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I primi incontri


di Membro VIP di Annunci69.it Milordiscreto
29.08.2016    |    4.118    |    1 9.3
"Nonostante la stagione Silvia sotto il cappotto aveva un vestitino leggero e mi provocava lasciandomi scorgere le sue cosce affusolate con calze autoreggenti e..."
Risposi ad un annuncio su internet e anche se, dopo qualche tentativo infruttuoso, non mi aspettavo una risposta con mia sorpresa la risposta arrivò.

Mi invitarono a visitare il loro sito e la cosa mi arrapò subito anche perché lei non sembrava male. Per fissare il primo appuntamento ci mettemmo veramente poco, una mail e un paio di telefonate, era all'ingresso
di un centro commerciale della provincia di Roma.

Io arrivai per primo e non appena si avvicinarono ci riconoscemmo subito con lo sguardo. Le presentazioni (si chiamano Silvia e Angelo) ed un giro insieme all'interno del centro commerciale per scambiare due chiacchiere e conoscerci reciprocamente. Dopo dieci minuti Silvia diede il suo assenso, chiesero se anche per me andava bene e dato il mio si con un pizzico di imbarazzo ma sicuramente già tutti eccitati ci recammo nell'appartamento di un loro amico che all'occorrenza lo rende disponibile.


Ci scaldammo un po' (faceva freddo) e ci mettemmo a sedere in salotto.
Nonostante la stagione Silvia sotto il cappotto aveva un vestitino leggero e mi provocava lasciandomi scorgere le sue cosce affusolate con calze autoreggenti e la sua scollatura generosa. I miei sguardi furtivi e di ricerca diventarono subito di ammirazione e desiderio, lei era seduta con me sul divano e, vista la mia iniziale titubanza, si avvicinò scivolando a poco a poco vicino a me mandandomi dei chiari messaggi di invito. Mentre facevamo conversazione a tre io e Silvia ci scambiammo qualche timido contatto con le dita, con il dorso della mano mi misi quindi ad accarezzare le sue braccia, le spalle ed il collo. Avvicinandomi ho potuto avvertire il suo respiro alterato e qualche fremito di eccitazione, cosa che ha eccitato ulteriormente anche me e, visibilmente, anche Angelo. Il ghiaccio era rotto e dopo qualche minuto di carezze la mia mano è scivolata prima sul ginocchio e poi con il tocco delle dita all'interno delle cosce.
Si fece improvvisamente silenzio, lei socchiuse per un attimo gli occhi ed in modo istintivo ma trattenuto schiuse leggermente le gambe invitandomi implicitamente ad entrare. A quel punto l'aria si era fatta elettrica ed eravamo tutti e tre già caldi di libido, il cuore mi batteva a mille ed io continuai ad accarezzarla con dolcezza ed in modo sempre più audace arrivai a sfiorare delicatamente le mutandine.
Mentre lei schiudeva ancora di più le sue cosce sentivo il calore che emanava la sua passera e quando ho finalmente appoggiato le dita massaggiandola lentamente lei ha reclinato la testa e chiudendo gli occhi, sussurrò un impercettibile mugolio di piacere.
Il tutto con lo sguardo compiaciuto ed arrapato di Angelo, l'intesa era buona ed io già mi sentivo a mio agio.
Non vi era più traccia di inibizione, Silvia si era abbandonata e con le mani cercava il mio cazzo che era già diventato duro come il marmo, i mugolii si facevano sempre più frequenti.
Iniziai a spogliarla lentamente e lei rispondeva subito assecondando ogni mio gesto, prima le ho sfilato il vestitino scoprendo delle curve stupende che mantenevano le promesse delle foto, poi mutandine e reggiseno
trasparenti e quasi inesistenti scelti accuratamente per l'occasione e per la gioia dei miei occhi e di quelli del marito. Ancora qualche secondo ed era completamente nuda, sdraiata sul divano e completamente abbandonata alle sensazioni chiedendo solo che continuassi, penso che sia lo spettacolo più bello ed eccitante del mondo.
Per non perdere l'atmosfera mi sono spogliato in fretta e con delicatezza gli ho fatto sentire il contatto del mio corpo sdraiandomi accanto a lei che ha subito preso il mio cazzo sul palmo della mano e quasi soppesandolo lo accarezzava.
