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Al parcheggio dei camion


di travestatroia
18.06.2021    |    2.460    |    9 9.2
"Mi ricompongo, lui mi accompagna a piedi alla mia macchina, vuole il numero per avvisarmi quando sarà di nuovo dalle mie parti, poi mi saluta con un lungo..."
Passai tutto il pomeriggio a scegliere il vestiario per la serata, perché avevo deciso di andare in un grande parcheggio dove la sera e la notte sostano molti camionisti.inizia a provare di tutto e ogni cosa mi piaceva e mi faceva sentire femmina. Dopo una bella doccia calda mi ungo, il corpo fresco di ceretta, con olio profumato che fa brillare la mia pelle olivastra, poi inizio la vestizione: autoreggenti a rete e perizoma neri, minigonna rossa, camicetta bianca che contrasta con la pelle, stivali neri fin sopra il ginocchio con i tacchi che mi fanno altissima, leggero trucco e caschetto nero. Mi guardo allo specchio e lo spettacolo mi piace, sono soddisfatta, mi sono trasformata in una bella gnocca. Aspetto il calar della sera e mi infilo in macchina, destinazione un grande parcheggio di camion vicino casello autostradale. Sono in fibrillazione e il cuore batte così in fretta che temo mi esca dal torace, sono assalita da mille pensieri, se mi ferma la "madama" cosa dico? Arrivo a prendere l'autostrada e lì mi vengono in mente alcuni racconti letti qui, su come farsi notare dai camionisti, sorpasso il primo camion con la lucina interna accesa e la balza delle autoreggenti bene in vista, vado più o meno alla sua stessa velocità ma niente, forse non mi ha vista penso, ne sorpasso un altro affiancandolo per un po e inizia a sfanalare, a quel punto lo sorpasso e mi metto davanti a lui facendo x un attimo le 4 frecce, mi sfanala ancora, al primo autogrill metto la freccia, mi fa ancora i fanali e anche lui mette la freccia, mi assale paura e eccitazione insieme fanno una miscela esplosiva. Ferma il camion si avvicina dopo i saluti e i complimenti mi dice: guarda più avanti c'è un parcheggio dei camion che è meglio dell'autogrill, appena entri parcheggi e salì sul camion, acconsento, infatti dopo alcuni chilometri c'è questo parcheggio entro fermo la macchina e vado verso il camion, beh salire gli scalini di questi bestioni mi fa sentire femmina e mignotta, appena salgo con voce autoritaria dice: da adesso e per tutta la serata fai quello che dico io. Fa pochi metri e si posteggia in mezzo ai camion, vieni ad aprirmi lo sportello e mi aiuta a scendere, mi cinge un braccio sulle spalle e iniziamo a passeggiare tra i camion come una coppietta, mi tocca il culo e ogni tanto mi alza la minigonna mettendo in mostra le mie chiappe, credo per farmi vedere dagli altri camionisti. Uno scende e inizia a toccarsi la patta, è il segnale giusto, mi dirige verso di lui e inizio a toccare quel cazzo già abbastanza duro, poi mi spinge verso il basso e lo prendo in bocca iniziando un bel pompino, mentre lui da dietro mi alza la minigonna, scende un altro camionista che inizia a baciarmi il culetto per poi addentrarsi con la lingua nel buchino, sento i passi di un altro camionista che si avvicina mettendo il suo cazzo davanti alla mia bocca, è uno di colore, con un cazzo grandissimo, ho due cazzi in bocca e una lingua nel culetto e lui che gli dice di prepararlo bene... Sono circondata da maschi infoiati ma non è finita, ne arrivano altri due e chiedono se possono unirsi e lui: certo, per tutta la sera è la troietta del parcheggio, chi vuole se la può fare. Quello che mi lecca il buchino decide che è pronto, con un colpo secco entra in me facendomi sussultare, poi a turno tocca agli altri. Per ultimo tocca al ragazzo di colore e lui gli dice: ora fammi vedere come sfondi il culo a questa troia, il nero si piazza dietro di me allargando le mie chiappe con le mani e con colpi secchi entra dentro di me, mi sento allargata, gli altri si segano davanti a me per poi venire in bocca mentre il nero dopo avermi scopata a lungo esplode sulle mie chiappe. Mi ricompongo, lui mi accompagna a piedi alla mia macchina, vuole il numero per avvisarmi quando sarà di nuovo dalle mie parti, poi mi saluta con un lungo bacio in bocca e poi dice: sarai la mia puttanella ogni volta che passo da qui e farai tutto quello che ti dico. Salgo in macchina e vado ripensando alla serata davvero bella. Ah dimenticavo, ero talmente soddisfatta che non ho avuto bisogno di andare nel posto che avevo pensato. Ci andrò un altra sera!
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