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Al cinema 3


di LoveFree90
14.01.2022    |    14.252    |    9 9.8
"Leccava dalla mia faccia gli umori di R..."
Passo’ una settimana o poco più che mi arrivo’ un messaggio su whatsapp.

-“Ciao tutto bene? Non vi ho più chiamato perché la mia compagna dato un imprevisto è rientrata solo l’altro ieri. Le ho parlato di quella sera al cinema e a casa. Le ho anche detto che alla tua donna piacerebbe conoscerla meglio. Beh è molto entusiasta della cosa e non vede l’ora di organizzare se siete sempre disponibili.”

Non risposi subito, lo inoltrai prima a L. (la mia ragazza) senza aggiungere niente. Mi chiamo’ subito.

-“Allora cosa gli hai detto??”
-“Nulla per ora, volevo prima parlarne con te.”
-“Ne abbiamo già parlato tanto amore, lo sai come la penso.”
-“Lo so bene, ma volevo sentirtelo dire. Adesso che è quasi realtà, dimmi che lo vuoi.
-“Amore..voglio baciare quella donna, voglio la sua lingua nella mia bocca e voglio che ci guardi mentre lo facciamo..”
-“Ecco era questo che volevo sentire..”

Era arrapatissima, conoscevo bene tutte le sfumature della sua voce.
Attaccai con lei e risposi al messaggio.

-“Ciao! Tutto bene grazie. In realtà visto che non ci avevi più contattato avevamo pensato che ci avessi riempito di cazzate. Ma siamo contenti adesso che lo hai fatto. Per noi va bene, anzi non aspettavamo altro.”

Convenimmo entrambi che sarebbe stato meglio evitare eventuali aperitivi o cene di circostanza visto che 3 su 4 già ci conoscevamo. Per cui ci invito’ direttamente a casa sua il sabato pomeriggio successivo.

Per l’occasione, visto che le piaceva, regalai un completino intimo alla mia L. di quelli tremendamente sexy. Calze auto reggenti, perizoma minuscolo e reggiseno tutto di pizzo nero. Volevo si sentisse sensuale, provocante, Troia, non che non lo fosse senza. La sua quinta di seno, il suo culo grande e formoso insieme ad un sorriso splendido contornato da labbra carnose non lasciavano indifferente nessun uomo e anche qualche donna. Alta un metro e sessanta circa era una bomba a orologeria quando era arrapata.
Mi scrisse che la mattina di sabato sarebbe andata dall’estetista per la ceretta.

-“Manco l’ombra di un pelo mi deve lasciare, fica e culo tutto liscio deve essere.”

Ero così arrapato che dovetti trattenermi a fatica dal farmi una sega.
Finalmente andai a prenderla. Indossava un vestito corto e aderente che risaltava il suo corpo formoso. Le auto reggenti che si intravedevano quando si sedette, rossetto rosso. Provai a baciarla ma mi fermo’.

-“Amore oggi non me lo toglierai tu il rossetto mi dispiace…”

Mi prese la mano però e la porto’ fra le sue gambe. Era un fuoco, umida e calda. Le baciai il collo e le infilai un dito nella fica.

-“Ahhhh…cazzo…sii..”

Se non fossi partito l’avrei scopata li’, per strada davanti a tutti.

Finalmente arrivammo a destinazione. Avevo preso una bottiglia di vino rosso per non presentarci a mani vuote. Suonammo il citofono.

-“Chi è?” Una voce femminile.

Ci guardammo imbarazzati. In effetti chi cazzo eravamo? Come dovevamo annunciarci?

-“Siamo noi, gli amanti del cinema d’autore” dissi.
-“Ahahaha…vi apro.” Rispose divertita.

Ci apri’ lei, Rossella. Alta più’ o meno come L., mora e formosa come lei solo che aveva i capelli ricci ma non troppo. Per rompere quell’imbarazzo che si stava creando subito dopo le presentazioni di rito mi lasciai scappare una battuta:

-“Cavolo, e voi sembrate sorelle tanto che vi assomigliate.”
-“Macché, la tua ragazza è molto più bella..” disse avvicinandosi a lei e mettendole una mano sul fianco.
-“Beh…meno male che non lo siamo.” Le sussurrò all’orecchio.

Mentre noi uomini preparavamo i bicchieri e il vino, Rossella la prese per mano e la portò sul divano. Erano tutte e due sedute. Le sposto’ i capelli:

-“Mi aveva detto che eri bella, ma non pensavo così.”
-“Anche tu lo sei, ma io già ti avevo vista..”
-“Ah si? E dove mi hai vista?”
-“So che sei capace a fare una cosa…una fontana tipo..”
-“Allora è vero che sei proprio una gran porca…”
-“Baciami..e ti farò bere dalla mia Fontana…”

Le labbra si toccarono prima dolcemente, iniziò’ come un bacio dolcissimo. Guardavo la mia L., era come fosse drogata, aveva gli occhi aperti, fissi su quelle labbra mentre si baciavano.
Man mano le bocche si aprivano sempre di più, la dolcezza era diventata foga, passione, quasi irruenza nell’infilarsi le lingue nella bocca.
Il rossetto era tutto sbavato ormai.

Rossella la fece alzare e le sfilo’ il vestito lasciandola in intimo di pizzo.

-“Che Troia che sei..fammi vedere queste tette..”

Le tolse il reggiseno e le prese in bocca, prima una e poi l’altra. Leccava i capezzoli grandi e turgidi. Ci sputava sopra per poi baciarla forte.

