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Eros e musica


di melonius
10.04.2021    |    523    |    0 9.7
"” Sono lì con il cazzo intriso dei nostri umori eccitato come non mai… e un po’ irritato… La telefonata ha interrotto un momento magico… “ mi lasci così?” le..."
La passione e l’eros sono come uno spartito musicale, si esprimono al meglio in un ensemble… dal duo al trio al quartetto.... come nel sesso... da soli è deprimente, in gruppo è esaltante..

Non Sono un musicista professionista, la musica, insieme ad altre cose, è sempre stata una delle mie grandi passioni, d’altronde sono cresciuto negli anni settanta e la musica pervadeva l'ambiente, la vita, tutto il vivere umano, ne sono rimasto affascinato e imbrigliato e ho coltivato questa passione sin da bambino… avevo una famiglia con tradizioni musicali classiche , mio nonno era un tenore, cantava all’opera, aveva inciso dischi, ricordo con dettaglio i suoi 78 giri pesantissimi editi dalla “Voce del padrone”, l’etichetta sul disco : il cane di fianco ad un grammofono d’epoca e altrettanto vivido è il ricordo mio nonno, un omone corpulento nella sua casa di campagna.
La domenica mattina spalancava le finestre, metteva questi 78 girii di vinile pesantissimi sul vecchio giradischi, incassato nel mobile in legno di noce e a tutto volume sparava le arie indimenticabili che si spandevano in piena campagna, dalla musica classica alla canzone popolare d'epoca con predilezione per quella napoletana e su quei Brani cantava con la voce possente.... con i vicini che ad ogni fine brano applaudivano entusiasti..
Mia madre musicista per tradizione familiare suonava il pianoforte e qualche volta lo accompagnava nel canto.
Ricordo le sue lunghe mani affusolate che vibravano sui tasti bianchi e neri, le melodie dei grandi autori che riempivano la casa.
Mio padre pur non essendo musicista amava il jazz che aveva conosciuto ed apprezzato quando addetto militare era stato a contatto con l’esercito americano nel dopoguerra .
Un retroterra musicale misto che avevo mischiato con il mio, avendo vissuto la giovinezza negli anni '70 avevo abbracciato i suoni dell’epoca, dal jazz al blues, al R&B, con puntate sulla Fusion, il Progressive, la musica celtica, suonavo fiati essenzialmente e avevo collaborato con numerosi gruppi musicali dell’epoca.
Un secondo lavoro, coltivato con grande passione, un musicista anche di livello, con collaborazioni con orchestre, gruppi musicali e l’orchestra della città dove vivevo .
L'esperienza mi ha portato a collaborare con una grande orchestra di 40 elementi, un 'Ensemble' impegnativo con prove importanti e ripetute, per mettere a regime i brani da eseguire.
Un bravo direttore in questi casi è indispensabile altrimenti l'orchestra non riesce a prendere forma musicale … per fortuna il nostro era fantastico e sapeva perfettamente come guidarci....
Un orchestra mista dove c'erano anche delle brave concertiste, alcune interessanti, piacevoli e piacenti con cui avevo stretti relazioni amichevoli, altre che si nascondevano dietro muri inaccessibili a più per non concedersi, si sà come vanno queste cose, l’ambiente è piccolo... la gente mormora…. meglio non dare seguito.. ne va della sopravvivenza ….
L’orchestra è un via vai di personaggi che ogni tanto vengono a provare, per entrare a far parte del gruppo; c’è “traffico” di musicisti che arrivano provano e non sempre si fermano stabilmente… per molteplici motivi, dalle difficoltà tecniche, alla empatia con il gruppo, l'ambiente, il gradimento del repertorio, la facilità di interazione ecc.
A volte il direttore prima di far entrare nuovi musicisti li sottopone ad un test e poi decide il livello, la capacità tecnica di integrarsi, e magari li fa accomodare su una seda ad assistere alla prova ... insomma un ambiente dinamico e stimolante di musicisti delle più disparate esperienze e preparazione che con il tempo si amalgama e diventa una orchestra con caratteristiche precise e meravigliose....
Un giorno ero alle prove, mi stavo preparando... gli spartiti adagiati sul leggio, strumento accordato, in attesa dell'arrivo del maestro e per iniziare la sessione di prove...
Mi guardo in giro, chiacchiero, scherzo con gli altri musici, il classico sottofondo pre prove; alcuni si intrattengono, altri si scaldano con lo strumento disegnando scale nell'aria.. un gran frastuono di suoni, stridii e voci che si mischiano...
Quando da una parte noto un presenza femminile, seduta su una sedia al lato della sala, come ad aspettare un autobus che non arriva all fermata, l’astuccio del strumento poggiato su pavimento, fare composto, le gambe ben strette e il busto eretto... con le piccole tette bene in mostra nelle trasparenze del un vestitino ... ci osserva.
Giovane, anzi visibilmente la più giovane di tutti i componenti dell’orchestra, mora capelli ricci ribelli, sguardo timido ma al contempo vispo, occhi neri da cerbiatta, sul vestitino verde bottiglia al ginocchio, lunghe gambe affusolate che finivano dentro a due stivali neri. Ci guardava ed osservava come per studiarci…
Ricordo di aver pensato : finalmente una ventata di gioventù… almeno abbassiamo un pò l’età media dell'orchestra.
Iniziano le prove e lei era lì a fare da sfondo al mio leggio, impossibile non guardarla... uno sguardo allo spartito e una sbirciatina a lei.
Interessante la fanciulla, penso, chissà se si ferma.. non la vedevo completamente e ogni tanto giravo un po' la testa verso di lei che sembrava incrociare i mie sguardi, ,ma non ne ero così sicuro, visto che stavo giusto nel mezzo alla mia sezione ... Magari guardava il mio amico di sezione... il “piccolo” (basso), Alain Delon come era soprannominato.
Impegnato nelle prove, cercavo di non distrarmi, ma mi sentivo sensibilmente attirato dalla sua attenzione .
Dovrebbe avere la una trentina d’anni, ho pensato, forse un po' più giovane, un viso dolce, attraente, una fossetta sul mento, un nasino a patatina, completavano la faccina con l’aspetto di un dipinto di donna del rinascimento italiano.
Fisicamente in carne ma longilinea, si intuiva più alta della media, pensavo e suonavo colpito e intrigato dagli sguardi che si incrociavano... ma era vero o era lami mia immaginazione pruriginosa di un vecchio porcello per una procace e sfacciata ragazzina...
Cominciamo con un brano classico: la marcia Radetzky, poi altri brani sempre più impegnativi, un grande ripasso del repertorio per tenerci in allenamento....

