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4 giorni a Sirmione


di Membro VIP di Annunci69.it Manutrav
01.05.2024    |    2.330    |    4 9.2
"Mi siedo e comincio a preparare che subito Andrea mi si siede accanto, parliamo, è carino e mi carezza, mi fa piacere averlo vicino tanto che quando..."
Vivo da moltissimi anni questa condizione di donna in un corpo maschile, quando posso nei week end esco a passeggio come una donna sexy sui miei tacchi a spillo e le magnifiche tette sempre in bella mostra. Mi piacerebbe stare in compagnia ma vi vergognate di mostrarvi insieme a me, voi che tenete così tanto alla privacy mi avete davvero stancata, voi che avete paura di essere scoperti non fate per me.
Ho mille sogni e tanto coraggio per realizzarli, ho capito quanto sia essenziale la motivazione che hai per superare ogni paura e così, da sola, non mi fermo.
Negli ultimi due anni sono stata molto limitata per una scelta fatta ed appena la situazione si è modificata al punto da farmi tornare indietro nella scelta, il senso di liberazione mi ha pervasa e mi sono ritrovata a prenotare un albergo a Sirmione, quasi senza rendermene conto, per fare la mia prima vacanza da donna senza alcun abito maschile con me.
Il 25 aprile, toh il giorno della liberazione, alle 7,30 mi sveglio riposata, le borse sono pronte e devo solo farmi bella ma sono così abituata ad esserlo che faccio molto presto. Già normalmente mi prende la voglia di esagerare, di fare qualcosa fuori dal comune, figuriamoci ora che parto solo donna per 4 giorni; la prima scelta ricade sulle unghie, lunghe 5 cm che smalto color rosso Ferrari. Non immaginate con quante donne ho parlato proprio grazie a queste unghie extra lunghe, tutte impressionate dalla naturalezza con cui usavo le mani e dalla loro bellezza.
Devo fare più di 500 km con la mia Smart e voglio arrivare in tempo per godermi qualche ora di sole, motivo per cui mi fermo solo per mangiare in Autogrill, senza provocare nessun camionista o andare a pisciare in piedi nel pisciatoio a muro della toilette maschile.
I primi due giorni li trascorro davvero come una signora in vacanza, a vedere posti, mangiare e rilassarmi, godermi il sole ma leggendo sui posti da carsex in zona trovo le recensioni su via Vò e mi viene la curiosità di andare a vedere che posto sia, anche se si faccia riferimento alla stagione estiva. Passeggiando sui miei tacchi lungo la riva del lago arrivo fino alla fine della strada in cima ad una salita, mi volto per tornare indietro quando dal nulla spuntano prima uno poi un altro uomo e mi fermano. Il primo mi fa "MA sei trans? Hai un seno meraviglioso, ti andrebbe di giocare con me?" e l'altro " ti ho vista ed ho lasciato di corsa la macchina, speravo fossi sola ma se lui non è geloso potremmo giocare in tre". Presa così inaspettatamente, mi sale una stupenda eccitazione e mollo il freno, mi avvicino e strisciando le mani sui loro pacchi gli dico "mi piacerebbe stare tra di voi, ma giù in spiaggia non posso scendere con i tacchi perché è troppo rischioso" ed il secondo arrivato completa l'opera "giusto, ma se mi segui c'è..." e rivolto all'altro nomina un posto che l'altro condivide.
Così torno velocemente alla macchina, mentre loro, ancora più rapidi, si gustano la mia camminata sicura con le tette che sobbalzano ad ogni passo.
Arriviamo rapidamente ed il secondo (Mario) mi prende per mano lungo il sentiero, ci fermiamo e spiego che in questa occasione non posso rinunciare alle foto ma che loro non verranno ripresi, solo io ed i loro cazzi. Mario accetta e si slaccia i pantaloni mostrando il suo scettro in risveglio; l'altro perplesso si allontana. Comincio a scattare foto mentre mi accovaccio e faccio conoscenza con il primo oggetto del desiderio.
Apprezza la mia bravura e gemendo comincia ad apostrofarmi come troia esperta succhiacazzi.
