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Gay & Bisex

La spiaggia


di carpediemss
03.04.2016    |    22.361    |    9 9.4
"Gli bloccai la testa e gli sputai in bocca un bel po' di saliva per ben due volte..."



La spiaggia

Avevo sentito parlare di quella spiaggia su vari siti di incontri, sapevo che era molto frequentata da ragazzi gay, nudisti ecc. Ci capitai la prima volta ha causa del mio lavoro.
Spiaggia bellissima é grandissima, almeno quattro o cinque chilometri di sabbia gialla e fine, con un bel bagnasciuga che ti permette di camminare per lungo tratto stando immersi nell'acqua fino ad arrivare ad un chilometro dalla riva, per poi immergersi totalmente in un'acqua, limpida é cristallina come solo le spiagge della Sardegna sanno essere.
Per non parlare della pineta, foltissima ed immensa, ricca di alberi di pino ed eucalipto che si estendono a ridosso della spiaggia, regalando profumi meravigliosi é permettendo alle cicale di irradiare il loro inconfondibile suono.
Notai anche un bell'ambiente giovanile, fricchettoni, rasta ecc, che stavano in spiaggia a fumare erba, oppure nei due chioschi in legno li presenti, ma anche ragazzi sportivi che praticavano sky surf ed altri sport acquatici, o chi semplicemente si godeva la bella giornata, insomma in quella spiaggia si respira un vero senso di libertà.
Decisi che ci sarei ritornato, ma questa volta per godermela da bagnante.
Infatti appena andai in ferie, mi recai subito li, era una bella é calda giornata d'Agosto, ci andai in compagnia di Fabio un mio caro amico che gestisce un bar e che al mattino, a causa del suo lavoro notturno, é sempre perennemente assonnato, ma con una scusa banale lo convinsi quel giorno ha prendere un po' di sole é farmi compagnia.
Ci volle qualche chilometro prima che decidessi dove piantare l'ombrellone, con buona pace di Fabio che invece non vedeva l'ora di rilassarsi in spiaggia e farsi un bel pisolino.
Ci sistemammo esattamente in centro spiaggia in una zona poco affollata, notai subito la presenza di soli uomini intorno a noi, per lo più ragazzi, chi da soli sdraiati a prendere il sole, e chi in gruppo o in coppia.
Sistemato il tutto, facemmo un bagno rinfrescante, non passò molto tempo che Fabio mi lasciò solo in acqua, dirigendosi in spiaggia si distese sull'asciugamano per godersi il sole cocente di quella giornata.
Io al contrario decisi di farmi un bella nuotata, arrivai fino alla fine della spiaggia che terminava con una caletta circondata da scogli, con solo la testa che mi sporgeva dall'acqua vidi quello per cui quella spiaggia era famosa.
Uomini nudi prendevano il sole in totale relax, chi da solo e chi in coppia, altri nuotavano o si tuffavano dagli scogli, altri ancora si godevano la giornata sotto l'ombrellone riparandosi dal sole caldo, ma tutti rigorosamente a cazzo e culi all'aria, che fossero gay era reso ovvio dalle effusioni amorose che la maggior parte di loro si scambiavano di tanto in tanto.
Il cazzo cominciò a svegliarsi, stretto dai boxer da mare, anche perchè alcuni si presentavano veramente bene, sia per quanto riguardava l'aspetto fisico, sia per i cazzi in vista presenti in abbondanza, alcuni di notevoli dimensioni, o almeno cosi mi sembravano vista la distanza da cui mi trovavo.
Per il momento mi trattenni dall'andare oltre, feci ritorno in spiaggia da Fabio giusto per mangiare qualcosa vista anche l'ora di pranzo.
Mangiammo un panino veloce é come immaginavo Fabio si lasciò andare in un sonno pomeridiano, ponendosi sotto l'ombrellone ad occupare quasi tutta l'ombra che questo proiettava sulla sabbia.
