamma piaceva come la leccavo: me ne accorgevo dai suoi gemiti, dal suo ondeggiare il bacino per strofinarmi la fica contro la bocca, dalle sue carezze sensuali sopra la mia testa e dalle sue eccitanti parole!

“Così... così... brava, amore di mamma! Dio che meraviglia farsi leccare dalla propria figlia! Ora che lo sto provando non ho alcun dubbio: l’omosessualità unita all’incesto procura piaceri inimmaginabili!
Dai, tesoro, lecca la fica di mamma tua! Fammi godere!”

Mentre le leccavo il grilletto sentivo anche i gemiti e gli incitamenti di Marco verso il padre!

“Dai, succhiamelo, fammelo addrizzare per bene che devo farlo gustare a mia suocera!”

Ad un certo punto mamma, fortemente eccitata dal lavoro della mia lingua, espresse il desiderio di essere chiavata!

“Sonia, ora tocca a Marco: ti prego, lasciagli il posto!
Vedrai che spettacolo eccitante vedere il proprio uomo che penetra un’altra donna: quando tuo padre infilava il suo cazzo dentro un’altra fica mi eccitavo come non mai!
Marco, vieni, sono anni che aspetto questo momento: fottimi come ho sempre desiderato!”

Mi alzai dalla fica di mamma e Marco prese il mio posto: si mise in ginocchio tra le sue gambe oscenamente... e lei gli tese le braccia!

“Vieni, infilamelo tutto... non voglio più aspettare!”

Fissavo con gli occhi di fuori il cazzo di Marco a contatto della fica di mamma!
Mio suocero mi venne dietro, mi abbracciò e mi sussurrò all’orecchio.

“Ti eccita vedere Marco che si scopa tua madre, vero? Riconosco che è uno spettacolo di una eccitazione unica!
Dopo che glielo ha infilato e comincia a chiavarla te lo infilo anche io: ti scopo vicino a tua madre, come è suo desiderio!
Ci pensi? Padre e figlio che si scopano madre e figlia: può esserci qualcosa di più eccitante?”

Mi strinse forte a lui, sentii il suo cazzone sbattermi contro le chiappe del culo, mentre vidi Marco impugnare la sua verga, spingere la cappella tra le labbra della fica di mamma, e strofinarla ripetutamente lungo tutto il solco!
Mamma non riuscì a frenare il suo piacere!

“Uhmmm! Bravo... spennellami tutta la fregna! Hai una cappella bollente! Cosììì!!! Su e giù... su e giù!!! Cazzo che gusto!” gemeva mamma!

Io ero fuori di me dalla eccitazione: volevo vederli abbracciati, bocca a bocca, a godere come due maiali, come avevamo fatto io e mio suocero!
Non mi trattenni!

“Marco, infilaglielo dentro! Ti prego: chiavala, falla godere... come ha fatto tuo padre con me!”

Mamma mi guardò, mi lanciò un bacio e mi fece una richiesta inaspettata!

“Amore, infilamelo dentro tu: voglio sia tu ad infilarmi nella fica il cazzo del tuo uomo, come faceva tuo padre!
Quando lo vedevo impugnare l’uccello dell’altro maschio, avvicinarlo alla mia fica e spingermelo dentro, mentre ci fissavamo con uno sguardo colmo di amore, pensavo di morire dalla eccitazione: con quel gesto condividevamo in maniera totale il nostro piacere!
Dai, tesoro, mettimelo dentro, così condividiamo anche noi il piacere di farmi chiavare dal tuo futuro marito!”

Mi avvicinai, presi in mano l’uccello di Marco afferrandolo alla base e lo appuntai all’ingresso della vagina di mamma e cominciai a spingere... mentre ci fissavamo, come faceva lei con papà!
Spalancò la bocca… e accompagnò la penetrazione con un lunghissimo gemito di piacere!

“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii... tutto dentroooooooo!!! Soniaaaaa... tutto dentroooooo!!! Mettimelo tutto dentrooo!!! Cosìììì!!!”

Tolsi la mano e lasciai a Marco il compito di dare l’ultima spinta: vidi l’uccello scivolare dolcemente dentro la fica e scomparire completamente dentro il ventre di mamma… credevo di impazzire!
In quel momento mi resi conto del piacere che può provare Marco quando vede l’uccello di suo padre entrarmi dentro: è una sensazione meravigliosa!

Mamma gettò le braccia al collo di Marco, lo strinse a lei e lo riempì di baci!
Il bacino di Marco iniziò ad alzarsi e ad abbassarsi sul ventre di mamma che prese ad incitarlo!

