Racconti Erotici > Gay & Bisex > Piss & Love
Gay & Bisex

Piss & Love


di Membro VIP di Annunci69.it shock74
03.09.2022    |    2.947    |    2 9.0
"Professor ha attraversato il confine - e ce l'ho pure spinto io, che idiota! Se solo avessi saputo che una "golden shower" avrebbe scatenato questo..."
Io e G ci frequentiamo già da parecchi mesi. No, non siamo una coppia, lui è l'esatto opposto del mio uomo ideale: lo immagino alto, autoritario, fisico muscoloso e pelle liscia; G invece è parecchio più basso di me, moro e peloso, piuttosto minuto ma con una discreta panzotta. Eppure è il miglior trombamico che mi sia capitato di avere negli ultimi anni.

Ci eravamo conosciuti in un bar; incuriosito dai grossi tomi che aveva sul tavolino gli chiesi di che si trattava e lui mi attaccò bottone per una buona mezz'ora. Appresi che ha un dottorato in letteratura inglese e si occupa principalmente di tradurre libri e testi; poi ci mettemmo a parlare di musica, grande passione comune, scoprii pure che ci piacevano gli stessi artisti. A quel punto lui mi invitò una sera di quelle a vedere la sua collezione di vinili, e mentre ci scambiavamo i numeri di telefono nei suoi occhi vispi potevo leggere "Lo sai, vero, dov'è che voglio arrivare". Sinceramente avrebbe potuto invitarmi a vedere la sua collezione di farfalle o francobolli perché, mentre ricambiavo lo sguardo, nei miei occhi poteva leggere "Lo so benissimo. E non ti sto dicendo di no".

Per la cronaca, il primo appuntamento a casa sua andò bene: ascoltammo della buona musica, bevemmo un ottimo vino e finimmo a letto. Non fu una scopata memorabile però piacque ad entrambi, tant'è che decidemmo di mantenere i contatti e replicare di tanto in tanto.

Quindi eccoci qui, io ed il mio amico speciale G. Come sarà ormai chiaro, non è la sua avvenenza che mi porta a frequentarlo. A dirla tutta, nemmeno chissà quali poderose capacità amatorie - sì certo, scopare mi scopa e ogni volta migliora, però ripeto niente di memorabile o da campane che risuonano in testa. Quello che mi piace, oltre la sua sterminata cultura e l'insaziabile curiosità, è che a vederci nel privato della camera più che due adulti che fanno sesso sembriamo due bambini che giocano ai dottori. Lui ci mette tanta fantasia ed entusiasmo, e devo anche dire che è stato il primo a farmi provare che cos'è un anilingus fatto come Dio comanda: quando mi passa la lingua sul buco riesce a farlo sciogliere come neve al sole, alterna sapientemente leccate tutto attorno e colpi precisi a dilatarmi il pertugio; in un paio di occasioni è riuscito a farmi venire senza usare nient'altro che la sua lunga e calda lingua.

E poi ridiamo tantissimo! Io con l'inglese me la cavo, ed ogni tanto mi diverto a fingermi un suo assistente:
"Mr. Professor?" (mi piace chiamarlo così, in intimità)
"Yes, how can I help you my dear?"
"Would you please fuck my ass a little bit harder?"
"Sure! Is it fine like this?"
"That's perfect, Mr. Professor! Thank you a lot"
"You're welcome. Would you like me to cum in your ass or would you prefer it in your mouth?"
"As you wish, Mr. Professor, but thanks for asking".
E avanti così. Una volta ci siamo messi a sparare delle minchiate così assurde che siamo scoppiati a ridere ed abbiamo rinunciato a continuare! Non ho avuto la soddisfazione che speravo, e la notte a casa mia ho dovuto ficcarmi un grosso vibratore nel culo per riuscire finalmente a saziarne le voglie rimaste in sospeso; però mi sono divertito come un matto. Ecco, per assurdo quella sì che è stata una scopata memorabile, anche se non nel senso classico del termine.

Il resto del poco tempo assieme lo passiamo ascoltando buona musica, parlando dei libri che ci sono piaciuti e scambiandoci confidenze sulle nostre fantasie sessuali, su quello che ci piacerebbe sperimentare; lui per eccitarsi la fantasia mi provoca con le sue "sex-list", cioè mi chiede quali sono le cose che sarei disposto a fare:
"Video porno casalinghi?" "Perché no. Ma viso rigorosamente nascosto o censurato."
"Gang bang?" "Idea da considerare - ma non troppi, eh... Massimo in quattro e che siano tipi a posto, mica degli scappati di casa."
"Bondage?" "Quello sicuro! Però mi sa che tu non sai usare le corde. Finisce che magari mi spezzi un braccio - o ti leghi da solo..."
"Pissing, golden shower?" "Oddio, forse è una cosa un tantino estrema; ma non scarto del tutto l'ipotesi."
"Fisting?" "Naah! Mi brucia il culo solo a pensarci!"
"Bukkake?" "Beh, va di pari passo con la gang bang, no? Tra l'altro, visto che le tue venute sono fiumi in piena, praticamente l'ho già provato."
E avanti così, ogni volta se ne esce con qualche nuova trovata.

