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Gay & Bisex

L'ultimo treno della sera (il passeggero)


di Membro VIP di Annunci69.it orsonaked
13.03.2017    |    14.207    |    6 9.2
"Ricomincio con più foga, sembra che abbia sempre solo fatto questo nella mia vita ormai ingoio quasi tutto il suo uccello che è diventato davvero grosso: lo..."
In ritardo! Il treno delle 22.40 per Ventimiglia è sempre in ritardo: la cosa che più mi fa girare i coglioni è l'attesa in questo nulla.
Sono stanco, la giornata come al solito è stata dura ma non mi voglio lamentare: aver trovato lavoro in cantiere è stato una vera "manna" dal cielo, dopo quasi un anno passato senza. Mi accendo una sigaretta e tiro la prima boccata, liberatoria ma sento i polmoni andare a fuoco: devo decidermi a smettere.
Nell'altoparlante una voce femminile molto suadente annuncia l'arrivo del mio treno: cazzo! Me lo ha fatto indurire! Sono proprio messo male se basta questo a farmi eccitare ma in effetti non scopo da mesi: la mia donna è sparita un anno fa, più o meno in concomitanza con il mio lavoro, puttana! So che si fa scopare giù al fiume dai negri, per soldi; so di non aver perso molto.
In lontananza vedo arrivare i fari che tagliano il buio: mi conforta sapere che tra poco farò due parole con Laurent, il vecchio controllore: penso di essergli simpatico e lui lo è a me. Mi vuole bene e in questo periodo in cui spesso sono senza biglietto, chiude un occhio: sono ancora un po' preso dai debiti che piano piano sto cancellando e tempo fa gli raccontai la mia storia: da quel momento mi tratta come un figlio.
Salgo, il treno è quasi vuoto come sempre: vado verso il fondo e per un posto libero ho solo l'imbarazzo della scelta.
Ripartiamo, mi lascio cullare mentre guardo le luci della notte: Nizza illuminata, si estende davanti a me ed è affascinante, anche se in una notte ventosa come questa.

