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“Mi metto a fare la puttana” Cap. Quarto: Proviamo


di Membro VIP di Annunci69.it Bigone100
25.09.2023    |    2.245    |    0 9.3
"Vado sotto la tua gonna, sposto le mutande, infilo le quattro dita lubrificate nel tuo culo spargendo lubrificante per qualche decina di secondi, poi mentre..."
QUARTO
Mi dici ok, parleremo un’altra volta di questo fantomatico “altro”, di quello che potrebbe fruttare ed a che prezzo. Nei prossimi giorni invece voglio capire meglio la prestazione base, voglio capire quanto mi devo impegnare per questi 4VB, perché alla fine se l’impegnò è davvero poco, invece di pensare a cose complicate, perversioni strane, ammucchiate varie, etc, io potrei farmi le mie cinque o sei marchette alla settimana, magari tutte in una sera e guadagnare abbastanza per togliermi qualche sfizio senza troppe menate. Puoi provvedere ad organizzare una prova?
Credo di riuscirci, devi però darmi un po’ di tempo, non hai ancora nessuna rete dobbiamo creare tutto dal nulla, e come prima cosa dobbiamo fare quattro o cinque scatti, ovviamente con maschera, che mettano in evidenza la merce e le tue abilità.
Indossi la maschera nera che copre mezza faccia, raccogli un po’ i capelli, ovviamente copriamo il tatuaggio, luci tutte accese e cominciamo. Le prime due pose sono abbastanza scontate, figura intera fronte, un po’ scosciata in modo che si veda che la tieni rasata, e soprattutto che non sembri una foto segnaletica. Figura intera retro, mettiamo in mostra il tuo bel culo e tu con una mano tiri un poco una chiappa,in modo che si capisca che non è solo da ammirare ma si può adoperare. Ora bisogna pensare qualcosa per altri due, massimo tre scatti, deve essere una pubblicità non un servizio completo, ma bisogna farsi venire qualche buona idea. Visto che stiamo pubblicizzando la prestazione base non andrei ad introdurre cose troppo strane. Vorrei uno scatto di te con il nuovo cazzo di silicone conficcato sino in fondo alla gola, per promuovere questa tua abilità. Poi una bella foto di una sborrata in faccia, possiamo usare uno yogurt bello bianco che sul nero della maschera dovrebbe fare un bel contrasto, ed infine con lo stesso cazzo finto ti pompo per un po’ il culo, poi mi preparo per scattare al volo appena lo sfilo, in modo che si veda il tuo buco mentre si chiude e si capisca che il tuo culo è a pieno titolo transitabile.
con questi cinque scatti posso montare un bel l’annuncio promozionale.
Intanto cerco un posticino da affittare come coppia, per un weekend non dovremmo dare nell’occhio, penseranno che siamo amanti, spiegheremo ai clienti come essere discreti, per una volta non attrarrà troppa attenzione. Lasciami lavorare e non prendere impegni per sabato sera.


Non mi hai chiesto più niente, ti sei fidata della mia organizzazione, soltanto sabato in mattinata mi chiedi:
- Allora stasera devo lavorare o sono disoccupata?
= Eh no mia cara, io ho organizzato tutto come hai richiesto, sarai molto occupata, direi proprio piena
- Ehi ti ricordo che ho detto che volevo provare prestazioni base non acrobazie
- Sai bene che ti ascolto con attenzione, hai detto prestazioni base, hai detto 4VB e questo avrai
- Allora perché dici piena?
- Perché per calarci nella realtà del mestiere non avrebbe avuto nessun senso organizzare tutto questo per una prestazione, affitto appartamentino per weekend, benzina ed autostrada per spostarsi fuori provincia, preservativi lubrificante e salviette, due bibite in frigo ed ecco che la prima prestazione se ne è già andata.
- Quindi quanti ne dovrò prendere?
- Guarda, contando di iniziare per le quattro e di finire verso l’una ti ho preso sei appuntamenti, significa un’ora e mezza ciascuno, ma le prestazioni base non durano quasi mai così a lungo, avrai tempo di fare pause e riposare tra uno e l’altro.
- E se qualcosa va storto?
- Tranquilla io sarò nella stanza accanto, dove tu comunque prima di iniziare ogni marchetta passerai ad incipriarti il naso ed a lasciare il contante, rigorosamente incassato in anticipo
- E se chiedono extra?
