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Compleanno e privè 3, il ritorno


di faraone1957
09.04.2019    |    7.519    |    1 6.9
"Sentono qualcuno alle spalle, e chi se no?? Si buttano tutti sul letto, i vestiti spariscono e cominciano le danze..."
Dopo molti (molti!!) anni dalla serata al club milanese, Andrea e Paola hanno conosciuto una coppia trentina, Daniela e Fabrizio, loro coetanei. Sono stati un paio di volte da loro, simpatici, carini, ottimi giocatori (non di briscola…).
Una sera Fabrizio li chiama, e propone loro di festeggiare il suo compleanno con una cena di baccalà a Vicenza e successivo club privè. Sono perplessi (più lei che lui) memori della volta passata a Milano. Fabrizio, che sa la storia, si affanna a spiegare che no, non è più così, tutt'altra cosa, puoi stare tranquilla, il posto è bellissimo, ecc. Andrea lascia la patata bollente a Paola, e Fabrizio, grandissimo affabulatore, alla fine ci riesce. E ci sarà anche una coppia di loro amici friulani, “Incredibili a letto”. Detto da Fabrizio, è quasi da aver paura, ma insomma, se il gioco si fa duro…vediamo che succede. Ovviamente hanno ricevuto solenni garanzie che in qualunque momento, anche a cena, possono andarsene. Andrea un po’ stupito si chiede perché mai dovrebbero scappare dalla cena…mah. Comunque in quel ristorante il baccalà è il meglio del meglio, lui sicuramente se non ha finito di mangiare non va da nessuna parte.
Arriva la sera, raccolgono al casello i trentini, e vanno davanti al club per l’appuntamento coi friulani. Scende dalla macchina una coppia di forse tre anni più giovane, lei una bionda riccioluta, carina e subito spigliata e espansiva, e lui con un paio di baffi a manubrio (non esagerati), allegrone al massimo nonostante un’apparente austerità. Scopriranno poi che è un ufficiale dell’esercito, spiegazione al portamento impettito.
Andrea all’epoca ha un Espace, le figlie sono grandicelle e nei viaggi è comodo. Quando poi hanno provato una volta il carsex, perché loro e l’altra coppia non sapevano dove andare e l’ormone era esploso, si è visto che era utilissimo non solo nei viaggi familiari. E’ un sette posti, quindi Andrea e Daniela davanti, Fabrizio e Donatella (la friulana) in mezzo, Paola e Renato dietro.
Fatti non più di 200 metri, Andrea sente Paola che strilla, preoccupato si gira, e vede che il baffone la sta sditalinando alla grande, col vestito tirato su fino alla pancia. Sembra gradire e non poco, per cui…Mezzo minuto e partono anche gli altri due, al che Daniela un po’ piccata dice “Uhè, cavolo, troppo comodo, e noi facciamo gli chauffeur??”. Risposte nessuna, troppo impegnati, e allora con aria da finta incazzata sfila l’uccello di Andrea e comincia a spompinare. Non è passato un chilometro, al ristorante ce ne sono 12. Si stenda un velo pietoso sul viaggio, mentre Andrea ha dei sottili dubbi sul perché potevano andarsene anche da cena. Per i quattro dietro, ricomporsi nel parcheggio del locale è laborioso ma più o meno ne escono. Andrea conosce il proprietario, ci va spesso per lavoro e ogni tanto la sera partono da Verona da soli o con amici (normali) per andare a cena lì. Saluti, presentazioni e a tavola. Tutto buono come sempre, il baccalà divino. Donatella sotto il tavolo sta facendo piedino, manina, prende la mano di Andrea e se la mette sulle cosce (scoperte). Lui ha un velo di imbarazzo, Paola invece è tutta allegrona col suo nuovo amico. Ad un certo punto, Paola va in bagno. Un minuto dopo Renato si alza e va anche lui. Altro minuto e parte anche Donatella, poi Fabrizio. Andrea si chiede come mai tutta quella pipì in contemporanea, comunque scappa anche a lui…e va. In tempo per vedere Paola e Renato, rossi e arruffati, uscire dal bagno delle signore. Ecchecazz…e una mano lo tira dentro nel bagno uomini. Donatella lo chiude in uno dei separè, lo inchioda al muro con un bacio…possente, gli slaccia la cintura e via!!, pompino maestoso. Meno male che i bagni sono uno specchio…Rapidamente si riaggiustano ed escono, sembra non visti,i bagni sono defilati. Una volta tanto, fumano tutti e sei, quindi tutti fuori per la sigaretta. Si tolgono da davanti l’ingresso, nel patio estivo ora dismesso, è novembre e non fa caldo. Ma la temperatura si alza di botto, Renato alza vestito e pelliccia a Paola e riattacca col ditalino. Il perizoma non c’è, e Andrea preferisce non farsi domande…naturalmente (lui è la…”novità”) le altre due lo assalgono, glielo tirano fuori, una glielo succhia e una lo bacia…insomma, anche un animo libertino come il suo si ribella con un “Cazzo, mi conoscono, calmi!!”. Riportata la quiete in qualche modo, entrano e finiscono di mangiare. Pagano, escono, attaccano la sigaretta e “Se qualcuno fa il cretino/a, m’incazzo!!”. Parlando con Paola, lei gli racconta che Renato l’ha seguita in bagno, si è chiuso con lei e dopo avere fatto la pipì gliel’ha messo dentro un po’. Il perizoma si è strappato, è in borsa. Ora Andrea ha chiarissimo perché potevano andarsene a cena, questi so’ pazzi. Ma divertenti e promettenti, per cui…avanti al club. Saltiamo il viaggio di ritorno che è meglio.