- "Buona sera, mi favorisce il biglietto, prego?!" dice una voce grossa e maschile, in francese, al mio fianco.
Mi giro e con stupore fisso senza aprire bocca un ragazzone mulatto vestito da controllore che non riconosco subito come tale:
- "Ma il controllore è Laurent!" penso dubbioso.
- "Monsieur...Votre billet s'il vous plaît!" dice contrariato alzando la voce. Il panico mi assale: faccio finta di cercarlo in tutte le tasche, sperando che la sua attenzione venga attirata da altro ma lui continua a fissarmi freddo come una pietra.
- "Ma...non c’è Laurent stasera?" chiedo cercando di prendere tempo
- "Lei è un parente?" replica severo
- "No siamo amici" rispondo inghiottendo meccanicamente della saliva:
- "Allora non posso darle questa informazione" dice come un automa. Le sue parole suonano in modo strano, mi inquietano e non ho il coraggio di chiedere altro.
- "Ecco, io non capisco...eppure lo avevo in tasca" balbetto senza controllo.
- "Ok mi attenda qui, devo fare il giro del treno e arrivo!" mi risponde senza comprensione, allontanandosi.
No cazzo, una multa adesso no: non saprei dove prendere 80 euro se non togliendoli dall'affitto o dalla spesa alimentare. Mi risiedo tenendomi la testa tra le mani: possibile che la sfiga si sia accanita su di me? Sempre più cieca e impietosa! Mi maledico e mentre ancora sto imprecando ricompare il ragazzone:
- "Venga con me" dice con tono incolore. Arriviamo a fondo treno e dopo aver aperto una porticina mi fa accomodare su uno dei sedili riservati alla guida del treno. Non ero mai stato qui: è strano lasciarsi i binari alle spalle. Richiude la porta e quasi ringhiando mi squadra severo:
- "Siete sempre voi italiani che cercate di fare i furbi ma con me non ci riuscirete mai"
Non gli rispondo, mi viene voglia di tirare un pugno in faccia a sto stronzo ma conto fino a 10 e cerco di stare calmo: ho già avuto guai con la giustizia francese, non voglio ripetere.
- "Che devo fare con te? La multa sarebbe di 80 euro" dice mettendosi le mani in tasca, calmandosi e cambiando tono, dandomi persino del tu.
- "Senti, io non voglio problemi e hai ragione ma ho davvero molti grattacapi in questo periodo e.…non posso permettermi di pagare una multa! Non possiamo trovare un accordo?" la mia voce esce tutta d'un fiato come un fiume in piena.
Lui mi guarda fisso per un attimo e poi esclama:
- "Allora ti rimane solo una possibilità" e dopo essersi abbassato la cerniera dei pantaloni, fa uscire il suo cazzo a riposo: l'odore pungente mi colpisce subito al naso.
- "Ehi?! Ma che cazzo fai?" chiedo incredulo spalancando gli occhi dalla sorpresa.
- "Se non vuoi la multa, devi essere molto bravo, forza!" aggiunge con un sorrisetto malvagio.
- "Tu sei completamente pazzo! Non penserai davvero che ti succhierò il cazzo?!" aggiungo colmo di rabbia: ora la voglia di picchiarlo era davvero forte ma ripenso per un attimo a solo 5 anni prima quando scontai una pena in carcere in Francia, per violenza: la prima notte; mi rifiutai di fare un pompino al mio compagno di cella e ai suoi due amici che lo vennero a trovare. Cosi dopo aver preso botte a ripetizione venni violentato da tutti e tre. Il ricordo mi fa ancora male; a volte di notte mi sveglio di soprassalto, per via degli incubi, quindi non voglio trovarmi di nuovo nei guai. Mi alzo deciso ad uscire, lui mi guarda e dice:
- "Ok vedo che hai scelto la multa" e allunga la mano verso il suo marsupio.
- "No aspetta, aspetta" balbetto ripensando che non potrò pagarla in alcun modo e allora, stringendo i pugni, cerco di prendere coraggio e trattenendo lo schifo mi inginocchio davanti a lui, livido dal nervoso. Non ho mai succhiato un cazzo, mai! Nemmeno nei miei sogni erotici: Dio santo mi viene da vomitare ma non riesco a pensare a un'altra soluzione.
- "Bravo, saggia decisione" ridacchia, estraendo di nuovo l'uccello, cominciando a strofinarmelo sul naso e la bocca.
Per essere a riposo, il bastardo ha un cazzo davvero grosso, l'asta molto scura attraversata da una grossa vena e in punta, una cappella voluminosa color caffelatte: si vede che è circonciso! In effetti non ho un metro di giudizio se non con il mio che ho sempre pensato fosse oltre la media, almeno cosi hanno sempre detto tutte le tipe con cui ho scopato. Ha un odore intenso di urina e altro che non so definire; lo appoggia sulle mie labbra che schiudo appena e lui comincia ad a entrare: vorrei morire ora!
Rimango fermo e lascio fare a lui che mi arpiona la testa con le mani cominciando a pomparmi la bocca.
- "Dio mio ma che sto facendo"? penso disgustato. Se mi vedessero gli amici...la donna...
- "Che pompino di merda! Se non ti impegni, la multa te la pigli sicuro." aggiunge adirato. So che non scherza per cui devo cercare di togliermi dalla mente lo schifo che provo e darmi da fare: comincio a muovere la lingua intorno alla sua cappella che istantaneamente si gonfia. Il gusto è aspro molto forte ma devo resistere afferrò il suo cazzo e muovo su e giù la bocca, avvolgendo con le labbra il prepuzio e picchiettandolo piano. Mi stupisco, non pensavo di saper muovere la lingua così.
