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Gay & Bisex

Due uomini giocano in un furgone


di cockam68
27.07.2020    |    16.780    |    16 9.0
"Nessuno mi aveva mai fatto un pompino così intenso..."
Premetto che la storia che sto per raccontarvi è una storia realmente accaduta al sottoscritto. Buona lettura.
Ogni tanto mi perdo a navigare su siti di incontri alla ricerca di qualche foto eccitante: in particolare trovo estremamente intriganti le immagini di cazzi al naturale, barzotti o addirittura a riposo che pendono sovrastando uno scroto gonfio e circondati da un folto pelo pubico scuro. Un paio di settimane fa mi sono imbattuto proprio in una serie di fotografie di un utente non lontano da casa che mostravano il suo cazzo in varie pose: quella di copertina sfoggiava una cappella rosa che sbucava dal prepuzio semi aperto di un cazzo quasi completamente eretto, mentre sfogliando le successive, sono rimasto particolarmente colpito da quella che lo ritraeva completamente flaccido, con l’asta regolare adagiata su un paio di palle sode racchiuse in uno scroto ovale e grinzoso; il prepuzio abbondante terminava con un foro profondo e ricopriva completamente la cappella dalla forma pronunciata. Un bel fagiolo dalla pelle rosata e leggermente olivastra del quale avrei voluto tastare la consistenza durante una bella sega.
Gli inviai una richiesta di amicizia e subito dopo un breve messaggio facendogli i complimenti per le foto.
Passati un paio di giorni ricevetti la sua prima risposta ed iniziammo a chattare. In breve, scoprimmo di avere delle affinità: entrambi avevamo tendenze bisex, anche se non troppo pronunciate, ci scambiammo alcune confidenze dalle quali appresi che lui aveva un po’ più di esperienza di me in fatto di giochi con altri uomini, ma che comunque la cosa principale, nel caso ci fossimo incontrati, sarebbe stato il massimo rispetto reciproco.
Il sabato mattina successivo, mentre ero sul divano ad ascoltare musica, aprii il sito di incontri per verificare la presenza di eventuali messaggi e trovai la sua richiesta esplicita per un incontro proprio per quella mattina. Gli risposi che non potevo ospitare ed egli mi propose di conoscerci a bordo del suo furgone chiuso in un parcheggio isolato non lontano dalle nostre abitazioni, dove eventualmente avremmo potuto godere di un po’ di riservatezza. Ci scambiammo i numeri di telefono e dato che quella mattina ero solo a casa, accettai una breve chiacchierata. Ci presentammo e dalla voce intuii che il mio nuovo amico virtuale doveva essere una persona con la testa sulle spalle e che anche se sarebbe stato disposto a farsi penetrare, non avrebbe insistito a farmi fare cose che non avrei gradito.
I complimenti che ci scambiammo al telefono sulle rispettive dotazioni mi provocarono una leggera eccitazione, e dato che erano un po’ di mesi che non mi lasciavo andare a giochi con altri uomini, mi lasciai convincere dal mio cazzo ad approfittare dell’occasione propizia. Fissammo i dettagli dell’appuntamento e decisi di raggiungere il luogo dell’appuntamento a qualche chilometro da casa in bicicletta.
Mi lavai velocemente, indossai un paio di slip puliti, un paio di pantaloncini al ginocchio e una maglietta, inforcai la bici e mi recai all’appuntamento. Dopo un paio di messaggi riuscimmo ad incontrarci nel luogo che conosceva il mio nuovo amico e finalmente ci presentammo di persona.
Era un ragazzo della mia età, sui cinquanta, alto circa come me, forse poco meno, con un fisico robusto ma muscoloso dalla carnagione abbronzata. Il viso era aperto e gioviale, sorridente, con la barba non fatta ed i capelli scuri, mossi con qualche striatura brizzolata. Indossava anche lui una maglietta ed un paio di pantaloncini corti. Sistemò il furgone nel parcheggio con la porta laterale che si affacciava verso un folto cespuglio che nascondeva il vano interno da sguardi indiscreti. Io a mia volta parcheggiai la bici a fianco al furgone, proprio davanti alla porta laterale.
