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Belle novità per Priscilla


di Sheed
25.11.2021    |    6.877    |    14 9.8
"” Salì a cavalcioni su di me e cominciò a segarsi il cazzo velocemente proprio davanti ai miei occhi..."
Dalla prima volta in cui la mia Padrona mi ha trasformato in Priscilla è passato un po’ di tempo, e c’è stata ancora qualche occasione per giocare in questo nuovo modo che mi piace tanto. Abbiamo provato un paio di giochi nuovi: la Padrona si è lasciata leccare la figa fino a venire, ha giocato con il mio cazzetto per tanto tempo senza però mai farmi venire lasciandomi li frustrato e con le palle doloranti, ha continuato a incularmi con lo strapon di varie dimensioni, facendomi diventare di volta in volta sempre più una sissy e sempre più vogliosa.

L’arrivo del suo messaggio che diceva: “Mercoledì sera vieni da me preparata di tutto punto che c’è una novità.” non mi lasciò quindi sorpreso ed anzi mi fece eccitare sapendo che le novità introdotte della mia amica erano diventate sempre più divertenti. Per quel giorno quindi mi depilai completamente e decisi di indossare un coordinato di reggiseno e perizoma rosso di tessuto trasparente, con la parte dietro che in alto aveva una specie di gancetto a forma di cuore. Devo dire che mi stava veramente bene tanto che mi trovai già eccitato e col cazzo duro che non riusciva a stare dentro alle mutandine.
Andai quindi da lei che completò l’opera con la parrucca bionda e il trucco leggero facendomi diventare da quel momento di nuovo Priscilla. La Padrona non mancò di dirmi quanto ero troia e che bastava guardarmi per capire che ero una vogliosa succhiacazzi, nel frattempo mi toccava il culo dicendomi che era meglio di quello di tante donne, e che avrebbe fatto felice parecchi cazzi duri. Tra l’imbarazzato e l’eccitato con il cazzo duro che faceva fatica a stare chiuso nel perizoma, mi limitavo a rispondere “Si Padrona” visto che non mi era concesso dire altro se non volevo essere punita.

Mi fece spogliare nuda, stendere sul letto a pancia in su ordinandomi di tenere le gambe ben aperte con un cuscino sulla zona lombare, mi mise una ball-gag in bocca (e già questa era la prima novità non avendola mai indossata), mi lego le mani tra loro, mise un po’ di musica di sottofondo (seconda novità), ma soprattutto mi bendò (e questa era la terza grande novità di giornata). La cosa mi fece un po’ preoccupare, non poter vedere cosa succedeva e non poter parlare liberamente mi stava mettendo un po’ di ansia, ma la Padrona mi tranquillizzò subito dicendomi di non preoccuparmi che non ci sarebbe stato niente di poco piacevole per me, anzi. Aggiunse anche che andava di là a prepararsi e che sarebbe tornata da li a poco.
Quel “poco” a me sembrò in realtà un’eternità, la sentii un paio di volte venire in camera e poi uscire di nuovo e quando iniziò ad accarezzarmi il buchetto del culo ebbi un vero e proprio sussulto. Iniziò a lubrificarmelo bene, infilando prima un dito e poi due, facendoli ruotare, spingendo con i polpastrelli verso l’alto per colpirmi la prostata. Un trattamento che mi fece ovviamente eccitare e ansimare avendo già il cazzo che si induriva. Me lo fece notare anche lei dicendomi che ero solo una troia, che bastavano due dita per farmi bagnare, che ero oscena con quel cazzetto duro e il culo aperto.

