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Una bellissima vacanza al mare con sorpresa: la scoperta del sé reale Cap. 1 Parte Prima


di Membro VIP di Annunci69.it Lorella65Trav
16.01.2022    |    8.082    |    52 9.8
"Sono una trans ma non godo solo con la penetrazione anale passiva perché godo, e molto, anche con l'uccello..."
Questo è un racconto di fantasia, ovvero una esercitazione di scrittura creativa, così come gli altri racconti che seguiranno, basata in massima parte su sogni ad occhi aperti, desideri e voglie che ho da sempre mentre sono solo un paio le circostanze realmente accadute nella sostanza ma non necessariamente con quelle modalità o quella quantità rapporti.




Qualche settimana prima, Lorenzo aveva sostenuto la tesi di Laurea ottenendo un ottimo voto e ricevendo, come regalo tra, i tanti ricevuti da amici e parenti, anche una vacanza al mare di dieci giorni compreso il viaggio aereo A/R..
Partì, quindi, per una delle più conosciute e vivaci località balneari della Spagna, con la voglia di starsene ad oziare steso al sole durante il giorno ma anche con la speranza di fare conoscenza con qualche bella ragazza o una bella donna, magari più grande di età , per farci sesso.
In tarda mattinata, arrivò nel Villaggio Vacanze, costituito da singoli appartamenti in villette ognuna di una/due unità, giusto in tempo per sistemare le proprie cose e poi recarsi nel grande ristorante situato al centro del Villaggio per pranzare.
Il tavolo che la cameriera gli aveva assegnato, era in un angolo un po' decentrato.
Si guardò un po' intorno e rimase leggermente deluso nel vedere che molti tavoli erano solo di gruppi famigliari oppure piccoli gruppi di ragazze e ragazzi ma di ragazze, davvero carine, non ce n'era nessuna.
Ad un tratto i suoi occhi vaganti incrociarono gli occhi di una splendida ragazza che, forse per cortesia gli fece un accenno di sorriso.
Era di una bellezza fuori dal comune, alta, gambe lunghe e ben tornite, elegante nel portamento e una marcata sensualità nel corpo e nello sguardo, insomma una strafiga incredibile.
Lorenzo ne restò estasiato, rispose al sorriso e pensò che la vacanza cominciava davvero molto bene.
Quando il pranzo stava volgendo al temine, la ragazza si alzò dal tavolo per andare via.
In piedi era addirittura da mozzafiato,una folta chioma di capelli nero corvino lunghi fino al seno, un lato b “brasiliano”, grandi tette sode e con i capezzoli che, sotto la camicetta leggerissima, premevano visibilmente il tessuto.
Passando vicino al tavolo di Lorenzo, soffermò gli occhi nei suoi e gli accennò un nuovo rapido sorriso.
Lorenzo la seguì con gli occhi mentre si dirigeva verso l'uscita con passo elegante come una modella sulla passerella durante una sfilata.
Arrivata sulla soglia dell'uscita, inaspettatamente si girò verso il tavolo di Lorenzo, lo guardò giusto un attimo e gli donò, questa volta con gli occhi, un nuovo sorriso e poi uscì.
Lorenzo, dopo qualche minuto di esitazione sul da farsi, si alzò dal tavolo e, con passo spedito uscì.
La cercò con gli occhi in tutte le direzioni ma sembrava svanita nel nulla. Deluso, si arrabbiò con se stesso per aver indugiato troppo a muoversi e sperò di poterla rivedere il giorno seguente seduta al tavolo.
Invece, nel pomeriggio, quando si recò alla spiaggia, arrivato all'ombrellone con lettino che gli era stato assegnato, immensa fu la sorpresa e la felicità che provò quando, proprio sul lettino dell'ombrellone affianco, la vide stesa sul lettino al sole e con un pareo corto nero che le copriva il solo bacino.
Era un vero spettacolo, le gambe liberate dalla gonna erano ancora più belle e il seno nudo era grande, sodo e con capezzoli rosei che svettavano diritti davanti a lei.
“Buongiorno” esordì.
“Ciao” rispose la ragazza, abbassandosi gli occhiali da sole sulla punta del naso mentre con gli occhi lo squadrava dalla testa ai piedi.
“Mi chiamo Lorenzo”
“Io mi chiamo Isabel” rispose la ragazza
“Encantado di conoscerti Isabel, sono da poco arrivato e questo posto comincia a piacermi davvero molto” disse Lorenzo in uno spagnolo un po' stentato.
“Puoi parlare tranquillamente in italiano se non conosci bene lo spagnolo” rispose Isabel
aggiungendo poi “ Parlo la tua lingua perché ho frequenti contatti di lavoro con italiani”
Cominciarono a chiacchierare un po', Lorenzo disse che si era da poco laureato e lei disse che era una make-up artist e lavorava nel campo della moda e dello spettacolo facendo appunto il make up alle modelle, alle conduttrici o show girl della televisione e spesso anche ad attrici del cinema. Per questo parlava fluentemente l'inglese e l'italiano.
