Scambio di Coppia

Strip Poker


di Sleepy699
11.02.2024    |    13.481    |    13 9.4
"Per scaldare l’ambiente optammo per giocare a strip poker a coppie: donne contro uomini..."
STRIP POKER

Non fu facile, tra i vari annunci, trovare una coppia dove entrambi fossero davvero, sia lei che lui, bisex.
Una coppia di Brescia sembrava avere le caratteristiche che cercavamo.
Questo, in sintesi, il loro annuncio:
“Siamo una bella coppia innamorata felicemente sposata, entrambi molto attenti e igiene salute privacy ed entrambi depilatissimi. Cerchiamo esclusivamente coppie ospitali con la lei bisex attiva e convinta e non semplicemente curiosa e passiva giusto per essere chiari. Per quanto riguarda il lui di coppia lo cerchiamo interessato a esperienza bisex non solo soft. Dopo un anno sul sito abbiamo capito che non vogliamo limitarci solo ai giochi soft non non escludiamo la possibilità di andare oltre con il giusto feeling e se tutti d'accordo. Altrimenti anche niente e amici come prima”.
Le premesse erano buone. Inoltre, le foto sull’annuncio erano all’insegna dell’erotismo e dei dettagli più che della volgarità e delle classiche foto ginecologiche. Così dopo diversi messaggi decidemmo di conoscerci di persona. Valutai insieme a mia moglie Silvia il da farsi ed entrambi concordammo di organizzare un incontro conoscitivo.
La coppia si presentò puntuale l'appuntamento davanti ad un ristorante che conoscevamo, adatto a cenette romantiche a lume di candela. Silvia era un po' nervosa, non voleva sfigurare. Si era messa una camicetta corta a maniche lunghe con bottoni e una gonna a vita alta che metteva in mostra le gambe, la sua arma di seduzione preferita, così tornite e muscolose da fare invidia a donne molto più giovani di lei.
Eravamo un po’ preoccupati per la differenza di età. Silvia ha 38 e io 45 anni, mentre la coppia che andavamo a incontrare era composta da due poco più che trentenni. Si presentarono puntuali, entrambi eleganti e di aspetto gradevole. Anche meglio rispetto alle foto del profilo.
L'altra lei di coppia, Nadia, non era da meno nel mostrare le splendide gambe messe ancora più in risalto dalla minigonna di pelle con spacco laterale che quella sera aveva indossato insieme ad un top bianco fasciante e accollato, e sandali in rosa chiaro con tacco geometrico a punta tonda con cinturino in denim, semplice e informale ma dannatamente arrapante.
Entrambe mostravano le gambe, una alta 1.75 e castana (mia moglie Silvia) e l’altra più piccola (non arrivava a 1.60) e bionda e attiravano l’attenzione degli avventori del locale, prevalentemente coppiette.
Raggiungemmo il nostro tavolo che era un po' appartato. Il cameriere che raccolse le nostre ordinazioni non distolse un attimo lo sguardo dalle due donne. Diventammo tutti via via più spigliati grazie anche all’ottimo vino rosso che innaffiava la nostra cena e Silvia si divertiva a provocare il giovane cameriere facendosi versare da lui il vino nel calice.
Conversammo amabilmente.
Lui si chiamava Paolo ed era un ragazzo non alto ma ben proporzionato e atletico.
“Trovo che tu abbia un fisico davvero tonico” disse Paolo a mia moglie.
“Sai, lavoro in una palestra come receptionist e vedendo tutti quei fisici scolpiti, anche a me è venuta voglia di curare il mio corpo e devo dire che mi piace pompare i muscoli. È la sensazione che più appaga chiunque si alleni in palestra, quell’allenare i muscoli diventa col tempo sempre più una forma di dipendenza piscologica che ha quasi del masochismo, anche se Arnold lo paragonò ad un piacere tipo orgasmo.” spiegò Silvia. Anche Paolo si disse appassionato frequentatore di palestre mentre Roberta preferiva il nuoto.
Ad un certo punto Silvia chiese a Nadia di accompagnarla in bagno.
Durante la loro assenza, piuttosto prolungata, noi maschietti concordammo sul fatto che entrambe le ragazze erano deliziose e che ci sarebbe piaciuto andare avanti nella conoscenza reciproca. Paolo si profuse in parecchi complimenti alla mia Silvia, mi disse che la trovava molto sensuale così tonica e palestrata e che avrebbe desiderato sentire quelle sue labbra carnose sulle sue.
Una volta tornate al tavolo le ragazze erano su di giri e non solo per il vino bevuto durante la cena. Silvia mi sussurrò che, mentre erano in bagno Nadia aveva espresso il desiderio di conoscerci meglio. “Paolo mi ha confidato di essere molto attratto da te” dissi a Silvia.
