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DEVIL UN DIAVOLO FRA NOI


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
30.04.2024    |    1.337    |    4 8.0
"La prima volta che ho sentito Devil chiamare Luccy la sua compagna, ho pensato a quanta dolcezza mi trasmetteva quel nomignolo tanto carino..."

La prima volta che ho sentito Devil chiamare Luccy la sua compagna, ho pensato a quanta dolcezza mi trasmetteva quel nomignolo tanto carino.
Un suono meraviglioso pronunciato con estrema dolcezza.
Meravigliosa espressione affettiva, avevo pensato tra me, e con estrema ingenuità lo avevo fatto notare a lei, una sera, che come tante, trascorrevamo insieme.
Mi aveva guardato con estrema curiosità come a capire se parlassi sul serio o ironizzassi.
Dopo una fragorosa risata, mi aveva confessato che Luccy era il diminutivo di Lucciola, ma non il grazioso insetto che s’illumina al buio, ma come le donnette che passeggiano per strada da sempre vicino piccoli fuochi che riscaldano la notte.
Mi sorprese l’ingenuità del mio pensiero, dopo l’immagine che mi ero fatto di lui, ormai soprannominato da noi Devil e non per caso.
Il suo viso carino e a modo riusciva a cambiare drasticamente, durante le serate si sesso che trascorrevamo tutti insieme.
I suoi modi gentili, quasi altolocati, si trasformavano in gesti di inaudita velocità quasi violenti, decisi senza che io potessi prevederli.
Avevo imparato ad aspettarmeli, in quanto il suo viso cambiava espressione, lo sguardo s’incupiva, il respiro si faceva più deciso e da quel momento tutto poteva accadere.
Adoravo fare sesso con Luccy e Devil, con il tempo ormai erano diventati amici, inaspettatamente Amici.
Con Luccy ci sentivamo tutti i giorni, avevo delle preoccupazioni riguardo Federico e mi facevo consigliare da lei.
Avere una coppia di Amanti da godere insieme per me era il massimo.
Quello che avevo desiderato da quando avevamo iniziato questa vita parallela e segreta.
Ma per Federico non era un piacere esclusivizzare la nostra trasgressione solo con loro.
Amava contattare ragazze sui vari social e vederle da solo.
Diceva che l’emozione che riceveva nell’uscire solo con una tipa, non lo riceveva con me vicino.
Finivo per dimezzare il suo piacere se mi fossi divertita con il lui di gioco, cosa che accadeva sempre di più con Devil.
Lo capivo, ma non lo sopportavo, finivo sempre con il credere che la nostra perversione doveva essere vissuta insieme, ma era il mio punto di vista……..solo il mio.
I miei amici di chat Cry e Lollo, anche loro simpatizzanti del mondo Swinger , anche se non avevano fatto esperienze complete, mi dicevano spesso che il gioco di Federico poteva essere pericoloso per la coppia.
Ma quando esponevo la mia preoccupazione Federico mi ribadiva sempre, che eravamo insieme da ragazzi e che la nostra unione era troppo forte per vacillare per qualche scopata fuori porta.
Volevo credergli e Luccy cercava di tranquillizzarmi che sicuramente era così.
Gli incontri con Devil erano diventati più confidenziali per me e avevo smesso di avere timore, tanto che a volte Luccy e Federico si allontanavano in altre stanze ed io neanche me ne accorgevo.
La nostra sessualità diventava sempre più vivace e talvolta violenta, anche se Luccy mi raccontava che Davil sapeva essere anche più di questo …….ma speravo di non raggiungere mai quel livello.
Cambiavo opinione di me, giorno per giorno.
Dov’era finita la Giorgia dolce e ingenua che ride sempre dopo gli altri alle allusioni sessuali?
La Giorgia che arrossisce ai complimenti e che cambia discorso per non sentirsi al centro dell’attenzione o che veste sobria così da passare inosservata?
Ogni mese di quell’Ultimo anno aveva caratterizzato cambiamenti con sfaccettature diverse, sfumature.
Non avevo perso eleganza, riuscivo a non essere mai volgare, ma sicuramente della vecchia Giorgia rimaneva sempre meno.
Con Luccy e Devil anche la mia concezione della sessualità stava cambiando.
I nostri incontri, che duravano diverse ore, sembravano avere copioni, sempre diversi.
Quando pensavo di aver conosciuto tutto, finivo per scoprire che c’era altro da sapere.
Un pomeriggio di marzo eravamo andati a casa di Devil con qualche pezzo di pizza. Voleva farci vedere la sua alcova dove praticava quello che amava più fare….il bondage, l’imposizione ……il Diavolo.