In un attimo di pausa tra un brano e l'altro alzo lo sguardo e non c'era più sparita…
"non sono neanche riuscito a guardarle il culo", ho pensato e ho sorriso dentro di me..
Un sogno da vecchio sporcaccione alla Bukowski...

"... Poi la porta di ingresso si spalanca ed entra lei. Tutto quello che posso dire è che ci sono miliardi di donne, sulla terra, certune sono passabili altre meno, la maggior parte abbastanza belline, ma ogni tanto la natura fa uno scherzo, mette insieme una donna speciale.....
Cioè, guardi e non riesci a focalizzare, un movimento ondulatorio perfetto, come l'argento vivo, come un serpente, vedi una caviglia, un gomito, un seno, un ginocchio, e tutto si fonde in un insieme provocante, occhi sorridenti, la bocca leggermente piegata in giù, le labbra atteggiate che sembrano scoppiare in una risata, i capelli incendiano l'aria, un troppo di tutto, accidenti…“ C.B.

insomma mi aveva colpito ....
in genere a metà della prova c'è una pausa per dare respiro, allora mi sono alzato e mi sono diretto all'esterno della sala, fumare una sigaretta e bere reidratare la bocca e scambiare qualche chiacchiera con gli altri dell'orchestra, volutamente sono passato davanti a lei che era seduta di lato, ho incrociato lo sguardo e sono uscito senza perderla di vista.
Lei si alza e viene all'esterno, tira fuori con lentezza e voluttà un pacchetto di sigarette, ne ha accende una, guardandosi intorno da finta distratta, disinteressata.
Allora l'ho avvicinata e “Ciao, chi sei?” le chedo, “sono il nuovo clarinetto”, ha risposto
“Eh sì nuovo clarinetto... ma come ti chiami? ... piacere Io sono Aldo.”
E lei accompagnata da uno splendido sorriso risponde “piacere Aldo, sono Giulia”;
“ciao Giulia, piacere mio... come sei capitata da queste parti? vieni a suonare con noi?"
“Beh sono argentina sono in Italia da qualche mese, mi sono iscritta al conservatorio in città, mi ha dato l’indicazione di questa orchestra una amica del conservatorio, sono venuta vedere e provare, per esercitarmi e divertirmi se possibile e se il maestro mi accetta....”;
“Dai penso proprio che dica di sì, e se ti conferma penso che ti troverai bene, si sta bene quì siamo tutti amici, è un bella orchestra, tante risate un bell'ambiente e anche il maestro è bravissimo. Sembri seria, sei intimidita? Dai, non ti mangiamo mica... anche se sembri avere una carne tenera…" e condisco la battuta con il doppio senso e con un sorriso sardonico e un po provolone..”
Ride con me e risponde, “guarda che io sono un osso duro se voglio, sono argentina delle Pampas anche se mezza italiana... Mi stai prendendo in giro per caso?” dice
“Beh, un pò, ma solo per sdrammatizzare, ti ho visto irrigidita seduta sulla sedia ... tutta composta da maestrina al primo giorno di scuola... dammi una buona ragione perché non debba prenderti in giro?”
Improvvisamente nel brusio interno ed esterno della sala tra le chiacchiere di 40 persone, il fischio del maestro richiama l'attenzione, si riprendono le prove....
la osservo mentre rientro e la vedo che confabula con il maestro, annuiscono e poi va a sedersi sulla solita sedia ... con un sorriso smagliante... osserva con attenzione.
mentre ripreparo lo strumento Giulia mi passa davanti con fare distaccato gli occhietti da cerbiatta, e allora la butto lì: “allora come ti sembra? ”
Risponde : “Non male, non è difficile, neanche facile direi, l'uno e l'altro ma penso che mi piace l'ambiente, che ci sono persone apparentemente brave e simpatiche e che ce la posso fare, se il maestro mi prende penso di sì..” .“Dai grande... rispondo “abbiamo proprio bisogno di qualcuno che abbassi l’età media"… e mi metto a ridere...
Lei risponde:” Va bene dai, penso che se aspettate un po’ ci sarà un bel ricambio generazionale… molti sembrano al limite della pensione…” rido alla battuta accompagnato dal suo sguardo intrigante ... e lancio l'amo....
“Che fai dopo le prove?” la butto lì; “ci beviamo una birretta al pub qui vicino? se non devi andare a casa naturalmente.”
“Devo sentire una amica che abita in zona, oggi sono senza auto, le ho chiesto se mi dava un passaggio altrimenti devo arrivare alla metro per tornare a casa.”
Ero diviso, se lanciarmi nella proposta o far finta di nulla, da vicino mi faceva effetto, sentivo le sue vibrazioni … decido ci provo al limita mi dà dello sfacciato, inventa una scusa e mi dice di no…“Se ti va ti do un passaggio io... senza impegno ovviamente... “.
L’amo è buttato vediamo che risponde… di solito è "no grazie mi sono già organizzata"… la risposta tipica… E invece mi sorprende e risponde “Sento la mia amica e ti dico, grazie sei gentilissimo” …

“Se non è disponibile accetto volentieri, odio aspettare l’autobus, all’andata mi ha accompagnato lei però non sapeva se era libera dopo le prove… le chiedo, magari può passare più tardi... o raggiungerci al pub”

“Va bene, semmai ti posso riaccompagnare a casa io”, la butto lì…

“OK” Ha dice: “Sarebbe una buona idea.”

Rimango di sasso, pensavo mi desse il "due di picche"… invece..., intraprendente la cerbiatta ....

Si allontana, prende il telefono, parlotta amabilmente, sghignazza... parla di me con l'amica, chissà che commenti ha fatto, cosa si stanno dicendo.... sono incuriosito e intrigato... mi piacerebbe ascoltare quella comunicazione ... ma sono troppo lontano...

