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Le buone abitudini


di Membro VIP di Annunci69.it Tim0te0
05.01.2023    |    5.562    |    3 9.3
"Inizio a baciarla sul collo mentre con una mano inizio a sbottonare la camicetta..."
Alle volte le sane abitudini ripagano.


Per lavoro mi ritrovo spesso in un quartiere pieno di uffici con un laghetto al centro e altrettanto spesso per praticità e comodità o forse semplicemente per sana abitudine, parcheggio la mia auto sempre nello stesso garage multipiano interrato. Stavo quasi pensando di fare un abbonamento mensile!

È un garage molto grande e custodito, pieno di telecamere che lo rendono molto sicuro: spesso in pausa pranzo o la sera tardi mi è capitato poi di vedere delle situazioni "particolari" e tutte le volte la mia fantasia ha cominciato a volare oppure mi è capitato di desiderare di poter un giorno essere io il protagonista di tali situazioni.

Tutto ciò ha reso perciò il "mio" garage più intrigante.
Insomma per motivi di comodità e per via di questi episodi trasgressivi, ho eletto questo multipiano, il mio garage!
Pieno di telecamere che lo rendono sicuro ed affidabile, ma altrettanto pieno di angoli ciechi che una persona può trovare e ricercare per assicurarsi la giusta privacy in un luogo comunque pubblico e di passaggio.

Una mattina di qualche settimana fa, ho notato una donna, che ha catturato la mia attenzione per via del suo fascino.
Io parcheggio sempre al piano -4 e lei aveva parcheggiato nel mio stesso piano , ma in una zona leggermente più adiacente agli ascensori e alle scale.

Casualmente, o forse neanche così troppo casualmente, abbiamo salito insieme le 4 rampe di scale.
Aveva i capelli rossi raccolti in lunga coda; sulla quarantina circa e indossava dei jeans attillati che esaltavano un bel tornito lato b e una camicetta di raso che lasciava intuire una terza piena di seno.

Dopo quella volta, mi è capitato di
incontrarla altre mattine: ricordo le labbra socchiuse e gli occhi languidi. I suoi sguardi erano fugaci ma intensi, accompagnati spesso da maliziosi sorrisi.
Aveva un non so che di dannatamente sexy. Tenera ed elegante, mai volgare ma verosimilmente provocatoria. O almeno questo era ciò che percepivo io.


Dopo tre giorni della medesima situazione -erotica e provocatoria - ho ritenuto opportuno approcciare anche verbalmente, salutandola con la mia sfacciataggine. Mi sono detto. O la va o la spacca. Vediamo cosa succede.

Ho pensato di essere in ogni caso cauto, non conoscendola, perché sarebbe magari poi stato imbarazzante ritrovarmela in qualche ufficio o locale in zona. Meglio quindi prima sondare il terreno! Audace certamente, ma non sprovveduto.
Il mondo è piccolo!

Lei ricambiò il mio saluto con un semplice “ciao”. Una risposta semplice, accompagnata da uno splendido sorriso.

Un sorriso da una bella donna di primo mattino è tutto quello che può desiderare un uomo!
Questo pensai per le 3 mattine successive.
Ma ancora una volta la situazione era finito in stallo.
È così che decisi quella mattina di acconpagnare il mio ciao con un contatto fisico: nel salutarla mi sono fermato di fronte, le ho preso le mani e le ho chiesto se volesse prendere un caffè con me, giusto per fare due chiacchiere insieme.
Purtroppo però era in ritardo e doveva necessariamente declinare l'invito.

Tutta la settimana successiva non l’ho più incontrata.
Poi una sera feci tardi al lavoro. Non era il mio solito orario. Andai n garage e la sua auto era ancora lì..... strano di sera , non l’avevo mai incontrata (mi dico) in quell'orario.

Non sapevo se aspettarla o meno; forse sarei stato troppo sfrontato e poi era anche piuttosto tardi, quindi decido di andare via.

Una volta seduto al volante vidi un bigliettino sul parabrezza.
Ho subito pensato ad una comunicazione del garage.
Incuriosito al massimo, sul biglietto lessi:
“Aspettami ...Giulia”
Come “Giulia ?”
Poteva essere il suo nome?
Non ci siamo neanche presentati mannaggia. Non le ho mai chiesto il suo nome. Mille dubbi. Chi era questa Giulia? Da che ora era lì quel biglietto? Aspettare si, ma quanto ancora? La situazione era davvero intrigante, ed eccitatamente misteriosa.
Decisi perciò di aspettare.

20 minuti dopo sentii scendere le scale, rumore inconfondibile di tacchi.
Sicuramente una donna. La "mia" Giulia?
Certamente un po’ nervoso perché sarebbe potuto arrivare qualche collega o qualcuno che conoscevo. E come avrei giustificato il mio essere ancora in garage dopo tutto quel tempo?

