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Pensiero stupendo. Parte terza


di Lillyrose
28.03.2024    |    579    |    4 9.3
"Mi guardo, sono davvero vestita da zoccola..."
Chiamatemi Daniela.
Ho 28 anni e sono già sposata da un po'. Lo so non è stata un'idea furba e farlo così giovane, ma lo ho fatto. E ora la mia storia è questa. Questa cosa mi ha resa molto inesperta e mio marito non mi ha aiutato ad aprirmi. Lo ammetto ho iniziato con lui a farlo e questo mi ha fatto sentire chiusa. Lui adesso per Londra per lavoro e lì da diversi mesi e io sono qui sola. Sono sola e ho scopato con una persona nella mia vita. Questa distanza mi ha accesa dei desideri e io non sono più la stessa.
E ne sono felice.

La sera, da sola, prima mi giravo da un lato e mi addormentavo, adesso ho le smanie. Comincio a fare fantasie. Cose che prima non mi succedevano. Cose che prima neanche immaginavo. Già dopo qualche giorno di solitudine ho ripreso a toccarmi. Non lo facevo più da anni. Con Antonio a fianco non potevo, o mi toccava lui o niente.
Dopo un po' mi sono messa a cercare porno in rete, prima per curiosità, poi per eccitazione. Prima con senso di colpa, poi no.
Parliamoci chiaro: cerco cazzi, inutile girarci attorno. Ero curiosa di vederne altro e non è complicato trovarne. Più sono grossi più mi eccitano. Mi sono fatta una certa esperienza, cercavo quello che mi mi piaceva, e poi la mano mi finiva tra le gambe.
Starei ore a guardarmeli, magari mentre mi faccio un Martini. Me ne sto sul divano con la mia vestaglietta, gambe accavallate, pantofolina doldolante, sorseggio Martini e contemplo cazzi.
Bella vita!
Grossi, lunghi, simpatici, bastardi, corto, storti. Ma, sì, anche storti, che ci fa? Guardo un cazzo e penso come possa essere il possessore. Un po' come il cane che assomiglia al padrone.
Dio Santo, come ho fatto a vivere prima in quel piattume?
E dire che mio marito mi considera una santarellina... È che non conoscevo i miei desideri.
Insomma, gira gira, arrivo su un sito di appuntamenti. Annunci69. Mi sono detta "No, no, questo no! Ora non esageriamo. Non lo faccio. Cusiosità sì, ma diamoci un limite!" Ma dopo un po' di video di ammucchiate e un paio di ditalini avevo cambiato idea. Il giorno dopo mi ero fatto delle foto da zoccola e un profilo da troia.
Tanto, è per scherzo, no? Per curiosità. Che c'è di male? Lui poi è lontano. Devo ingannare il tempo.
Il giorno dopo accedo al mio profilo. 236 messaggi privati.
236. Dico 236!
Non c'era nulla di compromesso, bastava digitare su "Cancella il profilo" e tutto sarebbe tornato come prima. Ma tutto con poteva tornare come prima, adesso sapevo che c'erano 236 persone che volevano scoparmi di brutto. Buttarmi a pancia sotto si un materasso e farmi la festa. E poi ognuno aveva il suo modo. Chi voleva una cosetta alla svelta, chi si accontentava di una sega, c'era chi prima l’avrebbe leccata in modo unico, dicevano, chi reputava che fossi, per insondabili motivi la dea del pompino. Io? Io la dea del pompino?
Che poi, a essere sincera, io i pompini lo avevo fatti solo ad Antonio, e ammetto che ero svogliata.
Adesso so tutto del pompino: quello delicato, il profondo, quello leccato, con baci sui coglioni, quello con morsetti sulla cappella, il prostatico. Potrei insegnare all'Università del pompino adesso. Antonio non sa cosa si sta perdendo.
Ho beccato anche un poeta. Beh, sì, questa ve la devo raccontare!. Uno, invece della solita foto del cazzo con dietro il water, mi ha mandato una poesia. Che tenero! E si vedeva che che l'aveva scritta lui. Un po' sempliciotta, sinceramente, rime baciate un po’ scontatine, ma dedicata a me. Un pompino glielo avrei fatto solo per questo.
E per non parlare di quelli che si fotografavano il cazzo con la mia foto dietro. Erano i porci creativi. Me le infarcivano pure, le foto. Begli schizzi mirati. Sulle tette, sui piedi. Uno mi aveva anche disegnato un cazzetto con le gocce di sborra.