Mi invitò subito ad entrare nel retro de furgone: purtroppo entrambi non avevamo molto tempo, dopodiché mi chiese se fossi disposto ad “approfondire” la nostra conoscenza. Ci eravamo infatti detti che se non ci fosse stato feeling, non saremmo andati oltre un semplice incontro conoscitivo. Gli risposi che per me andava bene ed entrai, ringraziandolo per l’ospitalità, nel furgone dove egli, nel frattempo, aveva steso una coperta sul pavimento. Constatai subito che non era possibile mantenere la posizione completamente eretta a causa del tetto troppo basso e fui costretto a piegare la testa. Egli tutto subito rimase fuori dal furgone, e vedendomi un po’ titubante, mi disse con tono gentile ma deciso: “Puoi spogliarti se vuoi…!”
Nel frattempo, egli si slacciò i pantaloni e li abbassò fino al ginocchio insieme agli slip, afferrò una bottiglietta d’acqua che era appoggiata su uno degli scaffali del furgone, e si sciacquò velocemente le parti intime. Era infatti appena arrivato dal lavoro e non aveva fatto in tempo a passare da casa per darsi una rinfrescata. Appena si girò verso di me vidi il suo cazzo ancora completamente floscio pendere in mezzo alle sue gambe tornite in mezzo ad un folto pelo scuro. La cappella rosa scuro si intravedeva appena attraverso il prepuzio leggermente ritirato. Quella visione iniziò ad eccitarmi e vinsi la mia solita timidezza iniziale. A mia volta mi slacciai i pantaloni, li abbassai e con una mano abbassai l’elastico degli slip lasciando in vista il mio cazzo barzotto. Il mio nuovo amico si stupì nel vedermi già così eccitato e mi fece i complimenti.
Eravamo uno di fronte all’altro, e dato che l’altezza del furgone non ci permetteva di stare in piedi ci accovacciamo sulle ginocchia. Faceva abbastanza caldo ed io iniziai fin da subito a sudare.
Ci afferrammo reciprocamente i cazzi ed iniziammo a massaggiarceli delicatamente. Il suo era ancora flaccido, ma la consistenza era comunque ottima. Feci scorrere qualche volta il prepuzio sulla cappella e lo sentii lentamente ad inturgidirsi. Intanto egli aveva impugnato il mio e con movimenti decisi dopo pochi istanti era riuscito a portarlo in piena erezione.
Mi disse che avrebbe voluto prendermelo in bocca, che il mio cazzo gli piaceva tantissimo, soprattutto per la sua lunghezza. In effetti, pur essendo del tutto normale, il mio cazzo ha il pregio di aumentare di molto le sue dimensioni quando è in erezione rispetto a quando è completamente a riposo. Acconsentii, ed egli, chinandosi ulteriormente, abbassò la testa sul mio cazzo. Dovetti lasciare la presa del suo, che intravedevo pendere in mezzo alle sue gambe appena leggermente barzotto, mentre il mio venne lentamente avvolto dalle sue labbra e dalla sua lingua calde. Sentii la cappella scoprirsi completamente mentre il prepuzio scivolava all’indietro cedendo alla pressione esercitata dalle sue labbra. Vidi il mio cazzo scomparire fino alle palle dentro la sua bocca umida e calda: inarcai leggermente il bacino per porgerglielo meglio, mentre lui con una mano iniziò a massaggiarmi le palle.
Poco dopo lo vidi riemergere completamente bagnato dalla sua saliva e completamente scappellato. Il mio amico rimase entusiasta del mio cazzo e mi confidò che era uno dei più belli ed eccitanti che avesse mai visto. Io ero imbarazzato perché era la prima volta che un uomo mi prendeva il cazzo in bocca con tanta maestria; mi era capitato solo un’altra volta per brevi istanti, ma mai con così tanto calore.
Per qualche istante mi segò con una mano accarezzandomi il frenulo e la base della cappella, mentre con l’altra mi massaggiava delicatamente le palle; poi iniziò a leccarmelo, avvolse il frenulo con la lingua per passare poco dopo a leccarmi il prepuzio arrotolato alla base della cappella turgida. Infine, scese con la lingua lungo l’asta fino ad arrivare alle palle mentre con la mano continuava a segarmi con ritmo crescente. Fino a quel momento il mio cazzo aveva reagito con un’ottima erezione, ma a causa del caldo e del leggero imbarazzo residuo, non avevo ancora avvertito il tipico formicolio intorno alla cappella che precede la salita del piacere alla base del cazzo.