Invece fortunatamente era lei!
Proprio lei!
Mi guardo' negli occhi, venendo dritta verso la mia macchina.
Dio quanto era bella! Il suo incedere deciso e col passo lungo e sicuro di sé mi faceva intuire potesse essere una donna con un carattere ben definito e forte. Chissà! Mi sorride. Per nulla stupita di trovarmi. Quasi fosse certa avrei aspettato.....
Apre lo sportello, entra.
Sono perplesso. Inquieto. Ma anche eccitato.

Indossa una gonna ampia con uno spacco che mette in luce l'ntera gamba, la sua caviglia ed i bei piedi in una scarpa col tacco alto a spillo.

Il tacco alto slancia ancor piu' le sue lunghe gambe. Vederla, osservarla. Sapere che era sul mio sedile ed ammirare quel 77 formato dalle sue gambe, mi inebriava.
E i pensieri cominciarono a prender forma nella mia mente.

“Piacere Giulia” mi dice.
Io ribatto: “Piacere mio, Antonio”.
Finalmente ci siamo presentati!
Lei mi fissa con occhi languidi e mi dice: “Allora ?”
Mi aveva veramente spiazzato ed ero quasi immobilizzato ed imbarazzato.
Con voce stridula rispondo:
“Il caffè ?”

Lei mi prende con una mano la cravatta e mi tira a sé. Non dice nulla. Non risponde.
Mi bacia quasi a volermi mordere le labbra.
Le nostre lingue iniziano una danza.
Un tango con movimenti decisi e sensuali.
Sono alle stelle.
Eccitazione massima.
Inizio a baciarla sul collo mentre con una mano inizio a sbottonare la camicetta.
La mia mano sente un seno bellissimo e sodo che non sembra rifatto e io certo non chiedo.
Il capezzolo è molto lungo quasi due cm sotto la mia stimolazione.
Uno è ancora nella camicetta e nel reggiseno ma si vede benissimo.
Durissimo sembra un bullone. Proprio come piace a me.

Impossibile resistere. Inizio a succhiarli. Prima uno e poi l'altro.
Con l’altra mano le sollevo una gamba e inizio ad accarezzarla dalla caviglia a salire.
Arrivo all'inguine e vedo le sue mutandine nere di pizzo. Sicuramente la mattina avrà scelto questo intimo per me. Sapendo di questo incontro furtivo! La cosa mi fa eccitare ulteriormente.

Delicatamente passo la mia mano sopra il suo sesso.
Già sento dell’umido.
Con due dita mi faccio largo nelle sue mutandine.....
Intanto i baci si fanno sempre più caldi e passionali.
Lei sempre più calda e selvaggia con quella lingua.
Ad un certo punto inizia ad infilarmela nell’orecchio.
Oddio una cosa nuova per me.
Era una senzazione stupenda.
Sentivo il suo respiro ansimante e la lingua umida entrare intimamente in me.
Sotto era fradicia.
La sollevo con due mani e le sfilo le mutandine: potrei strizzarle per quanto bagnate.
Infatti le prendo, intrise del suo odore,
le avvicino alla mia bocca, le strizzo e
ne esce tutto il suo succo profumato.
La mia bocca ora è intrisa di lei.
La situazione è veramente calda. Per entrambi. L'inaspettato, lo sconosciuto, il piacere fisico, la bellezza davanti ai miei occhi....
La bacio ancora per condividere con lei il suo stesso sapore.
Lei è sorpresa da tanta trasgressione. Sento che è eccitata quanto se non più di me! Chissà da quanto mi desiderava!
Ad un certo punto reclino lo schienale del sedile. Lei capisce, intuisce...mi ricorda, sorridendo la presenza delle telecamere.
In effetti eravamo proprio nel raggio di una telecamera che ci puntava proprio di fronte.
Sposto al volo l’auto in un angolo cieco.
Lei nel frattempo rimane sdraiata e mi sorride. Divertita ed incredula.

Le alzo la gonna e mi ci infilo con la testa.
Una mano a spingere sul pube e la mia lingua sul suo clitoride.
Mi muovo instancabilmente da sinistra a destra mentre con un dito le esploro il piacere.
Spingo in su e con la mia lingua senza perdere il ritmo inizio a leccarla ovunque.

Cerco di cogliere i suoi spasmi per comprendere come darle piacere.
Sento i sui umori sempre più densi.
Hanno un sapore dolce.
La prosciugo ma lei subito dopo si ribagna.
Dopo un bel po' la sento ansimare.
Cerco di non accelerare ma di tenere il ritmo.
Lei si inarca e mi stringe la testa tra le gambe mentre con la mano mi spinge ancora di più sulla sua calda fica.
Quasi non respiro.
Sta venendo: sento dei forti colpi di spasmi sul pube.
Ha una piccola squirtata e mi viene in volto.
Ho la faccia fradicia e anche la camicia e la cravatta che non avevo ancora levato.
Lei mi prende la testa. Esausta per il forte orgasmo appena avuto, mi bacia intensamente quasi a volersi riprendere il suo sapore, poi mi spinge sul mio sedile.