E mentre lei chiacchiera con l'amica siamo richiamati dal maestro per l dare la nostra adesione alla proposta del maestro di partecipare ad un tour estivo di concerti, un viaggio di sei giorni nel nord Europa. Una bella occasione con questa orchestra in tour…
E subito la fantasia è volata... film mentali erotici su di lei… stanza d'albergo in Tour la vado a trovate nella sua stanza, le alzo la gonnellina e le metto una mano dentro le mutandine leggere e profumate le esploro la fighetta calda e umida, la palpo avidamente…
una fantasia istantanea eccitante e intrigante… da "Vecchio sporcaccione.." alla Boukosky per l'appunto...

Il resto della prova passa abbastanza rapidamente, in genere son perso, adoro la musica e la sensazione che si ottiene quando tutta l'orchestra suona insieme è celestiale, quasi orgasmico.
Finiamo le prove e mentre ripongo lo strumento nella sua custodia Giulia viene verso di me, e dice :"..è più facile mettere nella custodia una tromba che due clarinetti, si fa più in fretta". io non le rispondo assorto nei miei pensieri e poi mi apostrofa : “Prontoooo.. sei connesso?"...

Mi risveglio e mi rendo conto che ho perso il senso della battuta e il tempo per rispondere al suo doppio senso... e le chiedo : “Hai bucato l’appuntamento con la tua amica ?” , lei “Sì purtroppo ha avuto un contrattempo… allora approfitto della tua cortesia, se per te non è un problema… se aspetti un attimo parlo con ‘Her Direktor’.. come lo chiamate voi sento che mi dice e poi possiamo andare se non ti dispiace…”
“Certo ti aspetto fuori, fumo un sigaretta intanto…”

Esco, mi arrotolo una sigaretta, mi siedo sulla panchina del giardino della sala concerti, e l'aspetto non senza qualche brivido… di immaginazione… mi chiedo se posso spingermi oltre e invitarla a bere una cosa o devo fare il bravo ragazzo.... !!

Poco dopo sbuca dalla sala e si fà verso di me diretta e sorridente :” Il maestro mi ha accettato e mi ha proposto anche di partecipare alla tournée.. sono contenta"… e mi anticipa : “Dove andiamo a festeggiare ?”

Rimango spiazzato, sono le 8,30 ho un certo languore serale, anzi fame da lupo direi…
vista la improvvisa disponibilità di giulia si preannuncia una serata calda immagino…
la guardo negli occhi, non me lo faccio ripetere due volte e propongo :“Se hai un po’ di tempo c’è un localetto qui vicino, un wine-bar con cucina, stuzzichini, è posto carino, musica e “Ciovani” come te, così non stai in imbarazzo con uno anziano come accompagnatore, -rido- che ne pensi?”, “Sì, sì sono affamata… Mi fido, hai l’aspetto di uno che ne sà di buon gourmet..”, “ok andiamo allora” dico e ci avviamo alla mia macchina.

Arriviamo alla macchina e dice :“Bella macchina, spaziosa"… e ride di nuovo con quella risata argentina che mi intriga... e dice “Montiamo.”, potrei aprire un dibattito sull'uso del verbo “montiamo” ma mi mordo la lingua, evito allusioni e porcate varie, non la voglio spaventare... magari va dal maestro e gli riferisce che sono un maiale… e c'ho provato subito. quindi mi zittisco...
Mettiamo gli strumenti nel baule e saliamo in auto. “Mi piacciono le macchine grandi e spaziose, mi danno un senso di fiducia” dice... il locale è vicino quindi poca strada da fare, qualche chiacchiera interlocutoria per riempire il tempo... e arriviamo al Wine Bar dove c'è spesso musica live, quindi l'opportunità di incrociare altri musici ed ascoltare buona musica.
Entriamo e dal bancone Luisa "la bella morona" mi riconosce e mi saluta, c'è confidenza tra noi e spesso scherziamo a suon di battute dai doppi tripli sensi, lei non si tira mai indietro... e risponde con una controbattuta altrettanto salace con cui sganasciamo di risate... e di solito si accodano i miei amici musici con un misto di risate e ribattute...

Lo spuntino/cena passa veloce tra chiacchiere di musica e racconti di vita vissuta, particolari affettivi reciproci, esperienze, disavventure, passioni e progetti futuri..

Siamo a nostro agio e lei sembra molto più matura della sua età, sa quel che vuole e soprattutto sa come arrivarci…

Ho di fronte a me Luisa la morona mentre Giulia le dà spalle, che mi strizza l’occhio... annuisce con la testa, mi fa un sorriso espressivo e sembra dirmi... "e bravo hai acchiappato stasera…eh"
Sul tavolo due calici di ribolla gialla ghiaccita e piattini sfiziosi, piccoli ma con tante prelibatezze, che mangiamo voracemente, io affamato ma anche lei non scherza…
La vedo che dopo aver assaggiato un intingolo prelibato si porta due dita alla bocca tira fuori la punta della lingua e si lecca le dita….
Un brivido nella schiena e l'immaginazione parte - sono un porco.. sì è vero - lo so -
Entrano altre persone, il locale si riempie e su richiesta della morona del bancone che mi chiede, “scusate vi potete stringere, così state più comodi”, mi strizza l’occhietto di nuovo, “..che devo fare accomodare questi ragazzi”, “si no prob”, rispondo e mi avvicino con la sedia a Giulia per fare spazio, mi siedo e inevitabilmente le nostre cosce vengono a contatto… mi aspetto una reazione e invece Giulia non fa un battito di ciglia, non si scosta anzi, accetta con nonchalance il contatto…. mmmmmm.. la serata inizia bene…
Il Wine è quasi pieno, sul piccolo palco sta per iniziare il live acustico, duo chitarra e voce femminile, blues, jazz, R&B, un po’ di pop eun fritto misto di accompagnamento... e guarda caso la cantante è una vecchia conoscenza, abbiamo suonato insieme tempo addietro in vari eventi, ricordo che mi aveva contattato tramite amici comuni per sostituire un fiatista indisponibile…

Ci guardiamo mentre suonano e lei canta e la vedo che annuisce, faccio segno con il capo per salutarla, mi risponde a gesti e mentre canta rotea il dito verso di me e bisbiglia ;"I want you on stage".. annuisco e mi gonfio il petto con orgoglio tipicamente maschile …

Giulia nota tutto e subito parte e mi chiede: “ma la conosci o è un rimorchio al volo della serata”... Ridacchio. “no, non è un rimorchio, la conosco da tempo, si chiama Giorgia, abbiamo suonato insieme tempo fa. in un gruppo temporaneo” .
“Ah fantastico e vai sul palco?”, “beh se non ti dispiace e non vai di fretta salgo volentieri a fare quattro note, magari faccio un brano soltanto… giusto per cortesia, me lo ha chiesto “… Sono un bugiardo… in realtà non vedo l’ora di stupirla e ammaliarla con le improvvisazioni che sono il mio forte… magari la conquisto… penso tra me
“E non posso dire di no a Giorgia”… aggiungo... "sarebbe scortese.... ha visto la custodia dello strumento non mi posso tirare indietro..."

