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Lui & Lei

un amico speciale


di SweetDevilAngel
17.01.2023    |    3.816    |    4 9.3
"Si inginocchia davanti a me, mi appoggia la mia gamba destra sulla sua spalla, in modo che possa avere le gambe aperte ma stabili, li in piedi..."
Depilazione…. Fatta…..
Un bagno nella vasca con acqua calda usando il mio bagnoschiuma alla lavanda….Fatto….
Asciugatura e pettinatura….Fatto….
Ora il trucco! Cosa scegliere? Mah si, oggi vada per il verde bosco!
Mi sistemo l’ombretto verde bosco scuro sull’esterno della palpebra, poi si passa a un verde più chiaro al centro, mentre vicino all’occhio, sulla parte interna metto del bianco per dare un effetto più luminoso. Riga con la matita bianca per far sembrare l’occhio più grande e quell’effetto da gattona, una passata di mascara sulle ciglia, una spolverata di cipria e un bel rossetto rosso mattone ad adornare le mie labbra.
Bene….sono pronta, risistemo il bagno e mi dirigo in camera.
Apro il mobile da toletta per scegliere un profumo, ne ho talmente tanti che non so quale scegliere, alla fine opto per il ‘just cavalli rosa’. Una spruzzatina sui gomiti, sui polsi, sul collo, dietro alle orecchie,…poi è la volta della crema corpo profumata abbinata al profumo, sulle gambe , sulla pancia, sulla schiena. È così bello sentirsi puliti e profumati, pronti per l’occasione….
Ora devo scegliere cosa mettere addosso… Quando esci con certi uomini, alcuni di loro non badano molto a come ti sei vestita, come ti sei preparata, se sei abbinata in tutto, a loro interessa provarci e se sono interessata ad andare da loro, a concludere con una scopata non sempre appagante, quindi alle volte penso di rinunciare alla mia routine. Ma l’amico, per cui ho fatto un eccezione, che verrà a trovarmi oggi apprezza molto la lingerie.
Apro l’armadio dove tengo i babydoll e dato che ho scelto un ombretto verde decido di abbinarci quello verde smeraldo tutto in pizzo, lavorato trasparente che arriva a metà coscia, con le mutandine in abbinato che coprono ben poco.
Mi sta un po’ largo, sono dimagrita un po’, ma non mi va di buttarlo perché mi piace tantissimo e per finire l’outfit indosso il copri spalle lungo alle ginocchia di tessuto nero trasparente.
Adesso tocca alla scelta delle scarpe…..Opterò per delle scarpe col tacco verde abete di camoscio o per delle scarpe col tacco nere lavorate in pizzo????
Ma all’improvviso i miei pensieri vengono interrotti dal suono di un messaggio al cellulare….é lui, stà parcheggiando, gli rispondo indicandogli il numero del piano, che il portone interno lo avevo già aperto e che avrebbe trovato la porta di casa mia socchiusa.
Così d’istinto, afferro le scarpe nere e le indosso. Una rapida occhiata allo specchio d’ingresso dove mi ammiro, ma mi sale un dubbio…forse avrei dovuto indossare le autoreggenti nere ma poi penso che avrebbero stonato, essendo bassa e grossa. Ecco in questo caso invidio le donne alte, con le gambe lunghe e magre, che possono indossare qualsiasi cosa.
Sento bussare alla porta… apro nascondendomi dietro, in modo che nessuno in condominio mi vedesse, sarebbe un po’ imbarazzante.
Entra e chiudo subito la porta dietro di lui.
Lo guardo….lui mi guarda….ci mangiamo con gli occhi a vicenda….
La prima volta che ci siamo visti e conosciuti è scattata subito una forte attrazione, quel feeling che senti subito. Al nostro primo appuntamento non era successo nulla visto che eravamo in un centro commerciale e l’unico contatto fisico è stata la sua forte mano sicura e decisa, sul mio sedere che, dopo mia gentile concessione, aveva palpeggiato con ardimento.
Ed ora era lì, davanti a me, vestito ed io mezza nuda e un po intimidita.
Non mi ero nemmeno accorta che si era tolto il giubbotto di pelle e appeso all’attacca panni del mio ingresso.
Si avvicina a me, si toglie le scarpe coi piedi e sempre guardandomi con quello sguardo profondo, mi appoggia le mani sui fianchi, con fare deciso, facendo roteare i pollici sul bacino come per tranquillizzarmi.
Si avvicina ancor di più…. mi bacia.
Un bacio profondo, ardimentoso, di potere….
Le sue mani mi stringono con ancor più decisione mentre una delle sua mani inizia a risalire la mia schiena fermandosi sulla mia nuca per rendere ancora più profondo il suo bacio.
