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Scambio di Coppia

Nella spiaggia naturista


di massimocurioso
08.03.2024    |    17.910    |    13 9.4
"Arrivato alla base del costume mi fermo..."
Conosco Cristina da anni. Siamo colleghi di lavoro ma non siamo mai stati veri e propri amici. Lei si è lasciata da qualche tempo da suo marito e ora vive sola. Devo dire che, da quando si è lasciata è rinata: fa regolarmente sport e si veste in modo diverso. Lasciati i jeans e scarpe da ginnastica a cui ci aveva abituato fin da quanto l’ho conosciuta, adesso indossa scarpe con tacchi vertiginosi, minigonne leggings che nascondono poco all’immaginazione.
Non è una top model intendiamoci, ha il seno piccolino e un culo un po piatto, è molto rigida nei movimenti, poco femminile ma sprizza erotismo da tutti i pori...

Ci troviamo quindi in una pausa caffè a parlare di vacanze e di mare. Arriviamo a parlare di Mikonos, ci siamo stati entrambi in tempi diversi, per me fu la rivelazione della mia vocazione naturista, per lei l’opposto. Ricorda che al tempo evitava le spiagge di quel tipo.

“E adesso?” le chiedo maliziosamente.

“Adesso.... beh, non mi spiacerebbe provare... Ma non da sola!”

Colgo la palla al balzo e la invito per lo stesso venerdì al mort di Eraclea. La spiaggia non dista molto da dove lavoriamo. La tranquillizzo sul tipo di persone e sul fatto che non ci sono volti noti.

Dopo qualche moina e una quasi marcia indietro dell’ultimo momento, ci troviamo quindi alle 10 di mattina sul percorso verso la spiaggia. Parliamo di una mezz’oretta da fare a piedi. Ci si inoltra nella pineta ben farcita di spiazzi, fazzoletti e preservativi ad ogni angolo. La vedo perplessa e contrariata in volto ma ormai il dado è tratto. Arriviamo quindi alla spiaggia, ci piazziamo con l’ombrellone in una zona dove ci sono già altre coppie. Ecco il primo vero momento imbarazzante: spogliarsi. Per persone che si conoscono da anni è fatalmente più difficile mettersi nudi, molto più facile con persone che non conosci e che probabilmente non vedrai più nella vita.
Con sguardo rivolto verso il basso, accennando un sorriso imbarazzato tolgo tutto, ripongo il costume nello zaino, e tiro fuori la crema solare.
Lei rimane in costume, guardinga. Mi metto di schiena e mi faccio spalmare la crema sulla schiena, poi proseguo da solo sulle altre parti con particolare attenzione a quelle intime: sento una erezione crescente, cosa che potrebbe creare qualche problemino...
Fortunatamente lei si stende, si sfila in reggiseno e mi invita a spalmarle la crema. Procedo con leggerezza dal collo, scendendo poi alle spalle, alla schiena, senza indugiare. Arrivato alla base del costume mi fermo.

-“Ok così?”

-“Ti imbarazzerebbe sfilare il costume e continuare?”

-“No, no, tranquilla”

Con delicatezza infilo le dita dentro all’elastico superiore all’altezza dei fianchi e lo abbasso lentamente. Quando la stoffa lascia l’ultima parte del suo corpo rimasta coperta sento un sospiro soffocato. Ha le gambe leggermente aperte, abbastanza per vedere una certa eccitazione.
Proseguo quindi spalmandole le natiche, le cosce e le gambe sempre molto attento a non soffermarmi sulle parti più sensibili.

Sono decisamente eccitato. Approfitto quindi della sua esitazione per stendermi pancia in giù sul mio telo.
Passato qualche istante lei si gira scoprendo un pube biondo ben rasato e dei capezzoli con areole troppo ampie per i suoi seni. Ha i capezzoli turgidi, tanto che mi piacerebbe alzarmi e leccarne uno mentre strizzo l’altro tra indice e pollice. Rimango invece fermo a guardarla mentre finisce di spalmarsi la crema.
Ha preso sicurezza anche perchè è in mezzo ad altre donne e sembra ignorata dai soliti pendolari guardoni che navigano la spiaggia come esuli. Siamo i soli in zona col segno del costume.

-“Vado a bagnarmi, vieni con me?”

La seguo. E’ sempre piacevole un bagno rinfrescante dopo la scarpinata per raggiungere la spiaggia.
Un paio di maschi si immergono in prossimità alla ricerca di un approccio o di vedere qualche effusione.
Da quella posizione ci mettiamo a commentare le persone a riva. In effetti ce ne sono di tutti i colori e la nudità semplicemente completa quello che di solito si vede della persona.

Ridiamo di un ragazzo che passa con indosso dei boxer gonfiati da una erezione incredibile. Una coppia sta facendo sesso all’amazzone su degli scogli poco distanti, tutto intorno dei guardoni che si toccano. Per il resto gente tranquilla che prende il sole, parla ride.
Torniamo all’ombrellone e ci asciughiamo. Quella è l’occasione per scoprirci. Dapprima sguardi fugaci, poi sempre più espliciti.

-“hai messi su pancia” mi dice ridendo. Purtroppo è vero.

-“tu invece sei dimagrita, sei in gran forma”.