- "Ohhh adesso sì che ragioniamo: bravo continua: sei sceso a 60 euro "
Sono un po' sollevato e penso che non fa poi cosi schifo; mi ero sempre detto che mai e poi mai sarei riuscito a succhiare il cazzo a un uomo e invece sto cominciando a ricredermi.
Sta mugolando e sospirando forte, vuol dire che gli sto dando piacere, lo sento e piace anche a me, cazzo, sempre di più! Il cervello mi si sta annebbiato, il gusto del suo precum mi sta facendo impazzire e scopro di avere il cazzo durissimo nelle mutande. Mi fa male devo tirarlo fuori e segarmi, è troppo duro. Mi voglio spingere oltre e comincio a ruotare un po' la mano sulla sua asta mentre lo ingoio:
- "Bravo, sei a 30 euro: continua cosi e potrai dimenticarti della multa" sospira forte il ragazzo, spingendomi in gola la sua cappella fino a farmi soffocare: quando sente che riesce ad andare oltre il bordo dell’esofago, ruggisce ma io non riesco a respirare e con decisione lo estraggo dalla mia gola:
- " Che cazzo fai mi vuoi soffocare, forse non ti rendi conto che per me è il primo pompino, e il tuo cazzone non mi facilita la cosa...." dico con rabbia ma in realtà proprio questo mi sta facendo godere molto.
- "Non fare storie, sei una puttana ingorda di cazzo e se non finisci il lavoro torni a debito di 80€" ribadisce sbeffeggiandomi; sento rabbia per questo bastardo perché mi ha in pugno e devo obbedire.
Ricomincio con più foga, sembra che abbia sempre solo fatto questo nella mia vita ormai ingoio quasi tutto il suo uccello che è diventato davvero grosso: lo insalivo completamente e lavoro di lingua i bordi della cappella ormai di marmo.
- "Ci sono cazzo, sto per sborrare: ingoiala e sei salvo!" grida al colmo dell'eccitazione
Non l'ho mai fatto! Non ho mai bevuto la sborra di un uomo! Non so come fare, di cosa sappia....ma non ho tempo, sento che si irrigidisce, il suo bastone si indurisce ancora e richiama la sborra dai coglioni. Non so che fare, non so che fare!
- "Bevi cazzo! Bevi tuttooooooo" grida un istante prima di esplodere in vari schizzi di sborra bollente! Ho chiuso stretto gli occhi per la paura e trattengo il respiro: so cosa sta per succedere; mi rendo conto che ho ancora il suo cazzo tra le mani e che la mia bocca ancora avvolge la sua cappella, la sento riempirsi come di un fiume caldo:
- "Dio mio l'ho fatto venire in bocca" penso sconvolto e senza riflettere ma come se lo avessi sempre fatto, inizio a inghiottire: dolce e amara, rovente e graffiante, accende le mie papille gustative: non riesco ad associarla a nessun sapore conosciuto, solo l'odore mi punge le narici mentre corposa scende lenta verso il mio stomaco. L'aiuto con molta saliva; sembra non finisca mai! Mi scopro a succhiare ogni sua goccia e non mi fermo fino a che non è del tutto pulito.
Rimango a terra; occhi chiusi e pugni stetti mentre il suo gusto ormai mi pervade le narici, non ho forze e non riesco ad alzarmi. Lui con il respiro affannato mi fa alzare e sedere al posto di guida; guarda il mio cazzo, duro e svettante e di colpo si inginocchia ingoiandolo. Ho il cazzo duro come una barra d'acciaio: sono troppo eccitato, solo il tempo di emettere un rantolo e non sborrando da settimane parto a fiottare getti di sborra calda e cremosa in gola al ragazzo:
- "Vengooooooo" ululo mentre tengo la testa del ragazzone che senza fatica beve fino all'ultima goccia.
Si alza, si pulisce l'angolo della bocca con il dorso della mano tremante:
- "Dio mio, dio mio...è stato bellissimo" penso in uno stato di confusione totale
Lui si sta rivestendo, mi dà le spalle, ma rompe quel silenzio: “Anche per me era la prima volta con un uomo e mai avrei pensato di arrivare a prendere il cazzo in bocca… Ma vedendo come te lo sei gustato ho voluto provare e non me ne pento affatto… Ora torna al tuo posto e spero di ritrovarti senza biglietto nei prossimi giorni! Comunque Laurent è influenzato: lo sostituisco tutte le sere per una settimana.”
Torno al posto in cui ero seduto, sono ansimante da quanto mi è accaduto, mi guardo attorno: sono ancora frastornato per fatto un pompino ad un uomo, per aver scoperto questo lato di me sconosciuto…
Anche per lui la sua prima volta, l'ho visto bere il mio seme. Tante emozioni nuove questa sera, troppe tutte insieme, devo riflettere molto; so che questa notte faticherò a prendere sonno. Ma di una cosa mi sento già sicuro: questa settimana, so che non farò mai il biglietto di ritorno!

P.s: Tutto comincia da un banale viaggio in treno, di sera, annoiato a morte; butto giù di getto il racconto e lo faccio leggere al mio ormai insostituibile e prezioso amico Cicciobear che entusiasta, si attacca al pc e scrive la stessa storia ma da un altro punto di vista! Ne nasce qualcosa di unico nel suo genere, che ci ha divertito e stimolato parecchio!
A voi commenti e giudizi!!


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