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Lui & Lei

4. Mi scopro voyeur


di lilli1972
12.07.2019    |    6.488    |    31 9.9
"Cominciai, mio malgrado, a sentire qualcosa nella mia passerina, mi veniva voglia di strusciarmi contro qualcosa e mi ritrovai a muovere lentamente e..."
(Continuo nella pubblicazione di racconti scritti una decina di anni fa).

Come sapete, vedo volentieri film porno, leggo ancor più volentieri letteratura erotica e porno… sospettavo (ma non ne avevo la certezza) che mi sarebbe piaciuto anche vedere direttamente altri fare sesso. Il problema è che, nonostante quello che vi potrebbe sembrare, io sono piuttosto pudica e l’idea di fare sesso in tre…
Ma forse è più semplice se vi racconto.

Accadde quattro anni fa.
In quel periodo stavo in coppia con Roberto e Daniela stava con Francesco. Un fine settimana decidemmo tutti insieme di andare a casa di Daniela, al lago. All’ultimo momento però Roberto ci disse che sarebbe potuto venire solo la domenica mattina perché il sabato era sopravvenuto un imprevisto impegno di lavoro. Daniela e Francesco insistettero perché almeno io partissi con loro il venerdì sera e così fu.

La casetta di Daniela era piccola ma molto carina: una grande sala che faceva anche da ingresso con un piccolo locale cucina. La camera da letto era una sola, matrimoniale, e in sala c’erano due grandi divani letto matrimoniali. In questo modo c’erano complessivamente ben sei posti letto anche se in uno spazio molto contenuto. Io avrei ovviamente dormito in sala e Daniela ed il suo uomo in camera da letto.
Arrivammo dopo cena sul tardi e dopo aver chiacchierato un po’ decidemmo di andare a letto. Mi preparai il divano letto, salutai Daniela e Francesco e mi misi a letto a leggere.
Passarono una decina di minuti quando, nel silenzio della casa, mi sembrò di sentire qualche gemito provenire dalla vicina camera da letto. Istintivamente tesi le orecchie. Non c’erano dubbi: Daniela e Francesco stavano facendo l’amore. Sorrisi tra me e me pensando “per fortuna non c’è Roberto qui con me: certamente avremmo fatto l’amore e certamente ci avrebbero sentiti…”. E continuai a leggere.
I loro gemiti però, nonostante la porta chiusa, arrivavano sempre più distinti, e io facevo fatica a rimanere concentrata nella lettura. Finalmente un sospiro più forte degli altri ripetuto tre o quattro volte segnò l’orgasmo di Francesco e mise fine al tramestio.
Spensi la luce e mi disposi a dormire, bocconi e con le braccia sotto il cuscino come mio solito. Quello che avevo sentito però mi rimbombava nelle orecchie, non potevo fare a meno di pensare a Daniela a gambe aperte mentre faceva l’amore con il suo uomo. Cominciai, mio malgrado, a sentire qualcosa nella mia passerina, mi veniva voglia di strusciarmi contro qualcosa e mi ritrovai a muovere lentamente e ritmicamente i fianchi. Un momento dopo mi stavo toccando la micetta bagnata. Ero stupita di me stessa: masturbarmi è per me un’attività normale, ma era la prima volta che lo facevo perché avevo sentito due persone fare l’amore… Comunque mi godetti il ditalino e venni copiosamente. Mi addormentai serena.

La mattina dopo mi sentivo stupidamente un po’ in imbarazzo con Daniela, come se li avessi spiati nella loro intimità.
La giornata passò tranquilla: passeggiate sul lungolago, letture, sonnellino… nel pomeriggio Francesco uscì da solo per andare in paese e Daniela ed io restammo sole per la prima volta da che eravamo lì.
Fu Daniela ad affrontare l’argomento:
- Non è che ieri sera ti abbiamo disturbato, vero?
Io feci finta di nulla:
- E per che cosa? - ma evidentemente non riuscii ad essere convincente.
- Allora ci hai sentito! Lo avevo detto a Francesco: “stai buono, c’è Lilli di là, non mi pare carino!”, ma niente! Sai come sono gli uomini quando ci si mettono…
- Beh forse qualcosa si è sentito. - ammisi.
- Spero che non ti abbia disturbato più che tanto… tu lì da sola e noi due che ce la spassavamo…
- Ma no, cosa dici… anzi…
- “Anzi” cosa? Vuoi dire che…?
- Beh insomma, non so se è stato quello e cos’altro… ma quando avete finito voi, ho cominciato io. E non è stato niente male.
- Cioè, fammi capire. Ti sei fatta un ditalino perché ti eri eccitata?
- Credo di sì… cioè: il ditalino me lo sono fatto di sicuro - risposi ridendo - e forse mi ero eccitata sentendo voi due - ammisi sottovoce.
- E va be’… e che c’è di male? Forse sarebbe capitato anche a me - disse Daniela dandomi un bacio. - Allora, se stasera dovesse ricapitare, mi sentirò meno in colpa - concluse sorridendo.
E il discorso si chiuse lì.