Ero ignara di quello che sarebbe accaduto, ma la faccia divertita di luccy mi faceva mal pensare.
Mi chiese se avessi potuto giocare secondo le loro abitudini e non fare domande.
Accettai scrutando la faccia di Federico, non sembrava stupito, credo già sapesse o forse aveva semplicemente intuito.
Luccy si avvicinò a me con una benda e me la posizionò sugli occhi. Mi arrivò un sussulto, un misto di paura e curiosità, quando l’ignoto e il buio si sommano fra loro.
Contemporaneamente due mani sconosciute mi legarono qualcosa di metallico intorno al collo e iniziarono a tirarmi da una parte all’altra dell’ambiente circostante .
Credevo sarebbe stato sufficiente, invece, ancora qualcosa di metallico mi contrisse i polsi e altro mi cinse la vita.
Le loro risate iniziali si trasformarono in sospiri.
Mi tirarono, come fossi un animale domestico, verso un altro ambiente, immaginai sarebbe stata la loro camera da letto.
Mi arrivò il miagolio di una donna che gode, come trasmesso dalla tv, forse un film porno.
Mi aspettavo di essere spinta sul letto, invece mi sentii legare i polsi ad un’asta di metallo trasversale, del diametro di un tubo dell’acqua.
Questa forse non me l’aspettavo, ne fui sorpresa e leggermente preoccupata, una risatina stupida accompagnava il tutto e scoprii che era la mia.
Quasi subito iniziarono delle tenere sculacciate con vari oggetti tra fruste e palette in plastica, mentre la mia sottoveste di seta nera attutiva il contatto con la pelle.
Immediata la mia reazione con le gambe, uniche rimaste libere, mi sostenevano in piedi e mi permettevano di difendermi.
Mi chiesi perché il desiderio di difesa quando voleva essere un gioco d’eccitazione e non una minaccia.
Malgrado la consapevolezza del gioco, l’idea di non conoscere il limite e la paura mista ad eccitazione mi rendevano irrequieta e mi veniva d’istinto di restituire ogni colpo ricevuto .
Quando cessarono le percosse, una mano delicata s’intromise sotto la sottoveste e mi fece scivolare gli slip dalle gambe.
La stessa mano sollevò la sottoveste fino alla vita e iniziò ad assaggiarmi tra le gambe.
L’eccitazione salì immediata e la testa mi scivolò indietro, la bocca mi si riempì di saliva, come se avessi assaggiato qualcosa di dolce.
Due labbra calde e una lingua prepotente attraversarono la mia bocca, mentre un’altra continuava a scaldare di dolci e caldi colpi sulla mia vagina.
Federico, pensai immediata, conoscendo la dolcezza e la bravura mentre mi fa godere con il sesso orale.
Mentre ero avvolta da tanto piacere sentii di nuovo il rumore metallico che avvolgeva i miei polsi, sciogliersi e le braccia riuscirono a scendere di nuovo lungo il corpo.
La bocca calda aveva smesso di assaggiarmi.
Ora due braccia decise mi sollevarono da terra e mi lasciarono cadere sul letto, li le mie mani iniziarono a cercare qualcosa nel buio.
Trovai le stesse mani che mi avevano portata li, ma invece di abbracciarmi mi rincatenarono i polsi ad altre catene ai lati del letto, le gambe a sua volta legate ai polsi.
Mi sentivo un ranocchia in quella posizione e provai a lamentarmi ma mi sentii subito avvolta da labbra sulle mie.
Dal profumo e dai modi dolci o decisi e forti capivo l’intervallarsi di Devil e di Luccy……..angelo e diavolo intorno a me. Luccy ansimava di piacere e capii che in questo gioco a tre era entrato anche Federico.
L’idea di non potermi toccare o toccare loro mi faceva impazzire, qualcosa di dolce continuava ad assaggiarmi mentre il Diavolo giocava con la mia lingua.
Ma avevo smesso di godere e iniziavo a smaniare, Devil capì, evidentemente e mi slegò i polsi e mi levò la benda.
Tra le mie gambe non c’era Federico ma Luccy, era lei che mi assaggiava da tanto, in modo tanto dolce e tenero da avermi fatto pensare fosse lui.
Ne fui sorpresa, ma la cosa mi fece piacere.
Iniziarono ad abbracciarsi lei e Fede, mentre io libera, finalmente avevo iniziato ad accarezzare il Diavolo e gli chiesi se fosse tutto lì, come se non fosse sta già abbastanza, mi sorrise e senza sembrare presuntuoso mi disse che per ora SI ERA TUTTO Lì.
Il resto proseguì nella quasi normalità Il dolce Devil si trasformò in Diavolo in un lampo, dopo qualche iniziale tenero bacio e sia io che Luccy diventammo bambole sue e di Fede per tutto il resto del pomeriggio.


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