Finalmente sono al privè, Renato che è un habitué (tutti i venerdì) presenta i titolari, ed entrano. Il locale è enorme, una piccola (neanche tanto) discoteca. E da una parte c’è un tunnel sospetto, con la luce rossa e bassa. Bevono, chiacchierano, guardano le altre coppie…il locale contiene 300 persone, saranno poco meno. Il bar è pieno, ci si cammina sui piedi, il rumore della musica rock o quello che è, non certo melodica, è assordante, i faretti lampeggiano…Paola non sopporta l’affollamento, lo prende per un braccio e gli dice “Andiamo a vedere il resto”. Si avviano nel tunnel, che sbuca in una grandissima zona privè, piena di stanza chiuse ed aperte, sala S/M, cinema, non c’è quasi nessuno, è ancora presto sembra. Le 23 del club milanese sono passate da un pezzo, tutti che ballano e bevono e nessuno che tromba.
Stanno guardando una bella stanza, con lettone enorme, e un arco nella parete che la collega con un’altra, senza interrompere il materasso. Sentono qualcuno alle spalle, e chi se no?? Si buttano tutti sul letto, i vestiti spariscono e cominciano le danze. Renato ha occhi solo per Paola, mentre Daniela e Donatella si contendono Andrea. Fabrizio allunga mani e bocca ovunque. Daniela ad un certo punto sbotta “Lui è con me”, dimostrerà anche negli anni a venire di avere una particolare attrazione verso Andrea. Donatella rinuncia (momentaneamente) e finalmente Daniela ce l’ha tutto per lei. Parte una scopata di quelle da ricordare, nel frattempo sembra memorabile anche quella di Paola che attira frotte di persone con i suoi sussurrati gemiti (leggasi urla). Soliti singoli che tentano di entrare nonostante il cordone rosso, uno addirittura dall’arco tenta la penetrazione nella stanza ma viene respinto. Arriva una coppia amica dei friulani e venghino, ce n’è per tutti. Fabrizio va sulla nuova, Renato resta imperterrito su Paola, Daniela dopo avere spompato Andrea senza fiato va sul nuovo (non sapranno mai i nomi, ma in effetti non ci faranno niente). Ma arriva Donatella…”Ti voglio da quando ti ho visto scendere dalla macchina, Daniela mi ha detto quanto la fai godere…” “Effettivamente avevo l’impressione che ci fosse una certa attr…” Con la lingua in bocca non si può parlare, gli risucchia con un bacio il diaframma, poi torna s quello che poi Andrea saprà essere la sua passione: il bocchino. Lui è un po’ seccato, di solito le danze le mena lui, ma questa è un’idrovora. Alla fine riesce a bloccarla in qualche modo e a leccarle lui la figa, e spupazzarsela un po’. Lei gradisce indubbiamente, ma non sta mai ferma e ad un certo punto fa capire chiaramente di volere il cazzo. E lo ottiene, in dose generosissima. Gode e rigode, poi lo ferma e gli fa “Io adoro il pompino e l’ingoio, dammelo”. “Auguri” pensa lui, la sola donna capace di farlo venire con un pompino è stata la bolognese del famoso capodanno-orgia. A lui piace, ma non è la cosa che lo fa impazzire di più, un po’ va bene ma poi preferisce leccare lui e scopare, quindi non ha mai avuto un’altra occasione. Beh, (e non solo per quella sera ma per tutta la loro lunga frequentazione), signori Friuli batte Bologna 2 a 0…incredibile, fantastico, fantasmagorico, persino Paola si ferma, distrutta, a guardare, non l’ha mai visto così, inarcarsi, gemere, tremare…sente le unghie dei piedi risucchiate dalla bocca di Donatella…e esplode gridando come un ossesso, e lei non ne perde una goccia. Incredibile ma succederà diverse volte con lei e poi mai più.
Un battesimo bis del privè con una compagnia…boh, non sa come definirli. Resteranno amici, anche in vacanza con le famiglie, ed anche le figlie sono tuttora amiche.
Da quella sera andranno spessissimo in quel club (praticamente ogni sabato se non anche il venerdì, più tranquillo). Si formeranno un gruppone di amici, con cui si vedranno anche fuori, e quando cominceranno a frequentare anche un privè del bolognese resteranno le amicizie e le visite, sia pur meno frequenti, in quel club.
Ovviamente…continua.
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