Io lo osservavo dormire é di tanto in tanto passeggiavo sul bagna asciuga per rinfrescarmi.
Fui incuriosito dall'arrivo di due bei ragazzi che mi passarono davanti, uno in slip da mare bianchi ed uno in slip da mare celesti e nient'altro adosso. Non male, pensai.
Magri, alti fisico curato ed asciutto classici tipi da spiaggia abbronzati e fisicati.
Si disposero a pochi metri dal mio ombrellone ed ogni tanto mi guardavano sorridendo e scambiando qualche parola tra di loro.
Io ricambiavo il sorriso per educazione, non ci volle molto che mi feci avanti é mi presentai:
“ Ciao sono Alberto”. Stretta di mano ad entrambi.
A parlare fu slip bianco, ora che lo vedevo da vicino era il più grande dei due, capelli neri lunghi lo stretto necessario da formare un ciuffo sulla destra della testa, occhi marroni intesi ed una barba fitta ma corta e ben curata, pelle scura ed abbronzata con vari tatuaggi sulle braccia, gambe e qualcuno sul petto e schiena.
“ Salve mi chiamo Luigi piacere, lui è Alessandro Alex per gli amici.”
Alessandro o Alex per gli amici, mi disse subito che voleva essere chiamato Alex, bel ragazzo anche lui alto slanciato capelli corti scuri un viso magro occhi castano chiari, anche lui tatuato su braccia e gambe, i due per certi versi si assomigliavano molto, anche nell'accento e nel modo di gesticolare.
“ Tu sei solo?” Mi domandò Luigi.
“ No, sono con un mio amico, dorme in questo momento”. Risposi io.
“ Siete una copia?” Mi domandò lui.
“ In che senso?” Gli risposi.
“ Se state insieme?, io e Alex siamo una coppia, ci divertiamo insieme”.
“Ha no! No, lui é etero, pure fidanzato con Marcella un nostra amica in comune”.
“ E' tu cosa sei?”. Mi domandò Luigi sornione.
“ Sono bisex, non mi metto problemi”: Gli risposi cercando apposta una sua reazione.
“ Ha, bene dai, magari ci possiamo divertire”. Mi fa lui sorridendo e guardando Alex che mi ricambiò il sorriso.
Un po' imbarazzato li guardai entrambi, il loro sguardo mi fece intuire quanto fossero complici ed affiatati.
Fecero il bagno e poi rientrati a riva, parlammo del più e del meno, ogni tanto guardavo in direzione del mio ombrellone per vedere se Fabio si fosse svegliato, ma nulla, dormiva beatamente.
Accettai l'invito di Luigi che mi propose di fare un giro in pineta, una camminata che vide per gran parte del tempo loro davanti a me, mano nella mano intenti a baciarsi di tanto in tanto,
con Alex che sulla spalla destra portava il suo asciugamano, ed io dietro intento da osservarli nelle loro effusioni amorose.
La pineta era molto grande ed ombrosa con dei sentieri come quello in cui anche noi seguivamo già da almeno venti minuti, da come si muovevano era evidente che sapevano dove andare.
Ci fermammo in uno spiazzo dove al centro riverso a terra vi era un vecchio tronco di pino piuttosto grande e grosso, abbattuto sicuramente dal vento, loro si sedettero al centro del tronco ed io in piedi stavo di fronte a loro.
“ Allora Alberto che ti va di fare?” Mi chiese Luigi osservandomi.
“ Cosa?” Gli risposi io.
“ Ti va di divertirti insieme a noi?”
Non sapevo cosa rispondere o cosa intendesse nel preciso, ma vidi i due che dopo quella domanda iniziarono a baciarsi freneticamente, vidi le loro lingue contorcersi ,scambiarsi la saliva, la loro bocca ansimare, le loro mani toccarsi i corpi abbronzati e muscolosi lavorati da ore di palestra, toccarsi e stuzzicarsi i capezzoli, poi scendere con le mani é palparsi i cazzi rispettivamente, sputarsi in bocca e sorridere vogliosamente.
