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Gay & Bisex

Una vacanza a Fuerteventura - 3


di robinson2000
21.10.2022    |    6.121    |    14 9.6
"Mi fa sdraiare completamente, si gira sedendosi sulla mia faccia, in attesa dei miei giochi di lingua..."
Nel rivestirsi sono sorpresi di vedermi proseguire nudo verso il parcheggio. “Ho lasciato i vestiti in macchina, adoro camminare nudo e mettermi in mostra…”
A Corralejio li porto in un tapas bar per un pasto leggero e una birra. E’ il momento delle confidenze...
Anna è ancora molto agitata per quello che è successo.
“Non mi aspettavo che ci saremmo fatti coinvolgere così tanto. Avevamo già fatto sesso in spiaggia osservando altri farlo, ma mai ci eravamo spinti così avanti.”
“Eri bagnatissima, davvero molto eccitata. Speravo di poterti scopare…”
Scambia un’occhiata veloce con Gianni.
“Scusa, stiamo ancora cercando di capire cosa vogliamo veramente.”
“Adesso che Gianni ha fatto sesso con me hai finalmente realizzato le tue fantasie?”
“Non me lo aspettavo, devo essere sincera. Anche se…”
Di nuovo c’è uno scambio di occhiate fra i due.
“Nelle mie fantasie lo vedo passivo. Lo immaginavo al tuo posto, sodomizzato da quel bel ragazzo.”
“Possiamo porre rimedio in fretta, ci sono tante occasioni. Il suo culetto me lo farei volentieri anche io.”
Gianni rimane zitto, senza commentare.
Propongo di tornare alle dune ma sono un po titubanti, preferiscono tornare in albergo per andare alla spa. Anna ha prenotato un massaggio alle cinque.
In macchina, mentre li accompagno, Gianni è sempre taciturno.
Ci salutiamo.
“Ci vediamo domani in spiaggia!”
“Solito posto?”
“Si solito posto!”
Dal parcheggio dell’albergo li osservo mentre salgono la scalinata della hall. Stanno discutendo in maniera concitata.
Mi dirigo di nuovo verso verso le dune, il vento è calato un po’ ma c'è poca gente in giro. La coppia tedesca è ancora li, sono sdraiati e immobili ad abbronzarsi.
Mi avvicino lentamente e mi metto accovacciato a pochi metri ad osservarli, masturbandomi.
Dopo qualche minuto si accorgono della mia presenza e lei mi fa cenno di avvicinarmi.
Quando sono al suo fianco mi chiede "Alone ? Your friends ?". Rispondo con il mio inglese essenziale che sono rimasti in albergo.
Posso osservarli bene. Hanno entrambi una perfetta abbronzatura integrale, da nudisti abituali.
Lei sarà sui 55-60 anni, sembra una decina d'anni più giovane di lui che ne avrà almeno settanta. E' decisamente in carne, con due tette belle grosse, un po cascanti e con capezzoli larghi e scuri che risaltano bene, anche sull'abbronzatura. I fianchi sono larghi e abbondanti con un po’ di cellulite e quell’effetto a buccia d’arancia che a me fa molto arrapare. Ha un geco tatuato alla destra del pube depilato e indossa una sottile catenina come cavigliera.
Lui ha un corpo robusto e tonico per l’età ed è completamente depilato. Ha un cazzo importante che anche a riposo promette di essere grosso e tozzo.
Hanno proprio l'aria di essere una coppia scambista. Sono di Duisburg e si chiamano Kordula ed Herbert.
La situazione è davvero eccitante, ricomincio a masturbarmi davanti a lei che non sembra minimamente infastidita.
Anzi, la signora allunga una mano a solleticarmi lo scroto, poi mi stringe le palle, come a volerle pesare. A quel punto io mollo il cazzo.
Lo prende in mano per studiarlo, tiene le dita sul prepuzio e osserva il glande con cura.
Poi si gira e prende in mano il pene del marito ormai in erezione e lo confronta con lo sguardo.
"Look !" Mi fa notare.
E' un confronto perso in partenza, ha la cappella che sarà grossa il doppio della mia e il corpo del pene è imponente.
“Do you want to try it?"
Il marito si sposta al mio fianco col cazzo duro e inalberato, come in attesa.
Mi abbasso sul suo ventre e comincio a succhiare quella splendida nerchia.
Mentre faccio il pompino al marito lei gentilmente comincia a tirarmi una sega. Con l'altra mano mi palpeggia il culo, almeno quello gli piace. E' certo la parte migliore che ho.
Vuole esplorare, mi infila la mano fra le natiche e con due dita va in cerca del buco, lo trova e le spinge dentro. Facilmente.
“You like taking it in the ass, right? "
“Yeeesss!” Rispondo.
Herbert mi sposta la testa ed interrompe la mia fellatio, prende da una borsa un preservativo e incomincia ad infilarselo.
