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Piccolo manuale della perfetta Mistress - 2a parte


di MissSerena
04.08.2022    |    5.138    |    7 9.7
"Inoltre proprio perchè estrema va portata avanti da Mistress ben formate dal tempo, che non devono avere alcuna fretta di concludere il rapporto..."
Non c'è nessuno ordine nella pratiche che andrò a descrivere, ma ho cercato di mettere nello stesso capitolo quelle più simili come pegging e fisting in questo.

Adorazione delle scarpe e dei piedi

Mentre lo slave dovrà sempre esser completamente nudo, la Mistress dovrà non solo indossare abiti adeguati, ma avere ai piedi delle calzature di suo gradimento, l'importante è che queste vengano usate solo nel Dungeon, e che dopo ogni sessione siano igienizzate prima d'esser messe a dimora, questo per evitare infezioni non solo alle slave, che dovrebbe passare la lingua su una suola sporca, ma anche la Domina nel caso abbia poi un rapporto orale-passivo col sottomesso.
Altra caratteristica che devono avere le calzature della Mistress sono i tacchi a spillo, non solo perchè sono più eleganti degli altri, ma perchè possono esser usati per altri scopi, come la sodomizzazione dello slave. Le calzature più indicate sono gli stivali e stivaletti di varia altezza, quindi dal metà coscia sino a coprire solo il tallone, le decolté e i sandali, che devono sempre essere in pelle lucida a prescindere dal colore, anche se è sempre da preferire il nero con il rosso come prima alternativa.

Nulla vieta a una Domina d'indossare un tipo di calze, che però dovranno essere esclusivamente in nylon o in latex. Personalmente trovo le calze poco indicate perchè eliminano il contatto Mistress-slave frapponendosi fra loro, ma è indiscusso il loro fascino, soprattutto per quelle in latex, che però dovranno esser d'ottima qualità, e quindi molto costose, onde evitare che si trasformino in una piccola sauna per le gambe.
Quanto ai piedi questi dovranno sempre esser ben puliti, ma non profumati, in modo che lo slave possa assaporarne l'odore al naturale, leccandoli per tutta la loro lunghezza o dedicandosi solo alle dita, sia con la lingua che con tutta la bocca.

La Mistress potrà stare in piedi o sedersi su una comoda poltrona, l'importante è che lo slave sia sempre fisicamente sotto di lei in modo da rimarcarne l'inferiorità. Ricevuto il comando lo slave si metterà carponi davanti alla Domina, con la faccia che sfiora il pavimento per poi iniziare l'azione richiesta, e se riguarda i piedi dovrà prima scoprirli con grazia e delicatezza estrema. In seguito dovrà leccare ogni parte della calzatura almeno due volte se al di sotto di metà polpaccio, e una se superiore, mettendo sempre ben in mostra la lingua che userà mostrando tutta la sua devozione alla Mistress. Inoltre se la calzatura non presenta una zeppa sempre se richiesto, dovrà prenderne in bocca la punta simulando un rapporto orale, mentre è quasi obbligatorio succhiare i tacchi.
Subito dopo iniziata l'adorazione lo slave dovrà ringraziare la Mistress per l'onore concesso, seguendo scrupolosamente ogni ordine ricevuto, dando sempre il meglio di se. Qualcuno potrà considerare queste pratiche atti di semplice feticismo, ma la realtà è che sono la base per stabilire un rapporto Dominatrice-sottomesso che è la stessa base del Bdsm.

