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Piccolo manuale della perfetta Mistress - 4a parte


di MissSerena
07.08.2022    |    4.389    |    3 9.4
"Non esiste una regola sulla durata di una sessione di spanking, ma è chiaro che a meno di non trovare una Mistress che sia anche una culturista, questa non..."
La sissy

Trasformare un uomo in una perfetta sissy-maid, è l'opera più complessa e difficile che esista nel Bdsm, in quanto bisogna modificare il modo d'essere di una persona, che ha acquisito nel corso degli anni. Tanto per fare un esempio che può sembrare banale, la sissy non urina mai in piedi ma sempre seduta, il che è tutto tranne che per chi s'è sempre e solo abbassato la cerniera dei pantaloni.
L'opera di sisyfication inoltre ha bisogno di tempo, di costanza e di una certa 'severità-elastica' da parte della Mistress, che deve sì punire le mancanze della sissy, ma senza andare a cercare il pelo nell'uovo, che porterebbe allo sconforto sia della Domina che della sissy.

L'uomo che vuole diventare una sissy ha sempre problemi a rapportarsi col sesso femminile in modo 'classico', normalmente per problemi al pene, e poco importa se siano d'erezione o di durata. L'uomo diventa solitamente prima uno slave, e solo dopo essersi reso conto che in quello stato prova anche lui piacere, decide di fare il gran passo e cerca una Mistress che lo possa addestrare a diventare una sissy.
La sola volontà però non basta, se non è accompagnata da certe attitudini, come la predisposizione ai lavori domestici, cucina compresa ma anche pulizia della casa e cura del bucato, e al volersi completamente annientare a favore della propria Domina, partecipando quando richiesto ai suoi rapporti vanilla come una sorta di valletta.

Il primo passo per diventare sissy è ovviamente trovare una Mistress che la prenda al proprio servizio, ma è dato per scontato che chi aspira a questo ruolo debba già sapersi truccare da sola, essere completamente depilata, avere un suo guardaroba femminile comprensivo di scarpe coi tacchi, oltre ad un più che discreto passato da slave.
Non vi è un vero e proprio esame per diventare sissy, ma sarà la singola Mistress a valitare le capacità dell'aspirante, mettendola alla prova almeno per una settimana come se fosse già al suo servizio, anche per capire le lacune su cui sarà poi necessario lavorare di più, e quelli che invece sono i punti di forza.

L'abbigliamento tipico della sissy è quello di cameriera alla francese in versione 'corta' se non cortissima, e nel caso ci siano ospiti è necessaria indossare una cintura di castità da poter far vedere se richiesto, come dimostrazione della mancanza di ogni forma di residua mascolinità.
Sono anche accettate versione in pelle o lattice dell'uniforme da cameriera, basta che abbiano la gonna in versione mini inguinale.
Se richiesto dovrà portare clamps o plug, quale ulteriore dimostrazione della sua sottomissione.

Una volta entrata in servizio la sissy dovrà vivere in funzione della sua Mistress, quindi svegliarsi prima di lei per prepararle la colazione e in seguito il pranzo e la cena, aiutarla a lavarsi e vestirsi, accompagnarla se richiesto a fare spese ed in ogni caso provvedere di persona a quella per la casa, esaudire ogni sua richiesta nel corso dell'intera giornata, sino ad essere usata come un comune slave nel caso lei voglia avere un rapporto come Domina, da sola o con chiunque altra persona. Infine dovrà mettere a letti la sua Signora, provvedere alle ultime pulizie di casa e quindi andare a dormire in attesa del nuovo giorno.
Come si vede non è un compito semplice, e oltretutto non è neanche retribuito in quanto la sissy presta la sua opera gratuitamente in cambio di vitto, alloggio e ovviamente l'addestramento quotidiano.
D'altra parte anche per una Mistress non è semplice avere a che fare con una persona che vive dietro di se come un'ombra, perchè è chiaro che alla unga potrebbe stancare, ed è proprio questo il primo motivo di rottura del rapporto Domina-sissy.
Per risolvere questo problema, in molto credono che la sissy debba avere un suo lavoro al di la del servire la sua Domina, la quale poi dovrà dividere lo stipendio della sottomessa in tre aprti uguali, una la tratterà per se come rimborso spese, una seconda la metterà via e servirà come 'liquidazione' se per qualsiasi motivo la sissy dovesse smettere di servirla, e una terza verrà lasciata a chi l'ha guadagnata per le sue spese correnti.