Giorgia la cantante è una forza della natura, minuta ricciolina con occhi verdi e vispi, una voce da paura, cantante affascinante, ha una bella voce e sa come sa usarla, educata musicalmente e soprattutto ha un corpicino sinuoso ed erotico, con un culetto sodo e alto e due tette… che solo una venticinquenne può avere….
Abbiamo avuto una storia istantanea tempo addietro… stavamo suonando in un locale, e lei era un pò giù perchè si era lasciata con il ragazzo con cui stava da anni, un finto produttore musicale che l’aveva illusa professionalmente e mazziata affettivamente con tradimenti continui, ed io nell'occasionùe cercavo paternamente di consolarla…
Abbiamo fatto la serata e nel dopo serata al grido di “Banzai... devo dimenticare”, ha cominciato a bere alcolici senza freni… Era giù di morale, voleva dare un taglio alla storia con il produttore… e dentro di lei c'era il risentimento profondo e la voglia vendicarsi in qualche modo… Insomma era su di giri , dopo svariati di giri di shottini e alcolici vari al bancone, quasi a chiusura di locale, mi dice che voleva divertirsi per dare uno stacco definitivo alla storia finita male…. “Andiamo a Ballare da qualche parte dai”, dice sbiascicando in preda ai fumi dell'alcool.
Ero stanco, erano le due di notte, non avevo nessuna intenzione di girovagare senza senso per locali… e le rispondo “Giò, l’unico posto in cui vorrei ballare stanotte è il mio letto… sono stravolto”, lo dico senza alcuna malizia, nessun doppio senso, deciso di andare a dormire a casa mia...
Confesso che Giorgia era carina e un giretto con lei l’avrei fatto volentieri, ma era solo una battuta, niente di più… non c'era malizia nell'affermazione
Lei reclina la testa da una parte, mi guarda languida negli occhi e... : “mmmmm.. bella idea… andiamo da te allora e zompiamo sul letto tutta la notte”...
“Se vabbè” rispondo ironico... "andiamo a prendere gli strumenti e avviamoci dai, ti porto a casa"… Ci avviamo nel camerino per prendere gli strumenti e la borse del concerto ma appena entrati Giorgia mi si avvinghia e decisa cerca le mie labbra, rotea la sua lingua nella mia bocca, si struscia, mi spinge il pube sul bacino e mi pianta i suoi capezzoli turgidi sul petto...
Coinvolto in un turbine di passione alcool/erotica, mi eccito, rispondo al bacio, allungo le braccia, le metto due mani sul culo, la attiro verso di me… ho il cazzo duro lo struscio sul suo ventre … con le mani le alzo il vestitino corto e le infilo una mano nelle mutandine di pizzo, le stringo le chiappe, le accarezzo e poi scivolo nella fessura centrale ....
Accarezzo il suo culetto docile, poi scendo e con il medio e scivolo da dietro nella fessura della fighetta da dietro, mi protendo sulla sua schiena mentre continuiamo a mulinarci le lingue, allungo il braccio e la penetro da dietro con il dito, la fica è calda è già bagnata… è eccitante... il cazzo reagisce e si fa più turgido…. lei fa un cenno all’indietro con il bacino, vuole che la penetri.. è bollente… si struscia, mugola….
Le infilo il dito nella fica e arrivo al grilletto da dietro con il prolungamento del barccio, quasi uno stiramento … mugola si dimena… improvvisamente sento dei rumori nel corridoio del Back-stage…. Mi interrompo, mi stacco da lei che in trance mi chiede “che fai vai via?”… “c’è gente che arriva” dico, mentre lei cerca di agguantarmi la patta dei pantaloni… mi scosto cerco di ricompormi e mentre prendo lo strumento le dico “Dai andiamo da me… è meglio che stare quì..” , e in quell’istante entra Marco il proprietario del locale che dice “ah vi stavo cercando… stavate qui.. ecco il cachet della serata… ci facciamo un ultimo giro?”
“Grazie Marco… ma dobbiamo andare...” poi aggiungo “guarda come sta’ Giorgia… la devo portare pure a casa”… lui la guarda, lei seduta sullo sgabello del pianoforte nel camerino e risponde “ per come sta’ la potresti portare ovunque” e mi fa l’occhiolino.
Prediamo le nostre cose e uscendo dico a Marco, ”Senti lasciamo qui la macchina di Giorgia, non è in grado di guidare, poi la viene a prendere domani.. Ok?” “Sì no problem “ risponde e sussurra compiacente "E daje..." senza dira altro..
Ci avviamo alla mia macchina, saliamo, accendo il motore e mentre sto facendo manovra, lei si accuccia si alza la gonna e si sfila delicatamente le mutandine….
Sorpreso dalla mossa le dico “ma che fai?”… risponde “mi sono tolta le mutandine, per renderti il compito più facile, mettimi una mano nella fica” e divarica le cosce …
lo spettacolo mi manda il sangue al cervello, ha la fica rasata e un piccolo ciuffetto di peli ben curati sul pube, intravedo le labbra voluttuose lucide e bagnate... sento una vampata di calore che parte dal cazzo e mi arriva al cervello con potenza.... riesco solo ad emettere un commento da arrapato :"mmmm... che spettacolo che sei..." le dico...
Finisco la manovra e allungo la mano destra in mezzo alle sue gambe… mentre guido con lo sguardo dritto sulla strada …. Le palpo la fessura, la sento bagnata e irrequieta.
Le allargo le grandi labbra con un dito e risalgo verso il clitoride che si staglia duro e impettito che aspetta solo di essere trastullato… lo accarezzo con il polpastrello, gli faccio un giro intorno e poi lo sgrilletto deciso mentre guido con una mano sola, Giorgia mugugna e geme, occhi chiusi e il capo reclinato all’indietro…. Muove il bacino circolarmente…. Gode… Arriviamo ad un semaforo rosso, mi fermo e ci affianchiamo ad una macchina ferma al semaforo… guardo dentro e un uomo alla guida ci guarda… con occhi sorpresi… ho un attimo di esitazione, ha visto tutto?… ho una esitazione ma poi continuo a masturbarla, scendo sul perineo e la accarezzo, il buchino è bagnato di umori che le scivolano voluttuosi dalla fica, lo massaggio dolcemente, provo a penetrarla, non si ritrae anzi il bacino si fa voglioso e il mio dito medio le scivola dentro senza resistenza... scatta il verde, tiro fuori la mano dalla sua intimità sbrodolata e scatto sgommando per non essere seguito a far perdere le tracce… lei allunga la sua mano destra e continua il lavoro che avevo cominciato… tira su un ginocchio e comincia a masturbarsi decisamente… che spettacolo… ansima e mi apostrofa… “adesso ha bisogno di un bel cazzo… ce l'hai tu un bel cazzo per soddisfarla ?"...
“Dai se resisti tra breve siamo da me e te lo do tutto il cazzo di cui hai bisogno”… “mm mm..” risponde e continua a masturbarsi …
