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Coniugi maturi - 4: gli spaghetti


di tjrouge
26.05.2023    |    5.621    |    10 9.9
"Ci siamo sposati giovani e abbiamo deciso che il nostro matrimonio sarebbe stato immune da ipocrisie e tradimenti..."
Esausto.
Era parecchio tempo che non mi gustavo un simile trattamento di bocca!
E, certo, non pensavo che avrei gradito così tanto una bocca maschile.
Si, lo so, ho dei pregiudizi. Che io sia un tantino omofobo?
Beh, sarebbe davvero strano un pensiero del genere, subito dopo aver goduto come una cagna pensando che fosse Sandro a farmi il culo, e scoprendo che invece era lui che mi aveva fatto godere con la bocca.
D'altra parte ognuno fa i conti con le proprie preferenze, innate, radicate, profonde.
E allora potete anche farmi godere come un matto in on'orgia gay in cui qualcuno mi prende da dietro, un'altro mi succhia divinamente, e magari un terzo si fa succhiare da me, ma io resterò sempre un amante del taglio classico, verticale.
Ma no, non è tanto una questione fisica, il taglio classico o qualsiasi altra scemenza. La questione vera è che a me piacciono le donne, mi fanno tremare, desiderare, sognare, spaventare, delirare. Gli uomini, ben che vada, mi possono far godere. E, credetemi, non è la stessa cosa.
Comunque ero li, sul lettone, senza forze. I miei 70 anni non perdonano, e una esperienza così intensa non poteva che lasciarmi spossato.
"Hey, giovincello - disse Anna accarezzandomi dolcemente - mi pare che tutto sommato l'età non ti ha impedito di divertirti alla grande! E ce la siamo goduta anche noi, che ne dici, Sandrino?"
"Ah, tesoro mio, era tempo che non mi divertivo così a succhiare un baldo giovanotto!".
Mi prendeva in giro? No, non mi pareva, erano entrambi sorridenti e con il sorriso sereno, direi trasparente. Alla mia età penso di aver imparato a capire quando la gente è sincera o mi prende in giro.
"Ragazzi, io propongo di fare una pausa. Vi va se vado a preparare una spaghettata? Fra una ventina di minuti in tavola!"
Si mise addosso una vestaglia orientaleggiante, e sparì in cucina canticchiando. Molto rilassante, davvero.
Ora dovevo stare attento a non addormentarmi, e dopo quel potente orgasmo non sarebbe stato certo difficile. Decisi di chiacchierare un po' con Sandro, il misterioso. Eh già, fino a quel momento avevo parlato quasi esclusivamente con Anna. Un po' per il suo carattere esuberante, un po' per il carattere più defilato di Sandro, molto per la mia netta preferenza.
"Vi capitano spesso seratine allegre come questa?"
"Ma la sai una cosa? Tu sei il primo da anni!"
"Ma davvero mi dici? Mi sembrate piuttosto, come dire, navigati entrambi".
"La cosa è questa: Anna è la mia seconda moglie. Con la prima avevamo un rapporto molto libero. L'avevo conosciuta da ragazza, a scuola. Eravamo cresciuti insieme. Ci siamo sposati giovani e abbiamo deciso che il nostro matrimonio sarebbe stato immune da ipocrisie e tradimenti. Se qualcuno aveva dei desideri, lo avrebbe detto all'altro, tutto alla luce del sole. Ci raccontavamo tutto, scappatelle, sogni, desideri, anche i più inconfessabili. E così quando io trovavo una donna che mi lanciava segnali di fumo, lo raccontavo a Maria e mi regalavo una, due, tre serate di divertimento. Lo stesso faceva lei. E poi, sognando sognando, ci siamo trovati a letto con una mia amica. E poi, sognando sognando, ci siamo trovati a letto con una coppia di amici miei. Tutto bello, tutto facile, tutto libero"
"Facile?"
"Si. Facile perché eravamo tutti giovani e belli, noi e i nostri amici. E bastava lasciar cadere qualche parola, qualche sorriso, qualche carezza in più, e poi gli ormoni facevano il resto. Certo, fra gli amici girava qualche parola di troppo, qualche maldicenza. Ma non ci interessava, dicessero pure quel che volevano. "
"E poi?"
"Eh, poi... Non è facile giocare con il sesso, perché non sempre si riesce a tenerlo separato dai sentimenti. A voglia a dire . Certo, il più delle volte è solo sesso. Ma quando incontri quella persona, quella che il destino ha deciso che debba farti perdere la trebisonda, poco per volta cominci a sentire il bisogno di conoscerla meglio. Cominciano le telefonate, i messaggi. E cominci a nasconderti, perché sai che non dovresti farlo. Ma fa niente, ti dici che non stai facendo niente di male, che la tua compagna sa tutto. E la voglia di rivedere quella tal persona diventa un'ossessione, e la tua compagna un ostacolo alla tua felicità. E cominciano i sensi di colpa, che sono corrosivi, non sai quanto".
"Ti è successo questo?"
"Si. Ho conosciuto Anna e non ho capito più niente. Poco per volta ho sentito che non avevo più niente da condividere con mia moglie, che non mi eccitava più. Ho smesso di far l'amore con lei. E il resto lo puoi immaginare."
"Hai lasciato tua moglie e ti sei messo con Anna"
"Si. Abbiamo fatto le cose per bene. Ho divorziato da Maria ed ho sposato Anna. Meno male che non c'erano figli a complicare le cose, da un lato e dall'altro"
"Eppure... non avete perso le buone abitudini. O le cattive abitudini, non so".
"Abbiamo praticamente smesso di incontrare altre coppie o singoli. Il prezzo che abbiamo pagato è stato troppo pesante. Ma Anna, l'hai vista, è una forza della natura. Io non le posso bastare. E poi sono un porco anche io. Mi si nota di meno, sono più tranquillo di Anna. Ma anche io sono divorato dai desideri, te ne sei accorto anche tu."
"Eh si. Da un lato ti devo fare i complimenti, mi hai fatto godere come poche volte prima. Dall'altro, e spero di non offenderti, gli uomini per me non sono un desiderio."
"Lo so, lo so, tranquillo. Anche per me è grosso modo la stessa cosa. A volte mi piace giocare. Un diversivo, se vuoi. Ma condivido la tua stessa passione per le donne."
"E quindi avete ricominciato a cercare compagni d'avventura?"
"Non ci crederai, ma tu sei il primo. La nostra idea era di cercare una coppia, ma il panorama è disperante. Sono tutti assatanati, malati di sesso. Non parlano altro che di cazzi, di fighe, di culi. Sembra di essere dal macellaio, o al supermercato. Mi dia mezzo chilo di figa, trenta cm di cazzo e aggiunga un po' di culo. Lo so, l'ho detto io che i sentimenti possono creare dei gran casini, ma neanche così, dai... Sembra davvero il festival del vuoto mentale. Tu sei il primo che sembra condividere la nostra sensibilità. E' stata Anna, ovviamente, a dirmi
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