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Prime Esperienze

Eugenio e il carsex


di socurioso
06.03.2023    |    10.658    |    11 8.0
""- disse lei distrattamente senza sollevare gli occhi dal telefono..."
Quella mattina Eugenio aveva puntato la sveglia presto rispetto al suo solito, alle 10 era già seduto in cucina sorseggiando il caffellatte preparato da mamma e stava aprendo sul telefono la pagina di A69 per leggere i last del sito ed essere il primo a rispondere nella convinzione che chi prima arriva meglio alloggia. Appena aperto ebbe una meravigliosa sorpresa, aveva fatto en plein! Aveva sia una richiesta d’amicizia che un messaggio da leggere cosa che non capitava spesso.
La richiesta d’amicizia era la solita richiesta di un’esibizionista del palco mai vista e lui chiaramente l’accettò subito senza nemmeno controllare. Il messaggio invece era la risposta ad un suo messaggio di un mese prima che aveva scritto ad una coppia della zona, Coppiaeincolla2 perché gli erano piaciute le foto del loro annuncio, lei una biondina bellissima e il compagno sembrava uno palestrato e anche se cercavano superdotati lui ci aveva provato lo stesso. Quel giorno sarebbero venuti a San Benedetto da Ascoli e volevano sapere se lui poteva ospitare… era un problema perché a casa c’era sua madre e non li poteva portare lì e l’idea di sbattersi per trovare una stanza o un b&b non gli piaceva così provò a proporre, visto che non era una giornata particolarmente fredda anche se nuvolosa, di fare carsex.
A sorpresa pochi minuti dopo gli risposero di sì che andava bene e si misero d’accordo di vedersi alle 22:00 in un bar vicino a casa sua per conoscersi e poi dare il via alla serata. In quel momento iniziò per Eugenio una giornata di emozioni e decisioni importanti, per prima cosa decise che forse era il caso di fare la doccia e anche radersi anche se era mercoledì ed erano passati solo 3 giorni dall’ultima volta che faceva tutte e due le cose. Dopo ci fu il dilemma se farsi una sega oppure no prima dell'incontro, non voleva arrivare troppo eccitato e magari finire subito ma non voleva nemmeno poi rischiare di non farcela se arrivava già “scaricato”... cercò su internet qualche consiglio ma trovò solo pareri discordanti e decise di lasciar perdere, secondo lui era meglio precoce che impotente.
Alle 22:05 Eugenio arrivò al bar con quei 5 minuti di ritardo per non sembrare impaziente, il bar non era affollatissimo con i soliti 4 vecchietti che giocavano a carte e qualche tavolo occupato da ragazzi che stavano vedendo la partita in tv e una coppia matura che si faceva i fatti propri in fondo alla sala. Ordinò una birra e si sedette al bancone in attesa in un posto dove poteva vedere sia la partita che la porta del locale in modo da vedere entrare la coppia quando sarebbe arrivata. Dopo 10 minuti controllò la posta sul sito per vedere se avevano disdetto l’appuntamento e infatti c’era un messaggio… Lo sapeva che sarebbe successo e già si sentiva triste per aver sprecato la doccia e la barba, loro erano online e lui aprì il messaggio che diceva: -Ehi! noi siamo già arrivati, tu quando arrivi?-
Alzò gli occhi e si guardò attorno, il bar lo conosceva bene e non c’erano angoli nascosti o altre sale quindi capì che l’unica coppia presente dovevano essere loro, i Coppiaeincolla2. Ma qualcosa non tornava, si aspettava un’altra cosa e adesso che li guardava attentamente c’erano troppe cose diverse, lei per esempio rispetto alle foto aveva almeno 20 anni e 30 kg. in più e lui doveva essersi mangiato il palestrato delle foto mettendo su una pancia che lo teneva lontano dal tavolino. Ci rimase male Eugenio, -non me ne va una dritta- pensò però poi ammise che anche lui forse era un po’ diverso dalle foto ritoccate che aveva pubblicato soprattutto quella col suo cazzo misurato col righello comprato su Amazon dove ogni cm. era lungo solo 7 mm. una furbata che trasformava magicamente i suoi 15 cm. in un fotogenico 20 cm. da combattimento. Ormai però era lì e decise di andare fino in fondo così chiese al barista se gli portava una birra al tavolino e si avviò verso la coppia.