-“Non essere timida, spogliami..”

L. non se lo fece dire due volte, le tolse il vestito e il reggiseno e ricambio il favore. Aveva una quarta che stava su una bellezza. Le schiacciò l’una verso l’altra e le lecco’ insieme. Ci pianto’ la faccia in mezzo. Mentre le leccava guardava R. negli occhi che le tenne ferma la testa e lascio’ cadere uno sputo giusto sulla lingua di L. che ingoio’ di gusto.
Man mano la spingeva sempre più giù, tanto che L. dovette inginocchiarsi, voleva farsi leccare la fica.

Si sedette sul divano e apri’ le gambe. La aveva anche lei senza un pelo, carnosa e bagnata.

“Sei pronta? Ti avverto che una volta assaggiata non potrai più farne a meno…sarai la mia puttana..”
“Siii…sono la tua puttana..schizzami in faccia..”

Le afferro’ la testa e la accompagno’ verso la sua carne, lascio che lei prendesse confidenza, che la annusasse, che la baciasse dolcemente.
Quella fica doveva emanare un profumo di donna irresistibile perché L. impiego’ meno di un minuto per fiondarcisi sopra come se fosse un cazzo. R. le lascio’ la testa, non ce n’era più bisogno. Saranno stati tutti i video porno lesbo che aveva guardato fino ad allora, ma non sembrava che fosse la prima volta. Prendeva in bocca ogni singolo centimetro di pelle, succhiava, leccava, sputava.

-“Oh si cazzo…ma quanto sei brava…puttana…Troia…mettimi due dita dentro…”

Non solo due dita nella fica le mise, ma anche uno nel culo, e quando vide che entrava ed usciva con estrema facilità ne infilò un altro.
La lingua fissa sulla fica e l’indice e il medio che si alternavano a scopare prima sopra e poi sotto.

Noi uomini nel frattempo ci eravamo spogliati e ci godevamo lo spettacolo. La mia L. a pecora che faceva letteralmente un pompino ad una donna. Non ce la facevo più.
Mi misi dietro di lei, avevo il cazzo già pronto, durissimo come una pietra. Glielo strofinai prima sul clitoride, lei si giro e sogghigno’.

-“Scopami forte..”

Era quello che stavo per fare. Strinsi le chiappe nelle mani dopo averle dato qualche schiaffo che lascio il segno delle dita, e partii come un treno. Avanti e dietro, dentro e fuori. Ogni tanto lei alzava la testa per godere e io la ripotavo in mezzo alle gambe di Rossella che nel frattempo sbocchinava il suo uomo in piedi sul divano. Glielo prendeva fino alle palle, e ancora si spingeva in avanti.

Non volevo ancora venire per cui mi tolsi da dietro, mi inginocchiai anche io accanto ad L. e iniziai a leccare quella figa enorme anche io. Ci alternavano, quando era il mio turno lei mi schiacciava la faccia tanto da non farmi respirare e poi mi baciava. Leccava dalla mia faccia gli umori di R. Infilavo una, due dita nel culo e poi le mettevo nella sua bocca. Non si tirava indietro a niente. Non so quanto tempo stettimo così. Finché lei mi disse:

-“Scopatela..voglio guardarti mentre scopri questa puttana di merda..”

Guardai prima loro che mi sorrisero entrambi acconsentendo alla cosa.
Mi posizionai per bene davanti e cominciai a chiavarla. Era larga e fradicia. L. era semrpe li, abbassata. Stava aspettando, sapevo cosa voleva. Tolsi il cazzo gocciolante e bianco di umori vaginali.

-“Leccalo..dai porca che era quello volevi..”

Ci si buttò’ sopra come un animale, non me lo aveva mai succhiato in quel modo. Un cazzo al sapore di fica.
Il nostro amico scese dal divano, e andò dritto dietro L. e senza chiedere il permesso la penetro’ forte, profondo. Andammo avanti per circa dieci minuiti.
Io che mentre scopavo R. mi facevo spompinare da L. che si faceva scopare a pecora da un altro. Stavamo vivendo un sogno. Era questa la vita che sognavamo da tanto.
Sentivo L. che godeva in continuazione, ormai credo viaggiasse alla
Velocità di un orgasmo ogni minuto.
All’improvviso R. Comincio’ a masturbarsi fortissimo, quasi si strappava la fica.

-“Eccola..eccola..arriva..” disse lui.
-“ohh…sii..avvicinati L….avvicinati Troia..bevimi…ingoiami..ahhhhh..siiiii..”

Delle urla disumane accompagnarono uno schizzo fortissimo che colpi dritto in bocca L. che non riuscì ad ingoiare tutto talmente era troppo e forte. Ne seguirono altro due o tre che la presero in faccia e sulle tette. Era tutta bagnata, anche i capelli. Aveva goduto anche lei nel frattempo.
Erano tutte e due ansimanti, si baciarono, si leccarono a vicenda. R. leccò tutto quello che era rimasto sulle tette di L. e glielo sputo’ in bocca.
Stavano li in ginocchio, sfatte che continuavano a baciarsi.

Ci avvicinammo a loro, e mentre si baciavano sborrammo quasi in contemporanea. Mezzo litro di sborra che fini’ nelle loro bocche, guance, tette, capelli. Continuarono a succhiarci i cazzi e a baciarsi. Eravamo un tutt’uno ormai.
Non avevano intenzione di smettere di godere. E nemmeno io.
Il cazzo sembrava voler tornare subito duro. Ma c’era tempo, il pomeriggio era appena iniziato.











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