Ho ormai capito il mio destino, mi giro carponi in sottomissione offrendogli il culo.
Appoggia il suo cazzo tozzo fra le natiche e inizia subito a spingere. Quando comincia ad entrare, stringendomi con forza i fianchi con le sue grosse mani, da una spinta più forte e decisa. Lo sento entrare fino in fondo, il dolore è fortissimo.
Si muove dentro di me con ritmo deciso, quasi violento, ad ogni colpo sento il suo scroto sbattere sul perineo. Le sue mani mi stringono sempre forte per trattenermi e finalmente il dolore si attenua mentre cresce il piacere della penetrazione. Di colpo si ferma restando immobile e tenendo ben dentro il cazzo duro, poi con movimenti lenti ricomincia a scoparmi.
Vorrei che ci fossero Anna e Gianni a guardare, a vedermi sottomesso e umiliato anche da questo maschio anziano. Averli come testimoni della mia passività di fronte alla prepotenza di un vecchio tedesco più dotato e virile di me.
Si ferma ancora, toglie il cazzo e mi gira. Lo infila di nuovo, ho ormai il buco ben dilatato e il glande entra facilmente quasi senza darmi dolore. Intreccio le gambe dietro la sua schiena e lo sento proprio tutto dentro. Riprende con movimenti più brevi come per dosare il piacere che sta provando.
Kordula non rimane inattiva, prende il mio cazzo in mano e ricomincia a masturbarmi ma nonostante il suo impegno non riesce a farmi tornare l’erezione. Prova a prenderlo in bocca leccandomi prima il prepuzio per salire poi verso la punta del glande. Niente. Rimane inutilmente floscio. Insiste ingoiandolo tutto e succhiando, senza ottenere risultato. Il suo sguardo di delusione non fa che aumentare il mio senso di impotenza.
Herbert sembra distratto dall’iniziativa della moglie, aumenta il ritmo come a voler venire in fretta. Si stacca e sfilato il preservativo si mena il cazzo freneticamente rivolto verso il busto di lei. Viene con una serie di grugniti, schizzandola tutta. Si volta poi verso di me appoggiandomi il pene al volto. Non mi resta che leccare e pulire il suo membro da quello che resta della sborrata.
Lei continua ad osservare il mio pene flaccido.
“Poor man.”
Si mette a cavalcioni sopra di me, tenendosi le tette con le mani e offrendomi lo sperma che le imbratta. Affondo la testa fra quelle curve leccando tutto quello trovo, comincio a succhiare i capezzoli che le diventano più duri e stretti. Sembra gradire molto le mie capacità orali. Mi fa sdraiare completamente, si gira sedendosi sulla mia faccia, in attesa dei miei giochi di lingua.
Si china e riprede il pompino interrotto dalla eiaculazione di Herbert.
Ho di fronte la sua vulva carnosa e bagnata e comincio a leccare le grandi labbra, hanno un gusto sudato e salato più forte del sesso di Anna. Affondo le mani ad allargarle le natiche e scoprire la rosellina dello sfintere che non è proprio quello di una verginella, sembra anche un po’ prolassato. Deve averne fatta di strada il cazzo del marito in quel buco…
Finalmente il cazzo mi torna duro, le sue doti orali lo hanno risvegliato. Lo succhia ancora un po’ per poi ricominciare a lavorarlo di mano.
Quando ormai sono in piena erezione si alza e molla la presa, lascia l’iniziativa al marito. Lo stringe e comincia a tirarmi una sega con forza, sempre più veloce, senza fermarsi. In pochi minuti mi fa venire, facendomi sborrare su ventre. Rimango sorpreso quando per pulirsi si porta la mano alla bocca e la lecca, come per assaggiare il sapore de mio sperma.
Stiamo sdraiati per una mezzora a prendere il sole e rilassarci. Verso le cinque cominciano a raccogliere le loro cose e vestirsi. Mentre si infila i bermuda, Herbert si accorge che sto fissando con insistenza il suo membro, si ferma e li cala. Prende in mano il cazzo e lo scappella rivolto verso di me, rimanendo in attesa. Incomincia ad urinarmi addosso, sul petto, alza quindi il getto per prendermi in pieno volto. Chiudo gli occhi e la bocca restando inerme a ricevere la pioggia dorata. E’ una cosa che non ho mai provato e sono sorpreso dal piacere che trovo ad essere umiliato in quel modo davanti a sua moglie.
“Poor man…” Kordula mi saluta così.
“See you tomorrow?” Chiedo.
“Maybe…”
Spero proprio di si, penso, mentre li guardo allontanarsi verso il parcheggio.

Continua
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