Poi allunga la mano sinistra e la struscia sul cazzo turgido nei pantaloni, mi sbottona e con una rapida mossa lo tira fuori… lo afferra con decisone e comincia a masturbarmi con delicatezza, lo stringe, lo soppesa, poi esclama:”mmmm... che bel cazzone… lo voglio tutto…”, “dai ancora poco e poi te lo do tutto…” le dico.
Si abbassa si allunga verso di me, infila la testa tra me e lo sterzo e se lo fa scivolare in bocca… sono bagnato… la situazione mi eccita, mi sta spompinando mentre guido nel cuore della notte nella città deserta, la guardo e vedo che con la mano sinistra si sta trastullando la fica…. Irrefrenabile…
Il tempo vola e siamo quasi sotto casa… le dico di ricomporsi che siamo arrivati… !!!
Faccio la manovra per parcheggiare, scendiamo dalla macchina, prediamo gli strumenti e ci dirigiamo verso il portone che apro con le chiavi, spingo il pulsante di chiamata dell'ascensore, le infilo una mano sotto la gonna e un dito nella fica per mulinarla… lei spalanca la patta dei mie pantaloni rimasti aperti, mi tira fuori il cazzo e mi masturba così davanti all’ascensore…. Siamo nel turbine della pulsione… lì nell’androne, ci masturbiamo a vicenda senza ritegno… sono eccitatissimo ed anche lei non scherza… anche se un minimo di ansia che arrivi qualcuno ce l'ho... prego che l'ascensore arrivi presto
L'ascensore arriva, lei lo apre e tenendomi per il cazzo con la mano e mi tira dentro, quasi avesse un guinzaglio di un cagnolino, ricambio spingendole le dita a forbice, uno nella fica e l'altro nel culo roteandoli dentro di lei... e spingendola dentro.
L’ascensore si chiude, lei si abbassa afferra il cazzo e lo prende in bocca… lo lecca e lo succhia senza sosta per tutti i 5 piani al piano di destinazione..
Le porte si aprono , per fortuna non c’è nessuno sul pianerottolo... i vicini dormono… le faccio il segno "Shhhhh" e indico la porta dei vicini...
Per un attimo ho temuto di aprire la porta e trovarli lì mentre aspettano l’ascensore e si trovano davanti il nostro spettacolo osceno… ma in fondo mi piace il rischio, poi sono in preda all’eros, farei qualunque cosa, anche scoparla lì sul pianerottolo se potessi… penso di essere un deviato…
usciamo de ci dirigiamo verso la porta di casa... Giorgia non molla il cazzo. lo tiene stetto... fà per abbassarsi e leccarlo ma la fermo e apro velocementa la porta ed entriamo in casa chiudo la porta di ingresso a stento, non facciamo in tempo a posare gli strumenti che la giro, la sbatto con la faccia al muro dell’ingresso le alzo la gonna, le tiro indietro il bacino, punto il cazzo sulla fica e la penetro con decisione… e lei emette un gemito di godimento... e inarca la schiena....
Non ho nessuna resistenza, siamo bagnati madidi entrambe, io voglio lei e lei vuole me, la sbatto con decisione, le cingo i fianchi e la penetro in profondità per farglielo sentire tutto, per riempirla di me in un vortice di passione… salgo con le mani verso le tette, le apro la camicetta e le libero dal reggiseno, le tiro fuori e prendo i suoi capezzoli tra le dita, li stringo e li massaggio…. Mentre la scopo… con foga… e lei geme di piacere vuole essere impalata...
Mi ritraggo la accarezzo, la porto in camera , la spoglio e la scaravento sul letto, le apro le cosce e quella rosa dai bordi scuri si apre ai miei occhi, mi metto in ginocchio, le tengo le gambe spalancate con le mani e mi tuffo su quel ben di dio… la comincio a leccare dal clitoride verso il basso e la penetro con lingua dentro la fica, poi scendo giù, le lecco la rosellina del culo, la bagno con la saliva quanto posso e la penetro con la lingua per ammorbidirla. Le infilo due dita nella fica e con il terzo dito le titillo il clitoride… un massaggio a cui non resiste, geme e si agita…
La testa ripiegata, gli occhi socchiusi… alza il capo e mi implora “scopami… dammelo tutto il cazzo...” .
Mi alzo la spalanco ancora di più, prendo il cazzo in mano e lo infilo tutto dentro le sue carni, la afferro per i fianchi e la scopo con decisione muovendomi ritmicamente…
Poi mi ritraggo e le ordino “girati…”, ubbidiente si gira un un movimento da serpente voluttuoso ed agile, e mi mostra il culo a pecorina e la fica con un rivolo di eccitazione che cola tra le gambe... le afferro i fianchi, le sollevo il bacino… e le ordino di continuarea a masturbarsi, godo nel vederla titillarsi il clitoride, mi mostra il culo e quella rosa carnosa irresistibile, scende giù e si infila due dita nella fica ritmicamente, mi masturbo a mia volta guardando quello spettacolo meraviglioso che mi manda ai matti...
Avvicino la lingua al suo culo, la lecco e le inumidisco con la saliva il bocciolo di rosa… le infilo un dito dentro mentre geme e si dimena, poi due dita, mi faccio spazio e cerco di ammorbidire e rilassare i muscoli dello sfintere… lei è docile e accompagna il movimento, mentre faccio questo sputo sulle dita per aumentare la lubrificazione… il culo cede e asseconda il movimento, si apre, si concede, pulsa all’idea di essere penetrato….
Mi metto eretto e con il cazzo le penetro la fica mentre con le dita le stantuffo il culo… la sento godere, gemere e agitarsi, ha il respiro affannato….
Tiro fuori il cazzo dalla fica lo riempio di saliva e lo punto sulla apertura anale, spingo prima piano per far penetrare la cappella e poi sputo di nuovo… il nostri liquidi si mischiano e mi facilitano il compito… spingo e la cappella entra in quell’orifizio bagnato dalla mia saliva e dai sui umori, burroso e disponibile. Si muove con uno scarto per accompagnare il movimento le entro dentro… penetrandola… un piccolo urlo di dolore e piacere si mischia e comincio a fotterle il culo.
Ad intermittenza lo tiro fuori e lo sbatto nella fica, alternando il movimento, culo fica; fica culo…. Senza soluzione di continuità…. Continuo così poi mi chiede “ vieni dentro di me voglio sentire la tua sborra calda che mi riempie, fammi godere”…
Accelero il ritmo e la prendo con tutte le mie forze, la sento gemere e sussultare, sento il suo orgasmo che sale e i muscoli che mi fasciano il cazzo, fremono per l’orgasmo.. mi lascio andare… un fiotto caldo sprizza e la riempie improvviso…mentre un quasi urlo soffocato segna il suo orgasmo...
Caschiamo esausti e ansimanti sul letto madidi di sudore e di liquidi vari, suoi, miei, un impasto erotico... ci addormentiamo accoccolati a cucchiaio uno sull’altra…