- Avrai in bella vista un grande orologio, ed a seconda del tempo e della richiesta potrai decidere che prezzo sparare, e quindi se vuoi farlo o vuoi dire di no senza dire di no
- Sembra ben organizzato
- Diciamo che ho fatto del mio meglio, ovviamente sto imparando anche io, ma mi applico
Arriviamo a casa passata da poco l’ora di pranzo, abbiamo deciso di mangiare qualcosa fuori al volo, niente di pesante ma un po’ di energie ti serviranno. Io comunque nell’organizzare la borsa penso anche ai generi di conforto, a te da organizzare il tuo abbigliamento, da lavoro e non, io penso al resto. Tra un’oretta vorrei muovermi, abbiamo circa quaranta minuti di strada.
Ovviamente il solito kit con preservativi etc, ma anche un sapone disinfettante ed un collutorio alla clorexidina, un betadine ginecologico e del luan (ma speriamo che non serva), qualcosa per il mal di testa. Poi acqua, bibite dietetiche, un po’ di vodka all’occorrenza , caffè solubile, latte ed alimenti adeguati. Asciugamano per noi, quelle dell’appartamento le lasciamo ai clienti, ed anche un bel rotolo di carta monouso, che è meglio, sacchetti e sacchettini per non lasciare in giro rifiuti che raccontino troppo dei fatti nostri, la mia crashbox ed il mio computer per passare il tempo, la telecamera da appoggiare da qualche parte discreta per tenere d’occhio quello che succede, ed il cazzo finto delle fotografie in caso ti accordi per qualche extra. Penso di aver preso tutto.
Mi mostri quello che hai deciso di portare e di indossare, sempre splendida ma non avevo dubbi. Partiamo.
Il traffico non è terribile a quest’ora, e grazie al navigatore troviamo subito l’appartamento, pian terreno di una villetta di periferia, nuova costruzione, al secondo piano un cartello vendesi, ti pare perfetta, lo è ho verificato prima di prenderla. Il cancello si apre con il codice che mi hanno inviato e la chiave è nel posto pattuito, entriamo, è pulito in ordine e c’è quello che ci deve essere. Ti mostro la stanza da lavoro, con il suo bagno, io mi accomodo nella stanza accanto ed eventualmente userò il bagno di servizio.


C’è un soggiorno con cucina a vista, qui farai accoglienza e qualche breve conversazione, e soprattutto qui incassi prima di cominciare, poi lo accompagni in camera e gli dici di rinfrescarsi pure in bagno, dove andiamo a posizionare sapone disinfettante, carta per asciugarsi e sacchetto vuoto nel cestino, che cambieremo ogni volta. Mentre lui è in bagno vieni nell’altra stanza, metti al sicuro il contante e ti do due ditate di lubrificante a figa e culo, in modo che le tue mani restino asciutte e tu possa entrare sorridendo nella stanza da lavoro, pronta a cominciare. Tieni d’occhio l’orologio ma con discrezione, ricorda che i complimenti sono sempre graditi, anche quando poco credibili. Evita solo quelli sfacciatamente ridicoli, se uno ha un cazzetto da dodici centimetri ed ha più di quindici anni lo sa di avere un problema, evita di dire proprio a lui che non hai mai preso niente di così grosso o che te lo senti sino in gola. Allo stesso modo se uno è una palla di lardo evita apprezzamenti sul fisico e così via. Se invece uno non si è lavato bene, con gentile fermezza lo riporti in bagno, non accettare stress evitabili e gratuiti.
Per quanto riguarda il dialogo in una prestazione base da 4VB non è certo richiesto di aver frequentato l’Actors Studio, ma se vuoi pensarti realisticamente in questo mestiere un poco di dialogo c’è lo devi mettere.
Ricorda per ora i concetti base, cerca di capire grossomodo la categoria del cliente, cerca di capire cosa lo eccita, fregatene se ti pare strano quello che dici deve piacere a lui, sii pure un poco teatrale lo sanno tutti che è una recita, basta non strafare e va sempre bene.
