Racconti Erotici > Gay & Bisex > Un'avventura a tre, nel boschetto parking
Gay & Bisex

Un'avventura a tre, nel boschetto parking


di martinobisex
28.09.2013    |    5.287    |    1 9.5
"Era forse il momento buono, quindi cominciai con l’aprire la portiera, e far prendere un po’ d’aria al mio pisello..."
Scusate come sempre gli errori di ortografia e grammaticali, ma purtroppo non sono un grande scrittore.
Sono appena tornato dalle vacanze e anche quest’anno un paio di avventure mi sono successe; non proprio come l’anno scorso ma pur sempre piacevoli.
Una sera volevo dare un appuntamento ad un amico della zona qui del ponente Ligure, ma purtroppo quando si vuole una cosa di preciso, non si riesce mai ad averla. Purtroppo non avevo sottomano il suo cell. e anche avvisandolo tramite messaggio sul sito, non lo avrebbe letto in tempo, perché come sempre le mie uscite capitano sempre all’improvviso.
Questo perché una sera dovevo uscire con la moglie e degli amici, ma poi per problemi vari non potevamo andare, mia moglie stava poco bene, quei problemi che ti impediscono proprio di uscire.
Mia moglie mi convinse ad andare lo stesso con loro, così dopo avermi convinto mi cambiai ed uscii con gli amici, ma fu un’uscita quasi noiosa, una cena in un ristorante a Bordighera, poi in una gelateria lì vicino. Non era una gran compagnia, erano le tipiche amicizie di mia moglie in cui io proprio non mi trovavo, le donne che chiacchierano solo tra di loro, e gli uomini parlavano delle loro cavolate di lavoro, io proprio non riuscivo ad entrare in nessun discorso, devo però dire che in gelateria ero anche distratto dal cameriere della gelateria, un gran bel ragazzo e simpatico, notai che anche lui ogni tanto mi osservava facendomi anche dei sorrisini, questo mi faceva pensare, ma dovevo stare attento, poi la gente mormora.
Usciti dalla gelateria, decisero di farsi ancora una camminata per Bordighera, io declinai subito dicendogli che avevo male ad un ginocchio e non volevo stancarlo, scusa scema ma funzionò, li salutai ed andai a prendermi la mia auto che era lì vicino. Non tornai subito a casa, ma decisi di andarmi a fare un giretto, faceva troppo caldo per stare in casa, era molto meglio in auto con i finestrini aperti.
Feci un giro fino a Sanremo, ma non trovai niente di particolarmente interessante, inteso un bel posto tranquillo dove potermi esibire a modo mio. Quindi decisi di dirigermi verso la Francia e andai fino a Menton, passando da quel fantomatico boschetto dove mi era capitata l’avventura dello scorso anno.
Volevo fermarmi li ma c’era troppo casino di auto, quindi preferii continuare fino a Menton, andando fino al paese dopo, poi tornando mi fermai sulla passeggiata ed andai a sedermi su una panchina, solo soletto a guardare quei pochi che ancora passeggiavano, in quello stato di solitudine mi era tornata quella voglia del boschetto, quindi decisi di avviarmi lentamente. Appena superato il confine, entrai in un altro boschetto per andare a prepararmi per il mio consueto esibizionismo. Era abbastanza buio ma notai che anche lì c’era un po’ di movimento di gay e qualche coppia, mentre osservavo questo movimento, mi infilai le mie autoreggenti, la mia camicia abbastanza lunga da farmi quasi da minigonna, per non essere del tutto spudorato. Si notava quando qualche gay passava, perche loro passeggiavano a piedi e osservavano chiunque nelle auto, comunque c’era troppo movimento per scendere ed farmi il mio giretto, quindi restai sull’auto ancora per vedere se il movimento diminuiva, in effetti lentamente le coppie cominciarono ad andarsene, e rimase solo qualche ragazzotto. Era forse il momento buono, quindi cominciai con l’aprire la portiera, e far prendere un po’ d’aria al mio pisello. Quando vedevo qualcuno ad avvicinarsi, tiravo dentro la gamba, per evitare di dare subito spettacolo, ma abbastanza per eccitarmi al pensiero che qualcuno mi vedesse.