Mi sveglio la mattina successiva da solo nel letto… c’è silenzio, la chiamo ma non risponde, mi alzo e la cerco; un profumo di caffè inonda la casa ma lei non c’è, prendo la macchinetta e mi verso del caffè in una tazzina, trovo un biglietto.
“E’ stata un bella nottata sei stato grande, hai un cazzo meraviglioso, ho goduto come una porcella. Era quello che mi serviva, ho capito che Luigi era un stronzo… mi hai aperto gli occhi e non solo.... E’ stato fantastico, Grazie e a non ripetere” TVB Giorgia.

Da allora non ci siamo più rivisti, mi ha scritto ringraziandomi e pregandomi di non cercarla, aveva bisogno di ricominciare da sola la sua nuova vita e così ho fatto, combattuto e rodendomi dentro …!

Incontrarla in quel Wine-bar era un tuffo al cuore, un turbinio di sensazioni dentro di me, il suo sguardo invece emanava evidente tranquillità, disponibilità ed affetto e così non mi sottrassi alla sua chiamata sul palco e quando mi annunciò come :"ecco a voi un grande amico e un grande musicista, con cui abbiamo avuto esperienze comuni".... pausa.. " non stò qui a dire quali.... Musicali ovviamente ..", provoacando l'ilarità del pubblico ed enfatizzando entrambi i miei ruoli.
Allora aprio la custodia dello strumento lo metto a tracolla e salgo sul palco la bacio sulla guancia con affetto, e respiro il magico profumo della sua pelle....
Suoniamo insieme tre brani, spaziando dal R&B , al brano Pop per finire alla Blues Ballad, dove mi dice con un sorriso : ”questa è tua, dacci dentro”… mi lascia tutto lo spazio possibile per il mio solo al solito coinvolgente e strappacuore che emoziona tutti, anche lei credo, che ovviamente le dedico, in nome della nostra una amicizia, ci metto dentro tutta la passione in ricordo di quella notte unica.... e mentre suono noto qualche luccichio nei suoi occhi e lo sento anche i miei ...
Finisco il brano con gli applausi, mi chino, ringrazio Giorgia dell’ospitata con un bacio sulla guancia e saluto il pubblico con le mani sul cuore e un inchino che risponde con un applausi e soddisfatto e torno al tavolo dove mi aspettava Giulia.
Torno al tavolo ripongo lo strumento e chiedo il conto. Giulia mi fa i complimenti “bravo, l’ultimo brano è stato bellissimo, coinvolgente e…”, “E…?” dico io... lei non risponde, aveva capito credo....
Finiamo di bere il calice di vino poi chiedo a Giulia di andare, si stava facendo tardi, pago, usciamo dal locale e lancio verso il palco un ultimo bacio a Giorgia… facendole il segno del cuore …!!

Usciti da locale, io sono ancora un pò imbabolato... ma non era poi così tardi e la butto lì “ti và se facciamo una passeggiata? devo schiarirmi le idee, sono un po’ confuso… ti porto sulla strada più bella e antica del mondo, un posto magico…. non è tardi , poi ti riporto a casa … ti và?”
Aveva capito al volo che stavo confuso un turbine di sentimenti, e risponde “Si se non facciamo tardi volentieri… così provo a schiarirti le idee” ... Scoppia a ridere… “Eh magari” rispondo...
Ci dirigiamo sulla consolare, la strada più antica del mondo... un acciottolato con i pietroni basaltici vecchi duemila anni. Percorriamo la storia, un passato remoto lontano ma presente, la strada è sconnessa si sobbalza tanto e quando la macchina si muove le tette di Giulia ballonzolano all’unisono come macchina, il che mi distrae e al contempo alimenta le mie fantasie erotiche... “cazzo, bella questa strada… ma impossibile” dice.

