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Diario dello schiavo – Prologo – Il Padrone ed il Suo schiavo


di slave27
11.12.2020    |    2.265    |    15 9.4
"All’inizio, quando ero novizio ed il mio corpo doveva ancora imparare a resistere alle frustate Lui faceva la somma dei numeri sui dadi, tirando un minimo di..."
Per volere del mio Padrone, iniziando da questo Prologo, pubblicherò per capitoli il mio diario personale dello schiavo, che il mio Signore mi sta facendo tenere sin dal nostro primo incontro. Tutto il diario dello schiavo è stato scritto a mano su delle moleskine nere, ed ora ho iniziato a trascrivere a computer i capitoli più interessanti da pubblicare su questo sito.
Essendo il Padrone molto vanesio, ha deciso di espormi a questa pubblica umiliazione, per vantarsi con una platea più ampia possibile di quanto sia riuscito a sottomettermi al Suo volere. L’idea poi che qualcuno provi piacere leggendo nero su bianco quanto Lui ed io abbiamo trascorso insieme in questi 4 anni fa eccitare molto il mio Padrone. Non da ultimo il mio Padrone spera di poter conoscere su questo sito qualche persona intrigante della nostra zona, con cui confrontarsi sul nostro modo di vivere il BDSM, e un domani chissà, anche per futuri incontri.
Padrone Cristian è un bellissimo uomo di 54 anni (ne aveva 50 quando ci siamo visti la prima volta), vive a Brescia da più di trent’anni ed è originario di Modena, anche se la sua famiglia ha origini calabresi. Ha una fisicità molto importante essendo alto 1,83 per circa 96 kg, gambe e braccia forti e robuste, seppur non tornite. Le forme del Padrone sono morbide, con una pancetta prominente. Lui è calvo ma con una folta barba scura, petto e pube villoso ed ha una carnagione olivastra. Il Suo Scettro (nome con il quale mi è stato ordinato di chiamare sempre il cazzo del mio Padrone) è lungo 22 cm, con diametro di circa 4 cm, cappella larga ed un tronco nerboruto e ricco di vene pulsanti. Nella vita lavorativa è un netturbino, lavoro che ha trovato poco prima di conoscerci e dopo essere stato disoccupato per più di un anno dopo la chiusura della Sua ditta di elettricista, causata dalla crisi edilizia iniziata nel 2009. Il Padrone è gay, prevalentemente attivo e nella vita ha avuto 5 relazioni durature a cui aggiunge una serie lunghissima di amicizie. Una di queste amicizie lo ha portato a frequentare nei due anni precedenti al nostro incontro un noto club milanese a tema sadomaso, che l’ha portato ad avvicinarsi a questo mondo. Per me è un onore immenso dire che però io sono il Suo primo schiavo fisso.
Io, lo schiavo leonardo, ovvero chi vi scrive, sono un ragazzo di 34 anni (ne avevo 29 quando ci siamo conosciuti) ed anche io sono di Brescia. Sono 1,85 per 74 kg ed il mio corpo è pubblicamente esposto sul mio profilo di questo sito. Le foto sono di quattro anni fa, e sono le prime che inviai via mail al mio Padrone quando ci siamo conosciuti. Il mio fisico però vi garantisco che è rimasto praticamente immutato. Ho una laurea in economia e lavoro come impiegato bancario. Fino alla conoscenza con il Padrone ero stato solo con donne, ma ho sempre avuto un forte indole sadomaso sin da ragazzino, declinandola con il tempo per un ruolo di sottomesso nei confronti di un altro uomo, sublimando così la mia voglia di essere umiliato. Il mio primo rapporto sessuale con un altro uomo è stato quindi con il Padrone, e quindi ora diciamo che mi sento bisex, anche se fuori dal nostro rapporto non ho mai cercato altri uomini ma mi sono approcciato solo a donne. Gli unici rapporti sessuali con uomini sono stati con il Padrone, e con altri Suoi amici che mi è stato ordinato di soddisfare dal mio Signore.
Qui di seguito vi descrivo brevemente come viviamo il nostro rapporto tra Padrone e schiavo, in maniera da stuzzicare il vostro interesse su quello che troverete nei vari capitoli del mio “diario dello schiavo”, e anticipandovi alcune situazioni che verranno approfondite nei dettagli nei prossimi racconti, con la presenza della ricostruzione anche di alcuni nostri dialoghi.
