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Trasformato in Priscilla da un'amica


di Sheed
14.12.2020    |    20.376    |    29 9.9
"Erano un paio d’anni che avevo iniziato a scoprire un lato di me che fino a quel momento non era mai emerso..."
Erano un paio d’anni che avevo iniziato a scoprire un lato di me che fino a quel momento non era mai emerso. Mi ero accorto che l’intimo femminile mi piaceva veramente tanto, soprattutto i perizomi, e mi bastava anche indossarli per farmi venire il cazzo durissimo. Capitava sempre più spesso quindi che quando volevo segarmi ne indossavo uno e magari mi mettevo a fare la troietta in cam; il filetto che si infilava tra le chiappe metteva in risalto il mio bel culetto e strappavo più di qualche complimento e il passaggio a giocare col mio buchetto è stata una conseguenza piuttosto ovvia. Ho comprato anche un vibratore che mi dava grande soddisfazione, più delle mie dita o di altri oggetti, sensazioni impagabili che mi facevano avere delle erezioni sempre più dure e delle sborrate sempre più intense. Mi piaceva anche farmi dominare e lasciare che quelli dall’altra parte del computer mi ordinassero cosa fare trattandomi da vera troia, e avevo iniziato a godere sempre più anche facendo questo.
Ho una cara amica felicemente fidanzata con cui parlo di tutto anche a livello sessuale ma queste erano sempre state delle esperienze che non le avevo raccontato, mi vergognavo, non volevo che pensasse qualcosa di male su di me, ma una sera da decisamente sbronzi andati sull’argomento mi lasciai sfuggire che mi sarebbe piaciuto travestirmi da donna per ridere, e anche che mi sarebbe piaciuto essere dominato. Lei ridendo mi disse che ero solo una troietta in calore e la serata dopo un po’ finì senza che tornassimo più su queste mie preferenze.

Ecco perché mi stupì ricevere un suo messaggio alcuni giorni dopo in cui mi ordinava di andare a casa sua la sera seguente e di prepararmi perché mi avrebbe trasformato in una vera troia. Non ero ovviamente pronto psicologicamente, mi piaceva tanto questa cosa ma mi aveva preso alla sprovvista e adesso ero veramente terrorizzato, ma non avrei saputo dire di no. Quindi mi preparai depilando le parti intime e per la sera dell’incontro indossai uno dei perizomi da donna che avevo e così arrivai dalla mia amica Laura col cuore che mi batteva all’impazzata. Appena entrato lei fu molto brava a stemperare la tensione, ci bevemmo un caffè, parlammo un po’ di tutto come al solito. Poi ad un certo punto si alzò e andò nella sua stanza dicendomi di aspettarla li e quando uscì non sembrava neanche più lei: si era truccata, aveva una parrucca nera, un corsetto in latex nero e un paio di pantaloni neri con un apertura in mezzo alle gambe che lasciavano scoperto il perizoma nero che aveva indosso. Non l’avevo mai vista così e mi resi conto che aveva un corpo davvero eccitante e se ne accorse anche il mio cazzo che diventò duro all’istante.
“Da adesso mi chiamerai solo Padrona e parlerai solamente se ti dirò io di farlo”, con queste parole mise in chiaro le cose e mi fece capire che la situazione era cambiata, che ora ero diventato un suo sottomesso così mi adeguai. Mi disse di seguirla in camera sua e una volta dentro di spogliarmi, ero così imbarazzato che le mani quasi mi tremavano, ci eravamo già visti nudi negli anni ma non di certo in una situazione del genere, così quando tolsi anche i pantaloni e lei vide che indossavo un piccolo perizoma viola che non riusciva a tenere coperta la mia erezione iniziò a insultarmi: “Sei solamente una troia, sei venuta qui per farti scopare non è vero? Sei imbarazzante con quel cazzetto duro che esce fuori. Metti questa parrucca, da adesso tu sei Priscilla e farai tutto quello che ti ordino, altrimenti sai già cosa ti succederà.” Indossai la parrucca bionda, poi mi fece indossare anche un reggiseno bianco imbottito e mi disse di togliermi le mutandine per indossare un altro perizoma bianco coordinato e delle calze a rete. Mi fece sedere e iniziò a truccarmi in modo abbastanza leggero, concluse con il rossetto e mi portò davanti uno specchio dicendomi di guardare com’ero diventata bella: “proprio una bella Priscilla, con un culetto che farebbe indurire parecchi cazzi”. Era la prima volta che mi travestivo ma effettivamente la sensazione mi piaceva, stavo bene così conciato, l’intimo della Padrona mi faceva apparire effettivamente sexy.