Vi è poi la parte sadomaso che non va affatto tralasciata, anche perchè per certi aspetti è la più controversa.
Una sissy va punita per ogni suo errore, ma usando sempre lo stesso metro, e mai per puro diletto della Mistress, che invece potrà usarla per le comuni pratiche Bdsm, col pegging quasi come costante giornaliera.
Di base c'è infatti il concetto che la sissy è la 'puttana privata' della sua domina, e che quindi va letteralmente scopata quando si ha voglia di farlo, anche più volte al giorno, o esser momentaneamente ceduta ad altre Domina sempre per scopi meramente sessuali. Se per esempio una Mistress invita una o più sue simili per un tè, la sissy non solo dovrà servirlo in modo impeccabile, ma poi dovrà mettersi a completa disposizione delle Domina che ne potranno disporre a loro piacimento, anche con doppie penetrazioni e pissing finale.
Quello che invece non va assolutamente fatto, è considerare una sissy solo come un oggetto a cui si può fare ciò che si vuole, anche a cervello spento, perchè alla lunga ciò porta a danni irreversibili, come il prolasso anale o la comparsa di cicatrici che non si rimarginano.

Va infine affrontato il discorso sul cosiddetto 'sesso vanilla' della Domina, in modo serio e senza alcuna esagerazione o poesia.
Qualunque donna ha diritto a soddisfare i propri bisogni sessuali come meglio crede, quindi se di base è etero con un uomo, altrimenti con una donna. Durante questi rapporti lei potrà disporre della sissy come meglio crede, quindi dal chiuderla in una stanza per non averla fra i piedi e concedersi quindi all'amante di torno, al farla partecipare più o meno passivamente a seconda dell'occasione. In questo caso la sissy dovrà obbligatoriamente portare la CB, per essere usata dalla coppia come meglio crede, sia per rapporti orali che anali, senza badare in alcun modo al suo piacere che è quanto di più relativo possa esistere.
Spesso le sissy vengono usate per 'ripulire' i corpi dei due amanti dopo l'orgasmo, e la Mistress potrà premiarla solo se lo ritiene necessario il giorno seguente al rapporto, questo per non darle alcuna importanza davanti a chi è stata/o a letto con lei.

Per la stessa natura della sissy, sono di fatto impossibili pratiche come il pony-play, i giochi di ruolo in generale ed il cuckoldismo.


Lo spanking

Lo spanking consiste nello sculacciare il partner allo scopo di eccitare sia chi lo subisce, che chi lo pratica. Normalmente si esegue lo spanking con le mani, ma si possono usare anche paddle o cinghie, anche se sono preferibile i primi specie se senza 'anima' in legno o altro materiale. Sono inoltre di uso comune a seconda dei casi righelli scolastici, come nei giochi di ruolo maestra-alunno, frustini e spazzole per capelli.
La posizione classica è quella con lo slave posto sulle ginocchia della Mistress, che in questo modo avrà campo libero sulle natiche del sottomesso. Altrimenti lo slave dovrà esser piegato a 90°, usando magari come appoggio un tavolo o una robusta sedia, sempre che non si preferisca che rimanga in equilibrio dopo aver poggiato le mani sulle caviglie.

Possono essere usati come 'accessori' cintura di castità, plug di qualunque forma e dimensione, e bende per gli occhi, mentre è sconsigliato il chiudere in qualunque modo la bocca dello slave.
Nel caso si tratti di una punizione, lo slave dovrà contare i colpi, per poi ringraziare la Domina per l'educazione che sta ricevendo, questo anche per aumentare l'umiliazione della pratica stessa.

E' fin troppo semplice da capire, che lo slave dovrà se non essere completamente nudo, almeno avere le chiappe scoperte, sempre che non sia la dominatrice a volerle mettere all'aria, e che se lo spanking è eseguito in un gioco di ruolo, i partecipanti dovranno esser vestiti di conseguenza, come nel già citato caso di maestra-alunno.
Una volta sistemato a proprio piacimento lo slave, la Mistress inizierà col dare alcuni 'colpi di prova', anche per saggiare la consistenza delle natiche dello slave, per poi iniziare la sessione anche alternando le mani ad altri strumenti.
A parer mio il migliore è certamente il paddle di sola pelle, perchè permette di colpire con una certa forza, avendo la certezza di non lasciare segni permanenti, e allo stesso tempo di far provare abbastanza dolore allo slave.
Nel suo complesso la sculacciata dovrà esser abbastanza dura da lasciare i suoi segni, ma non troppo da divenire insopportabile per lo slave, che in ogni caso potrà porvi fine usando la parola di sicurezza. Inoltre è intrinseco nello stesso spanking il totale controllo da parte della Domina, che potrà a suo piacimento, umiliare verbalmente lo slave.
Nel caso s'inserisca un plug nell'ano dello slave, questo andrà talvolta colpito in modo che il sottomesso ne ricordi bene la presenza.