Il mio amico mi chiese se mi piacesse, e gli risposi di sì. A quel punto lo riprese in bocca mentre con una mano tirò completamente indietro la pelle del mio cazzo premendola contro il mio pube e contro il mio scroto, fino a portare in tensione il frenulo. Quando lo estrasse dalle sue labbra inumidendolo vidi la mia cappella rossa piegata verso il basso e la pelle del mio cazzo completamente tirata con la parte alla base della cappella esposta alla lingua del mio amico. Nel momento in cui lo riprese in bocca così scappellato sentii le sue labbra e la sua lingua solleticare la parte più sensibile ed avvertii il famoso formicolio in mezzo alle palle ed alla base della cappella.
Il mio amico intuì che aveva toccato la corda giusta ed inizio a far scivolare avanti ed indietro il mio cazzo nella sua bocca, mentre con la mano eseguiva un massaggio sincrono lungo l’asta. Continuavo a sudare abbondantemente, ed alcune gocce del mio sudore caddero sulle braccia del mio massaggiatore. Gli chiesi scusa, un po’ preoccupato che gli desse fastidio.
Nessuno mi aveva mai fatto un pompino così intenso. Sentivo la bocca del mio amico risucchiare il mio cazzo ad ogni stantuffata, come se volesse estrarmi la sborra con la lingua. Ad un certo punto, mentre sentivo crescere il piacere intorno e dentro il mio cazzo, intravidi il suo da sopra le sue spalle che pendeva in mezzo alle sue gambe tozzo e piegato dal peso della sua grossa cappella. Quella vista, insieme alle leccate intense e alle succhiate mi diede il colpo di grazia.
Con un sussurro, per educazione, avvisai il mio amico che stavo per venire, immaginando che avrebbe scostato il mio cazzo dalla sua bocca, ma con mio grande stupore egli non lasciò la presa, anzi aumentò la pressione delle labbra sul mio cazzo e con veloci massaggi delle dita lunga l’asta mi fece esplodere di piacere nella sua bocca. Sentii i fiotti di sperma risalire lungo il mio cazzo, sporsi il mio bacino verso la sua bocca con le labbra serrate e sborrai al suo interno. Con la mano continuava a segarmi mentre ingoiava ogni getto del mio sperma: non ne vidi colare fuori neanche una goccia. Egli continuò a leccarmi la cappella fino a quando, dopo qualche istante non iniziò ad afflosciarsi.
Ci sedemmo uno a fianco all’altro sul pavimento del furgone con i cazzi che pendevano in mezzo alle nostre gambe: il mio completamente svuotato, ma con la cappella ancora scoperta, ed il suo leggermente eretto, che evidentemente era in attesa del suo turno.
In quel momento mi sentivo svuotato, il mio amico se ne accorse e mi disse di non farmi problemi, che se non ne avevo più voglia avremmo potuto salutarci subito.
Iniziammo a scambiarci qualche parola: egli mi confidò che era la prima volta che aveva ingoiato d’istinto lo sperma di un uomo e che in genere non gli piaceva farlo. Continuò a complimentarsi per il mio cazzo, ed io sempre un po’ imbarazzato, lo ringraziai.
Dopo qualche istante mi chiese se avessi voglia di massaggiarglielo, ed io senza rispondere, allungai la mano e gli avvolsi le dita intorno. L’erezione arrivò subito e feci uscire completamente la sua bella cappella a forma di fungo dal suo prepuzio. Lo feci scivolare qualche volta su e giù, arrotolandolo e srotolandolo ad ogni passaggio, finché non iniziai a segarlo sempre più velocemente. Il suo cazzo si dispose in posizione completamente verticale mentre dal foro in cima alla sua cappella vidi uscire qualche goccia di precum che presto si trasformò in una leggera patina biancastra.
Intensificai il massaggio dandogli una decina di colpi più decisi che coinvolsero in modo completo l’asta e la cappella, fino a quando non vidi le sue gambe divaricarsi completamente e la sua sborra imbiancare la sua cappella e colare calda tra le mie dita. Accompagnai i suoi spasmi con la mano mungendo il suo cazzo; alla fine, quando sentii l’erezione lentamente ritirarsi, feci scivolare la pelle del prepuzio sulla sua cappella rosa scuro spremendo le ultime gocce di sperma.
Ci sciacquammo velocemente, ci rivestimmo e ci lasciammo con la promessa di incontrarci di nuovo.
Questa è stata la prima volta che una persona ha ingoiato il mio sperma: è stato davvero eccitante e coinvolgente! Grazie al mio nuovo amico e a presto!
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