“Amore mio, dai... dai... fottimi... affonda il cazzo! Mi manda ai pazzi sentirmi sfondare la fica! Te l’ho già detto e te lo ripeto: ti ho sempre desiderato, da quando avevi 18 anni!
Se fosse presente mio marito e mi vedesse che mi sto scopando mio genero sono certa impazzirebbe di piacere!
Dai, amore, fammi sborrare: è una vita che non sborro con il cazzo nella fica!”

Mentre Marco seguitava a scoparsi mamma Franco mi spinse sul letto, accanto a lei!

“Amore, ora tocca a noi: apriti tutta!
Da quando ti ho posseduta non penso ad altro che entrarti ancora dentro!”

Lo interruppi!

“Ed io non penso ad altro che farti entrare dentro! Il tuo cazzone me lo sogno di notte! Dai, vieni, fammelo sentire: fammi godere come la prima volta!”

Allargai le gambe... e in un attimo mi fu dentro!
Sentii la stessa sensazione della prima volta: il cazzo che ti squarcia la fica mandandoti in paradiso!
Ci avvinghiammo uno all’altro e unimmo le nostre labbra: cominciò a trapanarmi la fica con il suo paletto di carne da togliermi il respiro!

La libidine si era impossessata completamente di me: mi piaceva sempre di più sentirmi nella fica il cazzo di mio suocero che sembrava diventare sempre più grosso e duro!
Cominciai a smaniare, fino ad incitarlo volgarmente a sfondarmi senza riguardo alcuno.

“Dai, porco, dai!!! Sfondami la fica… senza pietà! Mi piace farmi chiavare dal tuo cazzo! Madonna mia, come ti sento dentro! Dai… daiiii!!!“

Mentre incitavo Franco a sfondarmi per bene, sentii gli apprezzamenti di mamma verso Marco… e la cosa mi rese orgogliosa di essere la sua donna!

“Marco, amore, lo sai che mi piace molto come mi stai scopando? Mi stai facendo godere e non solo con il cazzo che mi sta martellando la fica in maniera splendida, ma anche con i tuoi baci, con le tue carezze, con la dolcezza con cui affondi il cazzo dentro di me!
Sei proprio bravo a far godere la tua futura suocera: se lo desideri sarei veramente felice di essere la tua amante!

Mia figlia è fortunata ad avere accanto un uomo come te!
Anche lei sta godendo, senti come geme di piacere: mi eccita moltissimo vedere tuo padre che se la sta chiavando per bene, proprio come tu stai facendo con me!
Oddio mio… Marcooo… mi stai facendo venireee!!! Dai… dai, amore… daiiii! Sveltooo… tutto dentroooo… dai che sto per sborrareeee!!!”

Sentire che mamma stava per venire tra le braccia di Marco mi mandò il sangue al cervello!

“Dai, Franco… dai: voglio venire insieme a mamma!” incitai mio suocero.

Allungai il braccio verso di lei cercando la sua mano: appena le nostre mani si incontrarono incrociammo le dita e ce le stringemmo!
Poi fu spontaneo girare i nostri visi una verso l’altra per guardarci negli occhi mentre stavamo godendo!
L’espressione di mamma era l’emblema del piacere: mi fissava con uno sguardo che esprimeva tutto il godimento che stava provando!

“Sonia, amore mio, il tuo uomo mi sta facendo venire, come era tuo desiderio! Eccomiii… mi fa sborrareee… Marco mi fa sborrareee! Dio santo, se ci fosse tuo padre a guardarci: io con Marco e tu con tuo suocerooooo… impazzirebbeeeee!!! Sììììììììì… sborrooooooooooo!!!”

Il pensiero papà fosse presente per gustarsi la moglie e la figlia comportarsi da troie mi procurò un orgasmo violentissimo, che inondò di umori il cazzo di Franco!

“Mamma, anche io sto venendooo, sto venendo insieme a te!” le urlai, mentre le nostre mani si strinsero a morte, per condividere il godimento che stavamo provando!
Ma mamma non era affatto sazia!

“Marco, mi hai fatto godere come una troia, ma non ti fermare, seguita a scoparmi! Sono multi orgasmica e voglio sborrare ancora… e ancora! Dai, tesoro! Fottimi!”

Il cazzo di mio suocero mi aveva spossata, avevo bisogno di un po' di riposo… e mi venne una idea fantastica!

“Franco, che ne dici di scoparti mia madre?”



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