Ok, se come ho specificato saranno puntuali il primo sarà qui tra dieci minuti. Pronta? Entra pure nella parte, si lo so che è lui quello che deve entrare nella parte, ma se tu gli darai una mano (non solo materialmente) sarà tutto più semplice. Ricordati anche in questo non strafare, ovvio che prima sborra e prima si leva dalle palle, ma comunque deve andare via contento, deve pensare che non poteva durare di più perché tu sei una gran figa, una gran troia ed una gran pompinara, ma non deve pensare che sei una furba che lo ha fatto sborrare in cinque minuti e gli ha quindi praticamente sfilato i soldi. Se vedi che le cose precipitano non cedere alla tentazione di levartelo dai piedi troppo alla svelta, rallenta un attimo e poi ricominci. Ricordati che hai degli slot da novanta minuti, ma che nessun uomo si andrebbe a lamentare se l’esperienza ne dura tra trenta e sessanta, ma cerca di non farla durare dieci da quando suona il campanello.
Ah dimenticavo, due parole sul primo cliente, è un sessantenne molto timido da lui non mi aspetto nessuna alzata di ingegno, ma se vogliamo arrivare in fondo devi darti un po’ da fare, d’altra parte molte prostitute lo dicono, se arrivassero tutti con le idee chiare ed il cazzo in tiro il nostro lavoro sarebbe una passeggiata.
Bene, non ho altro da dirti, mi ritiro nella mia stanza, ricorda la procedura e buon lavoro.


Vado nella mia stanza, il tempo di accendere il pc e controllare la posizione della telecamera, è una inquadratura fissa e non perfetta ovviamente, e con la luce media che c’è in camera sicuramente non da set cinematografico, ma per ora è più che sufficiente a tenere d’occhio cosa succede. In compenso l’audio è abbastanza buono, sento nell’auricolare i tuoi passi ancor prima di vederti sul video.
Il campanello suona, guardo l’orologio segna 16.00, il tizio non mi ha deluso pare proprio come me lo aspettavo, chissà se continueremo su questa strada diventerò anche io un fine conoscitore dei tipi umani.
Sento che apri la porta, e sento i dialoghi anche se il microfono è con la telecamera nella stanza del lavoro quello che vi dite in soggiorno mi arriva dalla mia porta socchiusa.
- Buongiorno signorina, io sono… ehm… cioè… ecco… quello che ha risposto all’annuncio
Un signore piuttosto minuto, ordinato e pulito, che ti guarda ma non ti fissa troppo a lungo ed è anche un po’ arrossito, decidi di andargli in soccorso, gli porgi la mano e lo accompagni verso il tavolo
- Certo, prego si accomodi vuole bere qualcosa?
- Grazie, un bicchiere d’acqua volentieri
Gli servi l’acqua, non ti stacca gli occhi di dosso, ma solo se non lo stai guardando, altrimenti si guarda la punta delle scarpe. Beve di un sorso, poi fa un respiro profondo ed armeggia un po’ impacciato col portafoglio, mette sul tavolo il denaro che aveva ovviamente già preparato.
- Ecco, controlli è quanto pattuito
Non è difficile controllare sono quattro banconote che raccogli e chiudi nella mano, lui ti guarda adesso un po’ più serenamente, forse il fatto di averti pagato lo tranquillizza un poco, poi dice:
- Adesso come procediamo? Deve avere un po’ di pazienza con me, non ho molta esperienza in materia, è la prima volta che pago una donna.
Gli porgi la mano e lo accompagni verso la stanza, lo precedi e gli dici:
- Ecco, di la c’è il bagno, se vuole darsi una rinfrescata
- Certo certo, ottima idea vado subito
Mentre lui entra in bagno tu entri da me, stiamo in silenzio mi porgi il contante, io lo metto nella cassetta apposita, ti avvicini ti metto una mano sotto la gonna, ho preso con due dita un po’ di lubrificante, te le infilo nella figa, e faccio un rapido massaggio per distribuirlo, poi rimetto un po’ di lubrificante e faccio lo stesso trattamento al tuo culo. Pacchetta sul culo di incoraggiamento e vai verso il tuo lavoro.