Mi fece camminare un po’ avanti e indietro e la sensazione del filetto del perizoma che sfregava sul mio culetto mi stava facendo indurire ancora il cazzo. Se ne accorse anche la Padrona che mi disse ancora una volta che ero una troia e mi ordinò di inginocchiarmi sul letto con la faccia rivolta verso il muro e il culo di fronte a lei. Mi tirò giù le calze e spostò il perizoma di lato, quindi sentii qualcosa di bagnato e fresco che mi scivolava sul buchetto del culo e poi un dito che iniziava a fare pressione. “Rilassati e non girarti, guarda davanti a te” le uniche parole che mi disse la Padrona furono queste ed io obbedii. Iniziò a lubrificarmi il culetto e a entrare piano con un dito, che poi diventarono due e quando iniziò a fare avanti e indietro con le dita iniziai ad emettere dei sospiri. Così mi rimbeccò:
- “Ti piace farti scopare il culo vero Priscilla?”
- “Si Padrona”
- “Adesso ti metto anche il terzo dito dentro.”
E così fece, facendomi emettere un lungo sbuffo d’aria e poi degli ansimi sempre più da troia.
Andò avanti ancora un po’, poi soddisfatta mi ordinò di girarmi e inginocchiarmi di fronte a lei; pensavo volesse che le leccassi la figa, mi sarebbe tanto piaciuto, invece mi disse semplicemente: “Oggi tu non mi toccherai neanche con un dito, guai a te se ci provi. Sei solo una troia e quindi non ti è permesso fare niente con la Padrona”. Subito non capii poi però vidi che Laura andò in bagno e quando tornò non indossava più le mutandine ma aveva in mano uno strap-on di quelli doppi, infilò la parte più piccola nella sua figa emettendo un gemito e poi si allacciò la cintura alla vita mettendo davanti alla mia faccia un fallo abbastanza lungo e grosso.
“Inizia a succhiarmi il cazzo Priscilla”, la sua frase fu come uno schiaffo in faccia, ero titubante, non l’avevo mai fatto ma il suo “non farmelo ripetere due volte” mi convinse a cominciare. E così mi trovai a succhiare quel fallo di gomma con la Padrona che mi incitava a continuare dandomi della troia.
Dopo un po’ mi disse ancora una volta di girarmi e mettermi a pecorina. Sapevo cosa mi attendeva e insieme alla paura iniziavo ad avere anche scariche di eccitazione. La Padrona mi lubrificò ancora un po’ il culetto e poi iniziò a spingere quel grosso cazzo nel mio buchetto che si dilatava sempre più man mano che lo strap on penetrava. Lo faceva uscire quasi del tutto e poi spingeva ancora facendone entrare ancora un po’, per un paio di volte finché non fu soddisfatta. Io cercavo di continuare a respirare normalmente anche se non era facile lei mi chiese se mi stesse piacendo e quando non risposi diede un colpo più forte facendomi sobbalzare e iniziò a pompare il mio culo con ritmo. Le dissi di sì, le dissi che ero una troia, le dissi che mi piaceva essere scopata. La Padrona mi fece i complimenti: “hai un culetto meraviglioso, bello allenato che prende tutto questo gran cazzo. Sei una vera troietta Priscilla.” Mi stavo eccitando sempre di più così iniziai a toccarmi il cazzo in semi erezione ma quando la Padrona se ne accorse non ne fu felice:
- “Ti ho per caso detto che puoi toccarti quell’inutile cazzetto che ti ritrovi?”
- “No Padrona”
- “Da quando fai cose che non ti dico IO di fare?”
- “Scusa Padrona”

A un certo punto mi ordinò di girarmi a pancia in su e iniziò a scoparmi il culo così, guardandomi negli occhi, il che mi fece morire ancora più di vergogna. Dopo tanti anni che la conoscevo infatti non pensavo che a Laura potesse piacere questo genere di dominazione, invece era veramente brava e mi stava facendo veramente godere tantissimo. Ovviamente vide anche lei l’erezione che avevo e allora iniziò a dirmi: “dai adesso puoi toccarti questo clitoride che ti ritrovi mentre ti scopo nel culo. Sei solo una puttanella a cui piace farsi inculare. Dai toccati sto cazzetto che voglio vedere come ti sborri addosso”. Essere trattato così dalla mia migliore amica mi eccitava da pazzi, in più continuava a incularmi aumentando e rallentando il ritmo, facendomi sentire delle vere e proprie scosse al cervello. Così iniziai a segarmi con lei che continuava a deridermi insultarmi. Poco dopo l’avvisai che non resistevo più e lei mi disse di chiederle il permesso. Fu una delle cose più imbarazzanti ma non ce la facevo più e così glielo chiesi:
- “Padrona posso venire?”
- “Va bene Priscilla ma adesso ti rovesci su te stessa così ti sborri in faccia che tanto so che ti piace”
Ci aveva azzeccato ancora una volta, e a quelle parole mi salì prepotente la sborrata. Facemmo appena in tempo a rovesciare le gambe oltre la mia testa con lei che le teneva in alto e intanto continuava a stantuffarmi il culetto. Un paio di colpi e non resistetti oltre sborrando 5-6 schizzi potenti che mi arrivarono in faccia e sul petto il tutto con degli urletti da vera troia quale ormai ero diventato.

La Padrona continuò ancora un po’ rallentando il ritmo a incularmi, poi uscì si tolse lo strap on e si stese sul letto vicino a me.
“Ti è piaciuto Priscilla?”
“Tantissimo Padrona grazie”
“Bene allora le prossime volte faremo altre cose divertenti insieme”

Aveva detto le prossime volte, quindi anche a lei era piaciuto e avremmo ripetuto questa cosa ancora. Tanto bastò per farmi avere quasi un’altra erezione!
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