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Prime Esperienze

Un accecante desiderio


di brikola
26.01.2014    |    2.633    |    1 9.8
"Io non resisto più, ma decido di cambiare posizione e la faccio girare tenendole le gambe sulle mie spalle..."
Mia moglie Rossana ha sempre avuto un culo da favola, anche se difficilmente indossa qualcosa che lo valorizzi, perché non ama mettersi in mostra.
Da un po' di tempo faccio la corte a quelle belle chiappe sode; mentre facciamo l'amore, talvolta le allargo le natiche, delle altre sfioro con un dito il suo buchetto invitante e altre volte ancora, quando siamo vicini al culmine dell'amplesso, le mie mani divorano letteralmente il suo culo e le mie dita la penetrano mentre lei emette gridolini di piacere, trattenuti per non sentirsi poi imbarazzata incontrando i vicini.
Diversamente da quando cerco di avvicinare la sua bocca al mio cazzo duro e pulsante (non ha mai voluto prendermelo in bocca, nonostante le avessi fatto intendere più di una volta quanto mi piacerebbe che mi facesse un bel pompino), le stimolazioni anali non venivano respinte ormai da tempo e questo mi faceva decisamente perdere la testa.
Anzi, avevo addirittura l'impressione che il suo orgasmo fosse più intenso quando dedicavo le mie attenzioni al culetto di mia moglie.
Stasera siamo entrambi molto eccitati; come spesso facciamo durante i preliminari, la faccio mettere a pecorina e le struscio il mio uccello sulla fica fradicia, passandolo poi sul suo buchino proibito e faccio poi lo stesso con le dita. Lei comincia a mugolare e ogni volta che le sfioro l'ano i mugolii si trasformano in gridolini che sembrano dire “dai! Cosa aspetti? Mettimelo nel culo!”.
Il mio cazzo sta esplodendo dalla voglia di sfondare quella porta rimasta chiusa da sempre per tutti e del quale sembra mi sia stata affidata la chiave.
Non voglio usare olii o altri artifici: voglio essere io ad entrare, ma con pazienza e cautela perché non vorrei mai rovinare tutto facendole sentire (troppo) dolore. D'altro canto è difficile resistere ad un culetto così strepitoso che ti invita a scoparlo e il mio uccello ha una gran voglia di entrare e assaporare questa nuova esperienza.
Dopo il massaggio preliminare, il buco è un po' inumidito e non resisto oltre: inizio a puntare l'ingresso; lei si irrigidisce un po' e inarca la schiena. Io spingo un po', ma incontro resistenza allora continuo a sfregare la cappella sulla sua fica sempre più grondante per passarla poi di nuovo sul buco del culo.
Spingo un po' di più e Rossana capisce che il momento è arrivato: “Cosa mi vuoi fare?” sussurra con voce rotta dalla tensione, da un po' di paura ma anche dal desiderio. “Quello che stai aspettando che ti faccia; lo sai che ti voglio tutta mia...TUTTA” le rispondo spingendo ancora un po' di più senza però riuscire ancora ad entrare. “O Dio...” geme mia moglie per poi aggiungere, con un filo di voce “scopami...”.
Io non resisto più, ma decido di cambiare posizione e la faccio girare tenendole le gambe sulle mie spalle. In questa posizione la posso guardare anche negli occhi e le leggo in faccia un'espressione mista di terrore e di desiderio: sembra una preda che ha capito di non avere più scampo e di non poter più tornare indietro, ma da come si muove sinuosa sotto di me capisco anche che ha una gran voglia di essere scopata e di lasciarsi andare a questa emozione irrefrenabile.
Le punto di nuovo il cazzo sull'ingresso e inizio a premere ancora, dapprima gentilmente, ma aggiungendo via via sempre più decisione. Le cerco anche la bocca, la lingua e i capezzoli che da tempo non sentivo così turgidi tra le mie dita.
Spingo ancora un po' e questa volta sento che la punta sta entrando, annunciata da un altro gridolino della mia troia personale. Spingo in avanti e sento che la cappella è entrata tutta e sono accecato dalla lussuria. Sento il mio cazzo avvolto in una morsa elastica strettissima e calda che sembra non volerlo lasciare più andare. Non so cosa mi stia impedendo di dare un altro scossone e di sfondarle brutalmente il culo. Le mie mani accarezzano furiosamente tutto il corpo della mia amante, mai posseduto in questa maniera prima d'allora, e inizio a pompare lentamente. Vorrei che questo momento non finisse mai, ma l'eccitazione e la stretta poderosa di quel culo sul mio cazzo stremato hanno infine la meglio e inizio a venire a fiotti versando un'infinità di sperma nel culo di mia moglie che urla senza più contegno, come non le avevo mai visto fare prima.
Ancora tremanti da questa esperienza, ci adagiamo abbracciati sotto le coperte, senza nemmeno avere la forza di curarsi dello sperma che inizia a sgocciolare fuori e Lei mi sussurra all'orecchio: “non mi ha fatto male, sai?” con un sorriso dolce e malizioso sulle Sue labbra, che lascia pregustare le delizie di altre mille e una notte di passione e di follia da passare con Lei.
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