Racconti Erotici > Lui & Lei > All’università con l’infermiere campano
Lui & Lei

All’università con l’infermiere campano


di Membro VIP di Annunci69.it Valeria992
25.04.2022    |    1.392    |    7 9.8
"Su quel carrello, vidi dei guanti bianchi in lattice e la mia mente scaltra, mi diede un segnale (prendine giusto un paio, potranno servire, dissi tra me e..."
Era una mattina come le altre, sveglia alle 05.40, caffettino, borsone pronto dalla sera prima, via... partiamo per un’altra giornata universitaria, apparentemente uguale alle altre!!!. Arrivata al padiglione, mi concedo un caffè con i colleghi più stretti e poi mi dirigo verso il reparto. Non so perché, ma qualcosa mi diceva che stamattina c’era in turno l’infermiere “Sig. Occhiolino” da me soprannominato (perché in varie occasioni non si è risparmiato di farmelo), che per privacy chiamerò “Antonio”. Il Sig. Antonio, è un infermiere originario del sud e come tale, ha le classiche caratteristiche “terrone” (in senso non dispregiativo OVVIAMENTE): di normale statura, longilineo, moro con una barba folta ma allo stesso tempo curata. La sua divisa bianca, mette in risalto il suo essere irsuto, si intravede infatti, il ciuffetto di peli fuoriuscire dal colletto della divisa. Appena mi ha visto, è venuto subito a salutarmi esclamando “Buongiorno Stea (in un dialetto veneto un po’ bizzarro), che bello rivedere i tuoi occhi da cerbiatto...piuttosto di lavorare, li fisserei per ore”...io: “Ciao Antonio, buongiorno anche lei...grazie per il complimento, ma sa bene che siamo qui per questo no?”, mi zittii e andai verso il carrello a prendere i guanti. Il Sig. Antonio, fece presto a venire dietro di me, dicendomi “Stea cara, se stai cercando i guanti ho mandato l’oss a prenderli poiché sono finiti”... Io: “ok Sig. Antonio, si effettivamente, cercavo proprio i guanti”. Nell’attesa che arrivassero quei guanti, cercai di fare il punto della situazione correggendo alcuni appunti presi prima a lezione, sarà stato l’imbarazzo che provavo avendo gli occhi di Antonio puntati addosso, che ad un certo punto mi cadde la penna a terra ed il caso volle che andò a ficcarsi sotto l’armadio dei farmaci. Non avendone altre a disposizione, mi chinai per cercare di recuperarla, allorché Antonio con fare premuroso si precipitò ad aiutarmi: “Wuaglio (esclamò), tu accussi mi fa perdr proprio a capa”, ti ha mai detto nessuno che hai un culo meraviglioso?... Io nell’imbarazzo più totale, feci presto ad accorgermi della protuberanza evidente che la divisa bianca di Antonio metteva in risalto ed iniziai ad avere un caldo assurdo, con la saliva quasi inesistente; Antonio invece, sembrava piuttosto al suo agio e non curandosi del mio imbarazzo se lo ha stretto in mano rivolgendosi a me dicendo: “Hai visto che hai combinato, questo è l’effetto che mi fai”... Avendo chiara l’esplicita dichiarazione di Antonio, anche se il momento ed il luogo erano poco favorevoli, mi lasciai un po’ andare e volli testare con una palpatina quel grosso rigonfiamento difficile da non notare... Credo di non aver mai toccato qualcosa di più duro, quasi non ci credevo che quel grosso ingombro fosse il suo cazzo, eppure, era proprio lui...fu allora che la mia libido, tutto ad un tratto ebbe un risveglio assurdo ed insieme ci siamo diretti verso lo spogliatoio appena pulito dalla signora delle pulizie che lasciò il carrello sul corridoio e sembrava come se fosse sparita. Su quel carrello, vidi dei guanti bianchi in lattice e la mia mente scaltra, mi diede un segnale (prendine giusto un paio, potranno servire, dissi tra me e me). Arrivati nello spogliatoio, Antonio si precipitò subito per stringermi il culo...era durissimo, ancora adesso, mentre scrivo, riesco a ricordarlo benissimo!!!... io quel grosso membro lo volevo sentire e lo volevo proprio in quel momento, allora tirai fuori i guanti in lattice presi dal carrello delle pulizie e li usammo come profilattici, non so ancora bene con quale colpo di ingegno, ma riuscimmo benissimo ad adattarli al loro uso momentaneo...non potevamo farlo come si fa di consueto (spingendo su e giù con colpi fermi e decisi), per non rischiare che i guanti si rompessero, non essendo dei veri e propri profilattici, ma comunque fecero la loro giusta e porca figura, se non altro per realizzare quel mio desiderio di sentirlo... visto il timore della non adattabilità di quei guanti, colmai la voglia di Antonio segandolo velocemente che tutto ad un tratto buttò fuori la sua caldissima lava come un vulcano...venne così tanto che, parte di essa finí a terra nel pavimento ancora bagnato, mentre l’altra parte schizzò sul mio camice (e meno male, che ne ho sempre uno di riserva)... io ed il villoso e caliente infermiere campano, ci promettemmo di rivederci con più calma ed in un luogo più confortevole (questa volta però, con preservativi veri) ,infatti, quel momento non tardò molto ad arrivare, fu da allora che il caffè da parte di Antonio in ospedale è sempre pagato, fu da allora che con Antonio nacque un’amicizia confortevole e fidata. 🩺👩🏼‍⚕️📚❤️
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per All’università con l’infermiere campano:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni