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Prime Esperienze

Maria... gravida!!!


di ringo00
03.03.2024    |    7.166    |    2 8.4
"Ringo godette per l’ultima volta della compagna gravida, ma proprio quando stava per esplodere Maria lo fece uscire: si mise in ginocchio, ad occhi chiusi e..."
-ATTENZIONE- QUESTO RACCONTO È UN’OPERA DI FANTASIA. OGNI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALI È PURAMENTE CASUALE

Dopo un lungo, interminabile mese, finalmente Ringo tornò dalla sua trasferta di lavoro: quando si presentò alla porta di Maria con un mazzo di rose lei quasi non degnó di attenzione l’omaggio floreale ma si gettó sul suo amante, baciandolo appassionatamente; finalmente, quanta astinenza aveva dovuto sopportare! Premette di proposito le sue enormi tette sul petto di Ringo, la sua erezione già premeva sulla pancia: inutile porre altri indugi. I vestiti volarono ovunque, fecero sesso sulla porta di casa, che Ringo fece appena in tempo a chiudere: Maria era scatenata, Ringo la sollevò tra le braccia, mentre lei gli avvolse le cosce cicciottelle attorno ai fianchi; fu una cavalcata furiosa, la figa di lei avvolgeva come un guanto il cazzo bollente, che in breve tempo espulse una lunga sborrata, fa troppo tempo trattenuta. Maria però non era soddisfatta: appena Ringo la rimise a terra si gettò sul suo cazzo ancora semi eretto e se lo fece sparire in bocca; succhiava come una troia affamata, quanto le era mancato quel bel pezzo di carne! Ringo pose le mani sulla testa di Maria, assecondando il movimento del pompino; bastano poche succhiate e tornò duro come marmo: Maria osservò soddisfatta, era già pronto al secondo round. Avvolse dolcemente la morbida mano attorno al suo cazzo, guidandolo verso la camera da letto, tenendolo ben impugnato. Si mise a quattro zampe sul letto, agitando il suo culone, come una cagnolina: Ringo frugó nel comodino dove sapeva esserci un flacone di lubrificante, ma lei era troppo impaziente: “A secco, amore, inculami a secco, mi sono allenata con il dildo che mi hai regalato!” e mentre parlava allargò le chiappe, mostrando il buco effettivamente bello dilato. Ringo sorrise: quella porcona della sua donna aveva fatto buon uso dei giocattoli che le aveva regalato… Benissimo, dunque: si avvicinò, cazzo in mano, sondando l’l’orifizio con la cappella; Maria inarcó la schiena, in fremente attesa, e quando il cazzo puntò sul buco emise un gridolino: l’originale era mille volte meglio del vibratore! Il cazzo entrava lentamente, poco per volta, Maria sentiva distintamente la cappella farsi strada nel suo retto, ogni vena solleticare le pareti anali; avrebbe voluto che quel cazzo fosse stato interminabile, che potesse entrarle dentro in eterno, ma la voglia era troppa, e con uno scatto spinse indietro il suo maestoso deretano, impalandosi in un solo colpo. Entrambi gemettero, quasi in contemporanea: Ringo la prese con decisione per i fianchi, pompandola furioso, e Maria non aspettava altro: urlando di piacere si abbandonò completamente, la sua figa aperta come un fiore sbrodolava sul lenzuolo, inzuppandolo di broda calda. Era vicina all’orgasmo, quando la mano di lui scivolò tra le sue gambe, afferrando il clitoride rovente fra pollice e indice: Maria strilló, presa di sorpresa, e lì l’orgasmo giunse, improvviso e devastante; Ringo non rallentó minimamente, la mano fissa sulla figa di Maria, completamente bagnata. All’improvviso però si sfilò dal suo culo, si scappelló un paio di volte e infilò nuovamente la figa: Maria gemette oscenamente, presa in quel punto già eccessivamente stimolato: una serie di orgasmi rapidi come fuochi d’artificio si susseguí, troppo velocemente per contarli. Maria si afferrò una tetta, strizzandola forte: si sentiva vacca, una vacca da monta scopata da un toro instancabile: quando Ringo sborró per la seconda volta si sentí piena, riempita di sborra fino all’orlo: lui continuò a pomparla, rallentando gradualmente fino a fermarsi, il cazzo andava via via ammosciandosi, per poi uscire lentamente. Maria rimase lì, culo all’aria, frastornata dal troppo godimento; Ringo si sdraio a gambe larghe, invitando lei con un gesto ad avvicinarsi; Maria gattonó fino a lui, che le cinse le spalle con un braccio. Si sentiva appagata, protetta e al sicuro ora, tra le braccia dell’uomo che amava. La mano di Ringo scese lentamente sempre più giù, fino a posarsi su una chiappa di Maria, che strinse morbidamente. Lei chiuse gli occhi, mentre sentiva ancora il calore del seme di lui dentro di sé. Rimasero abbracciati stretti per un pezzo, fino a quando Ringo non dovette congedarsi, e solo dopo un ultimo lungo bacio con la promessa di un nuovo incontro al più presto. Trascorse un mesetto, quando Maria inviò un sms: “Non mi vengono più le mie cose. Credo di essere incinta…”