“ Allora? Ti unisci a noi, oppure stai li a guardare?” Mi domandò ulteriormente Luigi.
“ Magari gli piace guardare” Disse Alex ridendo e riprendendo a baciarsi.
Mi avvicinai a loro un po' impacciato, fu Luigi che mi tirò per un braccio portando il mio viso hai loro, iniziai a baciarli entrambi, la mia lingua saltava da una bocca all'altra, raccolsi un po' di saliva e la versai nella bocca di Luigi, lui la raccolse e baciò Alex riversandogli ancora più saliva. Iniziai ad eccitarmi, sentivo le loro lingue ed il sapore della loro saliva unirsi alla mia, il calore dei nostri corpi fondersi insieme, il cazzo diventato duro, pulsava sotto i miei boxer.
Alex si stacco dalle nostre bocche fameliche, si abbassò è tirò fuori dagli slip il cazzo di Luigi, feci in tempo a dargli una rapida occhiata che subito sparì inghiottito dalla bocca avida di Alex che iniziò a succhiarglielo e leccarglielo per tutta la sua grandezza e larghezza.
Aveva un bel cazzo di 18/19 centimetri, la cappella era un po' più piccola rispetto all'intero cazzo con il buco un po' largo al centro, strano pensai, le palle grandi penzolavano nella loro sacca e come Alex finiva di lavorargli il cazzo passava a leccargli e succhiargli anche quelle.
“ Haaaa dai succhia e lecca come piace a me tesoro su!! Lo sai già che sei bravo!”.
Disse Luigi godendo, ed infilandomi la sua lingua in bocca di tanto in tanto.
Non resistetti oltre, slegai i lacci del mio boxer, tirai fuori il mio cazzo duro e turgido liberandolo dalla morsa delle mutandine dei boxer.
Mi segai posizionando la mia nerchia pulsante sul viso di Alex, che come vide il mio membro mi fece un sorriso con in bocca il cazzo di Luigi.
“ Haaa” Dissi mentre mi segavo, neanche mi ricordo da quanto tempo non sentivo il mio cazzo cosi duro è voglioso.
Ma fu Luigi che mi prese il cazzo tra le sue mani ed iniziò a segarmelo, piegandosi in avanti iniziò a spompinarmelo di gusto mandandomi in estasi.
“ Haaaa, haaaa si dai haaaa”. Godevo.
Sentivo la sua lingua avvolgermi più e più volte la cappella, la sua bocca ingoiarmi l'intero cazzo.
Gli misi le mie mani tra i suoi capelli e diedi il ritmo a quel delizioso pompino.
Lo prendeva in bocca e quando non ne poteva più, mi segava freneticamente con le mani, stavo impazzendo dal piacere.
Mentre lasciavo che la lussuria si impossessasse di me, Alex mi si avvicinò, mise il suo cazzo vicino al mio sbattendolo sul viso di Luigi.
Era un po' più piccolo dei nostri ma non era affatto male, aveva un pirsing sulla cappella, se lo menava ed ogni tanto lo sbatteva sulla guancia di Luigi.
Ci baciammo ripetutamente, fin quando la bocca di Luigi non smise di dare attenzione al mio pisello e si dedicò a quello di Alex.
Ma era il mio turno, avevo voglia di cazzo è di succhiare, mi abbassai in cerca di quello di Luigi. Ci sistemammo in modo che potessi succhiarglielo per bene, lui seduto a terra sull'asciugamano e Alex in piedi, io mi inginocchiai davanti al suo bel cazzo ed iniziai a lavorarglielo a dovere.
Nell'aria mischiati tra il forte odore di pino ed il mare poco distante si diffondevano solo i nostri umori di piacere e di lussuria, sentì una mano palparmi il culo, era Alex che si divertiva a tastarmi e ad esplorarmi l'ano.