Si avvertiva una bella sintonia tra di loro che lasciava ben sperare.
Passarono gran parte del tempo a chiacchierare del più e del meno. Isabel lo affascinava con il suo modo di parlare accompagnato da movimenti del viso dolci e simpatici e soprattutto degli occhi che spesso le si illuminavano.
La loro amicizia, nei giorni seguenti, andò man mano aumentando.
Diventarono inseparabili, pranzavano allo stesso tavolo al ristorante del Villaggio e la sera in qualche ristorantino della cittadina, in piena allegria e con il piacere reciproco di stare assieme.
Era del tutto evidente che Lorenzo, oltre al piacere di stare insieme a lei a chiacchierare e divertirsi, aveva anche un malcelato desiderio di potersi divertirsi anche sotto altri aspetti e anche Isabel, non nascondeva più di tanto, con gli sguardi ed i sorrisi, di avere anche lei un forte interesse nei suoi confronti.
Un paio di giorni dopo, dopo aver cenato, passarono ore a girovagare tra le bancarelle dei mercatini e per le stradine caratteristiche del centro storico oppure seduti al bar a mangiare un buon gelato.
Isabel gli stringeva il braccio camminando stretta stretta a lui al punto che Lorenzo sentiva i fianchi di Isabel vicini al suo bacino e i seni sul braccio.
Sembravano proprio due innamorati felici del loro stare insieme e Lorenzo si sentiva molto fiero di avere al suo fianco una ragazza così bella.
Più tardi, arrivati alla porta della villetta di Isabel, Lorenzo come fino alla sera prima, stava per darle il bacio sulla guancia e augurarle la buonanotte quando lei gli chiese se gli andava di bere qualcosa di fresco.
Lui accettò con immenso piacere, pensando in cuor suo che stava arrivando il momento tanto desiderato.
Entrati, Isabel gli offrì un bicchiere di bollicine e poi disse che andava a fare una veloce doccia per rinfrescarsi dal caldo opprimente che c'era.
Tornò dopo quindici minuti, aveva messo un accappatoio leggero che la rendeva più sensuale del solito, si sedette a fianco di Lorenzo, si versò anche lei un calice di bollicine e brindarono alla loro salute.
L'atmosfera era allegra e spensierata come sempre ma, questa volta Isabel, mentre Lorenzo stava terminando il calice di un ottimo spumante, accostandosi più vicino, lo guardò con occhi luminosi e gli avvicinò le belle labbra verso le sue.
Lorenzo le accarezzò i capelli e il viso e la baciò, all'inizio delicatamente poi, le lingue si cercarono in un bacio che durò a lungo mentre lui le toccava il seno e i capezzoli turgidi.
“Finalmente è arrivato il desiderato momento” si disse Lorenzo.
Isabel si scostò leggermente l'accappatoio e i capezzoli rosei svettarono in tutta la loro bellezza, Lorenzo li baciò con delicatezza prima e con più passione con la lingua, dopo.
Isabel gli chiese “Andiamo di là?”indicando con lo sguardo la camera da letto
Camminarono abbracciati, Lorenzo le cingeva stretto la vita mentre Isabel appoggiava la testa sulla sua spalla.
Davanti al letto, si fermarono l'uno di fronte all'altra, ricominciarono a baciarsi con maggiore passione, le due lingue si cercavano, si succhiavano a vicenda in un continuo crescendo.
Lei gli pose la mano sulla patta dei pantaloni e lo guardò con desiderio, poi delicatamente li aprì abbassando la zip, infilò la mano dentro lo slip facendo uscire il bastone di carne, lo guardò con un'espressione di meraviglia, guardò Lorenzo e disse”Amore, ma è bellissimo, è grosso e bello dritto”.
Poi, accovacciandosi sui talloni schiuse le labbra, lo baciò sulla punta, quindi aprì la bocca che circondò subito la cappella.
Lui sentì un piacevole fremito lungo la schiena e il suo cazzo ebbe uno scatto verso l'alto lasciando Isabel con le labbra aperte ma lei non si perse d'animo, lo riagguantò e iniziò a leccare la cappella.
Proseguì passando all'asta e facendo scorrere la lingua piena di saliva lungo entrambi i lati dalla punta fino alla base e viceversa e, infine, lo prese per metà della lunghezza nella bocca.
I suoi movimenti erano lenti e mentre li compiva si lasciava sfuggire qualche mugolio di piacere che si univano a quelli di Lorenzo che era al settimo cielo e, con le mani appoggiate dietro la sua testa, le dava il ritmo
Isabel proseguiva il suo pompino senza aiutarsi con le mani che, invece, stringevano a sé le cosce di Lorenzo.
Andava avanti e indietro con la testa arrivando fino alla base per poi risalire alla punta e di nuovo verso il basso.