In effetti non mi accorsi subito che poco più in là c’era qualcuno nascosto dietro un’albero che mi spiava, me ne accorsi solo per un caso quando ad un certo punto feci per scendere e questo per nascondersi ancora di più fece rumore con il fogliame secco. Pur essendomi accorto, decisi di fare finta di niente, perché era l’occasione buona per esibirmi un po’ a lui, logicamente non sapendo che l’avevo visto, era forse più eccitante per lui. Quindi scesi dall’auto definitivamente, rimanendo appoggiato all’auto e facendo aprire un po’ la camicia per mostrargli che sotto la camicia non avevo niente oltre le autoreggenti. Nella penombra vedevo che si stava masturbando, quindi per eccitarlo ancora di più, mi girai chinandomi e facendo finta di cercare qualcosa, così da mostrargli anche il dietro. Sentivo il rumore delle foglie secche , ogni volta che si muoveva, ma capivo che non era un avvicinarsi, cosa che un po’ mi aspettavo, ormai in questa situazione mi stavo eccitando anch’io e ogni tanto mi toccavo masturbandomi lentamente. Ad un certo punto vidi un’auto che si stava dirigendo verso questo parcheggio nel boschetto, quindi risalii subito in auto, meglio essere previdenti, non si sa mai, ma questa fece il giro e se ne andò subito. Decisi di ridiscendere dall’auto, ma a questo punto mi accorsi che il tipo dietro l’albero non c’era più, credevo che se ne fosse andato approfittando del rumore dell’auto, mi guardai un po’ in giro per vedere e vidi che non se ne era andato, anzi aveva approfittato per avvicinarsi ancora di più, mettendosi dietro ad una monovolume parcheggiata più vicino. Anche questa volta feci finta di niente, e per evitare di guardare nella sua direzione, mi girai appoggiandomi all’auto fingendo di guardare il mare, con le mani con la scusa di grattarmi le gambe alzavo la camicia così da mostrargli sempre di più che non avevo niente sotto, ogni tanto mi toccavo anche davanti, ero eccitato come sempre al solo pensiero che questo dietro si eccitava guardandomi. Ma a questo punto non potevo rimanere sempre li fermo in quella posizione, dovevo pur inventami qualcosa, infatti mi slacciai la camicia senza farmi notare da lui, quindi mi rigirai verso di lui così da essere davanti a lui in bella mostra con il mio cazzo dritto e la camicia aperta, quindi diciamo nudo. La sorpresa a questo punto fu non solo per lui nel vedermi così, ma anche per me, perché ormai si era spostato avvicinandosi, ritrovandomelo così proprio davanti. Restammo entrambi abbastanza sorpresi, perchè anche lui era seminudo, aveva addosso solo una camicia e oltretutto aperta anche la sua e i pantaloncini appoggiati su un’auto lì vicino. Notai subito il suo cazzo, era di dimensioni decisamente grosse, non esagerato ma bello grosso, ero troppo eccitato da questa situazione improvvisa, ma durò poco quella situazione di stallo, lui decise di avvicinarsi del tutto e mi disse subito: “Ciao, sei nuovo della zona? Mi hai eccitato troppo spiandoti, ma fai sempre così tu?”, gli risposi subito con la voce tremolante dalla situazione: “Si sono qua in vacanza, e mi piace esibirmi così, mi eccita il pensiero che qualcuno mi guardi, ma tu sei di qua?”, mi rispose continuando a masturbarsi lentamente, cosa che facevo anch’io, “Si sono di Bordighera ed ero qua ad aspettare un amico, ma quando ti ho visto con le autoreggenti e senza niente sotto la camicia non ho più capito niente, mi sono eccitato, ma ti mostri e basta o fai anche qualcosa?”, Risposi semplicemente: “Dipende dalle situazioni, ma se capita non mi tiro indietro, e questa può essere una di queste situazioni, comunque io non sono del tutto gay, sono bisex e sposato ma mia moglie non sa di questo mio vizietto” mi guardò in faccia e disse:”Capisco, ma allora posso?” capii cosa intendeva e non risposi, ma dal mio viso capì che la risposta era positiva anche se non sapevo da che parte voleva cominciare.
Quindi si avvicinò del tutto e cominciò a baciarmi sul collo abbassandosi lentamente e mentre con una mano si masturbava il suo cazzo con l’altra mi accarezzava le chiappe, continuò ad abbassarsi fino a baciarmi sul cazzo e poi a leccarmelo, io ero già super eccitato, ci sapeva veramente fare. Era accovacciato, mi leccava, baciava e succhiava il cazzo con una maestria e una dolcezza impressionante, sentivo che voleva proprio gustarselo, ogni tanto se lo infilava tutto in bocca e indietreggiava sempre lentamente, veramente da uscir di senno.