Andammo avanti cosi per un bel po' di tempo, ci staccammo da quella posizione solo per permettere ha loro di mettermi entrambi i loro cazzi in bocca. Ero seduto in ginocchio ed alternavo il pisello di Luigi a quello di Alex, sentivo il suo pirsing sulla lingua quando prendevo il suo cazzo.
Fu Luigi a staccarsi è posizionandosi dietro al suo amante, iniziò a dare attenzione al suo bel culo, Alex gradiva la cosa, si inchinò in avanti permettendo a Luigi di leccarlo e lavorargli alternando le dita alla lingua in suo bel buco.
Io mi sollevai per sbattergli il mio cazzo in bocca, succhiava avidamente il ragazzo, ed anche le mie palle subirono lo stesso trattamento.
Vedevo il volto di Luigi sparire tra le chiappe di Alex che freneticamente gli stava lappando lo sfintere, lo vedevo staccarsi ed iniziare a giocarci nuovamente con le dita non prima di averci sputato sopra..
Lo vidi alzarsi afferrarsi il cazzo è con foga piantarglielo nel culo dell'amico, sentì la bocca di Alex lasciare il mio cazzo dalla violenza della penetrazione, lo sentì ansimare e respirare affannosamente, dalla sua bocca uscirono dei gridolini di piacere misti a dolore.
“Hai haaaa, haaaaa”. Furono i suoi gemiti.
Si teneva con le braccia sulle mie gambe, lo sentivo soccombere sotto i colpi di cazzo che Luigi gli infliggeva costantemente, vedevo il suo volto animalesco rosso cavalcare come un toro scatenato, lo vedevo sfilarsi il cazzo e subito infilarlo sempre con più forza nel culo di Alex che ormai godeva e godeva ogni volta che l'amico lo scopava a dovere.
“ Dai che fai li? Vienimi a scoparmi ne ho voglia!” Mi disse Luigi quasi ordinandomelo.
Non mi ero mai trovato in una situazione simile, avevo il cazzo duro lavorato dalla bocca vogliosa di Fabio, quella situazione mi stava eccitando moltissimo.
Mi spostai, Alex si appoggiò con mani e braccia al tronco dell'albero, mi misi dietro Luigi e con le mani iniziai a rovistargli il buco del culo.
“Haa si dai !!” Disse appena lo trovai, già inumidito di piacere.
Mi abbassai ed allargandogli le chiappe sputai sul suo buco e lo lavorai con le mani, infilandoci di tanto in tanto una o due dita.
Era pronto, lo sentivo largo libero e rilassato, non esitai, mi rialzai dalla posizione in cui ero, presi il mio cazzo in mano e lo appoggiai nel buco di Luigi, lui si fermò per meglio facilitarmi la penetrazione.
“Haaa, haaaaa” Gridò mentre in mio cazzo si faceva largo tra le sue carni.
Godevo, sentivo la mia cappella avvolta dalle sue membra, spinsi ulteriormente, lui indietreggiò il capo per la mia spinta, mi prese la testa ed iniziammo a baciarci come maiali.
Preso il ritmo della scopata, riprese ad incularsi ulteriormente Alex, formavamo un bel triangolo di sesso meglio di una catena di montaggio, io scopavo Luigi che a sua volta scopava il culo di Alex.
Lo palpavo, gradiva che lo facessi, passavo le mie mani sui suoi pettorali, gli strizzavo i capezzoli e lo baciavo sul collo e sulla schiena, ogni tanto lo sculacciavo su quelle belle chiappe sode che aveva, stavo godendo ero in estasi.
Gocce di sudore cadevano dai suoi capelli neri, e dalla mia fronte, eravamo zuppi e bagnati tutti e tre di lussuria.
Il caldo estivo e afoso di quella giornata era un valore aggiunto alla nostra scopata, ed alle parole di sesso e lamenti goduriosi che ogni tanto uscivano dalle nostre bocche.
“Haaa riempimi il culo Alberto! Hai un bel cazzo lo sento tutto haaaa, haaaaaaa”.