Descritti così possiamo sembrare una bella coppia affiatata, ma ci siamo promessi che non supereremo i confini della zona "friends with benefits" (termine inglese per trombamici), vale a dire una scopata ogni tanto, del relax assieme e del sano divertimento, senza impegni o coinvolgimento sentimentale. Sono confini comunque già ampi di loro, non c'è alcun bisogno di andare oltre. Poi siamo entrambi bisex: sebbene le nostre zone intime gradiscano moltissimo le attenzioni maschili, i nostri cuori battono unicamente per le ragazze; insomma, mai e poi mai riusciremmo ad innamorarci tra di noi. Parola di lupetti. O almeno credo...

Torniamo al presente. Sera di maggio, siamo d'accordo di incontrarci da lui e, se non ci viene voglia di sesso, andare in una pizzeria non distante su cui ha letto ottime recensioni. Arrivo a casa sua e lo trovo nel suo studio alla scrivania, concentrato a scrivere sul portatile.
"Accomodati pure e serviti da bere. Scusa, voglio finire questo testo che tra pochi giorni dovrò consegnare"
"Non c'è fretta, ti aspetto" rispondo.
Poi noto che continua ad agitarsi sulla sedia. Gli chiedo che ha.
"No nulla, è che da qualche minuto mi scappa da pisciare, ma sono in un momento creativo e non voglio interromperlo"
Ah, capito. Vado verso il frigorifero in cucina.

Ehi! Aspetta un attimo...
Mi si accende la lampadina in testa (e anche qualcos'altro, più in basso). Torno da lui e da dietro la sedia gli appoggio le mani sulle spalle, massaggiandolo.
"Mr. Professooooor??" gli domando cinguettante.
Lui ridacchia; probabilmente si sta chiedendo dove voglio andare a parare.
"Yes, my dear?"
"Uhmmm... Would you like to piss in my mouth?"
"Holy shit!". Sgrana gli occhi, interrompe il ticchettare dei tasti e si gira verso di me. "Are you kidding me??"
Per tutta risposta mi inginocchio davanti a lui, gli slaccio i pantaloni, estraggo dagli slip il suo uccello già mezzo inturgidito dalla pisciata incombente. Lui non fa obiezioni (ma guarda un po' che strano!) e al tocco delle mie dita il suo piffero scatta sull'attenti, più gagliardo del solito. Lo accolgo tra le mie labbra e lo cingo fin quasi alla base, intanto che la lingua gli massaggia l'asta.
Lui uggiola. "Ooooh! I'm going to piss in your mouth!! Ooohhh fuck!! Drink it out, bitch!!!!"
Una nuvola di urina bollente si spande per la mia bocca, ha un sapore forte e metallico. La sensazione inattesa accompagnata dai gemiti di Mr. Professor mi fanno girare la testa, mi sta salendo l'erezione ed il buco del culo prende a formicolare dall'eccitazione. Wow, fichissimo!

Però, però...
Nell'intraprendere questo nuovo gioco non ho considerato alcuni importanti fattori tecnici:
- la quantità di urina che può contenere un uomo adulto, soprattutto se la trattiene da un po'
- la potenza del getto
- la capacità della mia bocca
Infatti ecco che, dopo i primi esaltanti secondi, il getto non si ferma; la punta del suo cannone idraulico continua a sparare quella pioggia dorata dritta verso la mia gola e la marea caldo-acida monta verso il palato cominciando ad attraversarlo! Provo a trattenere, ma non resisto più e tossisco senza controllo! La situazione va a rotoli: il piscio risale fino al naso e da lì ne fuoriesce, in affanno da aria spalanco la bocca vomitando giù tutto quanto vi si era accumulato!
Rialzo la testa e lui ferma il fiotto stringendo forte il cazzo alla base.

