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Lui & Lei

Il percorso di Marina, mamma e troia pt 2


di mau355
11.03.2021    |    9.313    |    14 9.8
"Mi sento un po' stordito, mi spoglio completamente e indosso la tuta che essendo in carta/plastica mi fa già sudare dopo pochi secondi..."
La mattina seguente, come ormai da alcuni giorni, alle 7.50 puntuale si presenta per il passaggio in auto verso il lavoro.
“ buongiorno Federico, mi auguro che tu abbia passato una buona nottata, come l'ho passata io. Ieri abbiamo fatto il primo passo del mio percorso, oggi faremo il secondo, anche perchè poi per qualche giorno avendo a casa Matteo, non mi sarà possibile. A proposito della lista della spesa che ti ho mandato stanotte ho dimenticato un paio di cose, dovresti procurarti 2 pennelli di quelli che si usano per dipingere, non servono grandi, ma che abbiano un' impugnatura lunga, se possibile di legno lisci, ed un lubrificante vaginale, qualsiasi marca va bene, lo trovi i farmacia.”
“ Marina, ma mi agiti, non ho mai fatto queste cose, non saprei da che parte cominciare a fare una visita ginecologica, sono in ansia....!”
“ stai tranquillo, ti guiderò io, e comunque se cerchi su google vedrai che troverai spunti e descrizioni, a volte anche con video. Nella vita c'e' sempre da imparare.”
Arrivati alla sua banca, lei scende e “ buona giornata Fede, solito posto, solita ora, sempre alle mie condizioni”.
E adesso cosa faccio....dove cazzo trovo quello che mi ha chiesto? Ok, mascherina, guanti, anche i pennelli non sono un problema, ma sto speculum.....dove si compra....?!
Banalmente la prima cosa che mi venne in mente fu di chiamare al telefono una farmacia, risposta non li teniamo. Ne provai un'altra, risposta non l'abbiamo, provi in un negozio di articoli sanitari.
Fortunatamente la stagione estiva aiuta, in negozio c'e' poco lavoro, i commessi sono persone fidate e io posso allontanarmi anche per qualche ora.
La cosa piu' difficoltosa era trovare sto benedetto aggeggio, lo speculum.
Un taxi e via, fino nel centro di Torino dove mi ricordavo ci fosse un grande negozio di articoli sanitari. Il primo pezzo l'avevo reperito, era confezionato in un sacchetto trasparente, sterile, all'interno questa specie di cono, anche lui trasparente, con 2 manici che premendoli lo facevano aprire. Mi faceva strano avere nelle mani un'attrezzo del genere.
In farmacia per il lubrificante, Vagisil gel intimo, il primo che mi propose il farmacista.
Ora mi serviva un negozio di Cinesi, li avrei trovato il camice, i guanti e i pennelli.
Il tempo passa veloce oggi, vi tralascio il mio stato d'animo, lo potrete sicuramente immaginare!
Ecco il megastore Cinese, velocemente, i 2 pennelli, uno con il manico piu' fine e l'altro un pochettino piu' grassoccio. Guanti in lattice, solo neri, spero vadano bene, il camice non c'e'. Mi propongono in alternativa una specie di tuta, quelle che usano gli imbianchini, è intera con la zip, materiale che sembra carta plastificata, non avendo alternative e altro tempo per girare a cercare la prendo. Ho tutto quello che Marina mi ha chiesto.
Torno al negozio, è ormai ora di pranzo, fa un caldo infernale, non ho fame.
Ops, suo msg whatsapp “ immagino ti starai facendo mille domande. Oggi vorrei provare l'orgasmo della cervice, vai su google e studia”.
Panico, e chi ne aveva mia sentito parlare, ma alla digitazione “orgasmo cervice” mi si apre un mondo sconosciuto.
Di seguito una definizione da internet: Particolarmente difficile da raggiungere e per lo più inesplorata, la cervice uterina, se stimolata nel modo giusto regala un’esperienza unica. A differenza del clitoride infatti quest’area del corpo viene stimolata dai nervi vaghi e da quelli ipogastrici. Questa tipologia di piacere si raggiunge grazie ad una penetrazione profonda. Ciò significa che la donna dovrà essere stimolata nel modo giusto, perché se la cervice è più irradiata diventa anche particolarmente sensibile alla stimolazione e regala una sensazione full body molto piu' appagante dei normali orgasmi.