Sento spingermi e mi muovo di conseguenza finendo contro l’unico pezzo di muro libero lì dell’ingresso, vicino allo stipite della porta del salotto.
La mano che aveva portato alla nuca inizia a scendere lungo il collo, per poi arrivare giù sul mio seno iniziando a massaggiarlo. Preme il suo bacino su di me, facendomi sentire la sua eccitazione.
E per Dio….. la sento esageratamente….
Le mie mani viaggiano sotto il suo maglione per poco dopo sfilarglielo dalla testa, ho la mente annebbiata dal desiderio. Il mio corpo è fuori controllo. Smette di baciarmi ma la sua bocca continua sul mio mento, scende lungo il collo, per poi fermarsi sulla spalla che incomincia a mordere con fare giocoso.
Mi guarda , sorride compiaciuto, io mi sento languida, bagnata, eccitata…Lo desidero, ha messo fuori uso la mia parte razionale, riesco solo a sospirare, ansimare e qualche parola poco coerente.
Sbottono i suoi jeans e gli sfilo la maglietta bianca, alzandola mi trovo innanzi un fisico perfetto, privo di grasso con i muscoli tutti in bella vista. Lo guardo con desiderio e curiosità. La mia mano lo accarezza seguendo i lineamenti dei muscoli scolpiti sul suo corpo.
Non avevo mai toccato un uomo così.
Si toglie la maglietta, sfila pure i pantaloni e rimango a guardare questo dio greco in boxer con una vistosa erezione che chiama per esser liberata da quella prigionia. Si riavvicina , mi afferra per i fianchi e mi preme tra le gambe quel sublime gonfiore. Riprende a baciarmi il collo e con una mano libera il mio seno dalla stoffa del completo intimo. Ho i capezzoli turgidi per l’eccitazione, ora a contatto con l’aria e col massaggio di quelle mani sono ancora più duri e sensibili. Si abbassa col viso e inizia a giocarci, mordendo, leccando e succhiando i miei capezzoli in modo alternato, mentre gli afferro la testa per i capelli , spingendola verso di essi in modo che non posso scappare e lasciarmi poco appagata, mentre sento la sua mano accarezzarmi da sopra gli slip ormai fradici e zuppi. Lo sento mugugnare dal piacere.
Si inginocchia davanti a me, mi appoggia la mia gamba destra sulla sua spalla, in modo che possa avere le gambe aperte ma stabili, li in piedi. Mi annusa gli slip, inizia leccare e succhiare la stoffa, poi con un gesto del dito sposta quel pezzetto di stoffa ormai zuppo dei miei umori ed inizia a leccarmi le labbra e a giocare col mio clitoride in una danza di lingua magistrale. Perdo completamente la ragione e mi lascio andare ai miei istinti più animali. Infatti con una mano gli afferro la testa per i capelli spingendolo sempre di più verso di me, mentre con l’altra mano afferro lo stipite della porta per sorreggermi e potermi spingere col bacino sempre di più verso quella meravigliosa bocca.
Sento scorrere la sua mano lungo la mia caviglia , risalire il polpaccio e dietro la coscia fino alla mia natica, come una carezza vellutata ed eccitante. L’altra sua mano la sento accarezzami l’interno coscia, e mi resi conto di quanto umida ed eccitata fossi sentendo fino a dove erano colati i miei umori. Sento un suo dito sfiorarmi le labbra, in una carezza come stesse bussando per poter entrare…non opposi resistenza ,mossi i fianchi e lo supplicai di penetrarmi con quel dito impertinente.
Non dovetti ripeterglielo…. Fece scivolare il suo dito dentro di me e iniziò a muoverlo come se mi stesse scopando col suo cazzo, tra i miei ansimi, i miei spasmi, i miei vocalizzi di piacere lo supplicai di insinuare un altro dito dentro di me e di non fermarsi.
L’esser scopata da due dita sapienti e leccata da una lingua che sapeva come e dove toccare per farmi fremere… Bastò veramente poco per farmi raggiungere l’orgasmo. Penso gli strappai pure un paio di capelli dalla forza che avevo messo nell’afferrarglieli in preda all’orgasmo. Urlai fregandomene del fatto che tutto il condominio potrebbe avermi sentito. E venni….copiosamente…. lì, in piedi, all’ingresso di casa…. sulla suo viso, con uno degli squirt più abbondanti che io abbia mai avuto per mano di due dita ed una lingua.
Lui si staccò, mi rimise giù la gamba assicurandosi che io fossi stabile nel stare in piedi e mi baciò per farmi sentire il sapore della mia passione…. io però ora, volevo il suo di piacere, così allungai la mano per afferrare quell’asta ormai dura che stava per scoppiare. Come gliela presi in mano gemette per il dolore del piacere trattenuto…..
ma questo ve lo racconto un altra volta….
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