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Massaggiando la cognata


di hot_daddy
10.02.2023    |    32.879    |    12 9.7
"– Mmm … che bello … – iniziò a dire subito la ragazza..."
A volte, quando non te l’aspetti, quando non hai fatto nulla per cercarle, capitano quelle avventure pazzesche destinate a rimanere incise per sempre nella memoria.

In questa storia, torniamo agli anni dell’università, stavo con Elena una bella ragazza capelli rossi, occhi scuri, con un seno stupendo né grande, né piccolo quella taglia perfetta che mi faceva impazzire.

I suoi genitori mi conoscevano bene, questo mi permetteva di andare frequentemente a casa sua senza particolari problemi e così io ed Elena avevamo l’opportunità di stare spesso da soli e c’era sua sorella Paola non c’era alcun problema dato non disturbava mai la nostra privacy.

Anche Paola era una bellissima ragazza, leggermente più alta e più in carne dalla sorella, castana e con un fondo schiena terribilmente sexy.

Capitava a volte che rimanevo a cena e mi intrattenevo con la sua famiglia al completo; da brava studentessa, Elena stava molte ore china sui libri o davanti al computer e questo la portava ad avere tensione a spalle e collo.

Io, pur non essendo un fisioterapista, vuoi anche per gli studi in medicina, sono stato sempre portato per i massaggi e così spesso mi offrivo per aiutarla a sciogliere le sue tensioni muscolari.

Elena apprezzava tantissimo i miei trattamenti, amava avere le mie mani su di lei, dopo il massaggio lei si sentiva rilassata e leggera come una piuma e spesso accadeva di continuare la seduta “a porte chiuse” in camera sua distesi sul letto, con qualcosa di molto più intimo …

Era una calda serata estiva ed ero rimasto a cena. I genitori di Elena avevano telefonato per dire che sarebbero tornati tardi e quindi ero solo con le due ragazze. Ci organizzammo con una bella spaghettata, qualche bottiglia di birra gelata e, mentre eravamo in salotto a vedere la TV, Paola si lamentava che le faceva male il collo e la schiena.

– Ci vorrebbe uno dei tuoi miracolosi massaggi! – mi disse Elena
– Se vuole posso farglielo, per me è un piacere – rispondo
– Magari … Elena, non ti arrabbi? … – chiede la sorella
– Ma no Paola, vedrai, ha delle mani “magiche”, ti sentirai meglio –

Andai dietro la sua poltrona e iniziai a massaggiare delicatamente le spalle di Paola.
– Mmm … che bello … – iniziò a dire subito la ragazza.

Paola signora indossava una maglietta oversize scollata e, dalla mia posizione, potevo avere un’ampia visuale delle grandi tette, inguainate da un reggiseno sportivo nero che di sicuro non facilitava il lavoro alle mie mani.

– Forse dovrei togliermi qualcosa … che ne pensi? –
– Male non farebbe… – rispondo

Paola si alzò e andò in camera. Io mi avvicinai ad Elena baciandole il collo e accarezzandole i seni da dietro approfittando dell’assenza della sorella.

Dopo qualche minuto, Paola torno in salotto, aveva tolto il reggiseno ed indossava una felpa con la zip davanti semi aperta per scoprire le spalle e si rimise in poltrona.
Dopo poco Paola piegò il capo all’indietro e mi sorrise, fissandomi negli occhi abbassa ancora di più la zip scoprendo quasi del tutto le sue fantastiche tette.
Elena era seduta dietro di noi, e da quella posizione non poteva vedere quello che stava accadendo. Io non credevo ai miei occhi!
– Bravo, continua così, mi sento quasi in paradiso … –

Man mano che le massaggiavo le spalle le mie mani si spostavano sempre più in basso, fino ad accarezzarle, quasi involontariamente, i capezzoli. Controllai la sua reazione, Paola non fece nulla per evitare quel contatto, e ad occhi chiusi continuava ad emettere dei lunghi sospiri.
– Come sei bravo, … mi sento veramente molto rilassata … avrei bisogno dei tuoi massaggi anche sulla schiena dato che l’allenamento in palestra di oggi mi ha distrutta …

– Vai in camera Paola, sdraiati sul letto, è un massaggio eccezionale, ti rimetterà a posto…

Non potevo credere che Elena mi invitasse così a mettere la mani sulla sorella soprattutto sapendo come finivano le nostre sedute di massaggi di solito…

Andammo nella camera di Paola tutti e tre, lei, prima di sdraiarsi sul letto, tiro via la felpa rimanendo con solo i pantaloncini addosso ed io ovviamente ne approfittai per ammirale per la rima volta il seno.