Mentre penso che ha proprio una bella fica, ben curata, bionda. Mi trovo a pensare che gusto potrebbe avere. Non ha figli, dovrebbe essere stretta stretta...

-“Grazie, faccio un sacco di sport e seguo la dieta” Torno sulla terra e ricordo che mi ha parlato molte volte di quella dieta allucinante.

-“Magari un giorno mi ci metto anch’io”. Mento

-“Non immaginavo che ti depilassi, sono pochi i maschi che lo fanno. O meglio pensavo, vedendo qui mi pare che sia molto diffuso”.

Ci sediamo e parliamo di svariate cose. Noto che la coppia di fianco a noi ci ha presi di mira. Lei è magrissima, forse straniera, sulla cinquantina, lui molto tonico, alto forse 1 metro e 90, un cazzo più lungo e sottile del mio. Ha 2 testicoli piccolissimi che ben si abbinano ai seni inesistenti della compagna.
Vedo gli occhi azzurri di lei su di me mentre lui continua a leggere un libro.

-“Secondo me quella coppia vuole conoscerci. Pensa che stiamo insieme”.

Stuzzico Cristina per capire fino a dove vuole spingersi.

- “mmmm... Lui non è male” Si limita a dire e poi guarda altrove.

Di solito quando vengo al Mort mi faccio più di qualche giro nella pineta alla ricerca di sesso. Adoro stare nudo in spiaggia e fare bagni e prendere il sole ma la spiaggia è monotona e la voglia di trasgressione è sempre in agguato.
Cristina sembra leggermi nel pensiero

-“Ho sempre sentito dire che in queste spiagge di sono orge e mucchi di gay che fanno sesso in ogni angolo. Mi pare invece che qui sia tutto tranquillo, a parte qualche esibizionista”

Dice indicando gli scogli dove l’amazzone ha da poco finito la cavalcata.

-“le cose interessanti accadono nella pineta qui dietro. Vedi quel tipo? Sta andando in pineta. Probabilmente a caccia di qualcuno.”

-“qualcuno.... maschio?”

-“Io vengo abbastanza spesso ma di donne in pineta ne ho viste veramente poche”.

Lascia cadere l’argomento forse per non indagare oltre su cosa ci faccia io in pineta, quando ci vado. La cosa mi solleva: non mi sarebbe piaciuto rivelare la mia bisessualità.

La coppia vicina torna in acqua. Mi alzo e invito Cristina a un nuovo bagno. In mare vengo avvicinato dal compagno e iniziamo a parlare in inglese. In breve si unisce la moglie e Cristina. Qualche breve convenevole ed è chiaro che stanno cercando lo scambio di coppia. Lui si avvicina a Cristina che non lo respinge per niente, anzi... La sua compagna non parla una parola di inglese e sono quindi costretto ad intuire dalle espressioni cosa dice.

Torniamo a riva, lui ha già una discreta erezione e tiene per mano Cristina. La indirizza verso uno spiazzo di spiaggia trincerato da rami e pezzi di tronco. Il tempo di raccogliere un telo mare e Cristina scompare dietro la trincea senza rivolgere neanche uno sguardo verso di me. Io mi piazzo sotto il loro ombrellone e, con un occhio sempre rivolto verso Cristina inizio a baciare la straniera. Ci stendiamo e ci accarezziamo. Un piede di Cri si punta emergendo dai tronchi, lo smalto arancione a risalto della sua pelle abbronzata. Li immagino di fianco, lui dietro di lei che la penetra a fondo, il ciuffo biondo che sussulta ad ogni colpo. La sento ansimare di piacere e questo mi eccita più del pompino che mi sta facendo la tipa. Un paio di passanti si fermano davanti a me e si segano.

Accarezzo la fica completamente depilata mentre lei mi dice qualcosa di incomprensibile. Un dito scorre tra le sue labbra fino al clitoride. Arriva una sua mano che inizia a massaggiarlo mentre la penetro dolcemente con due dita. Il Più intraprendente dei segatori si avvicina offrendo la sua erezione alla bocca della donna.
Lei rifiuta, si alza e raggiunge Cristina e il compagno nello spiazzo isolato invitandomi a raggiungerla.

In altre situazioni non avrei esitato, in questo momento però mi sento a disagio. Mentre cerco di capire cosa fare, vedo Cristina che si alza e torna al nostro ombrellone. E’ tutta sudata, rossa in viso; vede la mia erezione e mi fa cenno di raggiungere gli altri due. Trovo la donna stesa con le gambe aperte e il compagno in ginocchio che si sfila il preservativo e le fa bere il contenuto. Lei ingoia tutto e poi lecca i testicoli del tipo. Mi infilo il preservativo e la penetro quasi senza rendermene conto. Lei se la cava bene, asseconda i miei colpi con grazia stringendo la mia asta con decisione, tanto da impedirmi quasi di venire.
Il tempo di riprendermi e lascio i due alle loro tenere effusioni. Vedo Cristina vestita col solo copricostume, stesa a terra che si masturba. Per fortuna ha gli occhi chiusi: a debita distanza ci sono un paio di ragazzi che si toccano guardandola.
Le sue gambe si stringono ad intrappolare la mano, alcune contrazioni, poi i muscoli si rilassano.

Attendo ancora qualche minuto poi la raggiungo. Quasi non fosse successo nulla, lei si rimette il costume e si stende a prendere il sole.
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