Il cameriere Romano

Anche questo è un racconto vero solo accaduto (ahimè) quando avevo 20anni quindi un po di tempo fa. Già in me era chiaro da tempo che mi piacevano i ragazzi e indossare robe femminili, ogni volta che ne avevo occasione. Mi sono diplomato al liceo linguistico, con ottimi risultati e la mia passione per le lingue straniere, ne parlo tre (inglese,francese, spagnolo), ha iscrivermi a lingue e letterature straniere a Roma. Per mantenere gli studi lavoravo come cameriere, in un albergo-ristorante di una nota località balneare della costa laziale. È qui che conosco Samuele, un bellissimo ragazzo romano di qualche anno più grande di me che anche lui fa il cameriere lì già da qualche anno anche lui x mantenere gli studi universitari. Samuele è bellissimo moro e abbronzato, fisico da sportivo, bello come il sole e molto maschio. Entriamo subito in simpatia, diventando buoni amici, tanto che finito il lavoro spesso andiamo x locali a bere qualcosa insieme. Lui esperto del lavoro mentre io ancora no, mi dava consigli su come svolgere al meglio il nostro lavoro e quei piccoli particolari che fanno la differenza. La sua brillantezza e soprattutto la sua bellezza mi annichiliva e di nascosto buttavo spesso uno sguardo furtivo sulla sua patta. Proprio in uno di questi sguardi furtivi, con la coda dell'occhio notai i suoi grandi occhi neri fissare il mio culetto. Andiamo avanti così tra sguardi e occhiatine fin quando una mattina mi dice di scendere un po prima per riordinare insieme il magazzino, saranno stati gli spazi stretti del magazzino ma ogni volta ci incrociamo si struscia sul mio culo, fin quando incrociamo i nostri sguardi, mi prende per i lunghi capelli e tirandomi verso lui mi stampa un bacio appassionato sulle labbra, resto di stucco, dice: ho notato sai come guardi spesso la patta, mi piaci e tira fuori un cazzo di circa 20cm, abbastanza largo, sempre prendendomi per i capelli mi spinge la testa verso il suo cazzo già duro, sono al settimo cielo, sto facendo un pompino al ragazzo più bello che conosco, con un cazzo fantastico, dopo un po lo sento ansimare e mi riversa in gola il suo caldo seme, naturalmente non ne spreco neanche una goccia. Ci ricomponiamo e finiamo di ordinare il magazzino, prima di salire al ristorante dice: hai fatto proprio un bel lavoro, credo non si riferisse al magazzino... Quando stacchiamo dal lavoro mi dice: domani mattina ti va di fare colazione nella mia camera? Questa volta voglio sorprenderlo io e gli rispondo: vuoi che viene Alessandro o vuoi conoscere Alessandra? Il suo stupore è evidente, dopo un attimo di imbarazzo, facendo l'occhiolino dice: voglio conoscere Alessandra. Vado nella mia camera e dopo una lunga doccia mi sdraio sul letto, sono talmente in estasi che non riesco ad addormentarmi, per tutta la notte penso a lui. La mattina faccio un altra doccia rilasciante metto nello zainetto tutte le robe per trasformarmi e lo raggiungo nella sua camera. Dopo un bacio di saluto, gli chiedo un po di tempo per diventare Alessandra, vado in bagno e inizio la vestizione: autoreggenti, perizoma, sandali con tacco alto, canottierina che mi lascia scoperta la pancia e minigonna, liscio perbene i miei lunghi capelli, un po di trucco e rossetto, sono pronta! Mi guardo allo specchio sono davvero sexy, devo farlo restare a bocca aperta. Apro la porta del bagno e faccio il mio ingresso in camera, lui con su solo i boxer, allarga i suoi occhioni neri e in romanesco: ammazza aho che pezzo di topa. Mi avvolge tra le braccia e mi bacia a lungo palpando ogni centimetro del mio corpo, soprattutto il culetto, capisco che da lì a poco sarò sua completamente. Potete immaginare tutto il resto... Da quel giorno e per tutta l'estate, non ho più dormito nella mia camera ma nella sua sempre come Alessandra. È stata l'estate più bella e intensa della mia vita.