Aumentava il ritmo e la velocità mentre la saliva rendeva il tutto molto più scorrevole.
Lorenzo cominciò ad emettere mugolii di piacere che eccitavano ancor di più Isabel che con una mano avvolse l'asta e aumentando la velocità del pompino, contemporaneamente lo segava in una sincronia di movimenti.
“Mi stai facendo impazzire” disse Lorenzo che poi, sotto quel martellamento di bocca e mano, sentì che stava per godere.
Anche Isabel lo avvertì per le contrazioni che si susseguivano e, lasciando per un attimo il bastone di carne che stava succhiando avidamente, disse “Vienimi in bocca” e, con la lingua fuori, aspettò che Lorenzo le scaricasse sopra tutta la sborra che aveva in corpo.
La lingua venne riempita con più getti mentre nella stanza risuonò una sorta di grugnito che Lorenzo emise mentre sborrava ma che presto si trasformò in gemiti di piacere quando Isabel con la bocca piena, dopo aver deglutito tutto riprese a succhiarlo a gola profonda. Il successivo fiotto schizzò sul viso di Isabel che ma lei, riprese il suo deeptrhoat con maggior passione. Si vedeva che era enormemente ingorda di cazzi e di sborra
Lorenzo mai avrebbe pensato che sarebbe stato capace di sborrare una seconda volta nel giro di pochi minuti ma per il piacere che provava nel sentire la bocca di Isabel che non gli dava tregua, sborrò di nuovo e questa volta direttamente in bocca.
Lei accolse quella terza ondata di seme con mugolii di intenso piacere, ne deglutì un po' sorridendo con gli occhi in quelli di Lorenzo che era eccitatissimo. Poi si alzò in piedi, schiuse le labbra, mostrò la bocca per metà piena, l' avvicinò a quella di Lorenzo, lo baciò e con la lingua gliene passò quasi la metà di quello che aveva e, infine, raccogliendo con le dita di tutte e due le mani, quella che aveva ricevuto sul viso e quella che era rimasta ai lati della bocca, leccò quella sulla mano sinistra e offrendo a Lorenzo quella destra che lui prontamente succhiò.
Infine si guardarono negli occhi e in simultanea la deglutirono.
Quando, Lorenzo si riprese da quella magnifica esperienza, le disse “Tesoro, non solo sei straordinariamente bella ma sei anche bravissima, mi hai fatto impazzire di piacere. Ho voglia di far l'amore con te, adesso”
“Anch'io ho ancora molta voglia, come hai ben potuto vedere ma devo dirti una cosa per me molto importante” rispose Isabel che, fatto un lungo respiro aggiunse “Noi siamo uguali o, meglio, io sono come te”
“Nel senso che abbiamo interessi in comune, che ci piacciono le stesse cose?” domandò Lorenzo.
“E' vero, per queste cose siamo davvero molto in sintonia ma non intendevo questo” rispose lei.
“In che altro senso, allora?” incalzò Lorenzo.
E Isabel “ Nel senso letterale del temine” e poi, scandendo bene le parole precisò “Io... sono... come... te” e, dicendo questo, lasciò cadere l'accappatoio.
Immediatamente, svettò tra le sue cosce un bastone di carne lungo almeno 21/22 cm e decisamente largo. Era veramente quello che si può definire un signor cazzo.
Lorenzo restò di stucco, mai avrebbe potuto immaginare che Isabel, così bella, così femmina, con un corpo così sinuoso, un bellissimo viso e un seno morbido e sodo contemporaneamente, potesse essere un “uomo” con un arnese, tra l'altro, di quelle dimensioni. .
“Ma...ma... tu sei...sei...” ma non gli riusciva di completare la frase.
Isabel lo guardò e un impercettibile sorriso apparve sulla bocca.
”Si, tesoro, sono una trans e lo sono completamente da tre anni ma fin dall'adolescenza mi sono sempre sentita femmina.
“Quando vorrai e se lo vorrai, ti racconterò la mia storia che a nessuno mai ho raccontato.”disse e poi proseguì “Mi piaci tantissimo, mi sono praticamente invaghita di te e ho una gran voglia di fare l'amore con te. Se vuoi solamente scoparmi dietro, per me va bene lo stesso. Mi piacerebbe, però, davvero molto che noi ci regalassimo tutto il piacere che vogliamo donarci. Sono una trans ma non godo solo con la penetrazione anale passiva perché godo, e molto, anche con l'uccello. Quando sborro, mi sento veramente completa e questo mi eccita ancora di più e mi fa sborrare più e più volte, un po' come è accaduto a te. Lo so, ti chiedo molto ma sarei davvero felice se tu mi facessi godere anche in questo modo, sarebbe un gesto di amore ma anche di sesso tra due persone che si vogliono bene e che si desiderano come ci desideriamo noi. Ma è una decisione che solo tu puoi prendere. A me andrà bene in ogni caso”



continua ….
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