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Una serata all'EROTIC PUB


di P1st0n3
11.06.2023    |    95    |    0 8.0
"Io e Leo parliamo a sottovoce del più del meno, ma i nostri sguardi sono rivolti alla bionda del tavolo di fianco..."
A volte la vita ci riserva dei momenti davvero piacevoli ed inaspettati.

Un sabato qualunque, iniziato con dei buoni propositi e finito per essere la solita serata senza idee e senza eventi in loco. Il centro di Perugia è un viavai di ragazzini intenti a "paracularsi" tra loro, guardando lo schermo dei loro smartphone, e ragazzine che si osservano sfidando con lo sguardo le altre che pare siano li per sfilare invece che divertirsi. Qualche universitario perso nei fatti suoi (e dietro uno spinello) sulle scalette di san Lorenzo e coppie di genitori con annessi figli che gironzolano per il corso. Sconsolati dalla noiosa serata, decidiamo io e il mio amico Leo di avventurarci verso la zona del Lago Trasimeno, inoltrandoci in zone che di solito non frequentiamo, sai mai.
E come al solito ci perdiamo! Arriviamo in una frazione che neanche ricordo il nome, buia e silenziosa dove spunta una tabella "PUB OSTERIA...". Ci guardiamo e con un cenno decidiamo di fermarci e bere una birra prima di dichiarare conclusa la serata.

Entriamo e ci accoglie una bella ragazza bionda vestita in tipico abbigliamento bavarese che ne esalta le forme generose del seno. "Ragazzi, tavolo per due?" - Noi, come svegliati da un sogno "Si-si, grazie" - "Guardate, qui la sala è piena perché stanno guardano la partita, vi apparecchio un tavolo in una delle salette, ok?" Ci parla con un sorriso incantevole - "Ok, va bene!"

Entriamo in questa saletta, piccolo ambiente stile bavarese, 4 piccoli tavoli quadrati con quattro sedie per tavolo uno in ogni angolo della piccola sala, una piccola finestrella indica che il posto in passato doveva essere una cantinetta o qualcosa simile. Un posto comunque tranquillo e riservato. Dal lato opposto al nostro tavolo, in diagonale, il tavolo era già occupato, una coppia, una ragazza alta e snella, occhi verdi con capelli mori tagliati a caschetto e un ragazzo media statura, palestrato, con gli occhi castani, una lieve barba incolta ed i capelli corti e neri, intenti a scambiarsi effusioni ed a ridere di tanto in tanto. Li con loro, una ragazza bionda, occhi celesti profondi, capelli ricci che beveva birra e rideva divertita della situazione.
Quando siamo entrati sembrava di aver rotto l'atmosfera allegra, un attimo di silenzio e imbarazzo, io e il mio amico Leo ci sediamo ed ordiniamo due birre media grandezza.
Partita la cameriera, il gruppetto al tavolo ricomincia a scherzare ed a scambiarsi sguardi furbeschi ridendo. Il ragazzo che fino a poco fa lanciava bacetti, alla ragazza mora, si avvicina e inizia a limonarla, e lei lascia fare. La bionda ride di gusto vedendo la scena. Penso un po' ubriaca.

Io e Leo parliamo a sottovoce del più del meno, ma i nostri sguardi sono rivolti alla bionda del tavolo di fianco. Ci siamo accorti che di tanto in tanto inarca la schiena spostando il culo indietro fino alla spalliera della sedia, e quando lo fa, si gira guardandoci maliziosamente, per poi rigirarsi e ridere. Intanto la coppia non ride più e limonano come se non ci fossimo. Si fermano solo un attimo quando entra la cameriera a consegnarci le birre per poi riprendere come se nulla fosse.
Intanto la ragazza bionda a smesso di ridere e li guarda languida, noi iniziamo a bere le birre facendo finta di nulla.

Avevamo appena alzato il boccale che sentiamo una voce - "Ragazzi, posso farvi compagnia?" La bionda era in piedi di fronte al nostro tavolo. Io e Leo ci guardiamo - "prego, ci fa piacere..." Prende la sedia e si siede tra me e Leo. "Piacere, Monica" - "Il piacere è tutto nostro" le dico stringendole la mano. A questa espressione mi guarda languida, poi si avvicina all'orecchio e mi sussurra toccando la mia patta - "speravo che il piacere fosse condiviso" - e mi lecca il lobo dell'orecchio.
A quel punto il mio cazzo fa' un sussulto nella patta e lei lo sente, infatti sorride. Io e Leo ci guardiamo increduli, intanto a iniziato ad accarezzare anche il mio amico scivolando sui vestiti e arrivando con la mano sulla patta di Leo.
Leo non parla, ma agisce infilandogli una mano tra le cosce. Faccio così anche io. - "Ma allora siete due maialini, non mi ero sbagliata" - e così facendo apre la zip dei pantaloni e ci tira fuori, sia a me che a Leo, i nostri cazzi belli duri. Con le mani li gioca un po' - "Ma guarda che bei salsicciotti che hanno questi maialini".

Monica scosta le nostre mani curiose tra le sue cosce, scivola sotto il tavolo e a turno inizia a pompare prima me, poi il cazzo di Leo.

Intanto l'altro tavolo si guardano la scena, con il ragazzo che ha preso su di se l'altra ragazza mora, lei a gambe larghe e lui che gli masturba la figa con le dita, mentre lei saltella sul cazzo che scivola nel culo e ci guarda godendo.
Intanto Monica si da da fare come una forsennata sui nostri cazzi. Li pompa di gusto, crea vuoti con le guance, sento l'ugola massaggiarmi la cappella che è diventata grossa e violacea.
Leo ha serrato gli occhi si è abbandonato alle mani e alla bocca di Monica, io che mi godo la scena inaspettata. Intanto Monica ha cambiato posizione. Spompinando il mio amico Leo, si è seduta su di me pressando il cazzo sulle sue mutandine. -"Dai porco, entra" - mi dice. Scosto le mutandine e infilo il cazzo nella sua figa che è bagnatissima. Nell'entrare fa un piccolo sussulto, ma poi mugola di piacere con il cazzo in bocca di Leo. Fa tutto lei, si muove sul mio cazzo, io sono il suo prigioniero. Muove le natiche a ritmo di "twerk", le sedie cigolano, spero non si rompano sotto l'energia della scopata.
Ecco che sento che sta per arrivare l'ondata di piacere, e dai versi di Leo, anche lui è quasi giunto.

Anche qui Monica ci sorprende. Si ferma, scende dal mio cazzo, ci fa alzare e lei in ginocchio inizia a spompinarci tutti e due contemporaneamente, due cazzi in bocca.

Io e Leo ci guardiamo e ci facciamo cenno, ci lasciamo andare al nostro orgasmo, schizziamo entrambi nella bocca di Monica che succhia avida il nostro nettare. Finito il getto, succhia anche le ultime gocce dai rispettivi uccelli, poi si alza sistemandosi il piccolo rivolo di sperma che gli esce lateralmente dal labbro e dice: - "Bene ragazzi, vi ringrazio della bevuta offerta" Poi torna al tavolo dai suoi amici che intanto avevano finito e stavano ridendo guardandoci.

Io e Leo con ci risistemiamo, ci sediamo, finiamo la birra e andiamo. Si è fatto tardi. Ancora increduli, salutiamo Monica e i ragazzi, usciamo dalla saletta e ci dirigiamo alla cassa. La cameriera è alla cassa, paghiamo e ci dice: -"Ragazzi tutto bene?" - noi in coro - "Si si, benissimo!" - "Bene! La prossima volta dovete sbattere anche me, non solo mia sorella Monica" - e ci fa un occhiolino sorridendo.
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