Forse avevo capito quello che oggi mi sarebbe aspettato.
Sono le 16.30 quando prendo la macchina per andare all'hotel. Mentre sono in auto altro suo msg: “ Vorrei che mi aspettassi in camera, mi piacerebbe che fosse come una visita reale, mi darai del lei, ti voglio professionale, queste sono le mie condizioni per oggi”.
“ ok, spero di non deluderti, e sopratutto che non mi venga da ridere”.
Arrivato in camera con il mio sacchetto con tutto il necessario, mi avvio alla vestizione. Mi sento un po' stordito, mi spoglio completamente e indosso la tuta che essendo in carta/plastica mi fa già sudare dopo pochi secondi. Mascherina, tutto il resto lo appoggio sulla scrivania della camera.
Alle 17 precise bussano alla porta, è Marina. Sorridente, in un abitino color pesca.
Buongiorno dottore, ho un appuntamento da lei alle ore 17.
Prego si accomodi, e mi dica come mai questa visita? Un controllo di routine o manifesta problemi?
Dunque, problemi al momento direi di no, quindi una visita a scopo precauzionale. E poi....( quasi balbettando ) ho sentito parlare da amiche di un orgasmo molto profondo, detto della cervice...ehm...non so...magari se potesse....farmi vedere come fare....
Per la prima volta da quando la conosco ho visto Marina arrossire, è in evidente imbarazzo, oggi si dovrà aprire ai miei occhi come un libro, e finalmente potrò toccarla!
Prego signora, li' c'e' il bagno, vada a spogliarsi.
Indosso i guanti, apro il sacchetto dello speculum e preparo il gel vicino ai pennelli.
Eccola, è completamente nuda davanti ai miei occhi, completamente depilata, neppure l'ombra di un pelo, con quelle sue tettine piccole, ma con i capezzoli già in erezione, che bella che è.
Inizio la visita palpandole il seno, sfiorando i capezzoli, piu' che una visita cercavo di eccitarla, ma probabilmente non ne aveva bisogno.
Si inturgidivano, uscivano fuori come dei fagioli, avrei voluto succhiarli, ma dovevo stare alle regole.
Prego ora si accomodi sulla poltroncina....apra le gambe e le appoggi sul letto.
Finalmente la potevo vedere da vicino e sopratutto toccare! Mi sembrava di sognare.
Marina ha la testa reclinata all'indietro, non guarda, ma ansima, è tesa, già eccitata.
Ora a pochi centimetri dalla mia faccia ho Marina, con le gambe divaricate e il suo sesso già visibilmente umido, il pole position. Uno spettacolo inimmaginabile fino a qualche giorno fa.
Appoggio dolcemente una mano sulla sua figa e Marina ha come un fremito, un brivido, ha della grandi labbra enormi, gonfie e carnose, il clitoride già si presenta in tutta la sua turgidità. Non penso avrò bisogno di usare il gel lubrificante, è già piu' che bagnata di suo.
Con le dita divarico le grandi labbra, una mi scivola è troppo bagnata, una volta aperte strofino un dito sulle piccole labbra e sul clitoride che si sta aprendo come un fiore in primavera. Marina freme.
“ tutto bene Signora?”
“ si....si....molto bene Dottore”
Il mio sfregare le dita prosegue lentamente, il suo sesso si sta aprendo ritmicamente, infilo un dito, scorre lento e liscio, e Marina gradisce, me lo fa capire con un trattenuto mugolio.
Ora due dita, e con l'altra mano strofino il clitoride che è sempre piu' gonfio, di una bella misura, non ne avevo mai visti di cosi' pronunciati, come avrei voluto leccarlo.....!
“ Dottore...la prego, prosegua nella visita, se continua cosi' mi fa godere subito.”
“ va bene Signora, guarderò in profondità, si rilassi, faccia dei bei respiri profondi”
Internet serve a tutto, anche a capire come fare una visita ginecologica, e io mi ero erudito.
Appoggio lo speculum sulle sue piccole labbra, è già abbastanza dilatata, non serve il gel lubrificante, il becco dell'attrezzo entra senza fatica, Marina è molto collaborariva, è veramente inzuppata fradicia.
Sono arrivato al fondo del suo sesso, ora devo prendere il coraggio ed iniziare ad aprirlo tramite la vite che lo regola.