Fortunatamente il movimento intorno si era calmato e non c’era più in giro nessuno. Si stava proprio impegnando in tutti i modi, quella lingua che mi leccava sul cazzo, e quella mano che saliva dietro la schiena facendomi provare dei brividi intensi, poi ad un certo punto si alzò e mi venne a baciare direttamente in bocca, per farmi sentire il sapore del mio cazzo. Allungai io la mano a questo punto, andando ad attaccarmi al suo cazzo bello duro, lo strinsi con forza, poi cominciai lentamente quel movimento della masturbazione, lui intanto mi baciava continuamente sul collo e poi in bocca con quelle lingue che si intrecciavano, le sue mani ormai continuavano ad accarezzarmi ovunque. Ora cominciava a venire a me la voglia di abbassarmi e succhiargli dolcemente il suo cazzo, quindi deciso lo feci appoggiare alla mia auto e mi abbassai decisamente e mi presi subito in bocca quel cazzo duro e vibrante, da prima cercai di muovermi dolcemente, ma poi la foga mi stava portando ad aumentare il ritmo, lui mi fermò subito pregandomi di fermarmi, perché altrimenti avrebbe schizzato subito talmente era eccitato, voleva godersi il più possibile l’incontro.
Mi fermai subito, anche se la tentazione di farlo schizzare c’era, di farmi schizzare tutto addosso, ma aveva ragione lui, bisognava procedere lentamente e gustarci il più possibile questi momenti. Devo ammettere che la dolcezza di questo ragazzo era impressionante.
Restammo quindi, per un po’ ad accarezzarci e a baciarci, toccandoci vicendevolmente i nostri cazzi.
Ad un certo punto vidi che un’auto gironzolava intorno al parcheggio, quasi a cercare qualcuno, cercammo di metterci in modo di non farci notare, ma poi il ragazzo mi fece notare che era il suo amico che aspettava, infatti dopo un paio di manovre l’auto si parcheggiò li vicino, e subito squillò il suo cellulare, ma non sapeva se rispondere o no, io gli feci capire di rispondergli tranquillamente e se non aveva problemi di dirgli pure dove eravamo e cosa stavamo facendo.
Decise allora di rispondergli e gli spiegò la situazione, nel silenzio della notte nel parcheggio, riuscivo a sentire anche la voce dall’altra parte, e sentii che gli rispose, “voi continuate tranquillamente, io me ne resto qui in auto, poi quando avete finito ci vediamo” lui rimase sorpreso della risposta, ma gli rispose che se voleva venire anche lui, non ci sarebbero stati problemi, e che anch’io ero d’accordo.
Poi spense il telefono e dicendomi “faccia come vuole” ricominciò a baciarmi, e con le mani ricominciò ad accarezzarmi sulla schiena fino ad arrivare fino al culo, quindi dopo avermelo accarezzato un po’, andò ad intrufolarsi tra le chiappe fino ad arrivare al buco. Con un dito si mise a stuzzicarlo, provocandomi del piacere, quel piacere che ogni tanto anche a noi piace sentire, quello di sentirsi penetrati. Il mio cazzo ormai era al massimo della durezza, l’eccitazione era fortissima, quindi lui si riabbassò prendendomelo in bocca di nuovo e continuando con quel dito che lentamente mi stava penetrando, ero al massimo non sapevo come trattenermi dal fare qualcosa, ero ormai vicino alla voglia di farmi infilare quel suo cazzo duro, volevo sentirmelo entrare dolcemente. E proprio in quel momento notai un’ombra avvicinarsi, era il suo amico, che si era piazzato lì in piedi di fianco a guardarci, ovviamente anche lui seminudo e con il cazzo in mano. Non partecipava, guardava e basta e come al solito, il fatto che qualcuno mi guardasse mi faceva aumentare l’eccitazione, volevo sdraiarmi per stare più comodi, ma era impossibile in terra era pieno della resina degli alberi, glielo feci notare e lui subito mi propose di salire sulla sua auto, era quella monovolume dal quale si nascondeva all’inizio, infatti ci staccammo e subito sull’auto aprì la portiera dietro e si sdraiò subito, aveva capito quello che volevo.
