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Cugini - Parte Quarta - Cassandra.


di Mesx
03.03.2017    |    16.778    |    1 10.0
"M le sborrò in faccia e tra i capelli..."
Piccola premessa. Questa parte è molto meno "incestuosa" rispetto alle altre, ma fa parte di quel periodo, u fu una giornata così intensa che non raccontarla sarebbe un vero peccato.
Il risveglio dalla notte brava fu piuttosto appiccicoso.
Diciamo che al buio gli schizzi di sborra della notte prima erano andati un po' ovunque.
Facemmo colazione, ci facemmo una sega a vicenda guardando un porno, guardammo la TV.
Si, ormai alcuni gesti erano diventati parte di quella perversa routine di quei giorni.
La cosa non ci dispiaceva affatto.
"Mi aiuti a catturare st'affare?" mi chiese M giocando al gameboy
"Solo se poi mi fai una pompa."
"Approfittatore."
"No, solo arrapato."
Poi suonò il campanello.
Mio cugino si alzò e andò a rispondere al citofono.
"Chi è?"
L'attimo di silenzio della risposta.
"Oh ciao! un attimo e ti apro!"
Mise giù la cornetta del citofono
"PORCA MERDA!"
"Chi è M?"
"Vestiti! Mi ero dimenticato che oggi doveva venire Cassandra!"
"Chi cazzo è Cassandra?"
"Poi ti spiego! ma vestiti!"
Mi rimisi i pantaloni e la maglia dato che stavamo in mutande per il caldo che faceva in casa.
La porta si aprì ed entrò lei. Cassandra.
Una ragazzetta della stessa età di mio cugino, molto carina di viso con i capelli castani lunghi fino alle spalle ed un fisico minuto.
"Ciao!" mi disse senza troppa timidezza.
Risposi al saluto.
Mio cugino era stranamente agitato.
"Ehm, lei è Cassandra! Cassandra, lui è A, mio cugino"
"Oh mi hai parlato tanto di lui in passato!"
Ci presentammo adeguatamente e ci spostammo in salotto.
"Cassy è venuta perché tecnicamente dovremmo fare un progetto di scuola insieme, mi ero dimenticato di dirtelo." mi disse M
"Oh tranquillo, fate pure, tanto guardo la TV, finché hai sky non mi annoio troppo" risposi francamente.
Tra una chiacchierata e l'altra però non tardai a capire che tipo di ragazza fosse questa Cassandra.
Era troppo loquace, priva di idee sue ed estremamente volubile, oltre che ci provava in maniera parecchio diretta con M. Una decisamente sveglia per la sua età.
Si misero al lavoro sul loro progetto e io non me ne interessai minimamente.
Dopo quasi un'oretta tornarono in salotto.
"Senti lascio Cassy con te per un po'. Mi ha chiamato mamma e ha detto di andare a prendere due cose al supermercato qua vicino. Ne approfitto per prendere anche una cosa per il progetto. Ok?"
"Ok, no problem."
Mio cugino aveva una strana concezione di "vicino" dal momento che l'unico supermercato distava almeno 15 minuti da casa.
Quindi io rimasi da solo con lei.
Io.
Un ragazzo arrapato come pochi, con una ragazzina eccessivamente sveglia per la sua età.
Non ci misi molto a convincerla e a dargli di lingua in bocca.
Proprio come non ci misi molto a farla spogliare, a farle prendere il cazzo in mano e ad aprirle le gambe per leccargliela un po'.
Tuttavia in quella situazione non ci accorgemmo del tempo che passava e del fatto che mio cugino fosse tornato. Male male.
Quando entrò nel salotto lasciò cadere le borse della spesa, tipo scena da film.
"NO! A OK TUTTO MA QUESTO NO! LEI NO! VAFFANCULO" e mi si scagliò addosso.
Ebbe ben poco successo e finì faccia a terra.
"Si può sapere che ti prende?!?"
"LEI ERA LA RAGAZZA DI CUI TI PARLAVO!"
Rimase a terra senza fare nulla guardando il vuoto.
Aaahia. Avevo toccato un tasto eccessivamente dolente.
"M non te la prendere..." disse lei.
Io le spiegai la situazione, e di quanto quella fosse una situazione davvero di merda.
Le spiegai anche cosa stava accadendo a noi e tra di noi in quei giorni.
Lei si rimise la biancheria intima e si sedette sul divano a pensare.
"Quindi...voi...fate porcate? Tra maschi?"
"Si...ma il concetto è che lui è perso di te, nel caso ti fosse sfuggito."
Lei si sedette accanto a lui.
"Perché non me ne hai mai parlato?"
"Non trovavo il coraggio per farlo..." disse lui con tono rotto di voce.
"A me tu piaci M, avevi solo da farti avanti, e probabilmente ci saremmo risparmiati tutta questa situazione."
Si, lei era decisamente troppo sveglia.
Decisi quindi di intervenire in maniera drastica.
"Senti ma allora perché non gliela dai? così ti fai perdonare."
Lei mi guardò.
"Ti sembrano cose da dire ad una ragazzina di 15 anni?!?"
"Si, considerando che fino a poco fa te la stavi facendo leccare da uno che ha 2 anni più di te."