Entri, ti guardi in giro, è ancora in bagno, senti l’acqua che scorre pare si stia lavando con scrupolo, meglio così. Infine esce, si scusa se ci ha messo troppo, in compenso è ancora completamente vestito. Ti avvicini,sono già passati quasi dieci minuti, è ora di darti da fare. Lo tocchi tra le gambe e cominci ad aprirgli i pantaloni, glieli sfili, indossa un paio di boxer bianchi immacolati, probabilmente nuovi, gli togli anche quelli, lui si è tolto le scarpe, dei calzini altrettanto bianchi ti disinteressi. Lo spingi a sedere sul letto, ti accoccoli tra le sue gambe sul tappeto, non sei in ginocchio ma non pare il tipo da notare queste finezze.
Ti metti al lavoro, pulito è pulito magari con un retrogusto di sapone ma meglio così che altro. Un cazzo come tanti, ne grosso ne piccolo, ne sottile ne largo, insomma una dotazione base che si addice proprio ad una prestazione base. Risponde al trattamento, anche qui niente di eccezionale, non diventa una spranga di acciaio ma risponde alle tue stimolazioni. Mentre sei lì a fare su e giù ti viene una idea, e se gli facessi il miglior pompino della sua vita? Non dovrebbe essere difficile, a giudicare dal tipo non ne avrà ricevuti a dozzine e non certo da grandi professioniste.
Io mi accorgo del cambio di passo, certo l’inquadratura non è perfetta a differenza dei film porno qui c’è solo una telecamera appoggiata in un angolo della stanza, non diversi cameraman che girano intorno zoomando e cambiando inquadrature continuamente, anche perché lo scopo non è certo registrare nulla, ma solo tenere d’occhio che non ti maltrattino. Comunque da quello che riesco a vedere e sentire mi accorgo che qualcosa è cambiato, e certamente se ne accorge anche lui. Adesso gli esce finalmente un po’ di voce, anche se ripete continuamente “si, brava, così così” ed a giudicare dai rumori che sento ti sei decisa a provare, come ti consiglio da tempo, a fare un pompino con tanta tanta saliva. Il tipo si dimena e si contorce parecchio, trova persino il coraggio di metterti una mano sulla testa, mentre sino ad ora non ti aveva nemmeno sfiorato. Tu senti che continuando così non durerà molto, butti un occhio all’orologio, lo stai pompando da cinque minuti più o meno, è davvero molto presto e memore dei nostri ragionamenti rallenti. Lo tieni in mano e tra una leccata e l’altra gli chiedi:
- Vuoi che ti metta il preservativo, così mi puoi scopare?
- No grazie, continui pure quello che sta facendo, così va benissimo.
- Credo che se continuo così arriveremo presto alla conclusione, sicuro che va bene?
- Certo, grazie, più che sicuro signorina, continui pure.
Vabbè pensi, io l’ho avvisato ma se lui insiste io cosa ci posso fare, adesso lo faccio sborrare, poi se si riprende veloce buon per lui, altrimenti soldi facili per me.
Ti ributti su quel cazzo con lo stesso apparente entusiasmo, e le cose vanno esattamente come ti aspettavi, dopo breve tempo da quando hai riattaccato senti che arrivano le contrazioni, alzi lo sguardo per cercare il suo, per capire se ha qualche desiderio particolare, se ha qualche fantasia su come o dove vuole sborrare. Lui non ti è di molto aiuto, sta fissando il soffitto dicendo oddio! oddio!
Decidi per un classico, sigilli le labbra alla sua cappella e succhi, inizi ad accelerare con la mano ed intanto fai vorticare la lingua, è il colpo di grazia, emette un ooooh come quello di chi finalmente si è liberato da un qualcosa che lo attanagliava, e tu senti arrivare il primo schizzo in bocca. Il sapore non è gran che ma quello che ti stupisce è la quantità, uno schizzo davvero abbondante, ed anche quelli successivi lo sono, al terzo hai già la bocca piena e, pazienza per lo show, devi ingoiare altrimenti finisce male rischiando di sporcare ovunque. Deglutisci, ma questo non accenna a smettere, dopo altri tre schizzi hai di nuovo la bocca piena e di nuovo devi ingoiare. Seguono altri quattro schizzi, fortunatamente là quantità è andata decrescendo così ora ti trovi con la bocca mezza piena quando lui ha finito. Questo ti permette di provare la scena di cui abbiamo parlato, gli vai di fronte e porti la testa leggermente indietro e gli mostri che hai in bocca una bella pozza bianca, ci muovi anche un poco la lingua per far capire vedere che è abbastanza, poi chiudi la bocca e fissandolo bene negli occhi deglutisci tutto con evidenza, infine spalanchi la bocca e rotei la lingua ormai pulita, a dimostrazione che hai ingoiato e degustato tutto quello che ti ha dato.