Faccio all'altro "vieni, non aver timore che non ti riprendo anzi, ho voglia di dare piacere anche a te, come sto facendo a questo porco, sentilo come gode". Supera le remore ed ecco che si avvicina col cazzo svettante, lo ringrazio e mi ci avvento in preda alla lussuria. Godo da pazzi mentre alterno i due cazzi nella bocca, poi insieme, poi tenendomi ferma la testa mi scopano la gola fino in fondo prima uno poi l'altro fino a farmi uscire lacrime miste al mascara che rigano il viso. Quello che era timido decide che vuole incularmi, mi stringe i fianchi e senza attesa affonda il cazzo duro in un sol colpo talmente ero fradicia per l'eccitazione, mentre Mario continua a scoparmi la gola. In balia di questi due sconosciuti vengo presa da un potente orgasmo anale mentre il cazzo dietro con poderose spinte riempie di sborra il preservativo. Soddisfatto ma ignorante, esce si pulisce e se ne va, Mario invece resta e con tutto l'amore che so dare continuo a deliziarlo con la bocca, poi lo supplico di deliziarmi col frutto del piacere nella bocca e mentre lui si scarica continuo ad andare avanti e indietro, facendomi uscire dai bordi la sborra, che immortalo con foto per suggellare la dolce troia che sono.
Continuiamo a parlare mentre per mano torniamo alle macchine, lui non smette di fare complimenti per la bellezza, la bravura, la gioia di godere che trasmetto e con un caldo bacio ci salutiamo.
Tra le cose che desidero fare c'è quella di andare a conoscere il Gattopardo a Brescia, un locale con dark room e gloryhole che al contrario di tutti gli altri è aperto dalle 13 alle 21. L'orario è perfetto per la mia voglia di foto, dato che all'interno non se ne possono fare e dovrò uscire per riprendere la zoccola che sono. Per l'occasione mi metto la parrucca lunga nera, un vestito lilla con uno scollo vertiginoso e corto da non coprire il bordo delle autoreggenti, i nuovi sandali neri tacco 17 e con quelle magnifiche unghie sono talmente vistosa che appena parcheggio già due uomini cominciano ad attaccare bottone. Chiedo informazioni per capire se ci sia gente dentro ed uno dei due si offre di aspettarmi per accompagnarmi, offrendomi anche l'entrata di 15€.
Appena dentro l'amico che voglio ringraziare mi porta dentro una dark, sfodera un bel cazzo che con grande gioia ed entusiasmo sbocchino fino a farmi sborrare in viso mentre lo incito a godere più che può. Forse ho esagerato con gli incitamenti perché, mentre ho ancora la sborra che COLA dal viso, si apre la porta ed entrano due tipi con i cazzi sfoderati dicendo "dov'è la troia che vuole far godere?".
Non mi era mai capitato di essere felice in balia di cazzi, ho sempre preteso conoscenza e rispetto, ma qui mi sento bene anche perché sento le persone che ho attorno e di questi avverto sensazioni positive.
"Eccola, qui per servirvi" e senza titubare vado in ginocchio a prenderli in mano. Sentire l'odore di sborra dal viso e i due cazzi nelle mani mi fa davvero impazzire, succhio con totale trasporto e supplico di incularmi con vigore. Così Antonio si stende sul "letto" col suo cazzo di marmo eretto e all'altro metto il preservativo con la bocca da Puttana esperta, poi riprendo a dedicarmi a quel cazzo così duro che mi viene di sbattermelo in faccia. Così facendo vengo infilata da dietro e mi esce un urletto di goduria, poi però sento che non sta comodo, "sei troppo alta" mi fa ed io mi spalmo sul letto per abbassarmi il più possibile. È a questo punto che accade la cosa che mi eccita di più in senso assoluto: mi prende per le caviglie e mi scopa come fossi una cariola. L'eccitazione mi da scosse e brividi che arrivano diretti in testa, le gambe tremano durante il suo avanti e indietro, la bocca spalancata per Antonio che la scopa, sono usata e godo come una porca, sti due maschi sembrano d'accordo perché dietro aumenta il ritmo e lo sento rantolare, Antonio mi blocca la testa e grida "sto sborrando", quello dietro nel preservativo, Antonio in bocca mi sborrano all'unisono ed io che so essere troia sorrido con gli occhi e li guardo con amore. Non so per quale motivo chi mi incula oggi prende e se ne va, ma Antonio non finisce più di farmi complimenti, "bellezze così qui non c'è ne sono, a Roma siete speciali" mi da lo spunto per uno sciocco campanilismo condito di espressioni romane che lo fanno piegare in due dalle risate. Poi gli dico "voglio che mi scopi con quel cazzo di marmo che hai" e lui " ci vuole del tempo, mi devo ricaricare" "non ti preoccupare faccio passare il tempo, mi vado a fare e fumare una sigaretta".
Il posto che mi sembrava migliore per fare la sigaretta perché illuminato era la sala cinema, che stupida che sono.
Mi siedo e comincio a preparare che subito Andrea mi si siede accanto, parliamo, è carino e mi carezza, mi fa piacere averlo vicino tanto che quando finalmente la sigaretta è pronta, la metto nella borsetta e gli chiedo per favore se si slaccia i pantaloni...

(chissà quando ma CONTINUA)
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