-”Ciao! io sono Eugenio, non vi avevo riconosciuto. Posso?”-
-”Ciao! certo siediti, anche noi in realtà non ti avevamo riconosciuto… Io sono Marco e lei è mia moglie Sara”-
Lei alzò gli occhi, fece un sorriso e tornò a concentrarsi sul suo telefono. Il barista arrivò con la birra di Eugenio e lui chiese alla coppia se gradivano qualcosa e loro ordinarono 2 grappe che il barista portò subito.
-”Allora Eugenio, hai esperienza in questi giochi? Ho visto che sul sito non hai feedback”-
-”Sì, sì! Certo che ce l’ho! Solo che per privacy preferisco non scambiarli”- mentì spudoratamente -”Una volta sono stato pure in un privé”-
-”Ah ok, allora sai come funziona, giusto? Senti a noi va bene fare carsex ma non conosciamo i posti giusti qui a San Benedetto, prendiamo la tua macchina e portaci dove vai di solito così ci divertiamo in tranquillità”-
Ecco un altro problema per Eugenio, lui non aveva la macchina perché nel paese si spostava sempre in bici.
-”Ehmm… in realtà oggi la macchina non ce l’ho perché l’ho lasciata dal meccanico che mi deve aggiustare una perdita d’olio, sono venuto qui a piedi”-
-”Ah! Volevi fare carsex senza avere una macchina… originale!”- disse Marco -”Vabbe’ non c’è problema prendiamo la nostra e ci dici tu dove andare, noi ti aspettiamo fuori. Andiamo Sara!"-
Eugenio si alzò e andò a pagare le sue due birre e i due grappini della coppia. Quando il barista disse -"39 euro"- a Eugenio gli si gelò il sangue...
-"Scusa forse non ci siamo capiti, io pago le mie due birre e quello che hanno preso i miei amici"-
-"Sì, ho capito sono 2 birre, 4 tramezzini, 2 Negroni e 3 grappe. Totale, 39 euro. Loro è da più di un'ora che stavano qui"-
Meno male che era stato previdente e aveva preso dal comodino di mamma 50 euro altrimenti che figuraccia... Mentre il barista batteva lo scontrino e gli dava il resto Eugenio si affrettò ad aprire il sito per cercare un posto per fare carsex, aveva dato per scontato che ci avrebbero pensato loro e lui non conosceva nessuno. Nella lista c'era il parcheggio di una palestra e decise che poteva andare bene visto che per lui un posto valeva l'altro.
Uscì fuori e salì sulla vecchia Picasso della coppia e pensò che almeno sarebbero stati comodi vista la stazza di tutti e tre. Aprì il portellone laterale e balzò dentro, l'idea di iniziare a giocare con lei mentre il marito guidava era una delle sue fantasie e spesso su Youporn vedeva quel tipo di filmati. Purtroppo lei si era seduta davanti e lui da dietro poté vedere come lei scorreva la propria pagina di Facebook.
-"Sai Eugenio non pensavo di dover prendere la nostra macchina e dovrei fare rifornimento, c'è un benzinaio vicino?"-
A poche centinaia di metri c'era uno e quando arrivarono mentre Marco scendeva per fare benzina Eugenio cercava il modo per attaccare bottone con Sara, magari riusciva a farla passare di dietro con lui prima di ripartire e decise che le avrebbe proposto di diventare amici su Facebook visto che lei era tanto presa. Stava per aprire bocca quando sentì bussare al suo finestrino, lo abbassò e Marco gli disse che il bancomat era fuori servizio e gli chiese se per caso non avesse una banconota da 20€ per provare se funzionava con i contanti. Meno male che Eugenio era stato previdente e portava sempre nel portafoglio 20€ piegati e nascosti per le emergenze e così la diede a Marco che meno di trenta secondi dopo risalì in macchina tipo il pitstop della Red Bull in Brasile.
