Vacanze in coppia

Mi chiamo Federico e la mia ragazza Marica. Quell’anno decidemmo di andare in vacanza con una coppia di amici Andrea e Silvana. Siamo tutti di età compresa fra i 27 e 33 anni. Abbiamo prenotato per Palma de Maiorca, i primi 10 giorni di agosto.

Arrivammo verso le 13 in albergo decidemmo di non perdere tempo e di posare subito i bagagli e andare in spiaggia. La mia ragazza per l’occasione compro’ una serie di costumi quasi tutto perizomati che mettevano in mostra il suo bel culo sodo e abbronzato accompagnato da una terza di seno. Dettagli che non sfuggirono al mio amico Andrea che sperando di non essere visto le guardavo il culo ogni tanto. So quanto è porco è immagino i pensieri sporchi che ne può fare. Lui è alto e moro, fisico atletico ma non palestrato. Indossa costumi a slip che non nascondono il suo enorme cazzo (che vedevo nelle docce a calcetto). Silvana invece molto semplice, alta, mora, culo piccolo ma tette enormi, una quinta almeno. Una goduria per gli occhi.

I primi quattro giorni trascorsero in armonia fra mare, escursioni e nottate di sesso ma senza trasgredire più di tanto. Il quinto giorno ci facemmo consigliare una delle spiagge più belle e tranquille e ci andammo. “Es trenc” si chiamava, ci avvisarono che c’erano zone riservate ai nudisti.
La cosa intrigò tutti e 4, e una volta arrivati ci incamminammo a raggiungere quella zona. Sembrava tutto tranquillo, coppie e singoli che prendevano il sole e chiacchieravano nudi. Ad un certo punto un pallone colpi’ i piedi di Andrea e una voce femminile grido’ avvicinandosi “Desculpe por favor!”
Lui raccolse la palla e gliela diede...una ragazza non altissima, capelli neri e due tettone abbronzate che ballavano mentre correva.
-Gracias!!- e andò via. A quel punto guardai Marica e notai che aveva gli occhi fra le gambe di Andrea che si era eccitato e il suo costume evidenziava la forma del suo cazzo bello grande. La cosa doveva infastidirmi, invece mi arrapo’ tantissimo.
Con la scusa del caldo i nostri amici si tuffarono e andarono a largo e probabilmente scoparono in acqua.
Io guardai la mia fidanzata e le dissi
“Ti ho vista sai...te lo sei mangiato con gli occhi il cazzone di Andrea.”
“ Ma cosa dici!” disse con un sorriso malizioso aggiungendo: “È davvero enorme però!”
La strinsi facendole sentire la mia erezione sussurrandole quanto fosse Troia. Nel frattempo tornarono i nostri amici e dovemmo ricomporci.
La giornata trascorse tranquilla e tornammo in albergo nel pomeriggio.
Ero arrapatissimo e la prima cosa che feci fu buttarla sul letto e leccarle la fica già fradicia. Pochi minuti e venne nella mia bocca. La alzai e le dissi: “Prendimelo in bocca e pensa al cazzo di Andrea”. Per niente intimorita iniziò a succhiare come una vera Troia. Glielo spinsi in gola fino a farla lacrimare. La misi a pecora e iniziai a scoparla forte mentre ansimava e grifava come un’ossessa. Mi avvicinai all’orecchio e le dissi:
“Lo so che vorresti che il mio amico ti sfondasse...Troia”
“Siiii...sono una Troia...quanto lo voglio...il suo cazzone...vengoooo...ahhhh...ahhhh”
Pochi secondi e le schizzai in bocca una quantità industriale di sborra.
La guardai e sorridendo le dissi: “non ti azzardare a scopartelo senza dirmi niente!”. Lei scherzando rispose: “tu portalo in camera che ci divertiamo”.
Non avevamo mai avute esperienze del genere..anche se spesso fantasticavamo per eccitarci. Ma quella risposta mi spinse ad organizzare un piano.
La sera uscimmo a bere qualcosa tutti e quattro e rimasto un attimo solo con Andrea gli dissi:
“Appena si addormenta Silvana vieni in camera nostra.”
“Perché?!” Rispose dubbioso.
“Fidati”.
Tornammo in albergo, ci salutammo e ognuno nella propria stanza.
Dissi a Marica di mettere un completo di quelli super sexy e di improvvisare uno spettacolo (per prendere tempo).
Mentre me lo stava succhiando bussano alla porta. Lei si fermò un po’ impaurita.
“Oddio chi è?!”
Io senza dire niente aprii feci entrare Andrea e chiusi la porta. Lui mi guardo’ e mi disse: “lo sapevo”.
Marica rimase senza parole, aveva capito anche lei e arrapata come era non avrebbe mai protestato.
“Amore te l’ho portato in camera..così potrai toglierti la curiosità di vedere il suo cazzone...dai amico faglielo vedere”.
Lo tiro’ fuori, era già durissimo. Almeno 20 cm di carne. Lei appena lo vide inizio a succhiarlo con una voracità degna di una puttana. Io mi godevo lo spettacolo segandomi.
Dopo qualche minuto lo fece stendere e se lo mise tutto in fica fino alla palle. Dalla fica colavano una quantità di umori pazzesca alche’ mi posizionai dietro e glielo misi nel culo tenendola per i capelli. La sua prima doppia la fece godere e talmente che gridava temetti che potevamo essere richiamati dall’Albergo. Non volevo Amcora venire per cui mi tolsi e dissi al mio amico di aprirle definitivamente il culo. Lei ormai sfatta non oppose resistenza e si fece impalare da quel cazzo immenso.
“Più forte...daiiii...sfondami...sono la vostra puttana” nel frattempo girava gli occhi e aveva orgasmi fortissimi.
“Sborrami nel culo..ti prego..fallo...”
A quelle parole Andrea inizio’ praticamente a devastarle l’ano finché non sborro’ dentro. A quella scena non resistetti, mi posizionai davanti a lei e le schizzai il viso, le guance, il naso e la fronte, a farle capire che era la mia Troia. Andrea si rivesti’ in fretta e andò via.
Lei mi guardò mi ringraziò e mi disse: “Ti piacerebbe vedere le tettone di Silvana?”