A metà dell’acciottolato basaltico, c'è una stradina poco frequentata che finisce in uno spiazzo con un cancello, la sede amministrativa di non so cosa, un edifico antico un ex convento con le guglie merlate, e una torretta dove ho sempre sognato di farci il mio studio, è tutto chiuso di notte con un muro di cinta alto, quindi riparato e in piena sicurezza, si fà il giro dello slargo e ci si mette con il muso della macchina verso la strada di accesso, in modo da avere una visuale completa e il controllo dell’accesso, e da dove di notte, si può vedere la luce della luna che risplende in cielo, un posto romantico insomma, dove si può stare in intimità e dove a volte vado in stato di pseudo romanticheria con amiche… , un posto magico e appartato .....
.
Scendiamo dalla macchina ci mettiamo ad ammirare la luna piena, il suo candore si staglia in cielo e noi siamo seduti sul cofano della macchinaù.
Cerco di distogliere i pensieri da Giorgia e contemporaneamente sento una strana sensazione di piacere a stare Giulia, che con la sua sensibilità aveva capito bene quel che era accaduto.. lei parla ma non la sto ascolto... sono perso nei mie pensieri… poi lei mi riporta bruscamente alla realtà: “Ehi ci sei?” dice, “sei lontano anni luce .”
“Mm... si scusa … credo proprio di sì.”
“Sono noiosa? Talvolta mi dicono che parlo troppo”.
“No, no, stavo solo pensando, ero proprio lontano non volevo essere maleducato.” Scusami
“Dove eri?”.
Mi guarda, i suoi occhi profondi guardano dritto nei miei, come incollati, sorride leggermente, il suo viso illuminato dalla luna, la fossetta sul mento è ancora più in risalto e la rende maliziosa ai miei occhi.. “In qualche luogo bello, spero?” mi dice.
“Penso di sì, sì; ma non sono sicuro di dove fossi...”
Non riuscivo ad interrompere il ricordo dell’incontro improvviso, e contemporaneamente non volevo interrompere gli sguardi reciproci di intesa con Giulia
Ero perso in me ma anche perso nei suoi occhi, ero caduto dentro quei due cristalli marrone chiaro…
Sento una carezza sul braccio ed un tocco più leggero sulle mie labbra, poi si ritira, e continua a guardarmi, il campanello per farsi sentire...
Una cosa sento forte, ha un gran carica erotica, l’avevo notato da subito, anche se non era così evidente e sfacciata, anzi dietro la sua timidezza e riservatezza si percepiva il fuoco che le femmine sudamericane hanno; quella voglia e quella passione istintiva delle donne sudamericane.
Mi confessa che la serata era stata eccitante ed intrigante, anzi, ero uno dei pochi che nonostante i 20 e passa anni di differenza di età, poteva parlare di sé senza grandi problemi e mi sentiva più vicino di tanti suoi coetanei.
Tra un'allusione e l'altra, qualche accenno alle mie passate avventure, iniziamo a conoscerci senza veli, mostra interesse e percepisco anche un po' di eccitazione.
La sfioro sul braccio e sulla spalla e lei mi sorride, si avvicina, ci baciamo con passione.
Le accarezzo il viso con le mani a conca, dolcemente, ha una pelle morbida e profumata, scendo sulle spalle, le infilo una mano sui riccioli neri e li serro dolcemente, sento un brivido che le percorre la schiena, allora scendo con le labbria verso il collo e la bacio dolcemente, poi passo la mani sulla schiena sulla schiena, la accarezzo dolcemente e la massaggio, sposto la mano sul seno piccolo sodo e duro, le sfioro i capezzoli turgidi e prominenti.
Mi afferra e la sua mano vola sul cazzo, la struscia e lo massaggia attraverso i pantaloni, mi apre la patta lo tira fuori con qualche difficoltà lo estrae, lo soppesa con interesse e inizia a muoversi mentre le bocche si spiaccicano tra loro e le lingue roteano e si intrecciano.
Ha una bocca carnosa e una lingua saettante… la immagino già che me la passa sul cazzo… fremo al solo pensiero… ho il cazzo durissimo che svetta, è bagnato, umido di liquido viscido di preparazione, pronto per essere usato…
Si stacca dall'abbraccio, si inginocchia, lo sbaciucchia con la bocca calda e umida, mi guarda, dal basso verso l’alto con quegli occhioni scuri ingenui e intriganti, le proporzioni della mia erezione sono vergognose, soppesa con lo sguardo le dimensioni del cazzo al di fuori dei pantaloni... e affonda la bocca su quel boccone prelibato... e lo succhia con avidità..
Poi lo sfila dalla bocca e chiede "Ti piace?", lasciando per un istante la presa. Ansimando rispondo "Si... da impazzire hai un bocca meravigliosa"; e risponde i "amo sentirmi così, avere il completo possesso di un uomo, sentirmi un po’ puttana e un po’ padrona di un uomo… mi piace... è il momento in cui posso esprimere il mio possesso unico su un uomo..".
Mi eccito ancora di più, il cazzo turgido quasi mi esplode, quelle parole mi hanno eccitato, infoiato ancora di più… come se non bastasse il suo profumo, la sua femminilità mi entrano nel naso e vanno dritti all'ippotalamo... "prendilo tutto" le dico e lei se lo ficca in bocca e comincia a spompinarmi, mi lecca la cappella, scivola sul glande e poi giù lungo l'asta dura in erezione… mi sbottona completamente, mette una mano nei pantaloni, allunga le dita, mi massaggia il culo con delicatezza, mi accarezza le palle con una maestria unica… le tira fuori e me le lecca.. godo… gocce di liquido vischioso mi escono dalla punta del cazzo… Sono carico ….
Scorro con le mani i sui suoi riccioli corvini, la prendo per i capelli e la accompagno nei movimenti, accelerando e rallentando il movimento della sua bocca, si fa guidare con dolcezza e docilità… ci sa fare è merarvigliosa…!!!
Mi piego da una parte e cerco di arrivare allo spacco del vestito sul suo seno, entro con la mano nel vestito e la insinuo nel reggiseno, scucchiaio il seno lo tiro fuori e lo massaggio dolcemente poi le strizzo un capezzolo con l’indice e il pollice… la sento gemere e godere…. Immagino quanto sia bagnata la fica… la cosa mi eccita ancora di più…!!!

La tiro su e la bacio con passione, mi piace assaggiarla dopo che mi ha succhiato il cazzo e percepisco il suo sapore intriso nel mio… una perversione quasi una unione chimica intima unica, le succhio la lingua con voracità, poi le mordicchio le labbra…
Allungo la mano sulla schiena e scorro fino alle sue natiche sodissime, le palpo con gioia e stupore, mi avvicino al suo orecchio inebriandomi del suo profumo… e mi getto nella proposta oscena, le lecco l’orecchio, si schiaccia contro di me e mi fa sentire un assaggio delle sue cosce, appoggiando il pube contro il cazzo che svetta nella sua mano.. non lascia la presa se lo tiene tutto in mano in segno di possesso… “questo è mio” sembra dire, con le gambe mi circonda e lascia salire la gonna, le faccio scivolare dolcemente e con naturalezza la mano fra le gambe, la punta delle mie dita sfiorano il suo intimo trovando un clima e umido, fradicio e disponibile, pronto ad accogliermi ….
Con un impercettibile movimento del bacino si sposta, le scosto le mutandine e mi permette di introdurre dentro di lei due dita… quasi fossero un preavviso di quello che di lì a poco accadrà… una smorfia di piacere si stampa seminascosta sulle sue labbra, muovo il pollice verso l’alto per stimolarle maliziosamente il clitoride…
La sento fradicia oltremisura, un fremito iniziale corruga il suo volto … mentre la mia mano le fruga l’intimo con maggior decisione, il dito scivola bagnato dentro di lei mente un gemito esce dalle sue labbra scure e carnose.
Mi arpiona il braccio con una mano, la sento irrigidirsi mentre le sue unghie mi danno un piacevole dolore nella carne, percepisco il movimento del suo bacino mentre si contrae in preda al piacere e poi un abbondante getto di fluidi densi la bagna completamente.
Le proporzioni della mia erezione sono vergognose e lei ne è ben conscia, soppesa con lo sguardo le dimensioni del cazzo fuori dei pantaloni...
La sua bocca si avvicina al mio orecchio ed inizia a sussurrare come una incantatrice di serpenti. "Mi hai fatto allagare… ora scopami...”
Una sequela di sequenze fotografiche si accavallano nella mia mente... fantasie che mi gonfiano ancora di più il cazzo e la voglia di lei… le tiro su la gonna e la sbatto sul cofano della macchina, la guardo con le gambe allargate, il culo poggiato sul cofano e la visione della sua fica sbrodolata... mi chino ed inizio a leccarle la fica indigiano sul clitoride con un movimento circolare e po scendo giù e le saetto con la lingua la vulva, poi proseguo in basso e con la punta della lingua le penetro la rosellina del culo... ho il cazzo duro e turgido, che nel frattempo mi smanetto per tenerlo pronto.... la sento gemere ancora è tutta un lago di eccitazione,,, un rivolo di piacere e di saliva le scorre tra le gambe. Mi alzo e con il cazzo in mano le faccio scorrere la cappella dolcemente sulle grandi labbara provocandole fremiti di piacere... poi deciso punto la punta della cappella nella direzione giusta e la penetro affondando nella sua carne e la scopo...
la gonna è tirata su e le gambe divaricate, il profilo della sua bellissima pesca dalle labbra scure si staglia alla luce della luna, uno spettacolo... sono eccitatissimo....
Le tiro fuori dalla camicetta tutte e due le tette turgide con i capezzoli eretti, le strizzo e le succhio i capezzoli mente la scopo come un animale…
Geme e bisbiglia qualcosa in spagnolo… non capisco quel che dice, nel farfuglio… percepisco qual parola : " Fóllame, hasta que no pueda recordar mi nombre, Fóllame Tienes ojos de "fóllame .. chicooooo" e scoppiamo come ossessi, la crema calda cola mentre sono ancora dentro di lei che mi agito ... il flusso caldo le comincia a sgorgare tra le gambe... si sente bagnata e allora con la mano destra raccoglie la crema fuoriuscitase la porta alla bocca e si lecca la mano voluttuosa e ingorda.....

Mentre siamo ancora avviluppati uno dentro l'altra un motivetto proviene dalla macchina, un telefono, il suo che squilla. “Mierda. Mi mama! Sul movil…!” dice

Si stacca da quell’intrigo di carne e voluttà, prende il telefono scarmigliata, seminuda… e mi lascia impalato con il cazzo gocciolante, turgido e teso…sento la prima domanda dall’altra parte del telefono :”dove sei? chi ti riporta a casa? quando torni?.. confabula con la madre e ppoi chiude la comunicazione mi si avvicina e dice : “ Scusa devo andare a casa, è un po' tardi..”
Sono lì con il cazzo intriso dei nostri umori eccitato come non mai… e un po’ irritato…
La telefonata ha interrotto un momento magico… “ mi lasci così?” le dico...
Allora lei si china prende il cazzo nelle sue manine affusolate da musicista e comincia a masturbarmi velocemente, poi si accovaccia e lecca la cappella, poi giù e di nuovo su, apre la bocca e se lo infila dentro con voluttà rara, lo succhia con abilità, allungo la mano le accarezzo un seno, mentre con l’altra le prendo la testa e accompagno il movimento, le stringo i capelli per possederle la bocca… l’eccitazione sale e arriva al culmine, esplodo nella sua bocca contorcendomi come un anguilla fuori dall’acqua, l’orgasmo parte e mi arriva al cervello, un getto copioso le riempie la bocca di liquido caldo e dolciastro, sento che deglutisce e ingoia voracemente… muovendo la testa freneticamente… mi svuota l’intimo e il cervello…
Poi rallenta si ritrae e mi guarda… una goccia di liquido le gocciola oscenamente da un lato della bocca, visione erotica unica….Poi come per apprezzare il gesto “mmmmm....è buono sei dolcissimo…”

Si alza mi bacia sulla bocca condividendo con me quel nettare intimo… le lingue saettano ancora in un impasto erotico... c'è ancora voglia di aversi....

“Lo so, ti ho fatto perdere la testa... è stato bellissimo” dice ma “Ora andiamo… devo tornare a casa scusami... magari la prossima sarà...” e si tace..
Ci ricomponiamo velocemente, vado verso la macchina apro lo sportello, salgo in auto, accendo il motore…. “Sali!”…. le dico....
To be continued....
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