Può accadere che lo slave se non munito di CB, abbia un'erezione durante la sessione di spanking, soprattutto se questa avviene sulle gambe della Domina. In questo caso la Mistress deve immediatamente fermarsi e posizionare lo slave in altro modo, per esempio piegato contro un tavolo, in modo da eliminare ogni contatto fisico, per poi riprendere la sessione anche con lo scopo di punire il sottomesso per la sua maleducazione.

Non esiste una regola sulla durata di una sessione di spanking, ma è chiaro che a meno di non trovare una Mistress che sia anche una culturista, questa non potrà durare che al massimo 20-30 minuti, comprese le pause necessarie ad entrambi i partecipanti per riprendersi.

Lo spanking può essere l'unica pratica di un rapporto Bdsm, così come l'inizio e/o la fine, a seconda di cosa si siano prefissi Mistress e slave.
E' mia opinione che sopo aver sculacciato uno slave, questo vada in qualche modo anche sodomizzato, anche perchè sarebbe un 'peccato' non approfittare del fatto che abbia il sedere perlomeno 'caldo'.

Per dovere di cronaca vanno citate le spanking machine, che altro non sono che dei macchinari che sculacciano lo slave senza che la Domina debba fare qualcosa, se non regolare la velocità della stessa macchina, un po' come sulle fucking machine. Ora io non sono affatto contraria alle nuove tecnologie, ma non ho ancora compreso il piacere che danno queste macchine, che oltretutto sono costose, ingombranti e impossibili da camuffare.


L'uso delle fruste e altri strumenti flagellanti

In ambito Bdsm andrebbero usate come fruste solo frustini da equitazione più o meno rigidi, e dalle più diverse forme per quello che riguarda la paletta, e il gatto a nove cose o flogger, in materiali che vanno dalla stoffa alla pelle.
Esiste poi la pratica del caning, dove si usa una comune canna di bambù i cui effetti sono però spesso devastanti, e l'uso della semplice frusta, la quale è di difficile uso a meno di non usarne una molto leggera, e quindi poco efficace.
Sono da evitare fruste da bestiame, tanto per capirci quella di Indiana Jones, perchè troppo pericolosa in quanto lascia segni quasi sempre permanenti, sempre che non laceri la pelle.
Parlerò quindi di frustini e flogger in quanto di uso più comune e semplice.

Credere che il frustino serva solo per battere lo slave è del tutto sbagliato, in quanto di fatto è una protesi della Mistress, che lo usa per indicare dove compiere una determinata azione, o per sistemare lo slave che non l'ha fatto bene da solo, anche solo sfiorando la parte del corpo che si deve muovere.
I frustini si dividono in base alla loro rigidità, ed è impossibile dire quale siano i migliori, dato che ogni Domina ha le sue teorie, e che tutte in fondo hanno ragione. Secondo me all'inizio sono da preferire quelli più elastici, in quanto è più facile imparare ad usare questi rispetto a quelli rigidi, ma una volta fatta la giusta esperienza, una Mistress può decidere se usarne altri come di rimanere con quelli che ha.
Il frustino non dovrebbe quindi esser usato per battere lo slave, a meno di non dare pochi colpi per correggere al volo un errore.

I flogger sono gli strumenti più usati per la fustigazione, avendo una varietà di forme e materiali tali da coprire ogni esigenza.
Sia subito chiaro che usare un flogger con lunghi flagellanti in pelle è difficile e pericoloso, mentre quelli che li hanno corti e in stoffa sono più alla portata di tette le Mistress. Va infatti compreso che la fustigazione è una pratica che non va affrontata senza la dovuta preparazione, anche mentale da parte della Domina, che dovrà sempre avere sotto controllo ogni aspetto della sessione per evitare danni allo slave.
E' altrettanto evidente che esistono uomini il cui masochismo è perlomeno estremo, e che quindi ambiscano ad esser frustati senza pietà, ma ciò non deve permettere alla Mistress di ricordare le regole della sicurezza in fatto d'integrità fisica.

Premesso ciò è sempre meglio legare lo slave in modo che non si possa muovere più di tanto, anche per la sua stessa sicurezza, dopodiché la Domina inizierà come per lo spanking con qualche colpo d'assaggio preferibilmente sulla schiena.
Nella fustigazione si possono colpire tutte le parti del corpo dello slave, ma sono da evitare oltre che il volto, anche i genitali se non con 'colpi d'appoggio' dati possibilmente dal basso.
Dopo ogni serie di colpi, la Mistress dovrà accertarsi che lo slave possa proseguire la sessione, senza però chiederlo direttamente per non perdere la credibilità del suo ruolo.
Proprio per la loro durezza le sessioni di fustigazione non possono durare a lungo, e una volta finite sarà cura della Domina non solo aspettare che lo slave si riprenda, ma alleviare il suo dolore con qualche crema lenitiva che non deve mai mancare in un Dungeon.