Come prevedibile questo viene molto apprezzato, il tizio ti guarda, è praticamente in estasi, poi si lascia andare all’indietro e guarda il soffitto in silenzio, tu guardi l’orologio sono le 16.25. Lui si alza, si riveste in fretta, mutande pantaloni e scarpe, non si sistema nemmeno, ti dice “grazie signorina” senza guardarti in faccia e infila la porta, pochi secondi e senti il portoncino d’ingresso e subito dopo il cancello che si chiudono.
Vieni in camera, mi abbracci non ti sei nemmeno spogliata, mi dici:
- Meno di mezz’ora, ma ti pare che sia andato via soddisfatto?
- Ma certo che era soddisfatto, non confondere l’imbarazzo della prima volta che vai a puttane con l’insoddisfazione
- Mi sembrava così a disagio dopo
- Ma si, certo un po’ di vergogna ma quella poi passa, mentre si ricorderà di non aver mai goduto così in vita sua
- In effetti non ne avevo mai ingoiata così tanta tutta assieme, ho contato dieci schizzi ed i primi sei o sette belli abbondanti
- Si ho sentito prima mentre mi abbracciavi un ruttino al profumo di sborra
- Ops, scusami sono cose che capitano quando si fanno pompini fatti bene, si finisce per mandare giù anche un bel po’ d’aria, che poi fisiologicamente vuole uscire
- Non ti preoccupare, mi diverte però che tu abbia contato gli schizzi
- Sai, mentre sei lì ad aspettare che finiscano, per passare il tempo…
- Non ti devi giustificare, anzi teniamolo questo conto, con quelli dell’altra volta siamo a quindici mi pare
- Si, vedo che li avevi contati anche tu l’altra volta
- Ma solo per vigilare che non esagerasse a tapparti la gola troppo a lungo, comunque il gioco mi piace.
- A quanto pare per questa volta mi hai lubrificato figa e culo per niente
- Se non fosse che hai ancora tanto lavoro da fare ti inculerei volentieri per non fare andare sprecata la preparazione, ma mi trattengo e preferisco che riposi, hai quasi un’ora prima del prossimo.
- Cosa mi dici del prossimo?
- Un artigiano, un po’ più giovane tra i quaranta ed i cinquanta, ha preso lo slot delle 17.30 perché anche al sabato lavora sino alle 17.00 e, testuali parole “porca puttana, uno si fa un culo così sei giorni alla settimana per portare a casa i soldi per far stare comode moglie e figlie, avrà il diritto ogni tanto di farlo a qualcun altra il culo?”
- Quindi ho già capito quale sarà il mio pezzo forte
- In effetti mentre ci accordavamo la sua attenzione era focalizzata su quello, ti darò doppia dose di lubrificante
- E speriamo non abbia sotto un cazzo troppo importante, ho ancora molto lavoro da fare
- Tranquilla, sai com’è si dice “con la calma è la vaselina, l’elefante ha inculato la gallina”. Comunque volevo dirti che apprezzo ed approvo i tuoi tentativi di modificare il tuo linguaggio quando parliamo di questi argomenti.
Sono convinto che in questo mestiere tu debba essere in grado di utilizzare, quando necessario ed opportuno un linguaggio anche molto diretto ed a tratti volgare.
Ti distendi accanto a me e ti perdi ad armeggiare col telefono, quando manca un quarto d’ora prendiamo un caffè, poi ti vai a rinfrescare, lavo le tazze e mi ritiro nella mia stanza.
Alle 17.35 suona il citofono, apri il cancello col pulsante e socchiudi a mano la porta. In un minuto è già dentro ed ha chiuso la porta, ti guarda, sorride e ti porge la mano:
- Ciao, mi chiamo Armando, e tu sei proprio una bella figa, puoi girare su te stessa che vediamo l’altro lato?
Sorridi e fai lentamente una piroetta, lui intanto tira fuori le quattro banconote e le poggia sul tavolo. Mentre le prendi lo guardi meglio, sul metro e settantacinque, moro, in abiti da lavoro. Lui si accorge del tuo sguardo e sorridendo ti dice:
- Si si vengo dal lavoro, comunque mi sono fatto la doccia e cambiato la biancheria.
= Non ti preoccupare, quando uno è pulito il lavoro non è mica una vergogna, anche io sto lavorando, vuoi qualcosa da bere?
- Se non è troppo complicato vorrei un caffè, ho sentito l’odore entrando
- Se ti accontenti del caffè solubile te lo faccio volentieri, ci vogliono pochi minuti
- Perfetto, così in pochi minuti ti spiego perché sono qui, perché vado a puttane
- Non mi devi dare spiegazioni
- Certo, lo so, ma mi interessa che tu lo sappia
- OK, dimmi allora
- Molto semplice, mi piace il culo, mi piace inculare mi piace metterlo in varie posizioni e mia moglie non lo dà.
- Perché non te lo dà? Non le piace o altro?
- Dice che le faccio male, ma prima di creare preoccupazioni inutili sappi che ho un cazzo assolutamente normale sia per lunghezza che per larghezza, 16 cm assolutamente niente di speciale.
- Mmm capisco, e per te è molto importante?
- Si, assolutamente dopo un po’ che non mi inculo qualcuna divento nervoso, ed eccomi qua.
- Bene, allora è proprio ora di accomodarci in camera, certe prestazioni mi vengono meglio su un letto
Gli fai strada, gli indichi il bagno e vieni in camera, lasci le banconote io ti sorrido e ti mostro la mano che ho già lubrificato, non parlo ma ti sto consigliando di farti massaggiare con le quattro dita a cuneo, come quando mi facevi i pompini ed io ti guidavo con le dita nel culo per intenderci. Capisci al volo il messaggio, ci rifletti un attimo, non sei convinta, però poi ti avvicini e ti giri. Vado sotto la tua gonna, sposto le mutande, infilo le quattro dita lubrificate nel tuo culo spargendo lubrificante per qualche decina di secondi, poi mentre molto lentamente esco altrettanto lentamente allargo le dita, sento un gemito ma visto il personaggio è bene che il tuo culo sia pronto.
Vai ancheggiando verso il lavoro, ti guardo ed invidio un po’ chi adesso ti inculerà, speriamo sappia apprezzare. Mi siedo al pc e seguo l’evoluzione delle cose. Il tipo è già nudo nel letto con il cazzo in tiro quando entri in camera. Ti dice:
- Dai spogliati e vieni qua che incominciamo
Ti rendi conto che uno spogliarello lento e sensuale sarebbe completamente sprecato, quindi elegantemente ma rapidamente ti inizi a spogliare
- Dai togliti tutto è vieni qui
Ti infili nel letto ti avvicini, lui ti intercetta la testa, ti spinge giù:
- Dai succhia troia, insalivalo bene così il preservativo entra facile,
Lo prendi subito in bocca, senza fronzoli e cominci a pompare, non passa un minuto che:
- Dai puttana, mettimi il preservativo che ho voglia di sbattertelo in culo
Metti il preservativo tra le labbra, tenendo stretto il serbatoio, poi lo abbocchi al cazzo e te lo succhi in bocca attraverso il preservativo, di modo che questo si distenda, vai giù al massimo con la gola, così lo srotoli completamente, bel lavoro devo riconoscere che pare tu mi dia retta a volte.
Una volta sistemato l’arnese il tizio non sta più nella pelle! ti aspetti da un momento all’altro uno dei suoi “Dai!”: sembra sappia esprimersi solo così, infatti immancabilmente:
= Dai zoccola, distenditi sulla schiena apri le gambe ed alza le ginocchia, voglio guardarti bene negli occhi quando iniziò ad incularti.
Ti giri ed assumi la posizione richiesta, alzi le ginocchia, il tuo buco è indifeso, lo hai da poco avuto in bocca sai che per quanto riguarda le dimensioni non ci dovrebbero essere problemi, ti ha stupito invece la durezza, avevi letto che le erezioni pitree sono tipiche dei giovanissimi, ma questo deve essere l’eccezione.
Te lo appoggia, poi con un movimento gentile ma continuo te lo infila, continua a fissarti vuole vedere la tua reazione. Tu staresti anche ferma a prenderlo, ma guardando la situazione la tua intelligenza ti suggerisce cosa dire:
- Fai piano, non spingere troppo, fermati mi stai rompendo il culo, etc.
Funziona, si infervora, comincia a martellarti, penso che una parte dei gemiti adesso non siano più recitati, ti sta davvero mettendo a dura prova il culo e non accenna a rallentare. Dopo una bella sbattuta in questa posizione ti dice:
- Dai, adesso mettiti a pecora così te lo sbatto sino in gola
Pensi che sia un po’ ambizioso l’amico, ma comunque ti giri, lui raccogliendo il lavoro già fatto ti afferra per i fianchi e te lo caccia dentro in un solo colpo, poi inizia a sbatterti con molta energia, come prima mi pare stia un po’ esagerando ma non si dilunga troppo, ti ha piazzato una dozzina di colpi bene assestati, ma ora si sfila, si sdraia sul letto e ti dice:
-Dai troia, monta a cavallo cacciatelo in culo e ballaci sopra fino a farmi sborrare.
Te lo infili, questo è facile, ne hai presi di più grossi e poi è davvero duro come il marmo, entra come un coltello caldo nel burro.
- Dai, da brava salta su sto cazzo, piantatelo fino in fondo, fammi sborrare.
Tu ci metti impegno, vai avanti ad impalarti per un po’, butti un occhiata all’orologio, sono già le 18.00, la prima mezz’ora è quasi passata e non pare proprio ci si avvii ad una conclusione. Il tuo culo comincia a suggerirti che vorrebbe una pausa, il tizio è perso nei suoi sogni, ma continua a martellarti. Non sai cosa fare, gli chiedi:
- A cosa stai pensando?
- A quella stronza di mia moglie che non me lo dà
Cogli la palla al balzo:
- Magari non è colpa sua, magari lo ha soltanto troppo stretto
- E se è troppo stretto dovrei proprio allargarglielo
- E come glielo vorresti allargare?
- Sono indeciso, o cacciandole dentro qualcosa di grosso o organizzandole un incontro che non può rifiutare, con quattro o cinque africani. Ma forse non è necessario, potrei farla sedere su una lattina di coca cola, fargliela infilare sino a toccare la sedia con le chiappe, e poi cacciarglielo in bocca e non permetterle di alzarsi senza avermi prima fatto sborrare. Vedi che con un po’ di questo esercizio, quando poi la provassi ad inculare le sembrerebbe una passeggiata.
- Perché non la porti una volta tua moglie, per un piccolo sovrapprezzo le insegno io tutto quello che c’è da sapere su come prenderlo in culo con gioia.
Il tizio ti fissa, e dice:
- sarebbe bellissimo.
poi ti afferra i fianchi, te lo caccia sino in fondo è ti sborra nel culo, con tanta forza che lo sentì anche attraverso il preservativo.
- Che grandissima troia che sei, mi hai fatto sborrare anche l’anima.
Prendi una salvietta, gli togli il preservativo con quella, poi ne prendi un’altra e gli pulisci il cazzo, glielo baci e gli ricopri la cappella. Ti guarda con occhi languidi:
- Se quella stronza di mia moglie fosse la metà servizievole di quanto lo sei tu… vabbè, ora devo andare, ma questo culo non me lo scordo, e torno a trovarlo.
si dirige verso il bagno, lo senti pisciare, poi lavarsi, in cinque minuti è fuori, guardi l’orologio 18.20, hai a una mezz’ora di pausa, vieni in camera mia, ti abbraccio e ti chiedo:
- Come andiamo? Come sta il tuo culo?
- Dai, certo provato ma niente di che, ora me ne prendo un po’ cura
- Se non c’è niente di serio ti consiglio un bidet con acqua fresca
- Si penso che una raffreddata gli farebbe bene.
= Allora vai a fare dieci minuti l’amazzone del bidet, che così poi fai in tempo a mangiare uno yogurt, prima che arrivi il prossimo.
Ti seguo in bagno per continuare a parlare, intanto ti osservo il culo, oltre ad essere un po’ arrossato non presenta altri segni di danneggiamento, mi raccomando l’acqua ben fresca. Tu esegui, un po’ di fastidio all’inizio ma poi sentì il giovamento. Mi chiedi:
- Che tipo è il prossimo?
- Un pessimo soggetto
spalanchi gli occhi,
- In che senso?
- Un chiacchierone, un vero logorroico
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