Poco dopo smise e la sentii salire sul letto dicendomi: “sei pronta a sentire un bel cazzone? Sei solo una troia che vuole sentire un cazzo caldo e duro nel culo!”. Annuii cercando di emettere un sì e nel frattempo qualcosa iniziò a toccarmi il buchetto provando ad entrare. Era una sensazione strana perché non sembrava essere il solito strapon che usava la Padrona, subito pensai fosse un nuovo giocattolo, sembrava così reale mentre faceva avanti e indietro nel mio culo penetrandomi sempre di più, pian piano il fastidio iniziò a passare e iniziai a godere finché riuscii a prenderlo tutto dentro. La padrona lo tolse quasi del tutto per poi infilarlo di nuovo, stavolta con più forza e con un colpo secco che mi tolse il fiato. Stavo godendo sempre di più anche perché mi stava continuando a toccare il clitoride che si era fatto sempre più duro, e non mi preoccupavo di nasconderlo con mugugni e ansimi.
Dentro di me però continuavo ad avere la sensazione che ci fosse qualcosa di strano e diverso, il cazzo che continuava a stantuffarmi il culo era così caldo e il ritmo non era lo stesso a cui ero stata abituata dalla Padrona. Poi ad un certo punto ci fu un “cazzo” detto da una voce che non poteva di certo essere la sua. Iniziai ad avere paura e a muovermi cercando di urlare, ma la Padrona mi venne vicino e mi disse che adesso mi avrebbe tolto la benda ma che mi ordinava di stare ferma e smetterla di agitarmi. E che quello era un ordine. A quel punto capii che non poteva essere lei che mi stava fottendo facendomi godere e quando mi tolse la benda, dopo essermi riabituata alla luce, lo vidi. Era un ragazzo, avrà avuto qualche anno più di noi, che non si era fermato e sembrava godersi appieno il mio culetto caldo e morbido attorno al suo cazzo duro.
La Padrona mi dissi solamente che era un suo amico e che dovevo farlo godere se non volevo essere punita severamente. Sentire per la prima volta un vero cazzo di uno sconosciuto nel culo, mi aveva fatto sprofondare di vergogna ma non riuscivo a smettere di godere. Essere diventata Priscilla mi aveva cambiato e allora decisi di lasciarmi andare e cercare di godermi anch’io questa strana situazione.

Il ragazzo continuò a scoparmi mentre la Padrona mi segava ma quando ero ormai al culmine si fermò, mi tolse la ball-gag e si mise con la figa sulla mia bocca ordinandomi di leccarla fino a farla venire. Lavorai al mio meglio con la lingua per darle piacere e la cosa sembrò funzionare perché dopo un po’ ebbe un bel orgasmo che la lasciò sfinita seduta sulla mia faccia. Nel frattempo il ragazzo ogni tanto mi toccava il clitoride duro facendomi avere delle scosse di eccitazione e anche il mio culetto evidentemente stava lavorando bene perché pure lui era sul punto di venire e la Padrona gli ordinò di venirmi in faccia: “sborrale in faccia, riempila dai, che a lei piace essere ricoperta di sperma caldo.”

Salì a cavalcioni su di me e cominciò a segarsi il cazzo velocemente proprio davanti ai miei occhi. La Padrona mi mise un vibratore alla massima velocità nel culetto, ricominciò a segarmi piano e nel frattempo mi continuava a dire di leccarglielo, che sapeva che volevo quel cazzo duro in bocca e sentire tutto il suo latte caldo addosso, e intanto incitava anche lui a sborrare. Non durò molto e con il suo cazzo pulsante mi scaricò sulla faccia una serie di schizzi di sborra, e su ordine della Padrona poi glielo presi in bocca per ripulirglielo a dovere fino a che non iniziò a perdere la sua erezione.

Visto che ero stata una “brava troietta ubbidiente” – parole sue – la Padrona mi permise di venire: sempre con il vibratore ben piantato nel mio culetto mi fece rovesciare le gambe chiedendo aiuto anche al ragazzo e iniziò a segarmi sempre più velocemente indirizzandomi il cazzetto duro sulla faccia, fino a che anch’io, finalmente, sborrai violentemente un paio di schizzi che andarono a mischiarsi con quelli della prima persona reale che mi aveva inculato.

Tutti soddisfatti, loro se ne andarono nell’altra stanza lasciandomi li, sfatta, sul letto, con la faccia rossa di godimento e vergogna ricoperta di sperma.
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