Durante i primi rapporti sarà cura della Mistress insegnare al suo sottomesso l'arte dell'adorazione dei piedi, spiegandone ogni aspetto pratico, dal leccare la pianta degli stessi senza fare il solletico, al succhiare ogni singolo dito in modo uguale al precedente e al successivo. Inoltre dovrà fornire allo slave dell'acqua fresca in modo che a questi non si secchi troppo la lingua, impedendogli così di portare a termine il suo compito al meglio delle sue possibilità.
E' severamente vietato alle Mistress usare calzini in spugna o cotone, che oltretutto uccidono la libido come poche altre cose al mondo, e usare scarpe sporche soprattutto se è lercia la suola.
La domina potrà fare ciò che vuole durante questa pratica, dal comunicare ad altra persona quello che si sta facendo al solo scopo d'umiliare lo slave, al toccarsi fingendosi eccitata, anche se a volte non è necessario recitare.
Va infine ricordato che difficilmente lo slave avrà doti da contorsionista, ed è quindi inutile chiedergli di baciare i suoi stessi piedi.
E' difficile che un rapporto sia basato esclusivamente sull'adorazione di scarpe e piedi, anche perchè più che Bdsm sarebbe feticismo punto e basta. Può però esser un modo diverso dagli altri per punire lo slave per errori fatti in precedenza, relegandolo quindi a 'lingua umana' e nulla più.
L'importanza di questa pratica è che permette d'iniziare un rapporto 'fisico', pur mantenendo perfettamente i ruoli di Domina e slave, facendo sì che la coppia prenda conoscenza l'uno dell'altro senza però sfociare in atteggiamenti troppo 'vanilla' e quindi non consoni ad una Mistress. Inoltre rappresenta il massimo della sicurezza non essendoci forme di violenza o di costrizione, e quindi è un buon punto di partenza anche per sessioni che poi diverranno più impegnative.


Il pegging

Il pegging non è altro che la pratica per cui si sodomizza un uomo usando uno strap-on, mentre nel fisting si usa la mano.
In teoria la differenza è quindi solo nello 'strumento' che si usa per portare a compimento la sodomia, ma la realtà è ben diversa.
Prima però di parlare di pratiche una doverosa premessa.
La discussione se siano meglio i lubrificanti naturali o quelli a base di silicone credo non avrà mai fine, avendo gli uni come pregi i difetti degli altri e viceversa. E' però mia opinione che nel caso in questione siano preferibili quelli siliconici per la loro maggior durata, visto che il retto non dispone di una propria lubrificazione, ed è quindi meglio adoperare quelli che hanno minor problemi di 'consumo'. Il discorso cambia nel caso del fisting, essendo questa una pratica di breve durata proprio perchè molto più violenta, quindi in questo caso c'è la massima libertà di scelta.

Tralascio il pegging nell'ambito di un rapporto Mistress-sissy, perchè di questo ne parlerò nel capitolo dedicato alla femminilizzazione forzata.

Sodomizzare un uomo nell'ambito di una rapporto Bdsm è quasi un 'classico', di quelli di cui è difficile farne a meno, ma il modo in cui si compie l'atto ha significati molto diversi fra loro.
In comune c'è il bisogno di usare un lubrificante sia per non provocare danni allo slave, ma soprattutto per poter avere il ritmo che più si desidera durante l'atto in se.
Nel pegging infatti la Mistress toglie ogni barlume di mascolinità allo slave, usandolo come una cagna in calore, bisognosa solo d'esser posseduta dal primo che passa, mentre nel fisting è più un portare alle estreme conseguenze la sodomia in se che un vero e proprio atto di dominio.
Di fatto nel pegging c'è un completo scambio dei ruoli del normale rapporto etero, col plus che l'uomo può solo avere rapporti anale, che già di loro sono considerati più perversi e contro natura di quelli vaginali che può avere una donna.

Il pegging può esser preceduto da qualunque altra pratica, comprese quelle che interessino il sedere come lo spanking, anzi c'è chi le considera il giusto preliminare alla sodomia, perchè 'preparano' lo slave a riceverla. Inoltre può essere abbinato altre alla costrizione dei genitali tramite CB, o al già citato spanking soprattutto se la Mistress usa un guinzaglio per tirare a se lo slave.
La Domina sceglierà quindi lo strap-on che ritiene più opportuno per quell'occasione, scegliendone fra quelli con cinture o indossabili, e qui c'è l'ulteriore scelta fra quelli a fallo realistico o prettamente indicati per il rapporto anale, o quelli senza cinghie come il Feeldoe, che permettono non solo alla Mistress di provare un maggior piacere, ma anche d'avere un contatto più stretto con lo slave.

Se lo slave è ai suoi primi rapporti come sodomita passivo, vanno usate alcune accortezze per far sì che la penetrazione non sia troppo traumatica, con la conseguenza che poi venga rifiutata. La Domina prima di penetrare lo slave dovrà accertarsi che lo slave sia il più rilassato possibile, e usare le dita come preliminare più a lungo di quanto sia abituata fare, proprio per preparare al meglio tutto il retto. Una volta fatta entrare la punta dello strap-on, dovrà fermarsi per far abituare lo slave a quella presenza per lui insolita, ripetendo la pausa a circa metà penetrazione, per concluderla con tutta calma. Anche le prime spinte dovranno essere lente e cadenzate, e solo le lo slave dimostra di non avere problemi, si potrà aumentare il ritmo, ma senza mai arrivare a quello 'solito' che si adopera con chi è pratico del pegging.