“Si ti scopo tutto, porco! Ti piace il mio, cazzo? Ne vuoi sempre di più!! Ora ti scopo a sangue!!”
“Si dai! Dai cosi! Io mi fotto Alex!, che dici ti piace il mi cazzone? Si che ti piace. Lo vuoi sempre, sempre duro piantato nel culo!”
Ormai ha furia di prenderlo il tuo buco ha preso la forma del mio cazzo!”
Rideva e godeva Alex, come tutti noi d'altronde, mi guardavo in giro di tanto in tanto, ma non vi era nessuno alla mia vista, la pineta ricca e folta di pini marittimi era avvolta solo dai nostri umori di sesso e dal rumore delle cicale nascoste tra gli alberi.
Alex esausto della sua posizione fu il primo a staccarsi, si sedette sull'asciugamano poggiando la schiena al tronco del pino, era in erezione e voleva scopare questa volta.
Luigi si tolse il mio cazzo dal culo giusto il tempo per cambiare posizione e farsi montare dal cazzo di Alex.
“Huuu haaaa” Disse mentre il pisello di Alex spariva avvolto dalle carni dello sfintere di Luigi.
Mi venne automatico prendere tra le mani la sua testa e portarla dinanzi al mio cazzo che sparì nella sua bocca.
“Mmmmm” Disse, “ Dai sputami in bocca” Mi ordinò, non smettendo di cavalcare il cazzo di Alex che emetteva gemiti di goduria.
Gli bloccai la testa e gli sputai in bocca un bel po' di saliva per ben due volte.
Ricevette tutto spalancando la mascella ed ingoiando il liquido sorridendomi, riprendendo subito dopo a succhiarmi le palle ed il cazzo, andammo avanti cosi per qualche minuto.
Si rialzò per baciarmi e poi mi disse:
“Ora tocca a te bello”.
Si spostò per posizionarsi dietro di me, inizio a frugarmi il culo, non opposi resistenza, inarcai la schiena e lasciai che le sue mani mi esplorassero il buco, mi aggrappai all'albero, sentivo le dita di Luigi aprirmi il buco violarmelo come erano bagnate di saliva.
Rabbrividì per quella sensazione che provai sentendomi sottomesso, poi senti qualcosa di duro é spesso farsi strada tra le mie chiappe, le gambe mi tremavano fino a che non senti aprirmi lo sfintere ed accogliere la sua cappella vogliosa che si face strada per entrami dentro.
“Haaaaa! Ha haaa!” Disi.
Prese a schiaffeggiarmi le chiappe, e montarmi sempre più con più forza.
“Ha siii!! Senti come ti scopo bello! Hai un culo da favola bramoso di minchia!”
Non dissi nulla anche perché dovetti subito prendermi in bocca il cazzo di Alex.
Non avevo mai fatto una cosa a tre prima di allora, mi feci trasportare dalla loro porcaggine, in quel momento io ero il loro giocattolo, avevo un cazzo che mi stava sfondando il culo ed un altro in bocca che iniziava a riversarmi gocce di presperma.
Li sentivo godere entrambi, ormai il cazzo di Luigi entrava ed usciva dal mio culo come un trapano a percussione.
Fu Alex che venne per primo, sentì il suo cazzo diventare più duro e gonfio, mi sborrò la sua crema direttamente in gola, in una esplosione che non riuscì a trattenere, poi si abbassò ed inizio a baciarmi ed ad assaporare il suo stesso nettare che mi colava dalla bocca.
Lo raccolse riempiendosi la bocca, si spostò verso Luigi, lo bacio riversandogli il contenuto e continuando a baciarlo fino a quando non decise che non ne poteva più.
Si staccò da me ed io ne approfittai per respirare sedendomi sul tronco del pino.
Il culo mi faceva male, osservavo i due, Luigi con il cazzo ancora duro tra le mani, iniziò a menarselo ed anche io feci lo stesso.