Si sbottona tutta la camicetta e si china sui pantaloni slacciandomi la cinta.
È eccitantissimo vedere come lo fa.
Sotto, il mio sesso è già pulsante.
Mi abbassa i pantaloni e le mutande, quindi tira fuori il mio scettro.
Si, lo ha chiamato così lei!!

Me lo afferra dalla base ed inizia una ispezione con la lingua che non lascia neanche un millimetro inesplorato. La sua lingua si inarca sulle curve della sommità e scivola lungo la torre del mio castello.
La situazione mi stava veramente coinvolgendo e la mia eccitazione era totale. In un attimo di lucidità la interrompo e le porto la testa verso di me per baciarla, dare ossigeno alla passione e forse anche perché non volevo venire subito.

Ma poco dopo, lei decide di appoggiare il nido di Venere sul mio sesso strofinandolo quasi a volerlo infilare... Capisco che vuole montare su di me. Sul mio cazzo che puntava dritto verso il tettuccio della macchina ormai da tempo.
Prendo allora un preservativo e sto quasi per metterlo quando ad un certo punto lei se lo infila in bocca e me lo infila con il solo uso della lingua.

Quindi a quel punto capisce cosa può fare e senza esitazione mi monta su.

Io ero ancora più in tiro e lei strusciava le sue basse labbra sul mio grosso glande avvolgendolo.

L’eccitazione era alle stelle poi ad un tratto lei fa un sospiro e si alza. Credevo stesse per avere un orgasmo invece mi tiene dritto il sesso con la mano, mi sfila il preservativo. Aveva voglia e desiderio di sentirmi a pelle. Ci capiamo al volo, c'è un tacito consenso. Ci guardiamo e lei ritorna sopra di me, cavalcandomi stavolta a pelle.
Una sensazione proibita, avvolgente ed umida. Ci baciamo e ci scopiamo respirando e ansimando insieme pelle a pelle.

Dopo un po’ guardiamo l’orologio e realizziamo che stavamo facendo sesso da più di un’ora: ero ancora inebriato e avevo ancora nell'orecchio la sua voce. Il suo godere. I suoi gemiti. Una donna multiorgasmica che avrà avuto almeno 7 orgasmi di diversa entità in quel lasso di tempo!

A un certo punto smettiamo di baciarci e con un sorriso mi dice: “Non puoi venirmi dentro".
Ed è a quel punto che in un attimo mi ritrovo col mio cazzo lucido e lubrificato dai suoi umori, ancora una volta nella sua bocca, sotto i sapienti tocchi della sua lingua.

Non ho resistito molto ai suoi colpi di lingua e ho iniziato a pulsare in procinto di avere una copiosa esplosione.
Sono riuscito a a controllarmi ancora un pochino ma poi non è stato più possibile e con voce stridula le dico: “Ci sonooo”.

Lei stringe sotto con la mano per aiutarmi posizionandosi con la sua lingua sulla punta del vulcano che era gonfio di lava e poi allenta piano piano guidando un’esplosione controllata che le inonda lingua e bocca.

Continua a leccarmi anche ad eiaculazione terminata a ad un certo punto mi rendo conto che ha mandato giù tutto e mentre lo faceva mi guardavai con i suoi occhi maliziosi ed appagati.
Poi si alza e mi da un ultimo bacio che ora sa di me.
Si ricompone e mi dice : “ sono stata bene! Grazie “. Ed esce dalla macchina per poi allontanarsi.

Mi rivesto anche io. Sono stordito. Frastornato. La guardo allontanarsi e salire poi nella sua macchina.

Nei giorni successivi ho sperato di rincontrarla, ma non l’ho più rivista.

Una volta ho persino pensato di essermela immaginata, di aver fatto un volo fantastico; e invece no, perché conservo ancora la cravatta intrisa dei suoi umori che non ho mai lavato e che mi ricorda che non è stata immaginazione.

Probabilmente non incontrerò più Giulia e forse è bello anche così. Oppure magari anche lei è iscritta su questo sito e magari mi leggera' e riconoscendosi mi scriverà. Chi lo può dire!

Oppure non accadrà nulla. E rimarrà solo un piacevole ricordo di un incontro inaspettato e ricco di passione tra due sconosciuti che ardevano dal desiderio.

È stato bello conoscere Giulia e ancora di più conoscere me stesso in questo nuovo frangente.


Ps: questo è un racconto, la buona abitudine di fare sesso protetto sempre!
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