I giorni fissi in cui ci vediamo sono sempre il mercoledì sera, solitamente dalle 17:30 fino a mezzanotte, ed il sabato per l’intera giornata, il mio arrivo è sempre alle 7:30 di mattina e mi fermo all’incirca fino alle 2:00 di notte. Ma quando i turni di lavoro del Padrone lo permettono spesso mi presento al Suo cospetto già il venerdì sera per le 20:00 e resto da Lui anche il venerdì notte, oppure resto a casa del Padrone il sabato notte e mi fermo anche tutta la domenica fino alle 21:00 circa.
La natura del nostro rapporto in estrema sintesi sarebbe anche breve da riassumere. Quando ci vediamo io mi presento a casa del mio Padrone, mi spoglio completamente nudo, metto il mio collare e da quel momento, fino alla fine dell’incontro Lui fa di me tutto ciò che vuole e che gli possa procurare piacere. In quelle ore il mio unico scopo è donare piacere al Padrone, eseguendo ogni Suo ordine, e trovare a mia volta piacere nell’umiliazione continua che eseguire ogni Suo ordine comporta. Gli unici limiti che insieme abbiamo stabilito sono sangue, segni permanenti, aghi e scat. Per quanto riguarda il resto in questi quattro anni ho subito veramente di tutto. Come ogni bravo schiavetto che si rispetti sono spesso usato come cane, e mi muovo per casa prevalentemente a quattro zampe, con collare e guinzaglio, vengo insultato in ogni maniera possibile e quando vengo usato sessualmente il Padrone si riferisce a me sempre in termini femminili, usando solo appellativi quali “troia”, “puttana” o “cagna”. Ovviamente invece io do sempre del Lei al mio Padrone, sia in forma di rispetto che di gratitudine per mettermi di stare al Suo servizio. Faccio tutti i mestieri di casa, con un abbigliamento consono al ruolo, e spesso il Padrone mi fa vestire da troia e poi fare uno striptease per Lui. Cucino per Lui mentre io mangio i Suoi avanzi direttamente dalla ciotola, e sempre da una ciotola sono costretto a bere. Le bevande passano dall’acqua semplice, all’acqua corretta con sputi o sperma e finiscono spesso anche con intere ciotole d’urina. Spesso il mio corpo e la mia bocca vengono usati come pisciatoio, e la mia lingua usata come carta igienica sia davanti che dietro. Lecco i piedi e massaggio il corpo del mio Padrone quando si rilassa, e alcune volte vengo usato come mero oggetto, ad esempio come poggiapiedi, tavolino, scendiletto o posacenere. Mi è capitato di dormire nudo sulla cuccia in balcone e di subire alcune umiliazioni anche outdoor. Ho dovuto servire sessualmente altri uomini per ordine del Padrone, ma fino ad ora erano solo persone di Sua massima fiducia e Suoi amici di vecchia data.
Quando commetto errori nel servizio, sbaglio a parlare o infastidisco in qualsiasi maniera il Padrone vengo giustamente punito, ma è capitato anche di essere punito solo per il puro diletto del Padrone. La punizione preferita dal Padrone è la frusta, ed ormai ne possiede di svariate tipologie, tutte regalate da me. Ad ogni singola frustata sono costretto a contare ad alta voce, aggiungendo sempre anche “Grazie Padrone”. Se sbaglio il numero della conta si riparte da capo con le frustate, mentre se invece non scandisco bene Grazie Padrone viene ripetuta solo l’ultima frustata. Solo in rari casi il numero delle frustate è stato deciso dal Padrone, perché la maggior parte delle volte lo diverte di più affidarsi al fato, e il numero dei colpi è stabilito dai dadi, e più precisamente i 6 dadi del Risiko. All’inizio, quando ero novizio ed il mio corpo doveva ancora imparare a resistere alle frustate Lui faceva la somma dei numeri sui dadi, tirando un minimo di 3 dadi se meritavo una punizione blanda fino ad un massimo di 6 se invece le mie mancanze erano gravi. Ora invece il numero di colpi è sempre almeno in doppia cifra e si usano solo due dadi. Il dado rosso rappresenta la prima cifra del numero e quello azzurro la seconda. Anche in questo caso in base alla punizione che merito i due dadi possono essere lanciati solo una volta fino ad un massimo di tre lanci, quindi il numero minimo di frustate più essere 11 e quello massimo di 198, ed il numero massimo uscito finora è stato di 183, e non è stata una bella giornata per me.
Questo è solo una brevissima anticipazione per punti di chi siamo e come viviamo, se volete scoprire di più leggete anche i prossimi capitoli.

Prossimo Racconto: Diario dello schiavo – Capitolo 1 – La prima volta schiavo
Continua…
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