La mia bocca si è soffermata sui suoi capezzoli, li mordicchiavo, li afferravo appena con le labbra, li bagnavo con la punta della lingua e soffiavo con un filo di fiato per accrescere le sue sensazioni; subito
diventarono alti e turgidi come gomma.
Le mie dita nel frattempo frugavano piano in mezzo alle sue cosce ormai completamente aperte, si facevano strada tra le labbra bagnatissime della figa e massaggiavano con piccoli colpetti
il clitoride, eravamo tutti e tre al massimo dell'eccitazione sottolineata da gemiti, mugolii e "siiii" sussurrati e pieni di libidine.
Cambiammo posizione e in ginocchio di fronte a lei semisdraiata le presi i fianchi ed iniziai a leccare.
Dapprima con la punta della lingua percorrendo più volte tutto il taglio dal basso verso l'alto, poi andando a cercare il clitoride per tormentarlo sempre con la lingua e in fine appoggiando tutta la bocca e frugando, spingendo leccando e leccando. I gemiti erano diventati urletti, le sue reazioni a volte diventavano convulse con scatti che tradivano delle fitte di piacere e in quel frangente rivolgendosi ad Angelo, disse con abbandono: "è bravissimo!!", inutile dire che la cosa mi fece molto piacere.
La tormentai in questo modo per circa dieci minuti, a volte la dovevo afferrare con forza per trattenere le sue improvvise contrazioni, la mia faccia era bagnata fino al naso ed alle guance e mi era quasi venuto un
crampo alla lingua.
A quel punto con mio grande piacere Silvia decise di ricambiare, mi invitò a mettermi in piedi, si mise in ginocchio davanti a me e presa dall'eccitazione me lo passava con la lingua e la bocca
semichiusa riempiendolo di saliva e facendomi sentire una piacevolissima sensazione di bagnato, poi lo prese in bocca e muovendo tutta la testa avanti e indietro lo stantuffava con le labbra bagnate senza stringerlo e accarezzandomi dolcemente le palle: una sensazione paradisiaca; li fui io a gemere.
Angelo partecipava massaggiando vistosamente il suo affare, a volte la teneva ferma e commentava insieme a noi spostandosi per guardare meglio.
Noi volentieri lo accontentavamo mettendoci sempre a suo favore per mostrargli tutti i particolari più intimi ed eccitandoci della sua partecipazione.
Fu proprio lui ad un certo punto ad invitare Silvia a prenderlo dentro, non ci facemmo pregare, lei si sdraiò sul tappeto sostenendo e divaricando le cosce con le mani mentre io infilavo il preservativo, mi misi sopra di lei,
appoggiai la punta del cazzo al centro della passera strabagnata e spinsi.
L'inserimento avvenne molto lentamente sottolineato da un suo mugolio prolungato, io iniziai a pompare sostenendomi sulle braccia.
Il cazzo entrava ed usciva quasi completamente ed il ritmo delle penetrazioni aumentò
lentamente.
Ad ogni pompata facevo attenzione ad andare fino in fondo premendo e sfregando il clitoride con il pube e lei mi dava conferma dell'attenzione che avevo nei suoi confronti con un forte gemito ad ogni
spinta, per dare meglio spettacolo al marito lei appoggiò i polpacci sulle mie spalle, di certo non sentivamo la fatica e la visione doveva essere splendida perché anche lui godeva come un matto continuando a ripetere: "che porca!". A quel punto volevamo solo venire e non riuscendo più a trattenermi dissi che stavo per sborrare. La risposta fu immediata:
"anch'iiiioooo" e fu l'apoteosi.
Tra urletti, mugolii, porcate verbali e gemiti io e Silvia venimmo all'unisono e ci accasciammo spompati e sorridenti.
Silvia era visibilmente soddisfatta ma evidentemente non del tutto perché dopo un paio di minuti di complimenti e commenti richiamò all'ordine Angelo che, come è giusto che sia, prese il mio posto e finì l'opera facendogli fare un altro giro che a giudicare dalla foga fu bello tanto quanto il primo.
Alla fine li vidi scambiarsi un profondo bacio e sussurrarsi un "ti amo", ebbi la conferma che il gioco era veramente piaciuto anche a loro.Il commento finale fu unanime: "che scopata!!!", ci dicemmo subito che
dovevamo rifare l'esperienza, cosa che facemmo più volte e con grande
soddisfazione, anche se la prima volta era il 2004.

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