Infatti non ci pensai poi molto, gli chiesi se aveva un profilattico da infilarsi, e allungando la mani sul sedile anteriore, ne prese uno e se lo infilò subito. Io nel frattempo stavo sudando, non so se per l’eccitazione o per il caldo, ma so solo che non appena fu pronto andai a sedermi sul suo cazzo, non lo infilai subito, per un attimo me lo sfregai avanti e indietro sul buco per sentire la sua durezza e per eccitarlo ancora di più, e non appena sentii che era al massimo lo presi in mano, lo raddrizzai e andai ad infilarmelo lentamente, era un po’ che non sentivo un cazzo penetrarmi.
Lo infilai talmente lentamente che sembrava non finisse mai, e il piacere era alle stelle. Mi ero pure dimenticato del suo amico, che nel frattempo era andato dall’altra parte aprendo l’altra portiera e subito glielo mise in bocca a colui che mi stava penetrando, io mi muovevo molto lentamente proprio per gustarmelo bene, me lo sentivo dentro tutto, mi riempiva proprio, in quella posizione riuscivo anche a masturbarmi da solo, ma subito si avvicinò l’altro con la bocca e farmi un fantastico pompino.
Ero stupito da tutto quel piacere che stavo provando, e sinceramente anche il ragazzo era talmente super eccitato, che non resse più, infatti cominciai a sentire il tremolio del suo cazzo e capii che stava per venire, ma non volevo che uscisse, avevo troppa voglia di sentirmi riempito di cazzo, quindi gli dissi di resistere un attimo il tempo di infilarsi il profilattico il suo amico, così da potergli dare subito il cambio. Fu una cosa impressionante la velocità con cui il suo amico si infilò il profilattico e non appena fu pronto, lui se ne usci godendo come un matto, e subito il suo amico prese il suo posto. Subito mi infilai anche il suo, e fu anche una sorpresa, perché non avendolo guardato bene mi accorsi proprio in quel momento che l’aveva più grosso dell’altro, quindi mi sentii riempire ancora di più e con grande piacere. Cominciai a cavalcarlo nel vero senso della parola, mi sentivo un po’ troia in quel momento, mi ero preso due cazzi uno dopo l’altro, forse tanta la voglia di questo. Io ormai ero talmente eccitato che ero vicino anch’io a venire, ma cercavo di resistere il più possibile, per godermi il massimo, ma anche chi mi stava riempiendo era al limite, infatti sentii quel fatidico tremolio che mi spinse ad alzarmi e togliergli subito il profilattico, volevo che mi schizzasse tutto addosso, mentre anch’io avrei fatto lo stesso verso di lui, come infatti avvenne; nello stesso tempo l’altro ragazzo, venne a baciarmi proprio mentre godevo, per poi venire a leccare tutto lo sperma che io e il suo amico avevamo schizzato sui nostri corpi. Ero ultra soddisfatto da questa avventura come sempre inattesa e quindi più piacevole. Però eravamo anche tanto sudati, già era caldo di suo, poi con tutto quel calore che emanavamo noi, c’era da stramazzare, e fu proprio a questo punto che il suo amico ci propose di andare in mare a farci un bagno. Solo che per il mare dovevamo per forza fare un pezzetto a piedi, ma non potevamo di certo andarci nudi come eravamo, quindi io mi tolsi le autoreggenti e ci infilammo il costume tutti e tre per poter arrivare alla spiaggia, ma una volta là, fuori i costumi e poi in mare.
Intanto che ci rinfrescavamo, parlammo anche un po’ di noi, dei nostri piaceri e delle fantasie che ognuno di noi aveva, dei desideri e tanto altro. Alla fine uscimmo dal mare e visto che non c’era nessuno in giro, rischiammo ad andare nudi verso l’auto, li ci asciugammo per poi rivestirci. Non restammo più molto, si era già fatto abbastanza tardi, quindi era meglio che almeno io rientrassi, ci salutammo senza darci nessun appuntamento, ma solo con un “speriamo di rincontrarci di nuovo”. Loro rimasero ancora un po’ a chiacchierare o a fare altro, ma io me ne andai verso casa super felice della serata passata. Sperando che prima di ritornare a casa dalle ferie, di avere l’opportunità di un’altra serata all’avventura, fantastica come questa o magari anche meglio.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Un'avventura a tre, nel boschetto parking:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni