Janet alle prese con la ristrutturazione

sono passati anni dai racconti che videro protagonista Janet quando era fidanzata con Gianni adesso le cose sono cambiate ci sentiamo raramente al cellulare perchè sono andati a convivere insieme nella città di Firenze dove lavora Gianni.
tre giorni fa mi chiamò per sentirci e per raccontarmi cosa le era capitato.
nel loro appartamento hanno deciso di fare dei lavori di ristrutturazione e per l'occasione , visto che Gianni non poteva assentarsi dal lavoro, Janet ha preso una settimana di congedo per stare in casa mentre gli operai eseguivano i lavori.
i primi due giorni si annoiava perchè per abbattere una parete lei si era ritirata nella camera da letto, ma poi quando sono iniziati i lavori veri e propri li seguiva per vedere se venivano fatti come avevano pensato con Gianni. i tre operai lavoravano d'impegno ma a volte erano distratti da Janet che gironzolava in casa con i leggings che le modellavano il suo bel sedere sodo e la forma del suo monte di venere ed una maglietta sportiva aderente che metteva in risalto il suo piccolo seno a forma di coppa ed i capezzoli sempre duri.
iniziò a dare confidenza al capo mastro, uomo sui 47 anni con un bel fisico palestrato, ed una mattina lo chiamò in cucina per visionare bene il progetto di una modifica, lui seduto al tavolo con lo schema e lei si mise a preparare un caffè quando ad un tratto si accorse della sua presenza alle spalle e rimase immobile mentre lui iniziò a carezzarle il suo bel sedere sodo, Janet provò ad allontanarsi ma lui la blocco contro il mobile cucina e quando sentì la consistenza dell'erezione di Franco, come ipnotizzata, si lasciò toccare da quelle mani callose ma delicate allo stesso momento. passava con le dita sull tessuto dei leggings sopra le labbra della sua figa cercando di affondare per separarle e poi si soffermava sulla clito che iniziava a recepire la stimolazione ed a reagire facendo bagnare la figa di Janet. con l'altra mano ere salito sotto la maglietta per arrivare a stringere i capezzoli duri e strizzarli e la reazione che Janete iniziava a strusciare il suo bel culetto contro i pantaloni con dentro il cazzo duro di Franco. lasciò i capezzoli e tirati giù i pantacollant si mise con le due mani, una da dietro le chiappette sode e l'altra da davanti la figa, a toccarla facendola eccitare sempre di più infilando due o tre dita nella figa bagnata e quelle dell'altra mano raccogliendo dalla figa il liquido che colava , le stimolava il buchetto del culo portandola al massimo dell'eccitazione che la fece uscire dallo stao di trans ed iniziò a tirare fuori il cazzo duro dai pantaloni e lo scappellò per bene. si inginocchio e lo prese in bocca succhiandolo avidamente fino quando il capomastro la fece distendere sul tavolo della cucina e messa la nuca sul bordo le infilò il cazzo duro nella bocca arrivando fino alle tonsille e scopandola con ritmo, lei aveva allargato le gambe in modo che lui potesse sgrillettarla per bene e qualche volta, con le dita a paletta, gli dava delle sonore pacche sulle labbra della figa già gonfie di piacere dopo che per una decina di minuti la scopò in bocca la fece scendere dal tavolo e la mise a pecorina con i capezzoli che strusciavano sul piano del tavolo le fece divaricare le gambe e si abbasso per leccare quella figa bagnatissima ed aperta e con la punta della lingua cercava di infilarsi anche dentro la rosellina del culo della bella Janet, dopo che la fece bagnare ancora di più le infilò il suo cazzo duro nella figa dando dei bei colpi che facevano spostare il tavolo.
nell'altra stanza vi erano i due operai, di cui uno era il figlio di 23 anni del capomastro, che non vedendo ritornare Franco lasciarono un attimo il lavoro che stavano facendo e quando li trovarono che stavano scopando si incrociarono i loro sguardi e con un cenno del padre fece capire che potevano aggiungersi alla scopata all'insaputa di Janet che stava di spalle e intenta nel suo orgasmo continuo.
Giulio, questo era il nome del figlio, tirò fuori il suo cazzo due smanettate e diventò duro si avvicinò al tavolo e di sorpresa prese la testa della zoccola che stava godendo e le riempi la bocca e a quel punto si trovava piena e con le bordate che dava il padre alla pecorina faceva in modo che il cazzo del figlio entrava sempre più in fondo alla bocca vorace di Janet. anche l'altro operaio si scappellò la mazza dura e chiedeva di partecipare anche lui alla scopata di quella troia in calore che era Janet allora il padre uscì dalla figa e si allungo a terra in modo da scopare Janet in figa il figlio continuo a farsi fare il pompino o meglio a scoparla in bocca e il terzo, Ugo dotato di una bella nerchia , prese dallo sportello della cucina dell'olio lo spalmò sul culo della troia e sul suo cazzo e poggiata la cappella sulle grinze del culo con un colpo secco la penetrò fino a far toccare le palle alle chiappe. Janet avrebbe voluto lanciare un grido per la mazza infilata di prepotenza nel culo ma le venne impedito dal cazzo di Giulio piantato nella sua bocca.
quella mattinata fu dedicata tutta a scopare Janet che lo prese in tutti i suoi buchi con suo sommo piacere di zoccola che non è altro alla fine volle che tutti e tre le sborrassero in bocca senza far cadere una goccia di sborra che ingoio tutta senza perderne una goccia.
i lavori per ovvi motivi si protrassero per alcuni giorni in più adducendo al compagno gianni che vi erano stati degli imprevisti, imprevisti mattutini di godimento della zoccola Janet.
vi racconterò quello che è successo in seguito.