Piccole nozioni di altre pratiche

Il gioco con la cera

Il gioco con la cera si realizza facendo gocciolare o versando la cera calda sul corpo dello slave. Pur essendo una pratica molto semplice, è anche abbastanza pericolosa se non si usano poche ma sostanziali accortezze, per evitare di ustionare lo slave in modo più o meno grave.
Una delle prime norme è quella di usare candele prodotte con cera di paraffina, che hanno un punto di fusione più basso rispetto a quelle fatte con cera d'api. Inoltre bisogna iniziare tenendo più in alto possibile la candela, in modo che la cera scenda un po' più fredda, per poi abbassare lentamente la mano sino a raggiungere il punto in cui lo slave senta il più possibile il calore della cera, senza però ustionarsi.
Starà alla Mistress prima d'iniziare stabilire quante candele accendere, e di che grandezza queste debbano essere, in modo d'averne sempre un paio pronte all'uso.
E' preferibile eseguire il gioco della cera sulla schiena dello slave, che può esser legato per sua sicurezza, ma nulla vieta di farlo su petto e pancia evitando però i genitali.
Su come poi dev'esser tolta la cera ci sono infinite discussioni, ma a parer mio il miglior sistema è quello di farla letteralmente saltare usando un frustino, che però dovrà esser usato con moderazione in quanto andrà a colpire zone già molto sensibili.

Il gioco di ruolo

Volendo lo stesso Bdsm è un gioco di ruolo, dove il partner dominante assume il ruolo di Mistress, mentre quello sottomesso è lo slave.
Al di la di questa definizione, i giochi di ruolo Mistress-slave sono principalmente quelli di maestra-alunno, mamma-figlio e dottoressa-paziente. Quello che accomuna questi giochi di ruolo è che lo slave sarà sempre punito per qualche sua mancanza, e quindi il vestirsi in un determinato modo alla fine è solo un aspetto coreografico del rapporto, che si potrebbe avere anche con 'abiti normali'.
E' mia opinione che il rapporto Padrona-sissy non rientri nei giochi di ruolo, in quanto questi hanno un inizio e una fine, mentre una sissy è al servizio della sua Mistress in modo totale.
Va considerato invece un gioco di ruolo il pony-play, che altro non è che bardare lo slave come un cavallo, per poi usarlo per farsi portare a spasso normalmente sulla sua schiena, o se c'è la possibilità con un calesse.

Il pissing

Il pissing non è altro che urinare nella bocca o sul corpo dello slave, usandolo in pratica come bagno umano. Questa semplice pratica ho il solo scopo di rendere evidente la sottomissione dello slave, sia a livello fisico che psicologico, ed è comunemente chiamata pioggia dorata.
E' buona norma che la Mistress beva almeno due litri d'acqua, evitando bevande che rendano l'urina particolarmente acida come la birra, e che effettui la pratica in bagno usando la vasca e la doccia, in modo che dopo lo slave non abbia problemi nel ripulire.
La posizione più classica è quella con la Domina sistemata a cavalcioni sopra la vasca da bagno, e lo slave sdraiato al suo interno. La Mistress potrà togliersi le mutandine, così come spostarne il lembo inferiore quel tanto che basta per poter urinare liberamente, facendosi poi 'pulire' dallo slave, che solo una volta finito potrà farsi una doccia per rendersi presentabile.

Il 'famolo strano'

Fin qui ho parlato del Bdsm 'serio', ma nulla impedisce ad un coppia di prendere spunto da quanto scritto per avere un rapporto diverso dal solito. In questo caso non si chiederà alla donna d'avere la rigidità di una Mistress, ma solo d'usare il comune buon senso qualunque pratica si voglia portare avanti.
Sarebbe buona norma iniziare con giochi di ruolo poco impegnativi, che si possono realizzare a livello domestico con poca o nulla spesa, usando ciò che già è presente in casa. Per esempio frustini e paddle possono esser sostituiti da cucchiai di legno, legacci da bondage da sciarpe e foulard e via dicendo.
In questo caso non è da escludere che alla fine ci sia anche un vero rapporto sessuale fra i partner, anzi forse lo scopo del 'famolo strano' è proprio quello di creare un tale stato d'eccitazione da rendere impossibile non averlo.


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