Ringo si precipitò da lei, e la trovò sorridente, radiosa, con un test di gravidanza in mano: positivo! La prese tra le braccia, baciandola teneramente, a sua volta raggiante di felicità: un figlio dalla donna che amava! Non avrebbe potuto essere più contento di così. Ovviamente si prese la responsabilità del mantenimento e via dicendo; anzi, propose a Maria di diventare ufficialmente una coppia; a sorpresa, lei rivelò di avere buttato fuori casa quel buono a nulla del marito, e che la casa era tutta loro. Per festeggiare il lieto evento, i due passano tutto il giorno a scopare come ricci, Maria ricevette più sborra quel giorno che in tutta la sua vita: figa, culo, bocca, seni, da ogni punto del suo corpo gocciolava sborra calda. Maria andava spesso dalla ginecologa, per eccertarsi che fosse tutto a posto; al di là di quello, la sua vita sessuale non conobbe cambiamenti, anzi, man mano che la pancia cresceva aumentava anche il suo appetito sessuale: spesso in piena notte svegliava Ringo per una sveltina, e a volte era difficile starle dietro; diverse volte al mattino usciva di casa esausto, assonnato e con le palle penzoloni come sacchetti vuoti, privati di ogni goccia di sperma dalla sua insaziabile compagna. All’ottavo mese, Ringo consigliò a Maria di smettere di fare sesso vaginale, ma lei si rifiutó categoricamente: “Come può una cosa così bella fare male alla bambina?” Si, perché Maria aveva scoperto da poco di aspettare una femmina; seppur poco convinto, Ringo si lasciò stregare dalla figa di lei, divenuta ancora più calda ed avvolgente: scoprì che scopare una donna in dolce attesa era godurioso oltre ogni immaginazione. Il corpo di Maria stava preparandosi all’imminente parto: la pancia era lievita, la pelle liscia e tesa, le tettone taglia nove erano cresciute ancora di più, gonfie e pronte a produrre fiumi di latte. Sempre dietro consiglio della ginecologa Maria rinunciò al suo bel triangolo pubico del quale andava tanto fiera, ma non ne ebbe troppo a male: sarebbe ricresciuto presto, e nel frattempo approfittò della figa depilata per farsi leccare per ore e ore. Giunse finalmente il momento per Maria di entrare in ospedale per partorire: preparò la valigia con tutto il necessario, ma prima di uscire volle gettarsi in un’ultima, furibonda scopata: si fece prendere due volte nella figa, diceva ridendo di volerla avere bella aperta per non sentire male. Ringo godette per l’ultima volta della compagna gravida, ma proprio quando stava per esplodere Maria lo fece uscire: si mise in ginocchio, ad occhi chiusi e lingua di fuori, soppesandosi le mammelle oscenamente gonfie. Ringo recepí il messaggio: si afferrò il cazzo, segandosi velocemente, e quando partirono gli schizzi cercò di indirizzarne alcuni nella bocca di Maria; qualcuno andò a segno, altri di minore intensità raggiunsero le tette e gli ultimi si depositarono sul pancione. Maria assaporó il seme che aveva in bocca, leccandosi le labbra: “Mmmm, amore, la piccola ha scalciato, sente la sborra del suo papà! Speriamo che venga su troia come me…” Con le mani si spalmó il seme sul seno, come una crema candida: “Tra qualche giorno potrai farti una bella poppata, amore, e non vedo l’ora di farmi riempire di nuovo la pancia da te… Essere incinta mi fa sentire ancora più maiala!” Ringo sorrise, con un cenno d’intesa: “Ma certo, amore mio, ti sborreró così tanto che sarai pregna di nuovo a breve…” Con qualche difficoltà Maria si alzò, vestendosi per uscire, accompagnata per mano da Ringo: che bello, pensò, mi sto costruendo una nuova famiglia con un uomo meraviglioso, speriamo che sia l’inizio di una nuova vita!

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