Fu il momento per Luigi di sborrare é riversare il contenuto dei suoi coglioni ormai gonfi.
Alex non perse tempo, si inginocchiò al cospetto del cazzo di Luigi che a furia di quel raspone diventava sempre più rosso e gonfio.
“Haaaa, vengo, sto vendo haaaaaa! Prendi, prendi tutta la mia sborra in bocca haaaa!”
Fiotti di liquido bianco e denso interminabili iniziarono ad uscire dalla cappella di Luigi andando ad imbrattare il viso di Alex, la sua bocca, la sua lingua, i suoi capelli, il suo collo.
Era una maschera bianca in faccia.
Dopo l'orgasmo animalesco di Luigi, questo iniziò con le dita a raccogliere il suo stesso piacere dal viso di Alex é portarselo alla propria bocca, gustandoselo con piacere.
Con la lingua ripulì il volto di Alex, poi iniziarono a baciarsi facendo sparire il liquido seminale tra le loro bocche.
Alla visione di quella scena, non resistetti oltre, iniziai a dare più ritmo alla sega che mi stavo procurando, emettendo lamenti di piacere.
“ Haa, mmmm haaaaaaa!! Sborro cazzo haaaa!! Vengo!”
I due, che erano ancora intenti nelle loro effusioni, se ne accorsero, si misero sotto il mio cazzo che non indugiò oltre, iniziai a sputare schizzi di sborra a raffica, schizzi che finirono sul viso dei due porci, sulle loro bocche é sui loro capelli.
Vidi ripetersi la scena di prima, con le loro lingue si ripulirono a vicenda i propri visi dalla mia sborra, mi inchinai verso di loro per raccogliere il mio stesso piacere dalle loro labbra.
Ero esausto ma contento, contento di quella avventura improvvisa basata sul sesso e sulla lussuria più frenata, con due ragazzi che sapevano il fatto loro.
Per me era finita li, iniziai a rivestirmi, ma non per loro.

Vidi Alex posizionarsi nuovamente in ginocchio di fronte a Luigi, dopo un gioco di sguardi maligni, dal suo cazzo iniziò a partire l'urina che ricadde sul viso di Alex.
La indirizzava sulla bocca dell'amico, il quale la spalancava permettendo così al liquido giallo di entrarvi e che sputandola ricadeva sul suo corpo inondandolo tutto.
Ero immobile davanti a quella scena, l'avevo vista fare in qualche film porno gay, ma mai dal vivo.
Fu la volta di Alex, i due si cambiarono di posto é la scena si ripeté nuovamente con lui che riversava il proprio piscio sulla faccia e sulla bocca di Luigi, dalla quale, una volta colma, sputava il tutto con forza sul cazzo di Alex, che come una fontana continuava ad inondarlo di urina.
“Dopo il sesso ci vuole una doccia”! Fu il commento ironico di Alex che finì in quel momento grullandosi il cazzo sulla faccia di Luigi.
“Non ti abbiamo chiesto se ti piaceva?”
“Non a tutti piace ma ha noi si!”. Mi disse Luigi rialzandosi in cerca dei sui slip bianchi.
“Non ti preoccupare, sto bene così!”. Dissi io nuovamente imbarazzato.
Una volta recuperati i costumi, ci incamminammo per la spiaggia.
Nel tragitto non potei non notare la presenza di altri ragazzi intenti ad addentrarsi nella pineta, quasi sicuramente avevano avuto la nostra stessa idea.
Giunti sulla spiaggia é sporchi come eravamo, facemmo una corsa per buttarci subito in acqua e lavarci dai nostri stessi umori.
Salutai i ragazzi dicendogli che ci saremmo visti più tardi, mi diressi verso il mio ombrellone.
Fabio russava, sicuramente non si era nemmeno accorto della mia assenza.

Racconto accaduto realmente ma un po' romanzato per incuriosire il lettore.






















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