Il risultato è davanti ai nostri occhi: io in ginocchio davanti a lui, tutto bagnato di piscio dal naso fino alla maglietta, il respiro affannato, le tempie che battono all'impazzata, una sensazione di arsura in gola manco avessi bevuto un secchio di acqua di mare; lui non è messo tanto meglio, col viso tirato in una smorfia per i crampi che gli salgono dall'uccello strizzato, i pantaloni fradici ed una pozzanghera di pipì che dai suoi piedi scivola fino al trasformatore del portatile - il quale emette un ronzio elettrico e manda in black-out l'apparecchio.
Guardiamo la scena. Ci guardiamo in faccia. G rompe il silenzio:
"Ma siamo veramente due deficienti..."
Scoppiamo in una risata sguaiata.
"No, ti prego, non devo ridere!" mi implora lui, "Se no peggioro il disastro... Dai vieni. A qui pensiamo dopo, ora ci laviamo e ci cambiamo. Dovrei avere una maglietta della tua misura, da qualche parte".

Mi fa strada verso il bagno, sempre cingendo il pene tra le dita per precauzione. Si spoglia e si butta in doccia, io pure mi svesto e aspettando il mio turno guardo la mia bella maglietta tutta macchiata di urina, dandomi mentalmente del coglione ma ridacchiando tra me e me. Intanto lui borbotta da sotto la doccia:
"Certo che potevamo pensarci puttana miseria... Il mio portatile, speriamo riparta... No per carità è stato bello il gioco... Ma Dio che cazzata abbiamo combinato... E guarda qua, assurdo! Ho ancora lo stimolo della pipì..."
Silenzio qualche secondo.
Poi sento la sua voce:
"Hey my dear?" mi sussurra facendo capolino dalla porta del box doccia.
"Yes, Mr. Professor?"
"I still have some piss left... Would you like to take it?".
Non me lo faccio chiedere due volte. Entro in doccia e di nuovo mi inginocchio, glie lo riprendo in bocca e lo subisso di avide leccate. Ora però ho imparato la lezione: quando da lì a poco G riprende la pisciata, non provo a trattenerla ma la lascio spillare dalle labbra socchiuse, poi dirigo il getto anche sul resto del viso; mi godo quella inebriante pioggia e intanto ingoio la parte rimasta in bocca, degustandola come champagne d'annata.
"Oh my God... You're amazing..." sospira lui, e prende a massaggiarsi il cazzo che si agita duro davanti a me.
"Thank you Mr. Professor. Need help?" Capisco che non ce la fa più e deve venire, altrimenti rischia di esplodere; lo aiuto nell'operazione, riprendendo a succhiargli punta e palle mentre lui si masturba, e la sborrata non si fa attendere troppo. Accompagnato dai suoi gemiti di giubilo, il suo seme denso mi zampilla in gola, sulla lingua, sulla faccia. Dappertutto.

Lo lascio qualche attimo a riprendere fiato, poi mi dedico a leccargli via dal membro lo sperma rimasto appiccicato. Sono ancora ai suoi piedi, impiastricciato da un miscuglio di sborra e piscio che cola lungo il mio corpo fino ad insinuarsi tra le pieghe dell'inguine e nel solco delle chiappe. Gli sorrido mentre proseguo con l'opera di pulizia e mi accorgo che lui ha un'espressione inebetita, gli occhi sgranati che brillano come fari. Accarezzandomi dolcemente deterge alcuni schizzi di seme dal viso, fissandomi estasiato come il pastorello cui apparve la Madonna di Fatima. Da questo capisco che abbiamo veramente fatto una cazzata.

"Oh merda!" penso, "Stai a vedere che adesso 'sto bischero si è... innamorato di me!"
Purtroppo è proprio così, Mr. Professor ha attraversato il confine - e ce l'ho pure spinto io, che idiota! Se solo avessi saputo che una "golden shower" avrebbe scatenato questo effetto...

Quella sera rinunciamo alla pizzata: lui è stremato, io ho fatto un tale pieno dei suoi liquidi che mi è passato l'appetito. G non smette di ringraziarmi del "bellissimo regalo" che gli ho fatto, mi abbraccia e mi coccola; io sono quasi imbarazzato da queste profusioni e dal suo nuovo mood nei miei confronti.
Non troviamo una maglietta che possa andarmi bene, così prendo la scusa al volo e gli dico che andrò diretto a casa per cambiarmi - tra l'altro mi eviterò pure la scocciatura di aiutarlo col disastro nello studio...
Salutandoci lui si raccomanda di scrivergli un messaggino quando rincaso, insistendo perché gli prometta di passarlo a trovare presto.
"Seee, 'sto cazzo!" penso io "Bello, tu per un po' non mi vedi più - almeno finchè non ti spariscono gli occhi a cuoricino..."

Che fregatura però! Avevamo ancora tanti bei giochini da sperimentare...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Piss & Love:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni