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Sulla spiaggia - parte II


di Membro VIP di Annunci69.it shock74
17.07.2022    |    5.559    |    6 9.5
"Il mio respiro accelerato è quasi un soffio..."
Ho già raccontato su queste pagine del mio primo fugace incontro sulla spiaggia con S, del nostro "assaggio di scopata" e di come purtroppo avevamo dovuto interrompere sul più bello. Passano i giorni e ripenso spesso a come mi abbia sedotto e poi preso con facilità, nonostante la mia ritrosia a fare sesso in luoghi pubblici e nonostante il mio culetto faccia un po' fatica ad aprirsi ad arnesi grossi come il suo. Quando faccio questi pensieri quasi mi imbarazzo da solo per la mia lussuria, ma poi rifletto che è normale: quando se ne trova uno bravo, oltre che dotato, è naturale che si manifesti il lato più porco e affamato di cazzo.

Ci messaggiamo ogni tanto, provando a far coincidere le agende; purtroppo una volta non posso io, una volta non può lui, e andiamo avanti così per un po' di giorni col risultato che la voglia cresce ancora.
Ecco che finalmente riesce l'incastro. Io sto per finire la mia giornata lavorativa e lui si fa vivo su Whatsapp.
"Sono giù alla spiaggia." mi scrive. "Ci rimango fino a tardi, se vieni qui ti aspetto e riprendiamo... il discorso". Gli rispondo che per me è ok. Però aspetta un attimo: sulla spiaggia, di nuovo? Ma l'altra volta abbiamo dovuto interrompere la scopata perché c'era gente... Non potremmo fare da un'altra parte più tranquilla? Inizio anche a pensare che dovrei prepararmi il buchetto, l'altra volta quei due o tre colpi che mi ha dato "a freddo" sono andati bene, ma non è detto che la magia si ripeta...
Vabbé, sai che c'è? Chissenefrega, finito il lavoro lo raggiungo in spiaggia e vada come vada. Poi casualmente oggi ho messo su quei boxer semitrasparenti, piuttosto sexy, che esaltano le belle forme del mio lato B; sarebbe un peccato non mostrarglieli...

All'imbrunire raggiungo la spiaggia; c'è più movimento dell'altra volta, le famigliole se ne stanno andando però si aggirano alcuni maschi che suppongo siano in cerca di avventure; qualcuno di loro mi lancia un'occhiata, cercando un "aggancio", ma io proseguo senza filarmi nessuno fino al posto sulla spiaggia dove ho visto S la prima volta. Ed eccolo lì. Un saluto, una stretta di mano e ci sediamo su un masso, iniziando a parlare del più e del meno.
Abbiamo entrambi voglia di passare all'azione, è evidente, ma nonostante il sole sia tramontato c'è ancora abbastanza luce e scorgiamo qualche figura a poche decine di metri da noi, perciò sono indeciso su come procedere.

Ad un certo punto il desiderio ha la meglio sul pudore ed iniziamo a baciarci; neanche un minuto dopo stiamo limonando duro, le lingue che si intrecciano e le mani che frugano reciprocamente i nostri corpi. Per un istante penso che, tra i presenti sulla spiaggia, potrebbe pure esserci qualcuno che mi conosce; buffo ma il pensiero non mi ferma, anzi sento l'eccitazione crescere. S intuisce che sono pronto a farmi fare di tutto, anche lì e subito; infatti si alza, si mette di fronte a me che resto seduto, e tira fuori la sua verga da esposizione. Senza battere ciglio inizio a spompinarlo avidamente. Ho gli occhi socchiusi mentre mi gusto quel cazzo maestoso che si gonfia sempre più riempiendomi la bocca, sento i passi di qualcuno che cammina lì vicino ma la cosa non mi turba affatto e non mi fa desistere dalla voglia di spremere ogni goccia di sapore dalla sua nerchia dura.

