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Prime Esperienze

M&M’s (una storia TANTRA)


di Membro VIP di Annunci69.it Asteroide1962
11.07.2022    |    8.467    |    7 9.4
"Lei, persa nel piacere, apre la bocca e ne prende la punta in bocca, leccandolo..."
“Cosa sai dei massaggi Tantra?” Chi mi pone la domanda è un mio collega di lavoro del quale ho avuto una buona impressione sin dal giorno che mi sono insediato in ufficio con lui, quando, a seguito del lockdown del 2020, l’azienda ha riorganizzato gli uffici e ci siamo ritrovati a condividere lo stesso spazio. All’inizio ci vedevamo solo per un giorno alla settimana e poi, finita l’era dello smartworking, tutti i giorni.
“Cosa sai dei massaggi Tantra?” Perché Marco, questo è il suo nome, me lo chiede? All’inizio abbiamo parlato delle solite cose banali: moglie, figli, la squadra di calcio locale e poi, conoscendoci meglio delle nostre passioni, per passare infine alle cazzate combinate da giovani: i campeggi in Grecia ma soprattutto in Istria, le donne e le avventure, dove ho esaltato, ogni tanto, le mie doti sessuali.
Quindi quando mi ha chiesto “Cosa sai dei massaggi Tantra?” ero sul punto di mentire dicendo che ero il massimo esperto in materia o giù di lì ma riflettendo ho pensato che, considerato che di questi massaggi conosco solo il nome, forse era meglio dire la verità: “A dire il vero so ben poco. So che sono massaggi erotici ma nulla più!”
“Si, sono massaggi che hanno lo scopo di migliorare il tuo benessere e di avere una vita sessuale più consapevole.”
“Scusami ma tu lo pratichi? Del Tantra ho sentito parlare una volta sola, in un intervista a Sting. Questi affermava che con il Tantra i suoi rapporti duravano ore…”
“Di Sting non ho mai sentito ma, anni fa, in una piscina termale c’era un tizio che parlava con alcune coppie e, una sera, abbiamo trovato la piscina chiusa e ci hanno detto che era questo qui che teneva un corso di massaggio tantrico.
Il giorno dopo l’ho trovato per i corridoi e, dopo aver chiesto informazioni, ha invitato Marta e me ad una dimostrazione la sera, a corso finito. Solo noi tre.”
“E ci siete andati?”
“La cosa non è stata semplice. Marta è molto pudica, a Lei non piace mostrarsi nuda, figurati a pensare di farsi fare un massaggio erotico da uno sconosciuto!”
“Però l’hai convinta!”
“Intanto il tizio, chiamiamolo Maestro Tantra, mi ha rassicurato che non saremmo stati nudi perché la piscina ancorché chiusa è un luogo pubblico e poi che se Marta si fosse sentita a disagio avrebbe potuto interrompere la sessione in qualunque istante. Inoltre, avrebbe iniziato da me, così Marta si sarebbe ulteriormente tranquillizzata.”
“Se ne parli significa che poi è andato tutto bene” dico volendo tagliare la conversazione perché Marta, la sua attuale compagna, è una bella donna. Non ho mai visto Marta dal vivo ma Marco mi ha mostrato una sua foto, sorridente nell’atto di togliersi un cappello a larga tese, dove indossa un tubino nero che fascia un corpo con forme perfettamente modellate. Tenendo conto dell’età di Marco, credo che Marta abbia superato i 50 ma corpo e viso hanno senz’altro 10 anni in meno.
Marco non demorde “Si. L’incontro è andato bene tant’è che poi abbiamo fatto il corso basico e poi un secondo corso e poi un terzo….”
“Quindi ci sono più livelli? Dove fate questi corsi?”
“Più che altro ci ritroviamo durante il weekend in strutture come piscine od altro. Arriviamo il venerdì pomeriggio, poi sabato e domenica prendiamo lezioni.”
“Bello! Una coppia che impara a conoscere massaggi che possono stimolare il partner…”
“Si. Un paio di volte sono dovuto andare da solo perché Marta era ammalata…”
“E come hai fatto? Con un manichino?”
“Ma no! Il maestro ha chiesto ad altre coppie più esperte di unirmi a loro e così ho fatto…non ti dico com’ero a fine massaggio!”
“Non ho capito…hai massaggiato una donna sotto gli occhi del compagno? E lui?”