Dopo cena avvenne un piccolo ma significativo episodio.
Era andata in bagno e mi stavo tirando su le mutandine, quando la porta si aprì di colpo ed entrò Francesco. Nel vedermi rimase di marmo, bloccato sulla porta, ma il suo sguardo andò immediatamente alla mia passera che si vedeva chiaramente attraverso gli slip di pizzo bianco trasparente. Anch’io rimasi bloccata con la gonna alzata, le mani sull’elastico delle mutandine. Rimanemmo lì così, ammutoliti ed immobili per due o tre lunghissimi secondi, poi lui si scosse, borbottò uno “scusa” e chiuse la porta.
Mi riscossi, finii di sistemarmi le mutandine, sistemai i laccetti del reggicalze, mi rassettai la gonna ed uscii dal bagno.
Daniela era in cucina e non si era accorta di nulla.
La serata proseguì tranquillamente, chiacchiere, un po’ di tv… niente di che. Venne l’ora di andare a letto e, come la sera prima, mi preparai il divano e andai in bagno a cambiarmi.
Daniela, nell’augurarmi la buona notte, mi sorrise maliziosa.
Pensai subito a quello che ci eravamo dette al pomeriggio e mi sentii avvampare.
Mentre ero a letto a leggere, mi accorsi che la porta della camera da letto era rimasta leggermente socchiusa e non potei fare a meno di pensare che - forse - Daniela lo aveva fatto apposta.
Pochi minuti dopo sentii Daniela:
- Ma no dai, se Lilli ci sente… - ma il tono non era convinto
- Ma no, non ci sente. E poi, se anche ci sentisse?
- Come sarebbe a dire “se anche ci sentisse”? - il tono di Daniela era fintamente scandalizzato.
- Magari piace anche a lei - disse Francesco.
- Sei proprio un porco - continuò Daniela seducente - dimmi la verità: ti piace Lilli, vero?
Non ci potevo credere! Daniela mi stava tirando dentro le loro fantasie e sicuramente lo faceva perché sapeva che io stavo sentendo tutto.
La cosa cominciava a fare un certo effetto anche su di me.
- Beh, certo che mi piace - sussurrò con voce roca Francesco - e poi con il reggicalze… lo sai che mi fa impazzire il reggicalze!
- E tu cosa ne sai del reggicalze di Lilli? - chiese Daniela - come lo sai che porta il reggicalze?
- Stasera l’ho vista in bagno…
- Sei proprio un porco. Adesso ti metti a spiare in bagno le mie amiche… - ma il tono era invitante.
E poi silenzio. Solo qualche gemito di Daniela, fruscii di lenzuola. Non resistetti e piano piano mi alzai e andai a spiare dalla fessura della porta.
Francesco stava leccando Daniela che stava a cosce spalancate davanti a lui! Sentii una fitta alla passera che mi costrinse a toccarmi. Era completamente bagnata.
Mi ritrassi per paura di farmi scoprire, tornai a letto e mi misi nella stessa posizione di Daniela: sdraiata, con le gambe piegate e le cosce oscenamente aperte. Mi immaginavo di avere un uomo, in quel momento non mi importava chi, davanti a me che mi leccava la passerina e intanto cominciai un lento ditalino.
Poco dopo sentii che di là avevano cominciato a fare l’amore, Daniela mugolava con un gemito interrotto solo dalle spinte che riceveva e io mi misi a tempo con loro. Era eccitante al massimo: li sentivo fare sesso e io mi masturbavo con loro, era come se fossimo lì insieme.
I gemiti di Daniela salirono di volume, sicuramente lo stava facendo per me e questo mi eccitava ancor di più… stavo per venire. Sentii Daniela:
- Vengo, vengo, dai, adesso!
E venni insieme a lei. L’orgasmo fu sconvolgente, mi inarcai sulla schiena, mi morsi le labbra, strinsi le cosce… ero scossa da fremiti inarrestabili. Quando mi placai mi addormentai sfinita.

La mattina dopo, a colazione, Daniela mi sorrise e maliziosamente mi chiese:
- Tutto bene ieri sera?
- Benissimo, Daniela. Grazie di tutto - risposi complice.
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