S mugola, è sù di giri. Mi dice che non vede l'ora di incularmi: recepisco l'invito, buono buono mi giro e mi metto carponi sopra il masso. Mi calo i pantaloni al ginocchio e lascio che lui possa intravedere il mio "derrière" da sotto i boxer sexy, ma non si cura del mio vestiario tanto che per calarmeli quasi me li strappa di dosso. Mette il preservativo sull'uccello, lo appoggia al buco già bagnato e schiuso, poi dopo un paio di strofinate sento la sua cappella che si apre il passaggio tra le mie chiappe, seguita da quella massiccia asta che possiede.

Sono mezzo svestito, giù a pecora su un masso ruvido che mi sta pungendo le ginocchia, col culo farcito da un grosso membro, esposto alla vista di quelli che potrebbero passare di lì in quel momento. Sembra la trama di un romanzetto erotico e questo mi fa bagnare ancora di più.
S mi chiava per parecchi minuti, stantuffando il suo pistone dentro di me ad un ritmo crescente, premendo sempre più forte sulle pareti del mio retto; poi mi afferra il pisello e, mentre continua a pomparmi, mi masturba vigorosamente. Così è troppo, non capisco più niente, un calore di fuoco mi avvampa nella pancia e giurerei che la sua verga si stia ingrossando fino a riempire ogni centimetro cubo del mio corpo! Fletto al massimo la schiena con l'espressione distorta dal godimento; inizio a mugolare porcate: "Siii, daii, aprimi tutto, sfondami.."

Vengo poco dopo, sborrando copiosamente nella sua mano ancora afferrata al mio cazzo. Il mio respiro accelerato è quasi un soffio.
Sento S che sospira un "Wow...", ed esce dolcemente dal mio buco lasciandomelo spalancato come la bocca di un vulcano; sento persino la fresca brezza della sera che si insinua dentro e unisce piacere al piacere. Sono ancora lì aperto e gongolante sulla mia pietra, quando S mi sussurra "Ehi, c'è gente, ci stanno guardando...". Mi rialzo, mi giro e mi ricompongo. Nel crepuscolo scorgo a pochi metri dietro il mio amante un uomo con gli occhi sgranati che mi guarda come se vedesse Madre Teresa che si fuma una canna.
Lo fisso e con aria di sfida gli dico "Beh, quindi? Qualche problema?". Il tipo abbassa lo sguardo, si gira e si dilegua; S ridacchia, mi passa un dito sull'ano ancora bagnato, me lo ficca in bocca e mi dice "Poverino, voleva solo finire di gustarsi lo spettacolo. L'hai fatto eccitare e poi lo cacci: sei un po' stronzetto, lo sai?". Per tutta risposta, succhio via dal suo dito il sapore dei miei umori anali ed annuisco, guardandolo di sottecchi come un bimbo birichino.


Ci sistemiamo e ci incamminiamo verso la strada lì sopra. Prima di salutarci mi fa: "Menomale che avevi il tabù di farlo in pubblico! Tu hai visto solo quell'ultimo a cui glie le hai dette dietro, ma poco più in là ce n'erano due che ci spiavano e si segavano"
"Oh cazzo... Perché non me l'hai detto?" ribatto.
"Stavi godendo come un riccio, peccato interrompere. E poi altro che storie: ti piace l'idea di essere guardato mentre ti fai sbattere, eh porcellino?". Non gli rispondo e rido sotto i baffi. Eh sì, bravo S: hai messo a nudo la puttanella esibizionista che si nasconde in me.

Arrivati alla strada gli stampo un bacio sulle labbra, lui mi dà una generosa palpata al culo ancora caldo e pulsante per la scopata ricevuta. Proseguiamo in direzioni diverse verso le nostre auto.
Sono soddisfatto e appagato, ma l'eccitazione è ancora forte; tant'è che mentre mi allontano inizio a fantasticare: e se la prossima volta che c'è un guardone, anzichè cacciarlo, lo invitassi a partecipare? Chissà...
Passando davanti ad un edificio, la luce di un lampione mi fa specchiare in una porta finestra; rimiro la mia figura riflessa e dico sorridendo al mio alter-ego: "Beh, complimenti. Stai diventando una vera troietta"...
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