“ eh…non solo…anche Lei ha massaggiato me!”
“Ma Marta? Quando lo ha saputo che reazione ha avuto?”
“È rimasta interdetta all’inizio, forse un po’ incazzata perché ha capito che la cosa mi aveva eccitato…e devo dire che mi aveva eccitato parecchio! Poi mi ha detto che le piacerebbe massaggiare uno diverso da me perché, dice lei, vorrebbe ‘testare’ l’effetto che fa su di un estraneo….”
“Eccomi! Di a Marta che sono disponibile!!” Dico scherzando ma non tanto!!
Marco si fa una risata e poi dice “In realtà lo ha già fatto..”
“Già fatto?” Dico io con una faccia di finta delusione.
Lui mi risponde che si, Marta ha già massaggiato estranei ed ora mi racconta la sua prima volta, giusto per capire che effetto fa il Tantra.
Ed ecco il suo racconto.

Un venerdì sera partiamo per un corso del terzo livello. Te l’ho detto che i corsi Tantra si differenziano per livelli? Ah..bene.
Eravamo in un agriturismo toscano che, essendo periodo di bassa stagione, aveva praticamente solo noi coppie interessate al Tantra. Che poi non eravamo nemmeno noi in tanti: tre coppie più il maestro, quello che ci aveva introdotto al tantra -ricordi? Ah..ok, bene-
Il venerdì è il giorno di arrivi, sistemazione in camera e sera a cena tutti insieme.
La compagnia è simpatica, spigliata, parliamo di tutto: dalle cascine Toscane -qualcuno mi ha dato dei bei suggerimenti per la mia-, ai campeggi con camper in Italia -tu sei mai stato un Sicilia? Mi hanno detto che ce ne sono un paio splendidi- e per finire al cibo -sapevi che la cucina mitteleuropea di Trieste non la conosce nessuno?.
Così il ghiaccio si rompe e il giorno dopo all’orario del ritrovo nessuno di noi si sente a disagio quando il maestro, parlando del corso, ci chiede di rimanere solo con l’intimo addosso e fa stendere prima le donne sul lettine dei massaggi con il partner in piedi.
Io sbircio gli altri e, oltre a notare le curve delle due donne, noto che i due uomini, di alcuni anni più giovani di me, mettono in mostra un bel “pacco” sotto gli slip!
Cazzo, penso tra me e me, se Marta se ne accorge non faccio una bella figura, anche se, tutto sommato il mio non è da disprezzare!
La mattina scorre così: maestro che gira tra le coppie e fornisce suggerimenti al massaggiatore di turno: un po’ più lento il massaggio; convergi verso il centro del pube; usa più olio…ecc…ecc.
Non so se sono io complottista o è la realtà, fatto sta che mi pare che quando tocca a me massaggiare Marta il maestro viene da me e mette un po’ troppo le mani su Marta -te vien un dubio: o no te son bon de masagiar o la xe ela che la xe troppo bona! Mi penso la seconda! (E anche io ma non lo dico! N.d.A.)-
Dopo pranzo, riposino d’obbligo con Marta che mi dice che è troppo agitata -forse eccitata?- per dormire e che si mette a leggere un libro ed io che fantastico nel sonno.
Ci ritroviamo nella dependance che aveva affittato il maestro, questa era costituita da un bilocale con la camera da letto e da una cucina/soggiorno grande abbastanza dove erano anche sistemati a terra i tappetini da usare e dove, ci ha spiegato il maestro, ci avrebbero portato la cena.
Dopo esserci liberati dai vestiti, il maestro ci spiega la finalità della lezione: tecniche di massaggio a mani multiple.
Quindi io vengo messo in mezzo alle Giorgia e Lorenza, le altre due donne, mentre Marta è in mezzo a Gino e Francesco -siamo letteralmente messi in mezzo perché io, steso a petto in giù, ho ai miei lati le due donne; mentre Marta ha la schiena appoggiata al petto di Francesco che ha le gambe allargate mentre Gino, seduto in mezzo alle gambe di Marta, ha allargato le gambe e circonda i fianchi dei due: i tre formano un gruppo laocontico e vedo Marta imbarazzata perché se abbassa gli occhi ha il gioiello di Gino in bella vista e dietro sente lo strusciare di quello di Francesco -che, per forza di cose, si muove ogni volta che respira-.
