Una serata eccitantissima

Questa non è una storia inventata, ma il racconto di una fantastica serata di sesso passata col mio lui.

Era una serata in settimana di fine estate ed ero a casa in attesa del suo rientro dal lavoro; ad un certo punto ricevo un suo messaggio che dice: "vestiti da troia che andiamo a fare un giro". So che a lui eccita un sacco quando mi vesto con lingerie e quasi sempre quando facciamo sesso vuole che indossi pizzi, autoreggenti e corsetti, ma quando mi chiede di uscire vestita in determinati modi so che si tratterà di esperienze eccitantissime.
Decido quindi di indossare un vestito corto, autoreggenti nere e stivali con tacco. Mentre mi sto preparando sento che entra in casa e si dirige verso la cucina salutandomi da distante. Finito di vestirmi, lo raggiungo già col pensiero intrigato nel dubbio di quello che potrebbe succedere di lì a poco.
Apro la porta e lo trovo seduto sulla sedia di fianco al tavolo; ci sorridiamo a vicenda dopodiché inizio ad avvicinarmi nell'intento di baciarlo sapendo che avrebbe iniziato a toccarmi sotto la gonna per controllare se avevo realizzato le sue richieste, invece lui mi dice: "vai faccia al muro e fatti vedere". Faccio ciò che dice appoggiando le mani al muro cercando di mostrare bene il mio culo, ma immediatamente sento: "Ti ho detto di farti vedere. Alzati subito la gonna zoccola!"
Devo ammettere che mi piace farmi trattare un po' così da schiava ma sul subito mi sovviene il pensiero di qualche mese addietro quando si era ripetuta la stessa scena e sotto la gonna avevo indossato dei collant; quella volta mi arrivò da dietro iniziando a schiaffeggiarmi le chiappe con impeto e facendomi anche male, ma eccitandomi allo stesso tempo. Ad un certo punto ruppe le calze e con un taglierino che probabilmente aveva in tasca mi tagliò le mutandine sfilandomele poi violentemente via. Così contro il muro iniziò a possedermi da dietro con dei colpi molto secchi venendomi poi dentro.
Questa volta invece nonostante le battute, si avvicina dolcemente e mi scosta le mutandine inginocchiandosi dietro di me. Ero già molto eccitata e sento che si sputa in mano per inumidirmi la figa anche se già a quel punto avrei voluto che mi prendesse con tutto il suo impeto. Invece sento improvvisamente che mi stava infilando dentro un corpo a me estraneo e rimango senza fiato per la sorpresa ma mi viene da chiedere cosa sia. "Palline cinesi" risponde e subito sento che c'era un'altra parte che mi stava infilando dentro. Una sensazione incredibile perché grondai immadiatamente di piacere. Rimanendo sempre inginocchiato dietro di me mi afferra le chiappe e allargandomele dice: "il tuo culo deve essere sempre pronto" iniziando quindi a leccarmi il buco e infilandoci la lingua dentro. Questa è una delle sue specialità: a volte va avanti anche mezzora ma è una sua prerogativa quella di farmi venire leccandomi solo il culo.
Fatto ciò mi risistema le mutandine e si alza facendomi girare. Dal suo sguardo capisco senza chiedere che vuole che esca con lui così, con le palline dentro.
Saliamo quindi in macchina e ci dirigiamo in un pub per bere qualcosa. Per tutto il tempo rimango eccitata da quelle palline dentro che si muovevano ad ogni mio minimo spostamento.
Finito di bere risaliamo in macchina, si dirige per la strada che va verso la montagna alla ricerca di un posto appartato. Ad un certo punto accosta ad un lato della strada dove c'era un piccolo cantiere di lavori. La strada non è per niente appartata ma sono così eccitata da non pensarci più di tanto; "scendiamo" dice e appoggiati alla portiera iniziamo a baciarci appassionatamente mentre con la mano controlla la mia figa grondante di umori.
Improivvisamente sentiamo i rumori di una macchina arrivare da lontano, ma per nulla intimorito, fa: "vado a pisciare" e si dirige al primo albero lì vicino scaricando tutta la birra bevuta prima. La macchina passa senza problemi mentre lui ritorna da me riprendendo a baciarmi. Mi afferra poi per i fianchi a mi gira faccia contro la macchina continuando a toccarmi sotto, sento che le sue dita si insinuano nelle mie mutandine fradice e afferrano la cordicella delle palline facendomele uscire e portandomele all'altezza della faccia. Inizia così a baciarmi con la lingua facendo dondolare le palline umide davanti e leccandole a vicenda.
Mi afferra poi le mutandine e abbassandosi me le toglie sentendo poi che finalmente si slaccia la cinta facendo uscire finalmente il suo membro ormai durissimo.
Avvicinandosi poi di nuovo inizia a inumidirmi il buco del culo con i miei stessi umori passando la mano dalla figa a dietro e mi dice nell'orecchio: "Voglio sentirti pisciare mentre ti inculo". Rimango sorpresa dalla richiesta anche perché non avevamo mai praticato il pissing e non faccio in tempo ad aprirmi le chiappe che la sua cappella sta già premendo contro e in poco tempo mi è dentro iniziando a stantuffarmi. "Dai troia, fammela sentire" dice toccandomi la figa, ma l'eccitazione è troppo forte ed andiamo avanti finché non mi inonda tutto il culo del suo sperma. Fermatosi sento il buco in fiamme e mentre mi è ancora dentro apro bene le gambe, gli prendo la mano, me la porto fra le cosce e inizio a scaricare la pioggia dorata mentre mi dà della puttana e cercandomi di spingere ancora il cazzo più dentro in culo.
Penso sia stata per entrambi la scopata più eccitante mai fatta e da allora abbiamo iniziato a praticare anche il pissing nei nostri rapporti più spinti.