“Anche a me lui piace, facciamoli venire a casa nostra”.
Proponemmo quindi di continuare la serata a casa nostra.
Una volta a casa, stappai una bottiglia di Franciacorta e brindammo.
Paolo non staccava gli occhi da mia moglie che lo ricambiava con delle occhiate eloquenti. Non c’era lo stesso feeling tra me e Nadia.
Per scaldare l’ambiente optammo per giocare a strip poker a coppie: donne contro uomini. Concordammo che il vincitore di una mano avrebbe fatto si che i due dell’altra coppia debbano togliersi un indumento a testa, avendo facoltà di decidere quale indumento togliere. Quando si inizia una partita di strip poker, bisogna decidere qual è il limite da raggiungere e ovviamente decidemmo che ci si sarebbe spogliati fino al nudo integrale.
Avevamo 4 chances a testa: scarpe, pantaloni/gonna, camicia/top, intimo. Inoltre, quando fossero finiti gli indumenti da togliere si sarebbe passati a soddisfare eventuali richieste di penitenza.
Le carte cominciarono a girare. Con un tris di donne vinsi la prima mano e così le donne si sfilarono le eleganti calzature mettendo entrambe in mostra i piedini, più piccoli e affusolati quelli di Nadia, a pianta più larga quelli di mia moglie. Entrambe li avevano curatissimi con le unghie smaltate di rosso in diverse tonalità: fuoco quello di Nadia, bordeaux quello di Silvia.
Toccò a Silvia distribuire le carte ma la mano andò male di nuovo per le donne, così entrambe scelsero di togliersi la gonna. Roberta si girò di schiena slacciò la gonna e la lasciò cadere, mostrandosi con un tanga che metteva in risalto le natiche ovali, elastiche e vibranti, un invito a giochi immorali.
Silvia si liberò della gonna in modo meno teatrale, glutei pieni, gambe tornite e muscolose a differenza di quelle di Roberta, decisamente più magre e sottili in caviglia.
Perdemmo la mano successiva e rinunciammo alle scarpe. Ci rifacemmo prontamente nella mano dopo. Nadia con movimenti studiati da vera stripper, passandosi prima le mani sui fianchi, alzò lentamente il top fino a portarla appena sotto il reggiseno lasciando scoperta il ventre magro e l’ombelico con il piercing. Poi se lo sfilò mostrando un reggiseno nero in pizzo trasparente che avvolgeva due tette rotonde e proporzionate.
Venne il turno di Silvia che ci mostrò la schiena, le spalle strutturate ma ben proporzionate, mentre si sbottonava la camicetta per poi voltarsi e sfilarla con un movimento deciso. I capezzoli erano così duri che sembravano voler bucare il reggiseno di pizzo trasparente che poco lasciava all’immaginazione.
“E quel reggiseno, non sarebbe meglio che te lo levassi?” disse Paolo.
“Dipenderà dalle carte” replicò Silvia sorniona.
Si sedette ed invitò Paolo a dare nuovamente carte. Lui sembrava ammaliato e io ero eccitato nel vedere il suo sguardo libidinoso rivolto verso mia moglie. Sapere che mia moglie è desiderata da un altro uomo mi eccita terribilmente.
Toccò quindi a me e Paolo perdere e per ben due volte: restammo entrambi in boxer e si vedeva tutta la nostra eccitazione!
Poi la fortuna girò nella mano successiva e arrivò finalmente il momento di far togliere alle ragazze l’intimo.
Nadia, con un movimento rapido, si slacciò il reggiseno facendo uscire due tette rotonde con capezzoli rosei e polposi. Quindi sganciò un lato del perizoma (che indumento da troia, con la clip!) e lasciò cadere a terra le mutandine scoprendo la fighetta perfetta, liscia e rasata, solo un sottile filo di pelo stava a indicare che non era una bambola. Ammirai lo spettacolo e anche mia moglie lo fece.
Tuttavia, non era questo che mi eccitava di più bensì vedere Paolo che non staccava gli occhi da mia moglie e non aspettava altro che vederla nuda. Lei lo accontentò scoprendo lo stacco tra la carnagione chiara dei seni e quella ambrata del resto del corpo. I capezzoli erano rivolti verso di lui come un invito. Poi infilò i due pollici nelle sottili strisce laterali del perizoma e lo fece scivolare fino a terra.
Paolo, noncurante dello sguardo geloso della moglie, si avvicinò a Silvia che offrì i capezzoli scuri e appuntiti che lui succhiò come un bambino con delle caramelle.
A quel punto la partita a poker era finita.
Paolo era eccitato dalla pelle profumata di mia moglie, dai capezzoli polposi e i glutei rotondi che stringeva tra le mani. Lui la baciò in bocca e sul collo. Lei alzò le braccia offrendo le ascelle lisce e depilate che lui leccò con avidità.
I boxer non contenevano più il suo cazzo che fece capolino e che Silvia estrasse del tutto e cominciò a segare. Le vene erano già gonfie mentre succhiava i capezzoli di Silvia e quello era un metro del desiderio dell’uomo più che attendibile, tanto che la prima gocciolina di piacere che uscì dal suo cazzo. Nadia si sedette ai piedi del suo uomo e fu pronta ad aprire la bocca, accogliendo quella verga mentre le mani di Silvia accarezzavano il petto nudo di Paolo, i pettorali scolpiti, giocando con i suoi capezzoli e scendendo verso gli addominali.
Paolo era visibilmente eccitato e mi chiesi quanto sarebbe potuto resistere.
Vedere Nadia fare un pompino a Paolo, fece venire voglia a me di fare la stessa cosa. Mi avvicinai a lei, la quale, capendo le mie intenzioni, si sfilò di bocca il cazzo porgendomelo.
Iniziammo a spompinarlo in due, passando le lingue sulla cappella e sul glande di Paolo. Insieme scendemmo verso le palle gonfie leccandolo e mordicchiandolo con delicatezza e poi, ancora insieme, salimmo lungo tutto il glande fin sopra la cappella che leccammo insieme scambiandoci anche dei baci bagnatissimi.
Paolo ormai non sapeva più di chi fosse la lingua, di chi era la bocca che così avidamente si appropriava del suo cazzo, chi era a dargli baci sulla cappella ma la cosa ormai lo interessava poco, era al centro dell’attenzione e mia moglie stava succhiandogli i capezzoli rendendo la scena ancora più eccitante.
Succhiare Paolo mi piaceva ma mi feci altruisticamente di lato lasciando il mio posto a Silvia.
Mia moglie non aspettava altro, baciò prima Nadia intensamente e poi fece sparire la notevole erezione di Paolo dentro la bocca, era veramente brava a fare pompini con ingoio (lo sapevo bene). Le sue labbra morbide cominciarono ad andare su e giù per tutta la lunghezza del cazzo gonfio di vene, ogni tanto la lingua si soffermava a leccare la cappella che sembrava esplodere tanto era grossa, mentre con la mano faceva un massaggio ai coglioni da vera esperta.
Roberta sembrava un po' infastidita dall’intraprendenza di mia moglie ma la lasciò fare.
“Certo che tua moglie è proprio una porca” mi disse Nadia mentre riprendeva con il telefonino la scena.
Ero molto d’accordo e mi piaceva anche per questo.
Paolo prese la testa bionda di Silvia con entrambe le mani, tenendola ferma, mentre il suo movimento pelvico, avanti e indietro si faceva sempre più profondo.
“Continua così ti prego, mi piace da impazzire, sei bravissima” disse Paolo scopandola in bocca senza ritegno.
Silvia chiuse gli occhi sbavati dal rimmel, ingoiando quel cazzo enorme e cercando di controllare i conati. Mi avvicinai a lei e le carezzai la schiena, per trasmetterle la mia vicinanza mentre Nadia osservava quasi impietrita la scena.
Poco dopo, preceduta da un prolungato gemito di piacere di Paolo, una vera esplosione di sborra si scaricò nella bocca di mia moglie. Mentre Paolo era in preda a spasmi dell’addome nello svuotarsi i coglioni io godevo nel vedere la scena e potevo quasi avvertire le pulsazioni della cappella turgida che le scaricava in bocca il succo della sua passione.
E lei inghiottiva come fosse champagne, ingorda, indecorosa e indecente mentre lui letteralmente si svuotava.
“Ingoia troia, ingoia tutto, impazzisco a venirti in bocca!”.
Quell’incredibile e selvaggio pompino mise a disagio Nadia che forse non si aspettava di vedere il marito godere senza ritegno nella bocca di un'altra donna dimenticandosi di lei.
Il tutto accentuato da Silvia che avidamente ingoiò quel nettare che le colava dai lati della bocca.
A evidenziare maggiormente questo suo apprezzamento, si passò la lingua lungo tutte le labbra.
“Adesso basta, ti sei svuotato le palle, rivestiti e andiamo!” sbottò Nadia.
“Che stai dicendo amore, che ti prende?” replicò Paolo sudatissimo e ancora ansimante.
“E tu non dici niente?! Ti va bene così, che un estraneo si faccia svuotare le palle da quella troia di tua moglie?” disse rivolta a me.
Silvia rise sapendo che, per la mia indole cuck, lo spettacolo per me era alquanto eccitante.
Nadia era molto irritata, cercammo di calmarla ma non ci fu verso. Sia lei che Paolo si rivestirono frettolosamente e uscirono, lui scusandosi e lei imprecando contro di lui.
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