Sono ipnotizzato e non sento l’olio e le mani delle due donne che iniziano a massaggiarmi l’una sulla chiappa sinistra e l’altra quella destra perché i miei occhi sono puntati sul terzetto distante un metro da noi.
Francesco fa colare l’olio in mezzo ai seni di Marta e Gino comincia a massaggiarle la pancia mentre l’olio scende così come fanno le sue mani che vedo sparire oltre la curva delle cosce.
Francesco passa prima una mano e poi l’altra nel seno, raccoglie un po’ di olio e lo spalma sotto le mammelle di Marta che, lo percepisco dallo sguardo, fa fatica a trattenere un sospiro di eccitazione, poi risale verso i capezzoli, li sfiora lentamente con il palmo della mano e poi scende di nuovo sotto le mammelle.
Vedo il braccio di Gino scendere ancora verso il basso mentre con l’altro versa olio e immagino il movimento della mano che passa nel poco spazio che c’è tra le grandi labbra e la coscia.
Vedo le cosce di Marta irrigidirsi, le vorrebbe chiudere, anche il maestro se ne accorge e le sussurra qualcosa nell’orecchio, poi raccoglie la bottiglietta dell’olio ne versa un po’ sulle cosce di Marta e comincia anche lui un lento massaggio all’interno coscia ma più verso il ginocchio.
Vedo Marta rilassarsi appoggiarsi tutta sul petto di Francesco che continua a inumidirsi le mani con l’olio e alterna massaggi ai capezzoli con piccole sfregamenti degli stessi con pollice ed indice.
Ora immagino le dita di Gino che sfiorano l’esterno delle grandi labbra, corrono sulla pelle con movimenti alto basso e esterno, interno fino a chiudere le grandi labbra per “farle uscire” strette tra i due indici della mano destra e sinistra.
Marta piano piano si rilassa, vedo i muscoli della sua pancia che con il passare del tempo si decontraggono e le sue braccia si appoggiano completamente, accarezzando, le cosce di Gino.
Sento il suo respiro aumentare di velocità, gli occhi chiusi e la testa appoggiata sulla spalla di Francesco che mentre continua a titillare i capezzoli le bacia leggermente il lobo dell’orecchio.
Vedo solo i movimenti delle braccia di Gino che noto molto eccitato. Lo immagino con le mani con gli indici che stringe e poi rilascia le grandi labbra e, quando le rilascia, allarga la vagina di Marta che inizia a muovere gambe e bacino alla ricerca del massimo piacere.
Il maestro osserva e vedo il suo pene teso, rigido e reso lucido dalla voglia e lui che fa colare olio sul pube di Marta, poi, con l’altra mano, scende e punta dritto al centro..immagino le sue dita che sfiorano la parte superiore della vagina per poi scendere e puntare verso il clitoride, forse entrano o forse giocano con il clitoride.
Marta continua a muovere le gambe, vorrebbe alzare il pube per cercare il massimo del piacere ma è bloccata da quelle di Gino e le dita di Marta sono piantate nelle cosce di quest’ultimo.
Marta molla le mani e le porta all’interno delle cosce di Gino che guarda la guarda in viso sorridente -gli avrà preso il cazzo in mano? Non lo so, immagino!-
Marta ha la testa completamente appoggiata sulla spalla di Francesco che le bacia il collo.
Lei sposta una mano da davanti, la porta dietro, cerca lo spazio tra il suo corpo è quello di Francesco, entra e -questa volta sono sicuro!- gli prende il cazzo in mano.
Marta è completamente nelle mani dei tre uomini che massaggiando il suo corpo la stanno portando all’apice del piacere e Lei, completamente rilassata si lascia fare.
Il maestro, in piedi, ha il cazzo all’altezza della faccia di Marta, Lei lo può osservare, è pulsante, voglioso di godere e scaricare il suo piacere. Lei, persa nel piacere, apre la bocca e ne prende la punta in bocca, leccandolo. Ora è vogliosa di godere con tutti i sensi e ricerca con frenesia qualsiasi minimo contatto che la faccia esplodere.
Il godimento è potente, le scuote tutte le membra, l’urlo liberatorio è forte, quasi animalesco e dura alcuni secondi, poi, quando sembra finito, riparte e la scuote di nuovo e poi di nuovo.
Tre volte in sequenza! I capelli appiccicati dal sudore, le membra dolenti.

Non avevo mai considerato il massaggio Tantra ora sto cercando un corso base.
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