La presi e la feci sedere sul divano, le tirai fuori la seconda di tette.
"Dai M, tirati su e vieni a fare il tuo dovere di maschio."
Lui era confuso dalla situazione.
"Allora? ti muovi?"
"Io, non so cosa fare..."
Io lo guardai e lo tirai su.
"Allora, adesso tu ti spogli, tiri fuori le palle oltre che il cazzo, e ti fai la ragazza qui presente. Sarà una prima volta un po' strana, ma sarà anche divertente."
"Si ma se lei non vuole?"
"Massììì che lei vuole! guardala! è già mezza nuda e pronta a prenderlo! vero Cassandra?"
Lei era titubante, ma accennò ad un si.
"Dai, fammi vedere cosa sai fare" dopodiché lo presi e lo lanciai su di lei.
Io mi sedetti sull'altro divano col cazzo in mano a godermi la scena.
Iniziarono a baciarsi. Lei era più esperta quindi non fu un problema.
Poi iniziarono a toccarsi nei punti giusti...seghe, ditalini...erano impacciati ma la cosa mi faceva arrapare da morire.
Poi M finalmente si approcciò a metterglielo in quella piccola e stretta figa.
Lei lo fermò.
"Cosa c'è che non va?"
"Voi due...fate porcate avete detto, giusto?"
"Si ma che centra ora?" risposi io.
"Vorrei...assistere...mi aiuterebbe parecchio a rilassarmi...è comunque la mia prima volta!"
"M, che dici?"
"Beh, se mi aiuterà a realizzare il mio sogno, perché no."
Mi alzai e lo presi per la testa.
"Succhiamelo allora."
Lui era obbediente che neanche un cagnolino.
Ci scambiammo un po' di seghe e pompe, mentre Cassandra si toccava.
Dopo 5 minuti glielo rimandai bello carico.
"Dai, ora dateci dentro!"
Lui procedette a infilarglielo nella figa e prese a scoparla lentamente.
Lei godeva tantissimo col suo cazzetto, non osavo immaginare col mio.
Andarono avanti per 10 minuti, poi M sborrò.
"Bene dai! come è stato?"
Lui: Una figata! ho goduto un sacco!
Lei: Piacevole ma...
"Ma?"
"Non ho sentito nessun...apice. Molte me ne hanno parlato. Si dovrebbe sentire una forte sensazione per quel che ne so...no?"
In sostanza, si stava lamentando di non essere venuta.
Io mi alzai dal divano, spostai il tavolino, e trascinai lei a terra, facendola mettere a pecora.
"M, non guardare ok?"
"Vuoi farci sesso anche tu?"
"Si, e non sarà uno spintone a fermarmi, quindi rassegnati."
Lui si sedette sul divano.
"Tranquillo, vi guardo."
Mi posizionai bene dietro il piccolo culetto di Cassandra.
"Allora Cassy, preparati che questa sarà tutta un'altra storia."
"...Ok?"
Solo infilando la cappella lei stava gridando.
Quando entrò tutto rimase senza fiato per un attimo.
Poi iniziai a scoparla con forza, senza pietà alcuna.
"Oddio, oddio!"
M nel frattempo aveva iniziato a segarsi vedendo quella scena.
"Ti piace vederla scopata eh?" gli dissi.
"Sssh, fallo e basta!"
Io la scopai ancora più forte, lui si segava ancora più veloce.
"Vieni qua." gli dissi.
Iniziai a succhiargli il cazzo mentre mi fottevo Cassandra. Quando smisi lo feci andare davanti a lei.
"Mettiglielo in bocca a sta puttanella dai!"
"Non chiamarla così!"
Ma lo fece.
Quando ero sul punto di venire fu un momento magico, perché anche Cassandra ed M erano sul punto di farlo.
Lei si tolse il cazzo di M dalla bocca
"Oddio, oddio mi sa che ci siamo!"
La sentii stringersi, era venuta.
Tolsi il cazzo dalla sua fighetta e sborrai sul suo culo.
M le sborrò in faccia e tra i capelli.
Ci buttammo tutti e 3 sul tappeto, sfiniti.
Cassandra era senza fiato.
"Allora? come è stato scopare per la prima volta ragazzi?"
Insieme mi dissero "una figata!".
Mandammo Cassandra a farsi una doccia, non poteva uscire di casa piena di sborra di sicuro.
Quindi mi ritrovai da solo con M di nuovo.
"Ti è piaciuto cuginetto?"
"Si...grazie."
"E di che?"
"Non avrei mai avuto il coraggio di confessarmi a lei, e grazie a te ci ho fatto proprio sesso!"
Io risi.
"Goditela finchè non fa la stronza!"
Mi risistemai e mi rimisi a guardare la TV.
Cassandra andò via verso le 18, e alle 19 arrivò mia madre.
"Ehi A, andiamo a casa eh."
FINALMENTE ACCIDENTI.
"M viene con noi, così la zia domani può fare le sue commissioni."
"Tranquilla" mi voltai verso M "va benissimo."
Lui mi sorrise.
Ci preparammo e ci avviamo verso casa mia, dopo ormai una settimana lontano da essa.

Continua nella parte 5.
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