Si apre, lei freme. “ Signora mi dica se sente fastidio, non vorrei farle male!”
“ No , no Dottore, prosegua pure...anzi le dirò che è anche piacevole fino ad ora”.
Sulla scrivania della camera c'e' una lampada, la prendo per illuminare meglio la zona. Sono dentro, è completamente aperta, vedo la sua profondità, ed al fondo scorgo quello che anatomicamente è definita “cervice”.
E' come una specie di ciambella rotonda con un buchino nel centro.
Quello è il punto che lei vorrebbe stimolato, per provare questo orgasmo molto intenso.
Marina si tocca i seni, si vede che ha una voglia irrefrenabile di godere, il mio cazzo non lo ricordavo cosi' duro da anni.
I pennelli sono abbastanza lunghi da poter arrivare fino in fondo.
Inizio con il piu' piccolo, e mi soffermo su un piccolo buchino appena sotto il clitoride, da dove esce l'urina. La punta del pennello entrerebbe, il buchino è piu' grande rispetto alla punta di legno, ma non vorrei fare un casino.
Marina ha sussulti, inarca la schiena, respira sempre piu' affannosamente,
forse è rimasta spiazzata, non si aspettava che anche li potesse provare piacere, ma probabilmente Marina era una macchina del piacere, aveva troppi arretrati, ed era consapevole che si gode con la testa oltre che con il corpo. E lei quello voleva. Godere in ogni modo, in ogni dove.
“ la prego Dottore, continui li, mi tocchi li, mi piace tantisssimoooo, non resisto, faccia quello che vuole....ho voglia Dottore”
Sentendo quelle parole, e vedendola straeccitata, decido di infilare nell'orefizio la punta del manico del pennello.
Entra benissimo, solo qualche millimetro, non oso spingere di piu', ma è marina che muovendosi e spingendosi verso di me lo risucchia al suo interno di qualche centimetro. Lo uso come un vibratore, lo metto e lo tolgo, e lei sta per impazzire dal godimento. Abbandono il primo pennello e passo a quello un pochino piu' grosso, non ci stavo piu' capendo un cazzo.
Stessa procedura, e anche questo entra, scivola, e lei si spinge sempre piu' forte verso di me, mugola come una cagna, si stringe i capezzoli fra le dita, si contorge, il pennello entra e esce sempre piu' velocemente.
“ basta Dottore, lo tolga, lo tolga subito, devo urinareee'”
Neppure il tempo di levarlo che emette un urlo liberatorio, e un getto di liquido mi investe la tuta.
E' una vibrazione unica, sembra posseduta dal diavolo, si dimena e geme.
Aveva squirtato.
Dolcemente levo lo speculum, lei è sudata marcia, e anche la sua figa cola.
“ Dottore....ma cosa mi è successo.....non mi era mai capitata una cosa del genere, mi scusi se l'ho bagnata, sono desolata, ma molto molto molto appagata, la devo ringraziare”.
“ guardi Signora, il modo migliore per potermi ringraziare è questo”
strappai la tuta cinese, mi avvicinai al suo viso, Marina con una velocità da squalo, se lo prese in bocca, succhiava avidamente, pochi secondi e le inondai la bocca. Ero troppo su di giri.
Pochi minuti per risistemarci, per rimettere in ordine tutti gli attrezzi, e via in macchina verso casa.
“ Federico ti devo ringraziare, oggi mi hai fatto fare una cosa che mai avrei pensato di riuscire a fare, mi hai fatto squirtare. Sapessi che sensazione incredibile. Grazie di cuore.”
“ ma è stata una situazione fortuita, oggi mentre su internet cercavo di erudirmi, ho letto che la stimolazione dell'uretra puo' essere piacevole, e quando l'ho vista li davanti a me....ci ho provato. Certo non ho soddisfatto la tua voglia, quella di godere con la cervice, mi spiace!”
“ non ti preoccupare, sarà per la prossima volta, tanto Matteo rientra per qualche giorno, ma poi riparte. Piuttosto, non è il caso che magari ti metti alla ricerca di un appartamentino, sto hotel è veramente squallido, e ogni volta lasciarci 80€. Saremmo anche piu' liberi. Comunque vedi tu.”
Marina mi stava trascinando mani, piedi e testa in un vortice di emozioni e sesso senza limiti.
Continua
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