Eugenio diede le indicazioni per arrivare al parcheggio e in pochi minuti erano sul posto. Il tempo era cambiato, la serata era fredda e piovigginava un po', il parcheggio sembrava deserto ma appena la macchina si fermò furono accolti dall'accendersi dei fari di una decina di macchine ferme ai margini del parcheggio e tutte con un solo passeggero.
-"Euge'! ma sicuro che questo è un buon posto? È pieno di singoli!"-
-"Sì, sì! ci sono venuto diverse volte e non ho mai avuto problemi"-
-"Ok, sarà come dici tu... Senti ma che ne pensi di Sara? Ti piace?"-
-"Certo che mi piace! È il mio ideale di donna!"-
-“Ti piacciono formose, eh? Sara, fai vedere le tue tettone a Eugenio..”-
Lei posso il telefono sul cruscotto si girò verso Eugenio e abbassò il top nero che conteneva a malapena la sua sesta abbondante, mosse le spalle per farle dondolare tirò su il top e tornò a sedersi e a guardare il telefono.
-"Bene, anche lei prima mi ha detto che gli piaci, se vuoi lei può passare dietro e io vi guardo mentre giocate..."-
-"Bello!"- urlò Eugenio mentre con una mano incominciava a slacciarsi il pantalone e con l'altra cercava il preservativo in tasca, l’aveva preso gratis nel privé e finalmente l'avrebbe usato!
-" Sai, Sara ha questa fantasia particolare che si eccita da matti quando il singolo paga per fare sesso con lei, diventa una vera tigre!! Tu ce l'hai 50 euro?"-
Eugenio si bloccò, in tasca oltre al preservativo aveva solo gli 11 euro di resto del bar...
-"Ehmmmm... no, veramente no ho più soldi-"
-"Porca miseria, e questo è un problema! sai com'è, se lei non si eccita non le viene voglia di giocare. Sara, sei eccitata?-"
-"No..."- disse lei distrattamente senza sollevare gli occhi dal telefono.
-"Ecco, vedi? Eugenio mi dispiace ma oggi non si fa niente, devi scendere"-
-"Come scendere? ma mi lasciate qui così?-"
-"Bello di casa, ci hai praticamente rovinato la serata facendoci perdere tempo e qui siamo vicini all'imbocco della superstrada che ci riporta a casa, figurati se torniamo indietro per te!"-
-"Ma io che ne sapevo della fantasia dei soldi? mica è giusto!"-
-"Giusto o non giusto non ci interessa, noi giochiamo così quindi scendi da solo oppure ti faccio scendere io..."-
Eugenio scelse di limitare i danni e aprì la portiera, esce richiudendola e fu subito illuminato a giorno dai soliti fari delle solite macchine, la Picasso ripartì sgommando.
-"Che serata di merda..."- sospirò Eugenio. Adesso doveva farsi circa 6 km. di notte sotto la pioggia, si incamminò e sentì dietro di lui una macchina che dal fondo del parcheggio si accendeva, ripartiva e piano piano lo affiancava. Il finestrino del passeggero si abbassò e dall’oscurità senti una voce inconfondibile che gli diceva:
-"Ciao Eugenio! lo vuoi un passaggio a casa?"-
Eugenio si abbassò per vedere se veramente aveva riconosciuto la voce ed ebbe la conferma, era don Paolo, il suo parroco. E così per Eugenio la serata dopotutto si concluse con un piccolo colpo di fortuna e anche se andò in bianco almeno rimase asciutto.
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