– Paola, scusami, ma devo mettermi a cavalcioni su di te per fare un buon massaggio dato che siamo sul letto …
– Salta su e mettiti comodo! … – rispose allegramente

Mi spostai e iniziai il massaggio alla schiena sporgendomi in avanti, il mio inguine aderiva perfettamente al suo culo, e il cazzo, quasi completamente eretto, le solleticava il solco tra le natiche, anche se gli abiti ci dividevano; ero eccitatissimo e terrorizzato dalla possibile reazione di Elena che invece a sorpresa mi sorrideva e invitandomi a continuare.

In questo modo trascorse quasi mezz’ora massaggiando il collo, la schiena nuda con lunghi passaggi laterali che mi permettevano di toccare i lati del seno e, frenando con difficoltà gli istinti da giovane maschio perennemente in calore, non andai oltre.

Poi Elena si alzò e disse:
– Ora è tardi Paola, Giulio deve tornare a casa perché domani mattina ha lezione –
– Va bene, però promettimi che quando mi serve me lo concederai ancora … –
– D’accordo … purché rimanga tutto tra di noi … –

Elena mi spinse così fuori dalla camera, poco dopo, baciandomi appassionatamente infilò la mano dentro i miei pantaloncini dicendomi
– Lo sapevo che ti saresti eccitato … Ti piace mia sorella, vero? … Cerca di non farmi arrabbiare, falle pure i massaggi, quando vuole, ma non andare oltre. Ci siamo capiti? –

Le cose andarono avanti tranquillamente e come sempre per mesi fino al giorno quando ricevetti un messaggio di Paola.
– Ciao Giulio, sono distrutta, ho dei dolori in tutto il corpo, vieni a farmi quei favolosi massaggi che sai fare tu! … –

Ovviamente non potevo declinare la sua richiesta di aiuto e così mi precipitai da lei, la casa era deserta, Elena era in facoltà a lezione sarebbe tornata dopo almeno tre ore così come i suoi genitori.

Paola mi aprì la porta in accappatoio, era appena uscita dalla doccia, andammo in camera sua, aprì l’indumento per sfilarlo e rimase con addosso solo con un tanga, quello spettacolo mi bloccò quasi in respiro e guardandomi con occhi da gatta si sdraiò sul letto a pancia sotto e mi pregò di iniziare il massaggio.

Come l’altra volta il cazzo eretto le solleticava il solco tra le natiche mentre le mie mani percorrevano la sua schiena in lungo e in largo, ma questa volta non c’era nessuno a guardarci.

Man mano che le mani scendevano in basso si spostavano sui suoi glutei, Paola sembrava gradire molto il trattamento, i suoi sospiri si facevano sempre più profondi e mi invitava a continuare e non fermarmi.

Le massaggiavo con passione i glutei, il tanga celava quasi nulla allo sguardo, e le mie mani si insinuarono sul solco che li divide; lei reagì alzando il bacino dandomi pieno accesso al suo sesso ed esponendo al mio sguardo le sue parti intime. La situazione era ormai fuori controllo.

Paola si gira, tira giù il tanga e dicendo di spogliarmi mi prende la testa e la porta tra le sue cosce
Il messaggio era più che chiaro, tolsi i vestiti in tempo record, mi piegai in avanti e iniziai a baciarle la fica penetrandola con la lingua e assaporando i suoi umori

- Ah … bravo … mi fai impazzire … Ti prego, scopami, non ne posso più -

Dicendo questo, mi tiro verso lei e, mentre ci baciavamo appassionatamente, guidai il cazzo dentro di lei fino in fondo; eravamo eccitatissimi e pochi minuti dopo arrivammo assieme all’orgasmo inondandole la pancia e il seno di sperma.

- Ne avevo proprio bisogno, e credo che dovrò andare a fare un’altra doccia… -

Detto ciò, mi alzai, ci baciammo ancora mentre pensavo in che terribile ma stupendo casino mi ero messo…
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