Insomma in tutto quattro marasma, non becco un messaggio carino carino di una coppia?
Non avessi mai aperto quel messaggio! Anzi, no. Ho fatto bene ad aprirlo.
Luca e Anna. Si chiamano Luca e Anna. Lei simpatica e dolce, del tipo che ti intorta che neanche te ne accorgi. Insomma tanto fanno che non fanno che me li ritrovo nel mio salotto. Dico, nel reale. Io avevo cercato di restiere, ma hanno insistito tanto. Non è stata colpa mia.
Io e loro due nel salotto. "Tanto, beviamo solo una cosa."
Per bere ho bevuto, ma era un drink bianco, caldo e gelatinoso.
Insomma entrano, simpatici e belli come il sole.
Si comincia a chiacchierare, lei piano piano comincia ad accarezzarmi. Io avevo mesi di astinenza ed ero eccitata dai tanti video porno che avevo visto, dai messaggi. Lei mi accarezza l'orecchio lo bacia, bacia il collo e me lo accarezza. Io tentenno. Mi da un bacio sulla guancia, ma è lungo, appena umido. Io ho i suoi capelli sul naso e sento il suo profumo. Me ne da un altro, ancora più lungo ancora più umido. Si sposta appena emi rimane incollata a fissarmi. È splendida, occhi furbi un soriso intrigante. Poggia il suo nasino sul mio. Non capisco più nulla. Avvampo. Un bacio a stampo sulle mie labbra. Rimango ferma a sentire il suo sapore. Con un secondo bacio rimane ferma a fermi sentire il suo calore. Mi assaporo il momento. Un attimo. Appena un attimo e sento che la sua lingua sfiora le mie labbra. Spero lo faccia ancora. Lo fa e tocca la mia lingua. Non mi avevano mai baciata cosi. La lascio fare, poi comincio a leccare anche io, poi deciso di entrare nella sua bocca e la rovisto, la assaporo, la scopo.
Mi infila la mano tra le cosce. Comincio ad avvampare.
Luca è seduto al tavolo, bicchiere di whisky in mano. Guarda la moglie che pastrugna la figa di una sconosciuta e lui fa tintinnare il ghiaccio nel tumbler.
Il mio cuore a mille, le mani aperte sul divano come una crocifissa tra l'estasi e il terrore. Lei, con precisione chirurgica mi allarga la figa. Così, con une dita. Mi apre le labbra come fosse stata sotto l'albero di Natale a scartare i regali. Me l'apre come fosse stata cosa sua.
Io grondo. La mia figa è un vulcano, l'umore mi scende giù, caldo come lava. Ma non fiato. Non oso. Ho talmente vergogna che fingo di non esistere.
Però non voglio che smetta. E lei non smette, anzi si accuccia e me la bacia. Come nei video porno. Comincia a leccarmela come neanche potevo immaginare. I suoi capelli tra le mie dita. La sua lingua mi passa sul grilletto e io ho una scossa. Luca si avvicina. Io faccio no con la mano. Ma si mette lo stesso accanto ad Anna. Non mi spiace la cosa, ma non lo ammetto. Dico ancora di no. Di non sedersi lì. Ma non mi ascolta.
Anna inizia a segarlo. Ha un cazzo grosso, da levare il fiato. Tra i miegliori che io abbia visto. E ha solo intenzione di entrarmi dentro. Di scoparmi come una troia. Mi guardo, sono davvero vestita da zoccola. Con intimo nero, autroreggenti con la riga nera e sscarpine con un tacco a spillo che sembra uno spiedo.
Anna sa quello che provo. Sente quanto sono bagnata. Glielo mena e fa in modo che io lo veda bene, quello che voglio perdermi. Quel gran cazzo di suo marito che lei è così magnanima da volermi concedere. Le vene sul cazzo sono gonfissime.
Lei mi prende la mano e piano piano la avvicina a lui. Sente che oppongo poca resistenza. Non ho la forza. Con le dita sfioro la pelle vellutata dell'asta. Mi sento perduta e in un vortice. Non credevo di potesse essere così eccitati. Possono fare di me quello che vogliono, che poi è quello che voglio io.
Anna mi prende la mano e in un istante ho il cazzo in mano. Il secondo cazzo della mia vita. Chisà Antonio che penserebbe di me? Ma lui mi ha lasciata sola. Eppure quanto sarebbe carino che lui mi vedesse. Alcuni mariti godono nel vedere scopate le mogli. Ho imparato anche questo. Luca mi guarda e mi sorride. Prende la testa di sua moglie e la indirizza verso il suo inguine .
Tra qualche minuto uno sconosciuto mi scoperà. Non so chi sia, che faccia come lavoro, dove abiti. Ma mi scoperà pesantemente.
Anna comincia a fargli un pompino. Con una serie di spostamenti, aggiustamenti millimetrici, forse programmati, mi trovo con la guancia sulle ginocchia di Luca mentre la moglie lo pompa. Ho delle dita nella figa, non riesco a capire di chi siano, ma si spingono dentro.
Mi gira la testa.
Davanti a me, come un enorme film porno in 3D, un enorme cazzo e una lingua che lo percorre inesorabile. E il cazzo pulsa e vibra. Ce l'ho proprio davanti. Mi sento persa. Due mani dietro le mie spalle mi tengono ferma, anche se volessi non potrei andare indietro. Ma non voglio.
Anna mi guarda passa la lingua avida, mentre io lo sego. Prende e lo sposta appena verso di me. Sono allibita. Non credevo potessi arrivare fino a questo punto.
Potevano essere venticentimetri. Venti centimetri di distanza dalle mie labbra.
Luca mi guarda spavaldo e sorride. Ha uno sguardo estasiato.
Dieci centimetri.
Ho tolto la mano. Anna lo impugna e lo piega ancora un po’ e me lo appoggia sulla guancia. È caldo. Tremo. Me lo spinge bene contro per farmelo sentire. Per farmi capire cosa gli dovrò fare. Mi infila le dita tra i capelli e mi spinge con dolcezza fino a che non ho la sua cappella sulle labbra. Un lievissimo contatto, ma che mi fa sentire terribilmente zoccola.
Antonio. Che darei perché mi vedesse adesso Antonio, mentre ho un cazzone sulle labbra. Le apro e lo bacio. Ho il fiato rotto. Comincio a leccare la cappella. C’è ancora ancora la saliva di Anna. Penso ad Antonio che mi guarda e inizio il pompino della mia vita. Lo faccio entrare in bocca, lo spingo dentro. Mi sento terribilmente zoccola. Luca me lo spinge dentro. Poi freme, si sposta e si pianta tra le mie gambe. Mi faccio girare a suo piacimento. Mi appoggia la cappella sulla figa e me la fa entrare di colpo. Gli prendo i fianchi e me lo spingo verso me.
Anna sorride. Il marito mi scopa duro. E mi piace, mi piace da morire.
Mi mette a pancia sotto. Mi fa mettere in ginocchio e mi allarga. Comincia a leccarmi la figa e fondo, poi sale su e mi tocca il buchino con la lingua. Mi irrigidisco. Mi allarga le natiche e me lo lecca meglio.
So quello che vuole fare. Non sono una scema. Ma questo è troppo, anche se mi eccita da morire.
Anna mi si piazza davanti. Mi sorride e mi apre le gambe davanti al viso.
So che vuoi distrami!
È una figa deliziosa. Non resisto e la bacio. È dolce. La lecco appassionatamente. Un dito dentro il mio culo. Non voglio sembrare troppo zoccola, mi contorco un poco, dico di no, faccio la difficile, ma aspetto il secondo. Che arriva. Me li spinge dentro fino in findo. Continuo a leccare Anna. Le pennello bene la figa. Un terzo dito. Fa un pochino male, ma mi fa abituare. Mi contorco un po’, ma questa volta mi spingo un po’ indietro per farmelo affondare. Luca continua a insalivarmi. Si solleva e me lo pianta contro. Lo spinge piano piano. Brucia un po’. Aggiunge saliva. Me lo fa entrare tutto. Mi tengo dalle lenzuola e faccio un gridolino. Anna mi accarezza il viso e il marito comincia a pomparmi. Mi allarga tutta. Ansima, mentre mi incula.
Ho un orgasmo fortissimo, ho le vertigini.
Poi si sfila e mi si piazza davanti. Suda. Il cazzo mi spruzza forte sul viso. Apro la bocca e mi faccio entrare un po’ di quella sborra calda. Ha un sapore diverso da quello di Antonio. La faccio scendere giù, poi col dito mi raccolgo lo sperma dal viso e lo succhio, poi passo al cazzo, che pulisce bene.
Anna mi stringe forte.
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