E' opinione diffusa che la posizione ideale per il pegging sia quella con lo slave messo carponi preferibilmente per terra, in quanto del tutto esposto alla Domina ed a sua completa disposizione. In realtà anche avere lo slave sdraiato ha i suoi vantaggi, in quanto lo si può guardare in faccia mentre lo si sodomizza, oltre a poter avere libero accesso ai suoi genitali, che ben difficilmente non saranno usati per provocargli ulteriori sofferenze.
Il pegging è volendo il 'paradiso' dell'umiliazione verbale, proprio perchè lo slave è privato della sua mascolinità, e quindi si può facilmente giocare sul suo ruolo di 'troietta vogliosa'. Se poi lo slave è sposato lo si deve umiliare in quanto possibile cornuto, con la moglie che cerca fuori di casa uomini veri in grado di soddisfarla, essendone lui incapace.
Di base una donna non arriva all'orgasmo praticando il pegging, con la conseguenza che questo può teoricamente esser protratto all'infinito, rendendola più 'duratura' dei migliori attori porno. Di conseguenza starà proprio alla Mistress capire quando finire la sessione di pegging, per poi terminare il rapporto o passare ad altra pratica, in questo caso la più comune è il farsi leccare fra le gambe sino ad arrivare al proprio orgasmo.
E' fortemente sconsigliato se non del tutto proibito far avere allo slave un orgasmo, e se proprio lo si vuol concedere come premio, l'uomo dovrà masturbarsi in ginocchio per poi pulirsi la mano con la lingua.


Il fisting

Il fisting è una pratica estrema del tutto inadatta per slave alle prime armi, o che abbiano avuto pochi rapporti anali. Inoltre proprio perchè estrema va portata avanti da Mistress ben formate dal tempo, che non devono avere alcuna fretta di concludere il rapporto.
Nel fisting lo slave dovrà essere preparato, usando quantità ben maggiori di lubrificante, che dovrà anche essere inserito nel retto il più possibile usando una o due dita, lubrificante che anche la Domina dovrà mettersi sulla mano che userà per portare a termine questa pratica.
Se la Mistress porta le unghie lunghe, dovrà necessariamente indossare dei guanti in lattice o gomma, per evitare di ferire lo slave, ma ci sono Domina che li portano a prescindere dalla loro manicure.
Dopodiché s'inizierà a sodomizzare lo slave usando il dito medio, per poi aggiungerne via via uno alla volta, sino ad arrivare a quattro messe a cuneo, in modo da poter allargare il più possibile l'ano e poter quindi unire infine il pollice.
Durante questa fase è necessario procedere con calma, onde evitare danni più o meno permanenti al retto dello slave, quindi se si vede anche qualche goccia di sangue, si ci deve subito fermare per controllare cos'è successo.
Una volta completato il fisting starà alla Mistress decidere come andare avanti, se usare la propria mano come un vero e proprio fallo col quale 'scopare' lo slave, se si preferisce roteare l'arto facendo allo stesso tempo piccoli movimenti di dentro e fuori, o se infine aggiungere dello spanking usando una paddle più che la mano libera.
Una volta finito, allo slave dovrà esser lasciato tutto il tempo necessario per riprendersi da un punto di vista fisico, ed è fortemente sconsigliato l'inserimento di un plug per tenere aperto l'ano.

Il fisting si può anche praticare usando un piede al posto della mano, e sicuramente questa pratica ha un suo nome che io non conosco.
E' chiaro che essendo il piede meno 'modificabile' nella forma rispetto alla mano, la penetrazione è ancor più violenta e quindi necessaria di un surplus di lubrificazione. Di contro essendo il piede un elemento che porta con se un feticismo molto forte, usarlo per un fisting è ancor più significativo per uno slave, che magari avrà passato del tempo ad adorarlo.

Infine si possono usare mani come quelle dei manichini, in materiale più morbido e con le dita che si possono anche piegare. Personalmente trovo questi oggetti del tutto inutili, in quanto riducono e di molto il piacere di questo tipo di penetrazione, che per quanto estrema ha un suo perchè.



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